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Autore: bambolinazzurra    18/08/2013    3 recensioni
ATTENZIONE: sequel di "Il mio regalo per te", quindi probabilmente non avrà molto senso se letta indipendentemente.
Motore, luci, AZIONE!
No, frena, questo non è un film! O forse sì?
Vivere una vita da attore non è facile. C'è dietro più lavoro di quanto sembri e, ovviamente, ci sono anche lati negativi. Axel lo sa bene, perchè il famoso Roxas Strife è suo amico, ma per poterlo essere è costretto a travestirsi da "Rocco" e frequentare il Caffè Moguri. Non che questo sia un male!
Ora, dati Axel e Roxas facciamo entrare in scena anche Kairi e la sua richiesta speciale, un sogno da tempo chiuso a chiave in un cassetto, sentimenti contrastanti e folte basette. Fuorviante? Giusto un pelo.
Da ultimo aggiungiamo un bruno alto e sensuale con istinti predatori, una reazione inaspettatamente timida da parte di una persona solitamente molto sicura di sè, un'attrice amante dello yaoi e...
- STOOOP! BUONA! -
D'accordo, ho capito l'antifona...
Il rating parte direttamente da arancione per sicurezza, ma potrebbe passare a rosso per scene future. Lettore avvisato... A proposito di questo, leggete attentamente gli avvertimenti alla fine del primo capitolo!
Buona lettura!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Axel, Kairi, Roxas, Sora, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Il film era ormai in montaggio, sarebbe uscito a marzo.
- Kairi! Abbiamo già il passaggio per andare a vedere “Kingdom Hearts II”, appena esce, ci accompagna il cugino di Yuffie, ce l’ha promesso! Penso che a lui piacciano gli attori, piuttosto che la trama, comunque –
- Oh! Mi dispiace, Selphie, non credo di poter venire con voi, ho degli impegni tutta quella settimana –
Kairi sarebbe andata alla prima, sì, ma come attrice, non come spettatrice. Anche perchè  quella era comunque l’unica opportunità per gli attori di vedere il film completo subito dopo il montaggio. Una vecchia tradizione cinematografica.
- Ma Kairi, manca quasi un mese! Come fai a sapere di avere impegni così in anticipo? –
- Mi farò perdonare, promesso –
- Spero che cambierai idea… Comunque hai visto il trailer? Hanno fatto vedere Kairi di spalle, stavolta Xion ha superato se stessa, ti assomiglia ancora di più –
Kairi ridacchiò. Era proprio quello il motivo per cui lei era di spalle, nessuno doveva poter indovinare che fosse un’altra persona ad interpretare il suo personaggio.
- E pare che ritornerà anche Reno, con un ruolo minore, però. Chissà, forse finalmente ci sveleranno la sua vera identità. Speriamo solo che sia qualcuno di decente e con una voce sexy –
- Selphie, tu pensi che qualunque voce sia sexy, anche quella di mio fratello! –
- Ma è così, Kairi! – intervenne Yuffie – Tuo fratello ha una voce dannatamente sexy ed è figo in generale, nessuna sorpresa che il Caffè Moguri fosse sempre frequentato da tante studentesse. Per essere giusti bisogna dire che anche Tidus non è male, ma è un peccato che Axel se ne sia andato –
Kairi scosse la testa. Beh, almeno sapeva già per certo che le sue amiche avrebbero approvato la scelta del regista, insieme a molte altre ragazze.

- Ti amo, Rikku – sospirò Demyx, stringendo teneramente a sé la ragazza.
Rikku arrossì e nascose il viso nel suo petto nudo, ridacchiando.
- Ti amo anch’io, Dem. Sono contenta che tu sia entrato a far parte della mia vita –
- Anch’io, piccola –
Il ragazzo accarezzò con dolcezza la schiena nuda di lei, che rabbrividì ed emise un piccolo piagnucolio di piacere.
- Vedo che sei già pronto per il secondo round – disse maliziosa – Ma questa volta tocca a me guidare il gioco –
Demyx ghignò seducente.
- Mi piace quando fai la dominante – disse.
