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Autore: Hana S    12/08/2013    1 recensioni
Kidd ed i suoi pirati approdano su un'isola del Nuovo Mondo dove fanno conoscenza di una ragazza, molto simile al nostro capitano dal carattere tranquillo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima isola del Nuovo Mondo era stata una delusione per Kidd, pensava che ci fossero persone più interessanti e avversari che valesse la pena di combattere.

La seconda tappa fu l’isola Shuji, attraccarono in una città di pescatori. Si capiva subito che non erano normali pescatori, erano tutti alti e nerboruti, con cicatrici, alcuni avevano una benda su un occhio. Le loro imbarcazioni erano molto piccole, gestibili da due o tre uomini al massimo, tutti avevano il torso scoperto o indossavano semplici canottiere e tenevano in mano un grande uncino particolarmente appuntito. La cosa che sorprese il capitano furono le prede di quegli uomini, ogni imbarcazione che vide ritornare portava grossi re del mare, o altre creature mostruose, catturate a mani nude, le quali venivano pulite ed essiccate al sole.

«Certo capitano, il pesce essiccato che produciamo è il più consumato nel Nuovo Mondo. Per fortuna quelle bestiacce si riproducono velocemente, così gli affari vanno a gonfie vele!» gli spiegò un vecchio pescatore seduto presso un essiccatoio vicino al mare, aveva un braccio meccanico, cosa che incuriosì Kidd, probabilmente aveva perso l’arto a causa di un incidente sul lavoro, ma il rosso non volle chiedere altro, per evitare di sorbirsi una storia assurda degna di un pescatore.

Avevano fatto rifornimento e sarebbero salpati al più presto, si fermarono presso una locanda vicino al molo. Era ora di punta e tutte le cameriere erano indaffaratissime, visto i molti clienti presenti. Indossavano tutte vestiti bianchi, lunghi fino al ginocchio; grembiule, cuffie e scarpe rossi; ed erano particolarmente attraenti.

«Lasciami in pace, pervertito!» una delle cameriere, ragazza particolarmente prosperosa e con un bel visetto; occhi verdi e capelli biondi ondulati, era infastidita da quello che doveva essere sicuramente un pirata.

«Dai, non fare così, una bella ragazza come te dovrebbe essere, particolarmente, gentile con i clienti» la ragazza gli assesto un bel ceffone e ovviamente, l’uomo non poteva sopportare di essere trattato così, pubblicamente e da una donna. La afferrò per un braccio, si alzò in piedi e sollevò la ragazza portando il suo viso di fronte al suo.

«Piccola stronzetta! Ora vedrai!»

Kidd vide qualcosa sfrecciarli accanto e correre verso i due, la figura spiccò un salto e colpì l’uomo che lasciò la presa e venne scaraventato fuori della locanda.

«Capo!» i suoi sottoposti erano increduli. La figura atterrò, era una ragazza, ben diversa dalle altre e forse anche più giovane. Di corporatura minuta aveva i capelli lunghi fino alle spalle raccolti in una coda bassa. Indossava bermuda verde militare fermati alla ginocchia da un elastico, canotta con spalline nera, grembiule nero e un basco verde.

Si voltò verso la ragazza a terra e Kidd poté notare i suoi grandi occhi blu e una ciocca di capelli che ricadeva sulla guancia sinistra.

«Tutto bene?» allungò una mano per aiutare la ragazza.

«Si sorellona grazie …» la cameriera accettò l’aiuto, mentre Kidd pensava “Quell’asse da ponte sarebbe più grande di quella sventola con tanto di mongolfiere? Il nuovo mondo è strano davvero …”

Intanto i compagni dell’uomo che era stato scagliato fuori si armano e attaccano la ragazza.

«Chiunque sia stato ha le ore contate!» l’uomo si era ripreso, ma proprio mentre cercava di rientrare fu colpito dai suoi uomini che, uno dopo l’altro, li piombarono addosso. La cameriera si avvicinò.

«Non fatevi più vedere in questa locanda, e se vi becco a molestare qualche altra ragazza …» si strinse le nocche che schioccarono con un suono secco e deciso «… ve la vedrete di nuovo con me!» il gruppo si alzò e scappò a gambe levate, l’avevano riconosciuta.

«Nessuno può farla a Yakko! La cameriera più forte dell’isola!» urla di acclamazione si levarono per la ragazza che, senza dire niente, tornò nel retro del locale a svolgere le sue mansioni.

Più tardi il locale si svuotò e la ragazza tornò nella sala per dare una sistemata ai tavoli. Kidd attaccò bottone, con gran stupore dei suoi compagni. Scoprì che in realtà lei era figlia di pirati, l’avevano abbandonata da piccola perché era troppo debole, ma sapeva che un giorno avrebbe lasciato l’isola per vivere mille avventure. I due si intesero subito, anche lei non sopporta i deboli, ma solo quelli che credono di essere dei duri quando in realtà non lo sono.

«Ti va una sfida?»

«Con gran piacere pirata!»

Nonostante l’opposizione dei pirati e delle cameriere, i due andarono sulla spiaggia. Kidd si levò il suo cappotto, la ragazza lo fissava rapita.

«Wow, se ti devo mettere le mani addosso, anche se per picchiarti …» intanto si levò il cappello, mettendolo al sicuro «… lo faccio con gran piacere!»

«Peccato che io invece non abbia nulla su cui mettere le mani» si avvicina e punta il dito sul poco, quasi nullo, seno della giovane. Yakko lo guarda alterata e scatta all’attacco.

Fu un susseguirsi di pugni e calci; Kidd non usò il suo potere, anche se ne avrebbe avuto la tentazione, riconosceva che la ragazza era abile, e forte soprattutto!

