Ho visto Il progresso,lo portarono un giorno a furor di catrame e macchine da lavoro,stuprando con un urlo per il futuro la campagna,pacifica e quieta creatura,fedele all'oblio del mondo e di se stessa. Il progresso arrivò urlando la promessa della strada.Strada.Casa di chi si è perso,nessun luogo e tutti i luoghi messi insieme,dove se non stai attento rischi di svanire.Il progresso la potenziò ammantandola di catrame.Su di lei,arrivarono le macchine,mostri venuti dal domani a dimostrare,che se l'uomo proprio non sa volare,almeno ci prova.Luigi il progresso non lo sopportava,diceva che prima o poi li avrebbe uccisi tutti,come uccise lui,per primo,al tramonto,mentre attraversava il nuovo,la strada;un mostro,scappando da chissà quale terribile domani lo travolse.Morì,perdendosi,come il giorno,nel buio,lui nella sua notte di catrame,spegnendosi,gli occhi al tramonto,siamo tutti capaci di morire prima o poi,ma solo pochi sanno farlo in modo bello.