Rikku si mise a cavalcioni su di lui, accogliendolo dentro di sé e contraendo i propri muscoli interni facendolo gemere di piacere.
- Ti consiglio di tenerti forte, ragazzo, perché sarà un viaggio breve ma intenso – mormorò lei, iniziando a muoversi con decisione.
Aveva ragione.
Alla fine giacquero entrambi sudati e stravolti, lottando per riprendere fiato.
- Wow. Diventa sempre meglio – ansimò Rikku.
- Ehi, rivelami un tuo segreto – bisbigliò Demyx con dolcezza.
- Solo se dopo mi riveli uno dei tuoi –
- Affare fatto –
- Sono molto brava a fare scherzi alle persone. Per esempio posso sfilare qualsiasi cosa dalle tasche o borse di chiunque e farli ricomparire altrove senza che se ne accorgano. Ho praticamente le abilità di una borseggiatrice, ma non le ho mai usate per rubare. Tocca a te –
Demyx sorrise e decise di dire finalmente il “suo” segreto alla ragazza. Ne aveva già parlato con Sora e Roxas e loro si erano detti disponibili ad essere “smascherati” davanti alla ragazza. D’altra parte Roxas conosceva Rikku abbastanza da non provare fastidio al pensiero di farle conoscere la sua vera identità.
- Sono imparentato con due attori famosi – sospirò.
La ragazza lo guardò perplessa.
- Ah sì? È difficile vivere nella loro ombra? – sembrava un po’ tesa.
Tipico di Rikku, era talmente dolce e disinteressata che per prima cosa si sarebbe preoccupata dei suoi sentimenti, tutto il resto veniva dopo.
- No – rispose – Anzi, abbiamo un bellissimo rapporto e passiamo un sacco di tempo insieme. Loro non si sentono minimamente superiori solo perché sono famosi, sai. Sono due ragazzi assolutamente normali –
- Oh. Io non sono molto ferrata di tv e cinema e sono pessima con i nomi. Pensi che li possa conoscere? –
- Sora e Roxas Strife. Ti dice qualcosa? –
- Beh, sì, ho visto “Alla ricerca del Re”, quindi so chi è Sora. Ma Roxas? –
Demyx rise.
- Piccola, Roxas lo conosci già, sotto mentite spoglie. Lo vedi quasi tutti i giorni! –
- Davvero? –
- Sì, viene con me al bar tutte le mattine. È Rocco! –
- Rocco è un attore in incognito? Non l’avrei mai detto. Ma ora perché invece di parlare di lui non ci facciamo le coccole? –
Demyx sorrise dolcemente e l’accontentò, accarezzandole spalle e capelli finchè la ragazza si addormentò fra le sue braccia.

La sera della prima arrivò con una rapidità disarmante. Kairi e Axel si guardarono, entrambi terrorizzati, seduti all’interno della limo che avevano noleggiato per l’occasione.
Sentirono la voce della cronista d’eccezione ancor prima di arrivare.
- … ed ecco Roxas e Sora Strife, impeccabili come sempre, seguiti da una Xion Leonheart dai capelli sorprendentemente biondi. Ma ecco un’altra auto in arrivo, chi ci sarà dentro? –
Axel strinse la spalla di Kairi ed entrambi si tirarono su i cappucci e uscirono, lei coperta da una tunica bianca come la neve, lui nera come la notte.
- Oh, il misterioso personaggio di Reno con un’accompagnatrice altrettanto misteriosa –
Molte ragazze dietro le transenne di sicurezza chiamarono Reno a gran voce e la giornalista-presentatrice si avvicinò a lui.
- Reno, le tue ammiratrici chiedono di te, vuoi far loro un salutino? –
Axel circondò le spalle di Kairi con un braccio e fece un timido saluto alla folla con l’altra mano. Le ragazze strillarono impazzite e lui cercò di non ridacchiare da sotto il mantello.
- Non fare così, dicci qualcosa su di te e la tua amica! – lo esortò la donna, spingendogli un microfono davanti al viso.
Axel si aspettava qualcosa del genere e tirò fuori un cartoncino a forma di fumetto da una delle tasche interne, mostrandolo prima alla donna e poi alla folla lì riunita, tenendoselo vicino alla testa.
