Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: himsavedme    08/08/2013    6 recensioni
Lui: Giovane poliziotto.
Il più famoso della città.
In tutti i casi acciuffa sempre i criminali, anche i più temuti.
Astuto. Furbo. Intelligente.
Un grande cuore.
Bello come il sole, occhi caldi, castano chiaro, sorriso da smorzare il fiato.
Conosce una ragazza: Natalie, detta Lily. Sarà il vero amore?!
Lui ha solo 19 anni, lui è Justin Bieber.
Lei: Non ama nessuno oltre il suo pitubull, nonché compagno di avventure, Zac.
Ottima bugiarda.
Intelligente. Furba. Ricercata.
Inafferrabile.
Provocante.
Senza pietà.
Bella come il sole, occhi freddi come il ghiaccio, capelli neri come la notte.
Di giorno è Lily, la dolce ragazza della porta accanto.
Di notte è Nat, spietata criminale.
Conosce Justin, un dolce ragazzo. Sarà amore?!
Lei ha solo 19 anni, lei è Natalie Morrison.
Di giorno, ottimi amici.
Di notte, nemici a sangue freddo.
Chi vincerà?!
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Christian Beadles, Jeremy Bieber
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LEGGIMI SONO IMPORTANTE ANCHE IO!
*schiva pomodori*
giuro che non avevo cattive intenzioni!
*schiva i coltelli*
*scappa dai fanz arrabbiati*
SONO IMPERDONABILE, ME NE RENDO CONTO, E' PASSATO PIU' DI UN MESE.
Mi dispiace sul serio, ma è estate anche per me. Cercherò di aggiornare molto prima, farò quello che posso, giuro.
Coooooomunque, GRAZIE. Sono contentissima delle 5 recensioni nel capitolo precedente, spero che continueremo con quest'andatura.
Ho cambiato tutti i titoli dei capitoli in inglese (solo per informarvi).
Anyway, volevo dirvi che QUESTO E' L'ULTIMO CAPITOLO.
Paura eh? Probabilmente mi starete bestemmiato dietro, comunque sto scherzando, PERO'
vi dico subito che questi sono gli ultimi capitoli, ne mancheranno circa una decina, forse anche meno, purtroppo.
ATTENZIONE PLS: vorrei dirvi, nel caso non lo capiste, che Natalie, da come leggerete in questo capitolo, comincia davvero ad odiare Justin, e lui davvero prova dei forti sentimenti verso Selena.
Nelle recensioni mi piacerebbe molto conoscere le vostre idee, vedere come finisce secondo voi e quali personaggi vi mancherebbero di più. E chi preferite tra Jelena e Julie e perché.
Ora vi lascio leggere in pace, scusate per gli errori.
BACI



 

- Now, stop pain, fuck you-

 

 

 

 

 

Ero di ritorno dalla centrale della polizia dopo quattro ore di lavoro riguardo ad un furto poco fuori della città in una gioielleria. 
L'orologio che portavo al polso segnava l'una spaccata mentre percorrevo il vialetto di casa.
Sentivo i muscoli tesi in tutto il corpo, e non era per niente una bella sensazione.
Cercando di fare il meno rumore possibile per non svegliare Cait, salii lentamente le scale, quasi trascinando i piedi, fino al bagno per farmi una veloce doccia calda.
Era ottobre ed anche se di giorno non faceva davvero freddo, anzi si stava bene grazie al clima temperato, di notte la temperatura scendeva mostruosamente toccando anche i dieci gradi.
Mi spogliai ed entrai nel box aprendo l'acqua alla temperatura giusta e rimasi immobile per una manciata di minuti, riflettendo sulla faticosa giornata.
Dopo essere uscita in lacrime da casa Bieber corsi a casa, chiudendomi letteralmente in camera come se fossi una sedicenne dopo aver rotto col suo ragazzo.
Mi sentivo proprio come un'adolescente alle prime cotte, era così che Justin mi faceva sentire, giovane, viva, ma quel 'ti amo' pronunciato dalle sue labbra, riferito ad un'altra ragazza era stato tremendo.
Tornarono in mente tutti i momenti passati insieme a lui, dagli inseguimenti tra i vicoli della città al giocare a Twister a casa sua, dal complottare l'una contro l'altro a scrivere insieme canzoni con la sua chitarra e dei fogli.
Ma lui aveva preferito la sua carriera, aveva preferito abbandonarmi da un momento all'altro, e per cosa?! Per conoscere grandi star e scoparsi qualsiasi figa incontri? E' questo l'amore? Avere al proprio fianco una persona su cui contare, per poi buttarla via come se fosse spazzatura, per andare a cercare qualcosa di meglio? Se questo significa amare, io non voglio. Non ho più alcuna intenzione di essere usata, che sia sesso o qualsiasi altra cosa, prima di approcciarmi a qualcuno e aprirgli il mio cuore, già ridotto in pezzi dal quel nano bastardo, dovrà passare parecchio tempo e vedere chi è davvero disposto a starmi accanto, ad amarmi.
Quel ragionamento mi fece crescere un sentimento d'odio verso Justin che sentivo solamente quando ripensavo ai momenti passati insieme, che lui mandò in fumo.
Subito capii: sarei riuscita ad affrontarlo senza nascondermi, ma soprattutto a dimenticarlo solo facendo crescere quel sentimento negativo nei suoi confronti.
Lui era riuscito a rifarsi, senza troppi problemi, una nuova vita senza di me, perché io non posso fare lo stesso? 
Ero stanca di soffrire per lui, per un ragazzo montato che non mi merita. Vuole giocare? Giochiamo.


