Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _Trixie_    13/08/2013    1 recensioni
Una shot ciascuno per cinque personaggi, Theon, Cersei, Eddard, Daenerys e Aerys, sulle note delle strofe di Viva la Vida dei Coldplay.
Il titolo e le citazioni all’inizio di ogni storia sono tratte dalla canzone.
1. Theon - Rideva, Yara, di quella risata cristallina, quella risata che apparteneva al mare salato.
2. Cersei - Rubai uno stiletto. All’età di sette anni mi introdussi nell’armeria del castello insieme a Jaime e ne rubai uno.
3. Eddard - Anche quel giorno avrebbe voluto condurla fuori dalle cripte, ma non sarebbe servito a nulla. Lyanna era fredda.
4. Daenerys - Lui era tutta la mia famiglia, lui era il Sangue di Drago, a lui dovevo il mio perdono, per qualsiasi cosa mi avesse fatto.
5. Aerys II - Ti vogliono uccidere tutti.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aerys II Targaryen, Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Eddard Stark, Theon Greyjoy
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
Capitoli:
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Autore: Trixie
Rating: Arancione
Genere: angst, sentimentale, malinconico
Lunghezza storia: Raccolta di One-shot
Tipo di Coppia: Het
Personaggi: Theon Greyjoy, Yara Greyjoy, Cersei Lannister, Jaime Lannister, Eddard Stark, Lyanna Stark, Daenerys Targaryen, Viserys Targaryen, Khal Drogo, Aerys II Targaryen, Rhaella Targaryen
Contesto:Prima dell’inizio, più stagioni
Note: -
Avvertimenti:Incest, tematiche delicate.
Introduzione: Una shot ciascuno per cinque personaggi, Thoen, Cersei, Eddard, Daenerys e Aerys, sulle note delle strofe di Viva la Vida dei Coldplay. Il titolo e le citazioni all’inizio di ogni storia sono tratte dalla canzone.




 

 

Daenerys

 

It was the wicked and wild wind 
Blew down the doors to let me in 
Shattered windows and the sound of drums 
People couldn't believe what I'd become 

 
 
Ogni volta che a Bravoos si scatenava una tempesta, io aspettavo l’arrivo di Viserys nella mia camera, perché mi raccontasse la storia della mia nascita e la passata gloria dei Targaryen.
«Non dormi, Deanerys Nata dalla Tempesta?» chiedeva mio fratello, avvicinandosi al mio letto. In quei frangenti non temevo i suoi scatti d’ira, non temevo di risvegliare il Dragp, perché sapevo che sarebbe stato quieto e avrei trascorso un raro, rarissimo momento in compagnia di un fratello gentile e premuroso, nel quale non sarei riuscita a individuare alcuna traccia di violenza.
Quella notte il vento inclinava la pioggia, facendo sbattere le gocce di pioggia sui vetri delle mie finestre. Ogni tanto i fulmini illuminavano il viso di Viserys, il cui sguardo vedeva fasti a me sconosciuti, di una casata andata in rovina e che aveva in noi i suoi unici eredi.
«La gente dei Sette Regni invoca ancora il nostro nome, aspetta il ritorno dei Targaryen e noi un giorno torneremo, alla testa di un esercito così potente che l’Usurpatore si arrenderà senza combattere e io e te governeremo di nuovo, come è giusto che sia, Daenerys. Da fratello e sorella, da marito e moglie».
Era la prima volte che mi definiva moglie, non sono sorella e ne rimasi sconvolta. Avrei dovuto sposarlo? Nella mia testa da bambina, dopo un momento di riflessione, lo reputai un fatto naturale. I nostri antenati si era sposati tra fratello e sorella per secoli, perché noi no?
Così sgusciai fuori dalle coperte e mi misi seduta accanto a Viserys, mi allungai, sporgendomi verso di lui e lo colsi di sorpresa con un bacio sulla bocca. Perché è così che fanno marito e moglie, pensavo.
La reazioni di mio fratello fu istantanea e non vidi nemmeno arrivare lo schiaffo che mi colpì, ne sentì solo il bruciore sulle guance, che già si stavano rigando di lacrime.
«Cosa ti è passato per la mente, piccola puttana?» lo sentì urlare, prima che la porta della mia camera venisse sbattuta con forza.
Non capivo dove avessi sbagliato, non capivo cosa, nel mio comportamento avesse risvegliato il drago. Ma sapevo di non dover piangere, sapevo che un Targaryen deve essere forte, sempre.
Così mi alzai dal letto e raggiunsi la finestra.
La spalancai e lasciai che la pioggia mi sferzasse il viso, così da nascondere le lacrime.
Io ero Daenerys Targaryen, Nata dalla Tempesta, quella pioggia era mia alleata.
 
La porta rossa si chiuse di fronte a noi, quando Sir Willem Darry morì e i suoi servi decisero che proteggere gli ultimi Targaryen sarebbe stato un pericolo eccessivo. Viserys fu costretto a vendere tutto ciò che ci rimaneva, per ultima la corona di nostra madre e ogni volta che concludeva un affare il suo umore peggiorava e mio fratello diventava sempre più violento. Spesso, l’oggetto su cui sfogava la sua ira ero io e i pretesti erano i più banali che si possano immaginare. Ogni volta che mi picchiava, sentivo il sangue caldo scorrermi sul corpo, ma non piangevo. Mai.
Aspettavo che il rumore che il sangue faceva ribollendo nelle mie vene, come un ritmico battere di tamburi, smettesse di martellarmi le orecchie, prima di perdonarlo.
Lui era tutta la mia famiglia, lui era il Sangue di Drago, a lui dovevo il mio perdono, per qualsiasi cosa mi avesse fatto.
 
Capisco all’istante le intenzioni di Khal Drogo nei confronti di mio fratello, ma non lo fermo. Viserys sostiene di essere il Sangue di Drago, da sempre, e se questo è vero, il calore non lo danneggerà, così come non danneggia me.  
Ciò che, anzi, mi danneggia e che per me costituisce un pericolo dal quale non so difendermi fino in fondo, è lui stesso, è mio fratello Viserys Targaryen, terzo del suo nome. È una minaccia per mio figlio e questo non lo posso sopportare, così lascio che mio marito se ne occupi. Perché è questo che fanno i componenti di una famiglia, si proteggono l’un l’altro, si sostengono, si amano e imparano ad amarsi. All’inizio non è stato facile, amare Drogo e farmi amare da lui: culture diverse, lingue diverse, idee di giustizia diverse. Ma ci abbiamo lavorato e abbiamo capito come amarci, ho capito che lui altri non era che il mio Sole e Stelle, ed io la Luna della sua vita.
Avrebbe potuto farmi male molte volte, avrebbe potuto maltrattarmi, come faceva Viserys, invece mi ha amata, come mio fratello non aveva mai fatto nella sua vita.
Per questo continuo ad amare Drogo, mio Sole e Stelle e lo amo ancora di più, mentre rovescia il paiolo di oro fuso sulla testa di Viserys. Per proteggere me, la Luna della sua vita e suo figlio, lo Stallone che cavalcherà il mondo, per proteggere la famiglia che ama e dalla quale è amato.
Lei è una Dothraki, lei è una Khaleesi e la gente dei Sette Regni non crederà ai propri occhi quando la vedrà alla testa del suo esercito diretta alla conquista del Trono di Spade. 





   
 
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