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Autore: sheeranshug    10/08/2013    3 recensioni
Da ragazzina Sofia era il classico brutto anatroccolo, costretta spesso a mandar giù magoni: come quella volta, a scuola, in cui era stata umiliata davanti a tutti dal belloccio Harry, per il quale aveva preso una cotta. Qualche anno dopo, nonostante quell'episodio le abbia rovinato la vita, Sofia è diventata una pr di successo. Proprio il lavoro le dà l'occasione di rincontrare Harry, oggi famoso cantante, e vendicarsi. E per farlo, chiede l'aiuto della fidata amica Taylor. Ovviamente, visto che tutti sono cresciuti, le cose non andranno come previsto.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando finii di raccontarle tutto per poco Taylor non sputò il thè che aveva in bocca, rischiando di coinvolgermi in una doccia poco piacevole.
La bionda corrugò la fronte, le sopracciglia minacciavano di sparirle sotto la frangetta da tanto erano inarcate.
Se fossimo state in un cartone animato penso avrei potuto vedere i bulloni girare con fatica nel suo cervello, tanto era impegnata a rimurginare.
«Tu lavorerai per Harold Edward Styles della terza b
La sua voce marcò con disprezzo quella sezione, la b, quella che tanto ci aveva fatto patire qualche anno prima.
Versai ancora un po' di thé nella tazza colorata della mia amica, addentando poi un biscotto. Inutile dire che la prima cosa plausibile che mi ero ritrovata a fare una volta arrivata a Londra era stato correre dalla mia migliore amica e chiederle urgentemente aiuto su quella assurda storia. Mi ritrovai poco dopo a pentirmene quando lei, seria e inviperita, prese un foglio dal cassetto del piano-cucina e iniziò a scrivere con un indelebile blu.

«Allora. Com'è il piano?»
Taylor corrugò la fronte, in attesa di una risposta da parte mia.
Io mi limitai ad affilare lo sguardo cercando disperatamente di capire le sue intenzioni.
«Di che piano stai parlando, Tay?» Mentre formulavo la domanda qualcosa mi balenò in mente.
Puntai le mani sul tavolo alzandomi di scatto.
«Oh no.» Avvicinandomi feci violentemente ruotare la sedia della mia amica così da fronteggiarla.
Posai le mani sulle sue spalle, cercando lo sguardo più intimidatorio che riuscii a trovare.
«Noi non ci vendicheremo di Styles.» Scandii bene, sperando di riuscire a convincerla con così poco.
Non che non odiassi Styles, anzi, avrei voluto tagliargli quei ricci scomposti e poi venderli su ebay. E, dato che ora era famoso in tutto il mondo, avrei anche potuto accumulare una somma di denaro sufficiente per mantenermi per il resto della mia esistenza. Ma si trattava del mio lavoro. Dovevo essere professionale, così avevo iniziato e così avrei continuato. Professionale.
«Giusto.» Quasi sconfitta, Taylor, abbassò lo sguardo. «Noi, non ci vendicheremo di Styles.
Tu, lo farai.»
Subito dopo il suo sorriso si allargo così tanto che sembrava andare da un orecchio all'altro.
Scrollai le sue spalle sulle quali ero ancora posata cercando di farla tornare in sè.
«No, Taylor, io non farò un bel niente. Siamo cresciuti ormai e questo è il mio lavoro, non lo metterò a repentaglio solo per sete di vendetta verso un ragazzino di dodici anni in preda ad una tempesta ormonale.»
La bionda si staccò dalla mia presa e, mettendosi in piedi, mi fronteggiò fissandomi con aria di sfida.
«Sof. Per la durata di cinque infiniti anni, fino alla fine delle scuole pubbliche, io ho dovuto sopportare la straziante visione della mia migliore amica che non passava giorno senza ricordare quanto quello scherzo le avesse rovinato l'esistenza. E per tutti quei cinque lunghi anni io non ho fatto altro che sperare di vedere -un giorno- quel coglione della terza b pagare per come l'aveva ferita irrimediabilmente.»
Ascoltai senza voglia le parole della mia amica, alzando le spalle.

«Taylor, ora siamo adulti. Un qualsiasi scherzo sarebbe inutile, questo non cancellerà i miei anni di dolore,e nemmeno i tuoi
Sospirai marcando quell'ultima parola, consapevole del fatto che con questa stupida idea Taylor voleva - forse inconsciamente - cercare di vendicarsi anche di tutti quei ragazzi della terza b che la chiamavano ''grassona" ogni qual volta che attraversava il corridoio per andare a mensa.
La ragazza, comunque, sembrò non fare caso alle mie parole.
Strinse lievemente il mio polso e mi condusse davanti allo specchio, quello appeso vicino alla porta d'entrata.

«Guarda qui.»
Le braccia di Taylor mi avvolsero da dietro, invitandomi a fissare quel riflesso davanti a me.

