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Autore: pikkolachloe    25/02/2008    3 recensioni
Una vacanza...una vacanza dove nessuno vuole l'altro eppure ci si ritrova uniti per forza. Una vacanza che doveva essere un momento di tranquillità,e che invece pare sia destinata a tramutarsi in un momento di nervosismo.
O forse,non è proprio così che deve andare...

Una fan-fiction su Rudy & Alice,perché nessuno ne parla mai,e perché comunque sia,sono stupendi insieme. <3
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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*Grazie a tutti per i commenti!! Spero che questa storia sia come se la immaginano tutti i fans di Rudy&Alice :p

Va beh,continuo,speriamo di scrivere bene ^^

Rudy e Alice erano finalmente partiti. In macchina,erano anche costretti a star vicini (con in più Budino,che occupava una bella fetta di spazio) e a fare i bravi,perché al minimo litigio davanti agli occhi dei genitori dei due,sarebbero stati riportati a casa.

Alice guardava fuori dal finestrino,vedendo i paesaggi che scorrevano e immaginando quei pochi giorni di vacanza:con Rudy,sarebbero di sicuro stati tremendi.

“E pensare che volevo andare a divertirmi con Jolanda e a stare tranquilla,invece dovrò inventarmi tutte le contromosse anche qui,al Lago!”,pensò sbuffando la ragazza.

Rudy,che stava confabulando con Budino,si voltò verso di lei e le sussurrò in un orecchio: “Si si,fai la brava,che tanto appena arriviamo a destinazione si ricomincia…”

Alice si voltò,lo guardò per un secondo e vide che erano veramente vicini. Esplorò con lo sguardo il suo viso. Occhi,naso,bocca. Qualche stupido pensiero le balenò per la testa,poi,senza pensare alle possibili conseguenze,le spintonò.

“Ragazzi,cosa state facendo?!” sbraitò la madre dei loro amici,frenando bruscamente.

Rudy fissò Alice malissimo e Alice si sentì in imbarazzo. Abbassò lo sguardo e attese la pungente,ma giusta,battutina di Rudy.

“Niente,le stavo dando fastidio e mi ha spinto,tutto qua” ribatté invece il ragazzo,sorprendendo la sorellastra.

“Bene,allora smettila di infastidirla perché altrimenti faccio marcia indietro e vi riporto a casa!!” rispose la donna,rimettendosi poi in marcia.

Rudy assunse la sua tipica espressione da cane bastonato e si zittì. Alice voleva in qualche modo ringraziarlo,ma non sapeva se l’aveva fatto per ricattarla o altro,quindi stette zitta,si voltò nuovamente verso il finestrino,e i due non parlarono per tutto il viaggio.

Giunti a destinazione,il padre di Budino e Jolanda li aiutò con le valigie e mostrò loro brevemente la casa. Poi venne il momento delle stanze.

“Jolanda e Budino hanno due stanze separate,non molto grandi,ed è quindi impossibile aggiungere due letti o brande per voi. Per voi c’è la soffitta” disse il padre,e Budino fece un verso che lasciava intendere che lui di quella soffitta aveva paura.

“Smettila di fare il fifone” sussurrò Rudy.

“Comunque sia,potete andare a sistemarvi lì. Ci sono due letti,che mia moglie ha già preparato,due armadi e anche un bagno,se non avete voglia di scendere sempre. Ora andate pure a riposarvi,sarete stanchi. La cena è alle 8,a più tardi.”

Le parole del padre lasciavano intendere che voleva che i quattro,in quel breve lasso di tempo,rimanessero separati,così Budino e Jolanda,senza opporre alcuna resistenza,si diressero nelle loro camere.

Alice e Rudy si guardarono,sbuffarono,ed iniziarono a salire le scale.

“Pure in camera con te devo stare” disse il ragazzo sottovoce,per non farsi sentire.

“Ah guarda,io invece sono contenta!!” ribatté ironicamente la ragazza.

“Va beh dai,muoviamoci,che io voglio farmi una doccia” ribatté Rudy,mettendo la mano sulla maniglia.

“No,io voglio farmi la doccia!!! E in due non avremo di certo tempo!!” ribatté seccata e con voce lagnosa Alice,incontrando lo sguardo divertito di Rudy. “E adesso perché quel ghigno?”

Il ragazzo guardò l’orologio. “Secondo te,in un’ora e mezza,non riusciamo a lavarci in due? E quanto tempo ci mettete voi ragazze,due ore?!”

Senza dire altro,i due entrarono. La soffitta non si presentava di certo come uno dei più bei posti per stare…ma in fondo si trattava solo di cinque giorni,no?

Rudy avanzò tranquillo,nonostante in un paio di angoli aveva già visto dei ragni. Guardò i due letti,uno verde e l’altro rosa,e si sedette sul primo.

“Tò sardina,il tuo bel lettino rosa è pronto!” la canzonò,sdraiandosi sul suo letto con le mani dietro la testa.

Alice era rimasta ferma. Evidentemente,anche lei aveva visto i ragni e il suo letto non la ispirava neanche tanto,essendo vicino a uno dei ragni…

Rudy attese qualche secondo,poi si mise a sedere,appoggiandosi sui gomiti.

“Sardina,cosa stai facendo? Stai aspettando che venga un pittore a dipingere la tua faccia da sardina?”

Improvvisamente,Alice sembrò ricordarsi di Rudy. Corse e si buttò accanto a lui sul letto,e prese a stringerlo. “Oddio,ma dove siamo capitati?”

Rudy,sentendo le braccia di Alice che gli cingevano il petto,provò uno strano brivido. Poi si voltò e la fissò. “Sardina…cosa stai facendo?” disse quasi sottovoce,evitando di guardarla negli occhi.

Alice lo guardò,si rese conto che era abbastanza strana una reazione del genere,ma non capiva. Era troppo presa dal terrore per i ragni per rendersene conto,così lo strinse più forte.

“Oddio Rudy oddio,ho paurissima,come facciamo?? E’ pieno di ragni qua dentro…io non ce la posso fare,mi fanno troppa paura!!!”

Rudy però non rispose. Era ancora profondamente imbarazzato,alzò lo sguardo e vide il volto di Alice. Doveva ammetterlo,anche se sardina,era una bella ragazza. Però tutti questi “bei sentimenti” non erano tipici di Rudy,così qualcosa successe. Lui l’abbracciò di rimando e lei,improvvisamente,lo spinse via.

“Ma che diavolo fai?!” esclamò la ragazza.

“Io?! Che diavolo fai tu,che arrivi qui,mi abbracci,Rudy aiuto…” esclamò lui,non nascondendo un filo di disagio per quella reazione che aveva avuto.

Alice non capì. Si limitò a staccarsi e a guardarlo.

“Beh,e…per la doccia?” balbettò Rudy,totalmente imbarazzato.

“Vado prima io che almeno poi ho tempo per asciugare i capelli,ok?”

“Si ma muoviti…sardina.”

Alice prese le sue cose,l’accappatoio,il phon,lo shampoo e il bagnoschiuma,e si diresse in bagno. Rudy la seguì con lo sguardo per poi scuotere la testa improvvisamente e dirsi,da solo: “Ma che cavolo c’ho?!”

  
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