Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: madelifje    09/08/2013    32 recensioni
Niall Horan è innamorato di Amy Styles.
Niall Horan ed Amy Styles hanno una figlia.
Amy frequenta il Royal College of Music con Ed Sheeran.
Ed Sheeran ha una cotta per Niall.
Amy Styles è la sorella di Harry.
Harry Styles ha una relazione con Sue, la migliore amica di Amy.
Louis Tomlinson è innamorato della sua amica Sue.
Bella, un'amica di Sue ed Amy, si è sposata di nascosto con Zayn Malik.
La cugina irlandese di Amy, Jules, aveva una relazione con Liam Payne.
-Che te ne pare? -chiesi bevendo la mia cioccolata.
-Un disastro.

____________________________________________________________________________
Seguito di "You always will be my angel" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1264597&i=1
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie '(Im)Perfect life'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.


Questa storia è un sequel. Per leggere la prima parte, cliccate sul banner :)



***




Say hello to the future.


These moments will all be stories one day
-Ragazzo da parete


-Non è possibile!
Girai la chiave per la quarta volta, ma non successe nulla. Frustrata, scesi dalla macchina sbattendo la portiera ed aprii il cofano.
Quel gesto sarebbe stato utile ad una persona esperta di automobili con almeno una vaga idea su come funzionino, non a… me. Ero in grado di capire solo una cosa: la mia Chevy Bel Air, dopo quasi trent’anni di onorato servizio, era passata a miglior vita.
Avevo fatto il pieno la sera prima subito prima di tornare a casa, era impossibile che la benzina fosse già finita. Il meccanico non avrebbe nemmeno cercato di ripararmela, si sarebbe limitato a farla rottamare, consigliandomi di compare una macchina del secolo corrente.
Non avevo tempo di piangere la morte del Catorcio come avrei voluto, dovevo andare a scuola.
Le persone parlano dei primi giorni di università come qualcosa di perfetto, una sorta di spot pubblicitario. Sapevo che per me non sarebbe stato così, ma non immaginavo un tale disastro. Nel giro di un’ora avevo rotto uno specchio, macchiato un maglione, bruciato un toast e mandato per sbaglio un messaggio sdolcinato a mia madre. Se ci aggiungiamo il decesso della Chevy, otteniamo una mattinata che definire schifosa è farle un complimento.
Infilai con decisione la mano destra in tasca, sicura di trovarci il cellulare. Percepii una vampata di calore e paura ed iniziai a palpare tutte le tasche dei jeans e del giaccone. Niente. Mentre mi fiondavo all’interno dell’edificio ed iniziavo a salire precipitosamente le scale, riuscivo a pensare solo al ritardo assurdo con cui (non) stavo arrivando a scuola.  Mi ricordai dell’esistenza degli ascensori solo al terzo piano e gridai un’imprecazione.
Giunta davanti a casa bussai fino a farmi male alle nocche.
-Arrivo! Non serve buttare giù la porta! –quando Noelle mi vide si fece subito da parte per farmi passare. 
Motivi per cui amare Noelle Abernathy alias La Coinquilina – a cura di Aubree Styles
• Potrebbe essere telepatica.

-Dov’è? –boccheggiai.
-Nella tua camera, esattamente dove l’hai lasciato.
Potrebbe essere è telepatica.
-Amy? Sophie dorme!
• Frequentando solo per mezza giornata la Scuola d’Arte, ha potuto offrirsi come baby-sitter.
Entrai stando attenta a non fare rumore. La bambina con i capelli rosso chiaro –ereditati per sua sfortuna dalla sottoscritta- russava leggermente dal suo lettino. Diavolo, non potevo credere che avesse quasi un anno. Il mio cellulare giaceva sul comò. Mi abbassai per stampare un bacio sulla fronte di Sophie e sgattaiolai fuori dalla stanza. Stavo per comporre il numero che mi avrebbe salvato quando notai la scritta “Cinque nuovi messaggi”.
Il primo era di mio fratello Harry.
Secondo anno di college per la mia sorellina! Sono orgoglioso di te, Aubree.
Lo ignorai e passai a Sue, la mia migliore amica.
Maglia blu o verde? Rispondimi o t’ammazzo il cane.
Sospirando, digitai in fretta “verde” e inviai il messaggio. Sapevo quanto Sue fosse in ansia per il ritorno a medicina. Speravo solo che non avesse passato la nottata con mio fratello...
La risposta di Sue fu immediata: Era ora. Qualcuno si è svegliato tardi?
No, non avevo né voglia né tempo di raccontarle la mia mattinata, così passai al messaggio numero tre. Jules.
Potrei aver dimenticato in Inghilterra la mia felpa preferita.
Era ripartita da soli sei giorni. La felpa era rimasta sul mio divano. Avevo scommesso con Noelle su quanto ci avrebbe messo ad accorgersene.
Se sei scema non è colpa mia.
Il messaggio numero quattro era da parte di Liam su whatsapp. Anche senza guardarlo sapevo il suo contenuto: la boiata mattutina. Ovviamente lui l’avrebbe definita come una barzelletta fantastica.


L: I mammut si sono estinti. Poco dopo la tragica scomparsa dei papput.
A: Impiccati.
L: Quest’altra è bella!
A: Sentiamola.
L: Ieri ho visto uno sputo in ascensore. Saliva.
A: Fai una passeggiata sui binari della metro.
L: Sei cattiva!


