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Autore: Ily Briarroot    13/08/2013    3 recensioni
Due sorelle divise da un destino che le segnerà profondamente. Due cuori profondamente uniti ma costretti a separarsi. Due cuori che battono all'unisono, ma che non sono liberi di farlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Akemi Miyano | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Terzo capitolo

 

 

Gli anni trascorrevano senza sosta, nonostante sembrasse il contrario.
Chiunque le si avvicinasse, vedeva in Akemi la rara dolcezza e bontà che una bambina di dodici anni riusciva a racchiudere in se', una gentilezza unica che si poteva intravedere dai grandi occhi celesti.
Qualcuno avrebbe detto che il suo volto angelico e ingenuo riusciva a far assopire il desiderio di uccidere. Qualcuno, l'avrebbe voluta rivedere per fare in modo che, lo stesso sentimento di vendetta, si placasse di nuovo.
Akemi era tutto questo.
Gli uomini con cui sia lei che la sorella minore avevano a che fare ogni giorno, voltavano lo sguardo per non incrociare quello di lei, così semplice e puro.
A dodici anni aveva già deciso di svolgere il ruolo di famiglia, di sorella e di madre. Unicamente per Shiho.
Cercava di starle accanto più tempo che poteva. Giocava con lei, le insegnava a parlare, le faceva scoprire il mondo, nonostante fosse limitato tra le mura fatiscenti dell'ennesimo edificio in cui erano costrette a vivere.
Ma, prima o poi, le avrebbe fatto scoprire il mondo vero, quello reale che lei stessa aveva avuto la fortuna di conoscere prima di sentirsi prigioniera in quel luogo angusto.
Shiho non era cambiata in quegli anni; non parlava con nessuno, rimaneva chiusa nel suo silenzio. Proferiva qualche parola soltanto con la sorella e quest'ultima non poteva fare a meno di sentirsi felice non appena vedeva anche soltanto un accenno di sorriso sul volto della più piccola. Le accarezzava i capelli ramati, le prometteva che l'avrebbe portata via.
Non importava come avrebbe fatto, ma le persone che vedevano giorno dopo giorno e anno dopo anno le incutevano ancora timore.
Alcune volte qualcuno di quegli uomini vestiti di nero tornava e strattonava con se' Shiho e, spesso, era presente anche la donna dai capelli biondi con la solita sigaretta tra le dita o tra le labbra.
Teneva le braccia incrociate e sorrideva tutto il tempo, finché non sparivano oltre la porta bianca stringendo il braccio della sorella minore.
Erano quelli i momenti in cui Akemi si accorgeva di essere sola, in cui l'ansia le attanagliava la gola e percepiva i battiti del cuore sbucarle dal petto. Le accadeva sempre, finché non sentiva di nuovo i passi oltre la stanza e si tranquillizzava, certa che stessero tornando con Shiho.
E poi succedeva anche a lei. Raramente, molto più raramente, uomini diversi andavano a prelevarla, soli. Non vi era mai quella donna e, ogni volta, ringraziava mentalmente qualcuno nonostante non sapesse chi o che cosa. Provava semplicemente sollievo nel non vederla. 
E la costringevano a quelle che potevano sembrare visite mediche, mentre un uomo alto e con il camice bianco segnava qualcosa su qualche foglio bianco.
Con Shiho era diverso.
Le facevano fare test, quiz, domande di ragionamento o di logica. La sottoponevano a prove che neanche Akemi riusciva a immaginare, sotto lo sguardo interessato della bella donna che ogni tanto esclamava qualcosa in inglese.
Tuttavia, nessuna delle due sorelle diede molta importanza alla continua routine di quei giorni lenti e soffocanti. Nessuna delle due riusciva ancora a comprendere cosa sarebbe accaduto qualche mese dopo.
Si riconobbe dai tacchi che echeggiavano nel corridoio e la bambina dai capelli neri alzò lo sguardo, attenta.
Un uomo disse qualcosa alla donna che era in procinto di entrare nella stanza, ma lei rispose senza scomporsi più di tanto.
"Preparate la macchina. E' ciò che ci serve”.
Quando spalancò la porta, gli occhi freddi del colore del ghiaccio incontrarono per un istante quelli caldi e dolci della bambina. Ma non si rivolse a lei.
Fece un cenno all'uomo dietro se' con il camice bianco e questi si diresse verso Shiho, afferrandole entrambe le braccia nel tentativo di trascinarla fuori dalla stanza.
You have to go, now. E' ora che questa principessa inizi la scuola”.
Akemi corse incontro alla sorella, verso l'uomo che la teneva bloccata.
Cosa le fate? Lasciatela! Dove la portate?!”.
La donna le si inginocchiò accanto, trattenendola con le mani sulle spalle.
A secret makes a woman, woman. Ma rivedrai presto la tua sorellina, stai tranquilla”.
E, mentre l'uomo portava via tutto ciò che rimaneva della sua famglia, Akemi rimase ferma e vuota, mentre incrociò per l'ultima volta prima di molto tempo lo sguardo confuso di Shiho che non le toglieva gli occhi di dosso.

 

 

* * * * *

 

Note dell'autrice: ed eccomi, dopo uno spaventoso ritardo a causa delle vacanze (più studio per test d'ingresso, scelta dell'università e cose varie). Sì, lo so, sono imperdonabile!
Però pian piano, capitolo dopo capitolo, spiegherò per benino tutto, se avrete pazienza e voglia di leggere, s'intende ;)
Grazie mille a tutti coloro che leggono e continuano a recensire, ogni singolo commento mi fa davvero tanto piacere! E se per caso qualcuno mi sfugge perdonatemi, magari alcune volte penso di aver risposto e in realtà, alla fine, non è così xD

Al prossimo capitolo e grazie ancora!

 

Ile_W

  
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