Justin's Point of View

"Sono stata benissimo oggi, amore." sussurrò Selena dall'altra parte della cornetta.
"Pure io, era da un po' che non ci prendevamo una pausa, e ti prometto che ce ne saranno altre." le dissi. Probabilmente se fossimo stati in un cartone animato, in quel momento i miei occhi avrebbero avuto una forma a cuoricino.
Era sempre così, quando si trattava di Selena mandavo a fanculo il mondo e diventavo dolce, forse un po' troppo dolce, tanto che spesso, Lil Za, Fredo e tutti i miei amici mi imitavano come per prendermi in giro.
"Non vedo l'ora. Mi piacerebbe rimanere al telefono e parlare con te per ore, ma devo andare. Ci sentiamo domani." disse con quel tono dolce che solo lei può avere.
Mi morsi il labbro, contrariato all'idea di lasciarla andare così presto.
"Va bene, a domani. Ciao, ti amo." sussurrai alla fine.
"Ti amo anch'io." rispose per poi riattaccare.
Riposi il telefono in tasca, e subito sentii un corpicino sedersi accanto a me sul divano.
"Era Selena?" chiese Jazmyn accoccolandosi sul mio petto.
"Si." risposi col sorriso sulle labbra.
Dopo quella risposta non sentii più nulla, se non il fatto che espirò pesantemente, come se quella cosa non le piacesse.
Non le diedi più di tanta attenzione, quando mi venne in mente la sua baby sitter.
Si è comportata in modo strano quella ragazza, come se volesse nascondersi da me, e aveva un'aria familiare, ma non mi veniva in mente nessuna Mitchie. 
Probabilmente sarà stata una fan occasionale, dato che delle mie Beliebers non mi scordo mai.
La cosa importante era che svolgesse bene il suo lavoro, è pagata per quello, altrimenti, fan o non, l'avrei licenziata.
Quegli occhi così azzurri non mi erano nuovi ed erano costantemente stampati nella mia testa.
Avrei potuto collegarli ad una sola persona, che però non faceva più parte della mia vita già da un po' di tempo.
Dubito fortemente che avesse potuto chiedere di essere assunta per questo lavoro, per come l'avevo lasciata, credevo che ormai mi odiasse, e onestamente, lo speravo, cosicche da non intralciare più il suo cammino.
L'accaduto al concerto era stato solo un errore, ma non potevo certo ignorarla, non difronte alle Beliebers.
Ammetto che rivederla in quel modo, dopo due anni, senza nessun preavviso è stato abbastanza scioccante, e non posso negare che il mio cuore prese a battere fortissimo.
Ma sarà stata solo l'emozione del momento, sentivo che per lei i miei sentimenti erano quasi del tutto svaniti. Come si dice: lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Ora c'è Selena nella mia vita. Abbiamo cominciato a frequentarci pochi mesi dopo l'inizio della mia carriera, e ormai stiamo insieme da poco più di un anno.
Sentivo di amarla davvero, ed ero sicuro che sarebbe stata una relazione che saremmo riusciti a portare avanti.
Anche se con un po' di fatica, ero riuscito a lasciarmi il passato alle spalle, Natalie compresa, e sperai vivamente, che pure lei fosse riuscita a ricominciare.