“NO COMMENT” recitava.
Senza esitazione i due raggiunsero il resto degli attori all’interno del cinema.
Roxas sorrise e gli diede un piccolo pugno su un braccio.
- Allora? Com’è stato il tuo primo “bagno di folla”? – gli chiese.
Axel, ben consapevole di non poter ancora parlare liberamente – Zack l’avrebbe spellato vivo - gli mostrò il ritaglio di cartone e Roxas rise forte, attirando l’attenzione dei dipendenti del cinema in cui erano tutti riuniti. Kairi invece stava sbirciando attraverso i vetri, guardando attentamente tra la folla. Yuffie le aveva detto in tono eccitato di essere riuscita a trovare tre biglietti per la prima nel cinema che avrebbe ospitato gli attori e il regista, pagandoli una piccola fortuna, quindi era probabilmente lì in mezzo con suo cugino Vincent e Selphie. Si era scusata di non averne potuto prendere uno anche per lei, che comunque aveva detto di non poter andare con loro, ma Kairi aveva sorriso e scosso la testa, ripromettendosi di cercare ardentemente di salutarle quella sera stessa.
Sora le diede una pacca sulla testa e le strizzò l’occhio, sussurrandole che avrebbero avuto tempo dopo il film.
Finalmente sedettero in sala, dove Zack, microfono in mano, diede il benvenuto ai presenti, ringraziandoli per essere lì e chiedendo se ci fossero domande, prima di cominciare. Una ragazza si alzò in piedi.
- Possiamo vedere Reno? – chiese coraggiosamente.
Axel si sentì arrossire e si afflosciò, a disagio. Non per la prima volta, quella sera, fu lieto di indossare il mantello di Reno (che, aveva scoperto con sua grande soddisfazione, era precedentemente stato interpretato da Leon, ora seduto accanto a lui. In pratica aveva addosso il mantello del suo idolo). Roxas, seduto alla sua sinistra, gli diede una gomitata giocosa mentre Zack gli faceva cenno di fronteggiare la sala, un enorme sorriso d’incoraggiamento sulle labbra. Axel si alzò e si voltò: ogni singola poltrona era occupata e lui si sentì girare la testa. Deglutì e fece un irriverente saluto con due dita e le ragazze in sala impazzirono e iniziarono ad applaudire.
Leon ghignò: aveva intuito l’imbarazzo di Axel e si scoprì piuttosto intenerito suo malgrado. Comunque doveva ammettere che il personaggio di Reno calzava molto più ad Axel che a lui, decisamente. E si sentiva piuttosto lusingato da ciò che il ragazzo provava nei suoi confronti. Non ne andava fiero, ma una sera passando davanti al camerino che Axel e Roxas avevano condiviso i primi periodi, aveva sentito il suo nome e si era fermato ad origliare. Il rosso era decisamente attratto da lui, aveva scoperto. O meglio, le sue parole gli avevano confermato ciò che lo sguardo del ragazzo gli aveva già reso chiaro. E Roxas dal tono che aveva usato gli era sembrato vagamente geloso. Ma quei due erano inseparabili, sul set e al di fuori.
Le ragazze intanto stavano cercando, tramite gridolini d’incoraggiamento, di convincere “Reno” a togliersi il cappuccio, ma lui scosse la testa e incrociò le braccia in modo caratteristico, ma così spontaneo che si capiva quanto per lui il gesto fosse abituale. Infatti Leon aveva scoperto con un certo sgomento che la personalità di Axel era spaventosamente simile a quella di Reno, quindi interpretare il personaggio non era stata una sfida, per lui.
Poi il ragazzo si chinò per dire qualcosa a Roxas, che si alzò a sua volta, mentre Axel si rimetteva a sedere. Leon ridacchiò e gli mise casualmente un braccio attorno alle spalle, facendolo trasalire. Gli rivolse un sorriso rassicurante, quando si voltò, poi gli strizzò un occhio. Nel frattempo Roxas stava dicendo qualcosa.