«Lo vedi? Guardati. Ora tu non sei più quella ragazzina con gli occhiali e i brufoli, ora sei Sofia Anne McCall, una determinata e incredibilmente sexy pr di successo.»
«Taylor, » la mia amica, mettendosi di fronte a me, posò una mano sulla bocca, così che quello che volevo dire uscì come un incomprensibile mugolio.
«No, Sofia. Devi capire qual è il punto. Noi non faremo a Styles uno scherzo da liceali annoiati, okay? Noi gli faremo capire quanto è stato coglione e senza palle ad aggregarsi a quelli e spezzare così il cuore ad un povera ragazzina indifesa.» Sospirò.
«E che piano avresti, sentiamo.» Roteai gli occhi al cielo e, rassegnata, decisi di ascoltare il piano malefico della mia amica.
Non l'avrei attuato, volevo solo sapere che cosa balenava in quella sua mente bacata.

«Tu lo sedurrai, lo farai innamorare di te e, quando lui penserà di essere davvero l'uomo più felice della terra, lo lascerai, svelandogli tutto e spezzandogli il cuore.»
La mia mano picchiettò sulla mia fronte. Ma perché dovevo avere un'amica così stupida?
Ovviamente, anche se avessi voluto vendicarmi di Styles, un piano del genere non avrebbe mai fuzionato.
Non ero mica Cupido, non potevo farlo innamorare di me, non si sarebbe mai innamorato di me!
«Scordatelo.» Sputai, prima di prendere la borsa e dirigermi verso la porta.
Era ora di andare ad incontrare gli One Direction, per lavoro.
Prima di salutarmi Taylor mi raggiunse sulla soglia di casa aprendomi un bottone della camicetta facendo così diventare la scollatura più evidente.
«Harold si stupirà di vedere che tette ha ora Sophie Quattrocchi
Scossi la testa e, indignata, me ne andai di corsa cercando di non pensare a Tay e il suo assurdo piano da liceale malefica.
Perché ammettiamolo, era assurdo. Non eravamo a Gossip Girl, non c'era bisogno di fare complotti.
Sarei andata lì e mi sarei comportata da adulta. Vero?
E per quanto ci sarebbe stato da lavorare non avrei avuto nemmeno il tempo di pensare a quanto era stronzo Harry Styles. No?
Mi sedetti sul marciapiedi, aspettando il taxi che fortunatamente non tardò ad arrivare.
Sentii una strana sensazione e mi posai una mano sulla fronte.
Sofia, non ti stai facendo contagiare dall'assurdo piano di Taylor, vero?
Scossi la testa. No, certo che no, è impossible!
Cercai di non pensarci, ma inconsciamente sapevo che una parte del mio cervello era già stata ammaliata da quell'assurdo complotto contro il cuore di Styles..

***

Rigirai la cartina più volte, cercando di capirci qualcosa.
Eppure credevo di essere nel quartiere giusto, anche la Via doveva essere quella.
Accartocciai nervosa la cartina scaraventandola violentemente a terra, ormai ne ero certa: mi ero persa.
E sì, mi ero persa a Londra, quella che doveva essere casa mia. Sei un idiota. Mi dissi, passandomi una mano sulla fronte e guardandomi intorno.
«Dove cazzo sono?» Mi chiesi ad alta voce, non curante del fatto che i passanti mi avrebbero presa per stupida. Incredibilmente qualcuno mi sentì e, ancora più incredibile, mi chiamò per nome. Anzi, a dire il vero usò uno stupido soprannome.
«Sophie?» Era una voce roca e profonda. Mi girai di scatto notando dei grandi pozzi verde liquido puntare decisi sui miei corvini e un riccio scomposto cadere sulla fronte del ragazzo che non sembrava decidersi a scostare i suoi occhi dai miei.
C'era solo una persona che amasse chiamarmi con quell'assurdo nomignolo.
«Harry.» Con un sicuro cenno di capo e adottando il tono di voce più freddo che potevo, salutai il ragazzo.
Tutte le mie certezze vacillarono in un attimo, non appena mi resi conto che Harold Edward Styles della terza b, cresciuto piuttosto bene, era davanti a me.
Ammettilo, è bellissimo.
Taci, è solo un stronzo.
Però è bellissimo e ammettilo,non pensavi potesse diventare più bello di quanto non fosse già a dodici anni.
Zitta, coscienza impicciona.
Sto solo dicendo la verità.
Non è bello, lui non è affatto bello.
Stai forse cercando di mentire a te stessa?
No. E sai che ti dico? Ora che l'ho rivisto ricordo tutto, ogni singola emozione negativa. Perciò ho deciso, lo farò: attuerò il piano di Taylor, dovesse essere l'ultima cosa che faccio.
Lo sai anche tu che non ce la farai.
Zitta e lasciami fare, Harry Styles capirà presto cosa vuol dire essere umiliati.
Resta il fatto che è bellissimo.
Ma taci.


Eccomi qui!!
Intanto voglio ringraziare le tre bellissime persone che hanno recensito il primo capitolo e quelle che hanno inserito la storia tra le preferite, ricordate o seguite! Grazie mille,davvero! Questo nuovo capitolo non mi piace troppo ed è un pochino di passaggio, se si può dire, ma vedrete che nel prossimo Sofia si metterà ben presto nei casini con Hazza ahah ;)
Aspetto con taaanta ansia le vostre recensioni o le vostre visite anonime, sperando vi piaccia! A tra pochissimo, se vorrete,
Giada.

  
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