Un chiacchiericcio tranquillo invadeva la sala grande quella mattina.

Al tavolo Grifondoro il trio parlava dell’imminente lezione di pozioni di due ore con i Serpeverde.

- Io non ci credo ogni anno è la stessa storia! Silente per quanto sia un genio e tutto il resto ogni anno fa l’errore di rifilarci pozioni con i Serpeverde!

- Herm che ci vuoi fare! Lui spera sempre che riusciremo a “unirci”…solo lui può crederci con la sua ostinazione a vedere del buono in tutti!

- Vabbè andiamo! Via il dente, via il dolore!

Ma mentre Ron si stava alzando il preside chiamò il silenzio con un leggero colpo di tosse.

- Ragazzi! Buongiorno. Volevo informarvi di un evento che quest’anno si svolgerà a Hogwarts! Un concorso di bellezza!

A questa frase il brusio si riaccese fino a costringere Silente a richiamare il silenzio.

- Calma calma. Vi spiegherò meglio tutto ma a cena! Non voglio farvi fare tardi a lezione.

 

  Herry fissava preoccupato la sua amica che fissava pensosamente una mattonella del muro di fronte a dove erano appoggiati, nei sotterranei.

- Hey Hermione! Guarda che si sbriciola il muro se lo fissi così! Ma che c’è? Sei preoccupata per il concorso?

Con una strana espressione la riccia si voltò e con somma sorpresa del Bambino Sopravvissuto scoppiò in un’irrefrenabile risata.

- Cos…?

- Oh oh oh! Ma le hai sentite tutte quelle galline? Un concorso di bellezza! Se Silente esce di nuovo con una boiata del genere giuro che gli rido in faccia! Tutto ciò serve per far capire a quelle che per valere basta essere belle! Mio Dio che tristezza infinita! Sto iperventilando…

concluse questa frase accasciandosi al suolo mentre si teneva la pancia dalle troppe risate.

 

In quel momento dei passi risuonarono nel corridoio. I tre Grifondoro alzarono la testa e videro il famoso biondo di Serpeverde che aveva fatto girare la testa a mezza - anche tutta – la popolazione femminile di Hogwarts.

 

- Che c’è Granger? Sono morti i tuoi genitori? Quello si mi farebbe ridere!

- Non osare tu lurido mangiamorte…

- Weasley taci. Non ho voglia di fare a botte con dei pezzenti a quest’ora!

Le orecchie di Ron diventarono di un colore che richiamava felicemente i papaveri.

Detto questo il ragazzo entrò nell’aula con i suoi scagnozzi alle spalle.

 

-------una mattinata dopo-------

 

- Harry, Ron vado in biblioteca! A dopo!

- Okay!- Risposero all’unisono.

 

Hermione la ragazza più intelligente di Hogwarts ormai al settimo anno faceva piccoli passetti ne corridoio di pietra tutta ingobbita a quell’enorme borsa stracolma di libri che si trascinava dietro.

Finalmente sola in biblioteca si nascose dietro a un enorme libro riflettendo sulla sua vita.

‘Non ho un ragazzo, non ho una vita sociale…ho degli amici ma non mi bastano più.

Mi aspetto sempre che la vita vada esattamente come voglio io ma in realtà non me ne va mai una giusta. Ho deciso. Quest’anno mi innamoro.’

Conclusi questi ragionamenti si immerse nel suo libro di Antiche Rune con gran foga come per cercare di annullare tutti i suoi pensieri.

 

 

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