- … siate pazienti e godetevi il film. Speriamo tutti che vi piaccia, perché noi abbiamo fatto del nostro meglio. Dopo cercheremo di rispondere alle vostre domande nei limiti del possibile, d’accordo? –
Un applauso e Roxas ringraziò. Poi le luci si spensero. Il cuore di Axel stava battendo all’impazzata: il braccio di Leon era ancora attorno alle sue spalle e il più grande gli sussurrò all’orecchio.
- Non essere nervoso. Vedrai che ti adoreranno –
Axel, senza fiato, si limitò ad annuire, ora nervoso soprattutto per la vicinanza eccessiva del protagonista di gran parte dei suoi sogni a luci rosse. Fortunatamente il braccio che lo teneva prigioniero scivolò via, dandogli modo di concentrarsi sul film, anche se fu sorpreso subito dopo dalla mano di Roxas, che afferrò la sua e la strinse forte. Quando il ragazzo lo guardò sorpreso, il biondo spiegò:
- È una tradizione, per gli attori, essere tenuti per mano dalla persona con cui si ha la prima scena durante la prima del proprio debutto –
Axel cercò Kairi con lo sguardo: sua sorella era seduta accanto a Leon e aveva la mano in quella di una ragazza di nome Danielle, che interpretava un’amica d’infanzia della Kairi del film e con cui aveva effettivamente la prima scena. Così si limitò a sorridere e stringere a sua volta la mano di Roxas, intrecciando le loro dita, cosa che, anche se non l’avrebbe mai ammesso, era piuttosto rassicurante. Leon, seduto dall’altro lato di Axel, lanciò loro uno sguardo di vago disappunto, ma la cosa finì lì perché tutti si concentrarono ancora una volta sullo schermo.
Lui parla! – sussurrarono istericamente le ragazze in sala quando, un po’ di tempo dopo, un  Reno ancora incappucciato disse le sue prime parole (“Ventus, alright. Fight, fight, fight!”). Ma subito tutte loro si zittirono per seguire avidamente la scena.
Per Axel fu una stranissima sensazione guardarsi recitare. Come guardarsi in sogno da un punto di vista esterno.
- Davvero non ti ricordi? Sono io… Reno –
Il se stesso sullo schermo si tolse il cappuccio. Molte ragazze strillarono “Mio Dio, è stupendo!”, facendolo ghignare, mentre due voci femminili molto familiari strillarono “NON POSSO CREDERCI!”. Quelle dovevano essere le amiche di Kairi, pensò Axel. Iniziò a sudare freddo per la reazione di tutte le altre, che probabilmente, ora che ci pensava, non gli avrebbero reso la vita facile, una volta fuori dal cinema. Strinse più forte la mano di Roxas, che strizzò la sua in risposta, ridacchiando tra sé.
Man mano che il film proseguiva Axel iniziò a rilassarsi, la mano sempre stretta in quella di Roxas, senza sapere che la “tradizione” era stata completamente soddisfatta nel momento stesso in cui la loro prima scena era finita, senza accorgersi dello sguardo di un certo bruno fisso su di lui. Si stava semplicemente godendo il risultato del loro lavoro comune, il petto che si sollevava e abbassava dolcemente e un sorriso soddisfatto sul suo viso celato nell’ombra.
Verso la fine del film arrivò la scena della scomparsa di Reno, subito dopo il suo attacco finale. La voce del suo personaggio era piuttosto diversa dal solito, più roca e stanca, per ovvi motivi.
Axel ricordava benissimo il giorno in cui avevano girato quella scena: aveva una leggera febbre e gli faceva male la gola, ma si era presentato alle riprese comunque, perché era uno dei rari giorni in cui tutti i suoi amici attori erano presenti e non voleva essere il guastafeste di turno. Parlare era pura agonia, ma per fortuna avevano girato quella scena solo una volta perché secondo Zack era venuta perfetta. Ora Axel ne capiva il motivo, Reno aveva gli occhi lucidi e il viso particolarmente pallido e le sue “emozioni” parevano estremamente reali. Subito dopo averla girata aveva perso completamente la voce e Roxas gli aveva fatto una ramanzina per essersi presentato al lavoro in quelle condizioni, ma il rosso l’aveva ascoltato solo in parte perché aveva iniziato a tremare violentemente per il freddo e l’avevano dovuto riportare a casa, dove aveva passato a letto un’intera settimana, durante la quale aveva ricevuto diverse visite, che però non poteva ricordare perché era praticamente delirante a causa della febbre alta.