Uscii da whatsapp e lessi l’ultimo messaggio. Niall.
Sei sveglia? Sappi che ti chiamerò alle sette e quaranta per essere sicuro. Ah, ti amo.
Il messaggio era stato inviato alle sette. Guardai l’orologio: le sette e trentanove. Mi conveniva prepararmi psicologicamente.
Il telefono squillò una frazione di secondo dopo. Mi affrettai a rispondere e ad esclamare un: -Sono sveglia, qualsiasi cosa tu abbia in mente NON farla!
-Oh, -fece deluso il mio ragazzo -Io avevo già rimediato la vuvuzela di Louis...
E da quando Louis aveva una vuvuzela?
-Devo davvero commentare?
-Meglio di no, Amy.  Sophie?
-In letargo. E no, non ho intenzione di svegliarla. C’è un emergenza in corso… Niall, la Chevy é morta.
Pausa. –Nah, quella macchina é praticamente indistruttibile! Sabato provo a darle un'occhiata, ok?
-Sabato? Devo andare a scuola! OGGI! –Noelle si affacciò dalla porta della cucina e mi fece cenno di abbassare il volume.
-Anche io. –replicò Niall. Giusto. Il mio ragazzo era ancora un prof. –Senti, puoi andare in taxi. O con la metro. Il Catorcio guarirà, stai tranquilla. Conosco un bravo meccanico, ma le darò comunque un’occhiata.
-Potrei amarti. –dichiarai, facendo roteare gli occhi di Noelle. La salutai con un cenno rapido e mi precipitai nuovamente al piano terra.
-Tranquilla: io lo faccio già. –disse Niall. Oh.
-Mi fai venire il diabete! Comunque ti saluta Sophie.
-Davvero?
-No, idiota. Lei non parla. –uscii sul marciapiede. Una folata di vento distrusse quella sottospecie di pettinatura che avevo in testa. Rassegnata, sciolsi i capelli e scrollai la testa per sistemarli.
-Pensa a quando inizierà… la sua prima parola sarà “papà”.
-No, sarà “mamma”.
-Papà.
-Mamma.
-Papà!
-Cos’hai detto? Scusa… la linea è disturbata. –cercai di simulare delle scariche elettrostatiche con la voce. Lui non ci cascò così passai al piano B. –Addio. Buon primo giorno, prof.
-Anche a te, Styles. Non uccidere nessuno.
Ridacchiai e chiusi la chiamata.
 
Non potevo rischiare di perdermi nella metropolitana londinese, così optai per il mezzo di trasporto meno pericoloso: il taxi.
Abitavo in una frequentatissima strada di Chelsea, non doveva essere così difficile.
Una signora e il suo dalmata mi soffiarono il primo taxi, il secondo non fece nemmeno finta di fermarsi, e quando finalmente ne arrivò un terzo un ragazzo sui vent’anni fece per salire a bordo.
-Non ci provare, -lo avvertii afferrando la maniglia.
-Sono in ritardo! –protestò lui, fermo dal lato opposto del veicolo.
-Anche io!
-Non mi interessa. –aprì la portiera ma lo anticipai e mi lanciai sul sedile.
-Ehi! Sono una ragazza. Dove sono finiti i modi da cavaliere?
-Spariti dal medioevo.
-Dove dovete andare? –chiese esasperato il tassista.
-Al Royal College of Music, Kensington! –esclamammo in coro. Lessi sul viso del ragazzo la stessa espressione orripilata che sapevo di avere anche io. Eravamo compagni di scuola.
Doveva essere la punizione per aver rotto lo specchio. Decisamente.
-Allora salite entrambi e cercate di non picchiarvi. –dichiarò il tassista. Sbuffando, ubbidimmo come due bambini dell’asilo a cui la maestra aveva imposto di fare pace.
Si sedette anche lui, sbattendo la portiera.
-Comunque sono Tyler. Tyler Moore.
-Amy Styles. –borbottai.
Mi guardò pensieroso per qualche secondo. –Quella incinta?
-Il cervello non ti dice che dopo un anno potrei anche avere partorito?
Scrollò le spalle. A quanto pare il cervello non gli diceva proprio niente. Lo ignorai categoricamente per tutto il resto del viaggio. Quando il taxi si fermò davanti al College mi arrivò un messaggio da Niall. Sarà “papà”.
No.
Io e Tyler dividemmo in fretta i soldi per il taxi e poi iniziai a correre verso il portone. Ero stranamente felice di essere di nuovo a scuola. Non vedevo l’ora di toccare il pianoforte…
Ti amo.
Sei un idiota. Mi fermai un secondo. Anche io, comunque.
 


HOLA!
Oddio, non ci posso credere. L’ho pubblicato. L’ho pubblicato sul serio.
E sono anche abbastanza puntuale. Ok no, non esageriamo.
I personaggi saranno più o meno gli stessi, con qualche aggiunta. Sophie, per esempio :)
Come avrete già capito, è passato un anno rispetto a You always will be my angel. Nei prossimi capitoli ci saranno vari flashback, giusto perché muoio dalla voglia di scrivere certe scene.
Questo capitolo è interamente dedicato a Amy, ma nei prossimi ci saranno a turno anche le storie di Sue, Bella e Jules. Mi sono troppo affezionata per pensare di abbandonarle (?)
Prometto che inizierò a rispondere alle vostre stupende recensioni dell’epilogo. Alle cinquanta recensioni positive dell’epilogo. Cinquanta. Ancora non ci credo, cioè… grazie. Non so cos’altro dire. Grazie davvero.
Non credo che questa storia durerà trenta capitoli, ma non si può mai sapere lol
Ok basta, mi sto dilungando troppo.
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia, anche se è solo una specie di introduzione.
Tantissimi baci,
Gaia
P.S. probabilmente cambierò nickname ;) 
  
Leggi le 32 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: madelifje