PROLOGO

Basta....la sua vita doveva cambiare...drasticamente...un taglio netto con il passato.....nulla doveva essere più come prima e soprattutto lei.....come aveva fatto ad arrivare a quel punto?...come aveva potuto sbagliare fino a stare così male?...non avrebbe mai più permesso a nessun uomo di farla stare così male......in definitiva stava bene anche da sola.....in quel mese se l' era dimostrato.....il suo lavoro e i suoi, pochi, amici le bastavano....aveva provato ad aprire il suo cuore solo una volta e guarda cosa era capitato....meglio tornare sui suoi passi..... prima di tutto....prima di lui.....le aveva spezzato il cuore.....quel cuore che tanti pensavano che lei non avesse.....ma soprattutto per lui, lei aveva buttato alle ortiche il suo orgoglio, la cosa a cui teneva di più, quella che l'aveva difesa in tutti quegli anni....e ora era lì a leccarsi le ferite...da sola...come era sempre stata....e come forse doveva stare......doveva cambiare tutto e tutto sarebbe cambiato.

Chissà dov'era....non voleva, ma continuava a pensarci....ridicolo.....cosa era lui per lei?...e lei per lui? Niente...eppure lui continuava a trovarsi a pensare a lei....ai suoi occhi e ai suoi capelli......quando meno se lo aspettava la sua immagine compariva davanti a lui e lui si perdeva......doveva smetterla....lo sapeva anche lui che non l'avrebbe più rivista....erano stati solo attimi e poi basta.....attimi da dimenticare o da serbare come  splendidi ricordi....

Lo squillo del cellulare la risvegliò dalle sue riflessioni:

“Ciao, Rosalie...sì arrivo domani in giornata....penso in serata......ti ringrazio ancora della tua ospitalità......scusami troverò il prima possibile un'altra sistemazione.....va bene...va bene la smetto......a domani allora......ti faccio uno squillo prima di partire....sì non preoccuparti....guido con prudenza....... a domani.....”

Sempre la solita, cara, ma terribilmente apprensiva.....sarebbe stata una convivenza non semplice, ma aveva bisogno di una sistemazione urgente, era una parte del suo piano...non poteva farne a meno.......stasera ne avrebbe portato a termine un'altra parte....

Salutò il mare, sempre così agitato in quel punto della costa, che aveva il potere di rimettere ordine nei suoi pensieri....

L'aveva vista poche volte a dei corsi e a dei convegni per il lavoro, e non era riuscito a togliersela dalla testa.....quegli occhi gli erano rimasti dentro....tutte le volte cercava di avvicinarsi a lei, ma sembrava sempre così sfuggente.....solo una volta era riuscito ad avvicinarsi abbastanza da sentire anche la sua voce:

“Scusi, tutta la sala è occupata, posso sedermi qui a mangiare il mio panino?”

“Non si preoccupi, faccia pure, stavo andandomene!”

Ormai era stato mesi fa, in primavera aveva partecipato a un convegno di tre giorni....e nonostante i suoi sforzi, quello era stato l'unico incontro ravvicinato.....di nessun tipo, a quanto pare....

Due mani che sbattano come piatti davanti al suo viso:

“Alain, ma sei fuori? Stavo pensando....”

“A cosa? O a chi dovrei chiedere? Da quanto non esci con una ragazza?”

“Ieri sera, siamo usciti insieme, non te lo ricordi?”

“Io sì e tu? Mi sa che la prossima volta devo sceglierla meglio la ragazza da presentarti, questa non sembra averti fatto dimenticare la bionda dagli occhi di ghiaccio.....ma poi senti, non sai chi è, dove lavora, se la rivedrai?....non ti sembra tempo perso?”

Sapeva che aveva ragione, ma chissà perchè sempre più spesso si ritrovava a pensare a lei....