Natalie's Point of View

Il giorno seguente c'era un bel sole e il clima era perfetto, né troppo caldo né troppo freddo.
Mentre m'incamminavo verso casa Bieber, pensai che con quella bellissima giornata avrei potuto portare i bambini a fare una passeggiata al posto di rimanere in casa.
Dopo pochi minuti arrivai e, per mia fortuna, Jeremy mi disse che Justin era sotto la doccia.
Gli chiesi il permesso di portare fuori i bambini, e lui accettò senza problemi.
I due genitori uscirono, e per evitare Bieber il più possibile, feci finire i compiti a Jazzy sul tavolo della cucina, mentre io e Jaxon facevamo dei disegnini a casaccio.
Dopo un quarto d'ora riordinammo il tavolo, e mentre andavo nello stanzino per prendere le scarpette e i gilet per i piccoli, sentii dei passi scendere le scale.
Presa dal panico afferrai tutto in fretta ed raggiunsi i piccoli che mi aspettavano davanti alla porta. Aiutai per prima Jaxo mentre tenevo la testa bassa, facendo in modo che i capelli mi coprissero il viso.
"Oh, ciao Mitchie." disse Justin alle mie spalle con tono da menefreghista, per poi dirigersi in cucina.
Nemmeno mi preoccupai di ricambiare il saluto, non poteva fregarmene proprio un cazzo di lui.
Finii con Jaxon e aiutai Jazmyn a chiudere bene la cerniera del gilet, quando lo sentii ritornare.
"Ti ho salutato." cominciò un po' irritato.
Ma chi si crede di essere? Dovrei pure salutarlo? 
L'unica cosa che dovrei fare sarebbe tirargli un pugno su quella faccia da superficiale, ma poi sarebbe maltrattamento animale, e io amo gli animali, eccetto lui.
Afferrai la mia borsa da terra, aprii la porta, feci passare prima i bambini, e senza voltarmi risposi rendendo la voce un po' più roca:"Chissene frega, Bieber." e fiera di me stessa chiusi la porta, lasciandolo solo.


"Lily, possiamo andare sui giochi?" mi chiese il piccolo Jaxon attirando la mia attenzione.
"Certo, io sto qui a guardarvi, e fate attenzione a non farvi male." senza badare troppo alle mie ultime parole, corsero sui vari attrezzi del parco.
Rimasi seduta su una panchina, a fissarli per tutto il pomeriggio, notando la loro spensieratezza, la loro semplicità.
Nemmeno quando ero bambina riuscivo a non avere pensieri riguardo a quello che accadeva attorno a me, o a cosa avrei dovuto affrontare in futuro, neanche un momento in cui riuscivo a divertirmi insieme agli altri, senza a pensare al presente o al futuro, senza pensare solo al momento vissuto.
Era bello poterli vedere felici e sorridenti, mentre si rincorrevano, senza problemi, senza dubbi, senza alcun pensiero.
Proprio questo invidiavo dei bambini, il non aver paura di nulla, se non dei mostri della notte, che non mi hanno mai spaventata quanto il mio destino, che non ha mai smesso di cogliermi alla sprovvista.


Insieme ai piccoli Bieber, rientrammo a casa. 
Mi aspettai di trovare una casa vuota, o solo con Justin, ma la visuale non mi piacque per nulla.
Sul divano c'era la sua ragazza abbracciata al biondo, entrambi distesi, mentre ridevano di non so cosa.
Non provai gelosia, me lo sarei aspettato, ma sentii solo l'odio crescere in me, e la voglia di prenderlo a botte.
Automaticamente abbassai la testa mentre i due piccioncini mi lanciarono sguardi confusi, direi piuttosto fulminei da parte di Justin, ma non me ne importai.
"Prima ho fatto un disegno per te, posso portartelo? L'ho lasciato di sopra." mi disse Jaxon, mentre i due tornarono a farsi gli affari loro.
"Voglio assolutamente vederlo." gli sorrisi, e lui ricambiò, correndo insieme alla sorella su per le scale, per poi sparire.
Afferrai il cellulare e finsi di usarlo, anche se in realtà era buono solo per passare il tempo.
Mentre lo maneggiai, lessi un messaggio da parte di Caitlin, dove mi chiedeva cosa volessi per cena.
Staccai la mente dal resto per concentrarmi sulla risposta.
Digitai qualche parola, per poi sentire i dolci passi dei bambini che si avvicinavano.
Senza pensare, alzai lo sguardo, e con voce troppo alta, lo ringraziai per il disegno che mi aveva consegnato.
"Grazie tesoro, è bellissimo."
In quel momento i miei capelli non mi coprivano il viso, dato che non tenevo lo sguardo basso e, visto che feci tutto senza prestare attenzione, non mascherai la mia voce.
Qualcosa si mosse di scatto sul divano, e quando mi resi conto del grave errore, era troppo tardi.

To be continued...





 


 

Hai detto che non vuoi più camminare accanto a me.

[..]

Per troppe volte ho scelto te, non sono immobile.




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