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Autore: Pinta    17/08/2013    1 recensioni
Il due Maggio 1998 la morte non è stata sconfitta, si è solo scesi a compromessi con lei.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Due maggio, una data su troppe lapidi.

Due maggio, quasi tutte le famiglie hanno subito una perdita;

Due maggio, il mondo magico è libero, ma a quale costo?

Il due maggio 1998 la morte non è stata sconfittà, si è solo scesi a compromessi con lei.
Fred,  Piton, Colin, Remus, Tonks e tanti altri innocenti sono stati barattati in cambio della pace.
Non sono morti invano, certo, ma hanno lasciato un vuoto incolmabile nella vita di amici, parenti, compagni di casa e scuola. 
Le vittime erano persone normali, figli, genitori, fratelli; hanno scelto di lottare per qualcosa in cui credevano e contro chi voleva ottenere il potere con la forza.

Sono passati vent'anni, ma non c'è notte in cui io non risenta la risata di Fred, in cui non riveda le mani intrecciate di Tonks e Remus, l'amore negli occhi del professor Piton, il piccolo Colin e la sua macchina fotografica, non c'è notte in cui io non senta la mia Edvige, in cui io non pensi a Dobby, che non ricordi Malocchio e il suo coraggio e Silente e i suoi insegnamenti, quelli che accompagnano tutti noi ex studenti di Hogwarts e che, grazie alla professoressa McGranitt, anche i più giovani hanno modo di apprendere.

Il due maggio è un simbolo, ma i caduti in battaglia vanno ricordati anche il tre, il quattro, per tutto il resto dell'anno ed ogni anno. 

Oggi, due maggio 2018, guardo i miei tre figli giocare e vivere tranquilli, ripenso dunque a me e a tutti voi, quando eravamo poco più grandi di loro: l'incubo "Voldemort" sempre dietro l'angolo, il non potersi fidare quasi di nessuno, perchè si sa, in guerra possono tradirti tutti, vi ricordate quante ne abbiamo passate? I genitori terrorizzati, il castello che ormai non era più un posto sicuro, Mangiamorte tra queste mura.

Abbiamo definito il due maggio la fine di un epoca buia e piena di dolore e l'inizio di un'altra: felice e serena, ma nessuno di noi si è davvero lasciato tutto alle spalle, le ferite guariscono, ma le cicatrici restano.
Per me tutto è cominciato con questa saetta sulla fronte, un segno che mi distingueva, ora segni come questo li avete tutti voi, chi solo dentro, chi anche fuori. Quelle di fuori smettono di far male, quelle che sono dentro di noi continuano a bruciare sempre.
Bruciano ad ogni Natale in cui una sedia rimane vuota, bruciano quando un bambino può vedere i suoi genitori solo tramite una fotografia, bruciano quando non puoi più abbracciare l'amore della tua vita.

Per questo due maggio mi avevano chiesto un discorso allegro e che mettesse in risalto gli aspetti positivi di ciò che è accaduto, scusate, ma non ci sono riuscito.
Gli aspetti positivi li abbiamo davanti ogni giorno quando nessuno ci critica più per il nostro sangue e quando nessuno è superiore a nessuno, di quelli negativi, troppo spesso, non si ha il coraggio di parlare. Non c'è cosa più sbagliata.
Il dolore trattenuto lacera, fa espodere, distrugge. 
Parlarne non lo fa passare, ma ci si sente meglio.

Oggi è il due maggio, sono passati vent'anni e tutti abbiamo il diritto di liberarci del peso che portiamo dentro, io l'ho appena fatto... E vi assicuro che si sta meglio.




Buonaseeera.
Pubblico questa OS che mi è venuta di getto e non credo abbia più di tanto senso, in effetti.
So che a Maggio mancano mesi, ma mi andava di pubblicarla oggi.
Il due maggio è anche il giorno del mio compleanno, sappiatelo. 
Quel due maggio 1998, mentre la mia taverna era piena di dolci e bambini urlanti, Voldemort veniva sconfitto, tanti innocenti perdevano la vita.
Vabbuò, vi saluto.
Tanto amore e alla prossima,
F/Pinta.


 
  
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