Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Vanisher    10/08/2013    6 recensioni
Vincere significa fama e ricchezza.
Perdere significa morte certa.
Ma per vincere bisogna scegliere.
Tra sopravvivenza e amore.
Egoismo e amicizia.
Quanto saranno disposti a perdere Mercedes Lambre ( Ludmilla ), Diego Dominguez ( Diego ) e tutti gli altri attori di Violetta per tornare a casa vivi, sani e salvi e portare gloria e onore al loro Distretto?
Che gli Hunger Games abbiano inizio.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Leon, Ludmilla, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Il gruppo dei Favoriti e io ci spostiamo verso il laghetto accanto alla Cornucopia. Pablo dirige il gruppo, falciando l'elra troppo alta che ci impedisce il passaggio con una spada ricurva e luccicante. Xabiani cammina a testa bassa e con la bocca chiusa, seguendo Pablo e io, Martina e Jorge chiudiamo la fila. Jorge si è messo tra me e lei per evitare risse e liti e direi che è stata una mossa a dir poco geniale, visto che non sta facendo latro che mandarmi occhiate velenose e squadrarmi da capo a piedi. Per calmarla Jorge le ha cinto le spalle con un braccio, e questo l'ha calmata come un sonnifero. Adesso ha il volto tranquillo e spensierato. E' davvero così innamorata di Jorge?
Ricordo a me stessa che devo fingere di essere innamorata di Jorge. Cioè ... Non so se è finzione o no, non mi è ancora ben chiaro. Ma non riesco a non pensare che forse Diego è nei guai. Chissà dove sarà adesso! Spero che l'onda non l'abbia ucciso.
Getto un'occhiata su Jorge ancora abbracciato a Martina e lei che gli parla in tono dolce, che non si addice affatto alla sua personalità combattiva. Mi viene quasi da ridere. Jorge le sussurra qualcosa a un'orecchio e lei sorride, staccandosi da lui e correndo da Pablo che continua a falciare l'erba per spianarci la strada.
Jorge ride emi cinge la vita con l'altro braccio - Non dirmi che eri gelosa! -
- Sono una persona matura, Jorge! Non mi abbass a certi livelli - ribatto. 
- Cercamente non ti abbassi ai suoi di livelli - mi indica  Martina con un cenno del capo. 
Rido e lui con me, mentre abbandono la testa contro la sua spalla. Mi sento come protetta da quelle braccia, come se il male non potesse nemmeno sfiorarmi. Camminiamo così per dieci minuti e Martina non fa ritorno. E' ancora avanti con Pablo.
Mi fermo improvvisamente in contemporanea con Pablo. Annuso l'aria alzando il naso in su e Pablo mi imita. Odore di legna, qualcosa che brucia. Un filo di fumo nero e grigio sopra le nostre teste. Ci voltiamo tutti di scatto, avertendo qualcosa di pericoloso. 
Un muro di fuoco si alza, alto come un grattacielo di otto piani. Brucia tutto quello che incontra. Presa dal panico comincio a correre, seguita a ruota dagli altri. E' spuntato all'improvviso, mentre ci avvicinavamo sempre di più al laghetto. Corro così veloce di essere in testa alla fila e allontano l'erba che mi arriva al petto con entrambe el braccia. Il muro infuocato aumenta la sua velocità, riducendo tutto in polvere e cenere. 
Come si staranno divertendo gli Strateghi! Dietro di me c'è Jorge che mi incita a correre più veloce, ma sto facendo del mio meglio e le gambe fanno male e minacciano di tradirmi e di lasciarmi a terra. 
Un urlo acuto che fa tremare tutto. Ci voltiamo tutti e quello che vedo mi sciocca a tal punto da farmi perdere la sanità mentale.
Martina è inciampata, la sua caviglia destra bloccata in un nido di erbacce e radici che sembra non volerla lasciare. Si dimena, da strattoni violenti usando il resto del corpo. Il muro si avvicina sempre di più a velocità impressionante, aumentando il fumo che ci entra nei polmoni e ci annebbia la vista. Mi tappo il naso con la manica della felpa e la bagno con la mia saliva. Lascio lo spazio sufficiente per vedere.
Martina urla a pieni polmoni, piange disperata cercando di liberarsi mentre il fuoco è a un metro da lei o meno. Tutto accade in pochi tragici secondi. Il muoro si abbatte su Martina, che prende fuoco. I capelli di kmartina prendono fuoco insieme ai suoi vestiti, la sua pelle diventa rossa e poi nera, segno che le mancano pochi istanti di vita. Urla, ci implora di aiutarla ma noi non possiamo fare assolutamente niente, il fuoco la consuma e le toglie la vita, facendola diventare solo un cumulo di cenere che un filo di vento sarebbe capace di trascinare via. E mentre il vento porta via i suoi resti, sento ancora il sibillo della lama dei suoi coltelli minacciare la mia vita.
 


Si sente solo un colpo di cannone. Nessun hovercraft. Non c'è niente da portare ai familiari di Martina. Le lacrime cominciano a colare, non so se è il fumo o lo shock che ho appena avuto vedendo una cosa che non avrei potuto vedere. 
Mi accascio contro il petto di Jorge, che mi stringe a se e mi pulisce i capelli dalla cenere. Ho appena visto morire Martina. Gli Strateghi l'hanno portata via senza nemmeno un briciolo di pietà. Se hanno fatto questo con lei ... cosa faranno con noi? 
La paura mi pervade mentre inzuppo Jorge di lacrime, gli occhi chiusi e la faccia nascosta nel suo petto e i pugni serrati sulle sue spalle. Ti prego, Diego, torna da me. Ho paura.
Pablo tratiene il fiato, mentre si avvicina a Jorge. Ha il volto sconvolto e si accosta al suo orecchio per sussurrargli qualcosa che io non devo sentire. 
- Xabiani è morto - lo sento sussurrare. 
Anche Xabiani. Avrà raggiunto Lodovica là in alto, spero. Era così sfrustato per la morte della sua ragazza ... Io non gli ho mai parlato, ma leggevo nei suoi occhi che era un bravo ragazzo che non avrebbe ammazzato nemmeno una mosca. 
Forse il colpo di cannone che segnava la morte di Xabiani era stato soffocato dalle urla di Martina. La sua deve essere stata una morte altrettando tragica e sono felice di aver assistito soltanto a quella di Martina. Così oggi due morti. Spero che Diego sia vivo, che il suo colpo di cannone non sia stato coperto dalle urla strazianti di Martina. 
Quanto vorrei andare da lui e baciarlo. Addormentarmi fra le sue braccia. Accarezzargli quel viso perfetto. Lasciarmi cullare da quegli occhi tranquilli ma superbi allo stesso tempo. No, non può essere morto, la mia vita non avrebbe più un senso e io preferirei farmi assassinare da Pablo con una delle sue freccie.
La notte guardiamo il sigillo di Capitol City e appaiono solo i volti di Martina Stoessel, Distretto 1, e Xabiani Ponce de Leon, Distretto 2. I loro visi bastano a farmi risalire le lacrime e nascondermi di nuovo fra le braccia forti di Jorge. 
Siamo rimasti solo quattro e sono passati solo cinque bruttissimi giorni paragonabili a incubi. Diego non è apparso. Vuol dire che è ancora vivo, forse ferito, ma vivo. E questo vuol dire che almeno un barlume di speranza è rimasto ad illuminare le stelle su quel telo nero che quei maledetti Strateghi osano chiamare cielo.

SONO RIMASTI SOLO QUATTRO TRIBUTI : 
Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Vanisher