Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: Linda1990    21/08/2013    4 recensioni
Può un incontro cambiarti la vita? E cosa farai se la vita ti metterà di fronte a cose del tutto inaspettante, a nuove emozioni, a nuovi sentimenti?
Avrai il coraggio di viverli?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Arrivammo al ristorante con la Bmw metallizzata che Demi usava quando tornava qui a Dallas e senza problemi parcheggiammo.
Entrammo e ci sedemmo nel tavolo più appartato che c'era.
L'ambiente era molto curato, si respirava un'aria decisamente romantica perfetta per quella serata.
"Mi sembra un sogno essere qui con te" Demi mi guardó negli occhi facendo un enorme sorriso.
"Non potevo piú continuare cosi..." le presi la mano e gliela strinsi.
"Cosi come?" mi chiese intrecciando le sue dita con le mie.
"Facendo finta che quando ti ho accanto il mio cuore non impazzisca, che quando ci baciamo io non ti desideri in maniera folle...non riesco piú a fingere Demi..." risposi timorosa guardando altrove.
Sciolse la presa e afferrò il mio viso dolcemente.
"Non devi fingere. Io mi sento esattamente come te..." mi accarezzó le labbra.
Un cameriere si avvicinó a noi e visto che era un ristorante italiano, Demi lasció a me il compito di ordinare ogni portata.
Per tutta la cena parlammo di ciò che era accaduto nelle nostre vite in questi anni, di come io ero arrivata al successo e di come lei aveva affrontato la rottura tra noi, di Taylor e di moltissime altre cose.
"Come sta Marco?" mi chiese ad un tratto.
"È l'uomo piú felice della terra. Sai, si è sposato...e ha una bimba di quasi 3 anni che praticamente mi considera sua zia" appena parlai di lei comparve un sorriso sul mio volto.
Adoravo quella bambina, era di una dolcezza sconfinata e le volevo un gran bene.
"Se avessi fatto scelte diverse forse a quest'ora saremmo in una situazione simile..." nel suo sguardo lessi tutto il suo dispiacere.
"Magari lo saremmo tra qualche anno...chissà..." le sorrisi dolcemente e poco a poco la tristezza nei suoi occhi svaní trasformandosi in speranza.
"Vorresti ancora..." disse timidamente.
"Con te vorrei qualsiasi cosa Devonne" usai le stesse e identiche parole che le avevo detto 5 anni fa.
"Visto che abbiamo finito andiamo fuori? H-ho bisogno di stare da sola con te..." ribattè guardandomi.
"Ho un'idea migliore ma prima devi chiudere gli occhi e promettermi che non li aprirai fino a quando non te lo dirò io" mi alzai e le porsi la mano.
Fece cenno di si e chiuse gli occhi.
"Tienimi sennò cado di sicuro" aggiunse subito ridendo.
"Tranquilla ti tengo io" le cinsi la vita con il braccio e feci strada.
Percorremmo un corridoio, prendemmo un ascensore e dopo essere scese ci fermammo.
"Ora puoi aprirli" le sussurrai all'orecchio.
"Ma è bellissima!" si guardò attorno stupita senza saper cosa dire.
Avevo prenotato la suite presidenziale, volevo il meglio per lei.
"Quello che non sai è che questo è anche un hotel e ho pensato che stanotte avremmo avuto piú privacy qui che a casa tua..." a quelle parole una luce si accese nei suoi occhi.
"Che idee hai?" mi chiese mordendosi il labbro.
Mi avvicinai a lei e la baciai prendendola per i fianchi.
La sua risposta al contatto con le mie labbra fu immediata, senza pensarci due volte si aggrappò a me facendo aderire i nostri corpi.
"C'è anche la piscina..." dissi piano scendendo lentamente con i baci lungo il collo.
"Non a-abbiamo i c-costumi..." a fatica riuscì formulare la frase trattenendo a stento i primi gemiti.
"E questo dovrebbe essere un problema?" baciandole il corpo, iniziai a spogliarla.
"N-no...oh mio Dio..." bastò un leggero morso sul seno per farla impazzire.
"Che succede?" le chiesi maliziosa accarezzandole l'inguine.
"I-il bagno d-dopo, ora..." la baciai con foga sollevandola da terra sapendo già cosa stava per dire e la portai in camera da letto.
Quella notte nulla mi frenò, i dubbi che fino a quel momento mi avevano bloccata si dissolsero lasciando spazio solo all'amore immenso che provavo per lei.
"Ti amo Demi" le sussurrai nel momento esatto in cui il piacere la colse in tutta la sua forza.
"T-ti amo anche io, non sai quanto..." rispose cercando di regolarizzare il respiro baciandomi piano.
Mi stesi accanto a lei e la strinsi accarezzandole i capelli.
"Ce l'hai ancora la fedina?" le chiesi.
"Si in tutti questi anni l'ho portata come ciondolo di una collana, l'ho levata per la prima volta quando sei venuta qui a Dallas....avevo paura di come potessi reagire...ma l'ho sempre portata con me, ora è nella borsa..." a quelle parole mi alzai ed uscii dalla stanza.
Cercai la borsa di Demi e guardai nel taschino interno, mi sembrava il posto migliore dove mettere una cosa cosi piccola e difatti la trovai subito.
Tornai in camera e sfilai il mio portafoglio dai pantaloni estraendo l'anello per poi sedermi sul letto vicina a Demi che incuriosista osservò tutta la scena.
"È ora di rimetterle..." aprii la mano e le mostrai i nostri anelli.
"Credevo l'avessi buttata..." una lacrima solcò il suo viso.
"Ho fatto la stessa cosa che hai fatto tu Demi. Mi sono levata la collana il giorno in cui sono venuta ad X Factor, non volevo la vedessi ma l'ho sempre conservata come la cosa più preziosa che avessi...vuoi essere la mia ragazza Demetria Devonne Lovato?" la guardai negli occhi prendendole la mano.
"Si, ti amo Linda" lentamente le infilai l'anello e lei fece lo stesso con il mio.
Finalmente dopo molto, moltissimo tempo mi sentivo felice e stavolta niente ci avrebbe divise.
   
 
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