Faccia a faccia
Quella sera Draco notò qualcosa di strano solo quando accese la luce del dormitorio.
Blaise era lì, occhi aperti a fissare il buio.
«Che stai facendo?!»
«È finita» replicò, tranquillamente.
Non era da lui gridare, né essere particolarmente espressivo, né darsi delle scuse per le azioni compiute; aveva accettato la sfida in un rigurgito di orgoglio e aveva sbagliato.
Draco era stato la spinta.
«Hai deciso tu di accettare» replicò l’altro, sulla difensiva.
«Lo so».
Solo quando Draco se ne andò e avvertì qualcosa di umido sulla guancia, capì di stare piangendo per lei, per loro.
Per la prima volta.