Il che voleva dire che Axel non sapeva che Roxas aveva passato un bel po’ di tempo a casa sua, parlandogli piano e occasionalmente posandogli una pezza fredda sulla fronte bollente. O che Leon, mentre Xion e Kairi chiacchieravano in cucina - dove sua sorella gli stava preparando un brodo caldo - gli aveva scostato dolcemente i capelli umidi dal viso, mormorandogli qualcosa che non avrebbe mai ammesso davanti alle due ragazze, con un’espressione seria e confusa.
Quando le luci in sala furono riaccese, l’applauso fu fragoroso, con tanto di fischi e grida.
Leon prese la mano guantata di un Axel ancora incappucciato per esortarlo ad alzarsi, come stavano facendo tutti loro, che si volsero verso gli spettatori e si inchinarono tutti insieme, tenendosi per mano. Leon si rifiutò di lasciare andare quella di Axel, mentre si voltavano, in modo da scambiarsi di posto con lui cosicché l’altra mano del rosso fosse presa da Kairi, anche lei ancora incappucciata, piuttosto che da Roxas. Quest’ultimo se ne accorse, ma non disse niente. Si limitò a stringere la mano di Leon giusto un filino più forte del necessario. Non sapeva che cosa avesse in mente il bruno, ma se voleva separarlo dal suo migliore amico non poteva essere niente di buono.
- Toglietevi quei cappucci! – gridarono molte persone.
Axel e Kairi si guardarono negli occhi e annuirono, era il momento. Entrambi si sentirono vulnerabili a fronteggiare il pubblico senza più protezioni, ma sorrisero coraggiosamente e affrontarono grida e applausi, tenendosi per mano. Poi cominciarono le domande e Yuffie fu la prima.
- Kairi, perché non ce l’hai detto? – urlò.
Kairi arrossì e prese il microfono, sorridendo alle sue amiche.
- Avrei voluto davvero farlo, ragazze, ma il nostro contratto prevedeva di mantenere il segreto. Scusatemi – disse dispiaciuta.
Un’altra ragazza saltò su, arrossendo furiosamente.
- Reno, Kairi è la tua ragazza? Sai, con il fatto che vi state ancora tenendo per mano e tutto il resto –
Axel prese Kairi tra le braccia e la sollevò senza sforzo, facendola ridacchiare, mentre lei gli teneva il microfono davanti alle labbra.
- Assolutamente no, lei è la mia sorellina. Non è bellissima? – chiese allegramente, evidentemente dimenticandosi della prima ondata di timidezza perché troppo fiero di Kairi.
- È una gnocca! – gridò un ragazzo seduto tra le ultime file.
Axel gli rivolse un sorriso tirato che prometteva morte istantanea.
- Ti suggerisco di scegliere meglio le tue parole, perché non dimentico mai una faccia, soprattutto se non mi piace – disse amabilmente.
Il ragazzo arrossì – quasi intensamente come Kairi – e iniziò a balbettare.
- Volevo solo dire che è assolutamente, deliziosamente… uhm… leggiadra
Tutti gli attori ridacchiarono e Axel stesso fece un sorrisetto divertito.
- Così va meglio – concesse.
Un’altra ragazza si alzò in piedi, spalleggiata da diverse amiche, che sembrarono incoraggiarla mentre lei arrossiva furiosamente.
- Roxas, ma Ventus e Reno sono innamorati o qualcosa del genere? Sai con tutta quella storia di “Mi fa sentire di avere un cuore” e del fatto che avrebbe sentito la sua mancanza e… -
Axel e Roxas si guardarono ad occhi spalancati, poi fissarono le ragazzine e si guardarono di nuovo, con la tacita promessa reciproca di ammazzare Zack e chiunque avesse scritto i dialoghi dei personaggi.

