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Autore: KidStardust    08/08/2013    0 recensioni
E' più veloce la morte o una sigaretta che si consuma? Quando queste due competono su una povera vittima il cui sangue fuoriesce dal colpo, chi vince?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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D'un tratto, tornai alla realtà, non capendo nulla come chi si sveglia dopo aver dormito troppe ore, ero vivo, ancora, purtroppo... Il sangue sui miei polsi aveva smesso di sgorgare, si era coagulato dando forma ad una crosta nera, tanto spessa quanto forte, avevo fallito! Dopo una vita piena di sbagli ed errori, ero riuscito a fallire anche il mio suicidio, e tutto il mio sporco sangue che imbrattava il pavimento non mi faceva sentire meglio, il dolore non era fuoriuscito con esso, per quanto quel sangue fosse scuro tutto l'oscuro della mia anima era ancora lì. Avevo freddo, non al corpo, avevo freddo al cuore come se una mano gelida lo avvolgesse solo per scaldarsi, anche senza quel brodo rosso che lo riscaldasse vi era comunque qualche ingordo che cercava calore in esso per un bene personale, ma la cosa più squallida è che io lo concedo, non sono abbastanza egoista, ne intelligente, da dire: 'sto morendo, aiutami tu al posto di consumarmi ancora', ma queste parole non usciranno mai dalla mia bocca, la parola 'aiutami' è rinchiusa nelle mie iridi, torturata e nascosta in un angolo, ha paura degli altri per questo si nasconde. Alzo le mani, le porto verso il viso e poi all'altezza del petto, guardo affascinato come goccioline di sangue cadano sopra il mio petto, iniziando una discesa lenta e inesorabile, mi sentivo proprio come quella goccia, abbandonata al suo destino che qualcun altro aveva deciso, andavo avanti si, ma lasciavo indietro parti di me diventando sempre più piccolo, perdevo pezzi ad ogni passo, perdevo cuore ad ogni battito, ma ora quel suono *tum tum*, quel suono rimbombava nella testa, tutto il mio corpo pulsava, sentivo la mia schiena allontanarsi dal muro ad ogni colpo, era un suono assordante, sempre più forte, un urlo, un grido, sentivo sbraitare come se mi stessero dilaniando, ma la mia bocca era chiusa, la mia voce non era più con me. Avevo fallito o era soltanto troppo presto? Sogghignai poi con presa decisa afferrai un angolo di crosta e la strappai via, non sentivo dolore anzi, era piacevole come quando strappi via un cerotto fastidioso. Il sangue riprese a scorrere, più lentamente ma riprese a fuoriuscire, allungai la mano verso il pacchetto di sigarette, ne presi una, la imbrattai da cima a fondo, l'accessi e osservai come il fuoco consumava il tabacco misto sangue, mi guardavo consumare aspirando ogni tanto per aiutare la fiamma a svolgere il suo lavoro, era quasi divertente guardare questa mini gara tra il sangue che usciva dai miei polsi e la sigaretta che lentamente si accorciava, stavolta tutto stava finendo, sentivo l'anima uscire dal corpo come il fumo mi usciva dal polmoni. Le palpebre iniziarono ad abbassarsi, tutte le immagini iniziarono a diventare sfocate e quello strano 'tshhh' della sigaretta che si spegneva cadendo nel sangue mi faceva capire che non avevo più forze neanche per sostenere un così esile peso, ma quando questo respiro mi sembrava fosse l'ultimo, una mano mi accarezzò il viso, aprì gli occhi e vidi lei, quella vista mi ridonò la gioia dell'ossigeno, mi bastò quello sguardo per far rifluire la vita nel mio corpo, il suo tocco sembrava quasi cambiare il mio sangue da nero a rosso vivo, come se anche il mio sangue volesse vivere per lei, e quando le sue labbra iniziarono ad avvicinarsi alle mie... Il sogno finì, questo rebus di immagini cessò di esistere e in un secondo scomparì dalla mia memoria, ero appoggiato contro la parete e non avevo ancora capito quanto tempo era passato dall'ultima volta che ero cosciente, l'unica cosa che ricordo è che il mio sangue si riscaldava ogni volta che pensavo a lei, ogni volta che quella persona era nei miei pensieri io, mi sentivo vivo anche se dentro morivo!
  
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