Lo scontro si conclude con la vittoria del capitano, anche se risulta malconcio. La ragazza, sdraiata sulla sabbia non accenna a rialzarsi; solo quando le sue amiche si avvicinano, l’orgoglio ha il sopravvento e si rialza da sola, scostando bruscamente chiunque cercasse di aiutarla. Prese il suo cappello e salì le scale che portavano dalla spiaggia alla città.

«Credo che litigheremo speso io e te, abbiamo un carattere simile» le parole di Kidd lasciarono perplessi i presenti, Yakko si girò e fisso l’uomo, seduto su una vecchia scialuppa capovolta sulla spiaggia.

«Come prego?» la ragazza incrociò le braccia.

«Unisciti a noi!» tutti furono colti da grande sorpresa. Yakko aveva lo sguardo rivolto verso il basso e pensava, quando lo rialzò la sua solita espressione corrucciata si trasformò in un grande sorriso.

«Va bene … capitano!»

Il giorno dopo, al porto molti pescatori e soprattutto le cameriere salutarono la giovane. Le sue amiche tra le lacrime le raccomandavano di stare attenta, visto che su quella nave c’erano solo uomini. Kidd, un po’ stizzito da tutte quella smancerie, esordì con le sue tipiche schiette constatazioni.

«Figuratevi se qualcuno le si avvicina! Con una lastra come quella non ci si può certo divertire …»

Ci vollero due pescatori per tenere ferma la ragazza che continuava ad imprecare contro il suo capitano.

Ormai erano in mare aperto, Yakko si era sistemata in quel buco di stanza che le avevano dato e poi uscì sul ponte. Era una bella giornata assolata, il vento era a favore e … Kidd le correva incontro armato di coltello. Il breve momento di relax fu interrotto bruscamente.

«Cosa diavolo combini?» Yakko riuscì a schivare il colpo.

«Se vuoi essere dei nostri ti devi allenare duramente!» Kidd continuò i suoi attacchi, fino a che la ragazza non bloccò entrambe le sua braccia

 «Ora Killer!» Yakko dovette lasciare la presa se voleva evitare le lame del compagno.

La ragazza fissava i due davanti a lei, stremati ma appagati dalla sua espressione. Era davanti a loro legata come un salame. Ridendo, Kidd le si avvicinò e le prese il cappello.

«Mettilo dov’era!»

«Altrimenti?» Kidd non avrebbe mai dovuto pronunciare quella parole, con uno scatto Yakko piantò una testata nel suo stomaco. Lui lasciò il cappello, che prontamente la ragazza afferrò con la bocca.

«Sei fortunata a non essere il mio tipo, altrimenti questo ti costava più che una semplice scarica di pugni!» Kidd la guardò con atrocità.

«Nonf pwe psaprepfi  faface!» mugugnò la ragazza. Kidd le si avvicinò e levò il cappello dalla sua bocca.

«Cosa?»

«Non ne saresti capace!» Kidd rimise al suo posto, ovvero su quella che ormai considerava una zucca vuota, il cappello.

«Vuoi una dimostrazione di quello che so fare?»

«Alla fine saremmo schifati tutti e due» si fissarono per qualche secondo e poi scoppiarono a ridere, Killer intanto sospirava al pensiero di come la vita su quella nave sarebbe stata da oggi in poi.

Appoggiata al bordo della nave, Yakko fissava il sole che tramontava. Oggi non aveva sentito più il caos della locanda, le richieste di aiuto delle sue colleghe, le battute dei commensali sulla sua ‘diversità’ … che pacchia, pace finalmente.

«Una curiosità» Yakko si voltò, era Kidd; si limitò ad annuire.

«Anzi due; primo, quella ragazza ti ha chiamato sorellona, quanti anni hai?»

«… ventitre» la ragazza abbassò lo sguardo, sapeva che molti rimanevano perplessi, ne dimostrava si e no quindici. Era alta un metro e cinquantacinque, millimetro più millimetro meno, e aveva pochissime forme, oltre al fatto che aveva comportamenti molto mascolini.

«La seconda …» Yakko fissò Kidd, non aveva fatto alcuna battuta; si era limitato ad assimilare l’informazione e andare avanti «… perché quel cappello è così importante?»

«Niente di speciale» Yakko tornò a fissare il sole «Apparteneva al pescatore che mi ha fatto da padre, è sparito in mare due anni fa, mi ha sempre sostenuto nella mia decisione di partire, quindi non ho avuto problemi ad accettare la tua proposta» guardò di nuovo il capitano, con un largo sorriso sul volto.

«A proposito il mio nome completo è Heilm D. Yakko»

«E ora fai parte dei pirati di Kidd!»

Passo qualche secondo, i due si fissavano.

«Solo un’altra cosa Yakko»

«Si?»

«Sei sicura di avere ventitre anni?» la ragazza era spiazzata «No, insomma, ne ho viste di ragazze più grandi di me ed erano come dire …» Yakko continuava a fissarlo, aspettava il seguito della frase «… più sexy, delle vere bombe, non delle tavole da surf» la ragazza si limitò a tirare un gran sospiro e poi saltò addosso al capitano.

«Avevo ragione, addio momenti di calma» Killer era disperato.

 

Note:

delirio notturno (perdonatemi), ho scritto tutto d’un fiato particolarmente ispirata. Spero vi sia piaciuta questa breve storiella, fatemi sapere cosa ne pensate. Ho cercato di attenermi il più possibile alla figura di Kidd e donargli qualcuno da stuzzicare a bordo della sua nave.

Ciao :D

  
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