Ben presto il pubblico fu invitato a lasciare la sala, in modo da permettere agli attori di uscire a loro volta senza essere assaliti.
- Accidenti, Rox, pensavo che non ce la saremmo mai cavata dopo quella domanda – disse Axel, senza fiato per il gran ridere – Ma a cosa diavolo pensano le ragazzine di questi tempi? –
- Personalmente penserei esattamente alla frase che gira da un po’ su facebook: “è pur sempre una storia d’amore migliore di ’Twilight’” – rispose Kairi ridendo.
- Ma no, non avete mai letto un manga yaoi? Ne girano un sacco anche online! E le fan fiction! Le storia d’amore boyxboy sono così romantiche! – sospirò Xion, decisamente entusiasta.
Roxas sbuffò e roteò gli occhi, borbottando che entro un paio di settimane si sarebbero tutte dimenticate di quella storia. Il suo tono sicuro, però, fece pensare a Kairi che sarebbe stata una cosa alla “Le ultime parole famose”.
Uscendo dal cinema, furono aggrediti dai flash dei paparazzi, che riuscirono a immortalare una foto di Axel, Kairi e i fratelli Strife che ridevano tutti insieme, che sarebbe stata in seguito pubblicata su molte riviste di gossip.
La giornalista-presentatrice della prima si avvicinò a loro con l’unica domanda dei loro nomi reali, a cui nessuno aveva fatto caso durante i titoli di coda.
- Mia sorella si chiama davvero Kairi, per quanto vi possa sembrare strano. E il mio nome è Axel, got… -
Ma Axel non potè finire la frase perché una mano sulla propria bocca glielo impedì. Leon lo trascinò via senza degnarsi di liberarlo, prima.
- Per un giorno solo basta così – disse allegramente – Ci aspettano altrove! –
E lo spinse rudemente nel retro della propria limousine, facendo cenno agli altri di seguirlo, visto che c’era posto per tutti.
Il cuore di Axel stava battendo molto più velocemente del solito. Le dita di Leon erano ancora sul suo viso, ma non più per zittirlo. Piuttosto, sembrava che gli stessero accarezzando distrattamente le labbra. Il rosso non sapeva se Leon se ne fosse accorto, perché l’altro non lo stava nemmeno guardando. Poi però fu liberato in modo piuttosto improvviso quando gli altri entrarono e iniziarono a parlare allegramente e rumorosamente. Coperto dal chiacchiericcio e dal fatto che nessuno gli stava davvero prestando attenzione, Leon avvicinò il viso al suo.
- Se la tua frase ti piace, guardati bene dal pronunciarla davanti ad ammiratori e giornalisti. Una delle piccole regole del mondo dello spettacolo –
Mentre Leon parlava, le sue labbra erano così vicine al viso dell’altro che il suo alito solleticò l’orecchio di Axel. Quest’ultimo rimase ancora una volta senza fiato e dovette deglutire a vuoto diverse volte prima di riuscire a balbettare una risposta.
- Oh… uh… sì, certo, lo… eh… terrò presente. Grazie per il consiglio, Leon. Uh… volevo dire Squall… No, volevo dire proprio Leon! –
- Rilassati. Di solito non mi faccio chiamare Squall. Non da chiunque, in ogni caso. Ma in determinate circostanze – confessò, avvicinandosi di nuovo all’orecchio di Axel, sfiorandolo in modo leggerissimo con le labbra, stavolta – Oserei addirittura dire che mi piace
Leon si allontanò e sorrise compiaciuto alla vista di un Axel chiaramente agitato e molto, molto rosso in viso che si affrettò ad incrociare le gambe e guardare altrove, coprendosi discretamente il grembo con un lembo del mantello nero che aveva ancora addosso. Il gesto tuttavia, non sfuggì né al bruno seduto accanto a lui, né al biondo lì di fronte, che li osservò per tutto il tragitto, pensieroso.


Bene, ecco qua l’aggiornamento e un benvenuto al mio nuovo piccolo seguito! ^^
Ci sono parti del capitolo che non mi hanno davvero convinta, quindi spero che mi farete sapere se vi sembra necessario togliere o modificare qualcosa… :)
  
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