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Autore: needamalikshug    23/08/2013    3 recensioni
Le si era fermato il cuore. Aveva incrociato quegli immensi occhi color nocciola con tratti ambrati, profondi come il più profondo degli oceani, aveva incrociato il suo sguardo per la prima volta quel primo giorno di liceo e quell’incontro non l’avrebbe scordato mai più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Daisy stava tornando a casa, il primo giorno era finito. Le era piaciuta la scuola e tante ragazze erano state carine con lei, come al solito ci aveva messo un po’ a socializzare, ma sulla rubrica del telefono era riuscita ad aggiudicarsi un paio di numeri in più appartenenti ad alcune delle sue nuove compagne. In fondo era contenta, ma si sentiva un po’ a disagio nella nuova città dove tutti si conoscevano da così tanto tempo…

Aprì la porta di casa con un po’ di fatica, alcuni scatoloni rimasti dal trasloco intralciavano il corridoio.

« Ciao mammaaa! » la voce della ragazza invase il piccolo appartamento.

« Daisy, amore mio! Allora com’è andata?  » un sorriso smagliante si stampò sul volto della madre, che corse incontro alla figlia stringendola in un caloroso abbraccio.

«Tutto bene mamma, è carina la scuola » la madre capì subito che qualcosa nella voce di Daisy non andava, le sembrava scossa.

Daisy corse al piano di sopra e dopo aver buttato lo zaino sul letto accese il mac. Prima mise il suo cd preferito nello stereo, la voce di Justin la rassicurò di gran lunga. Si sentiva triste, certo qualche amica se l’era fatta, ma la ragazza era costantemente invasa da un sentimento di insicurezza.  Justin era l’unico in grado di farla sentire meglio, la faceva sentire apprezzata grazie a delle semplici canzoni. Il rumore della pioggia venne sopraffatto dalle dolci parole di Believe, e mentre Daisy aspettava che il computer caricasse svuotò la cartella. Tolse il diario, dirigendosi alla scrivania. Durante il piccolo tragitto tra il letto e il pc la ragazza inciampò in Minù la sua piccola gattina, la quale fece trasparire la sua seccatura con un leggero miagolio.

Aprì la piccola Comix e cadde fuori un bigliettino stropicciato. Sopra una scrittura tondeggiante componeva una piccola frase scritta velocemente, e sottostante una cifra numerica chiudeva il messaggio.

« Hei piccola, questo è il mio numero, scrivimi. Z x »

Come aveva fatto a mettere quel bigliettino nel suo diario? Una vibrazione dal letto attirò l’attenzione di Daisy, che prese così il telefono e lesse il messaggino da parte di Laura, una sua compagna dell’ora di chimica.

Laura: « Ciao Daisy, stasera c’è una festa nella discoteca vicino alla scuola vuoi venire con noi? »

Cavolo, Daisy amava andare a ballare. Non tanto per andare ad ubriacarsi, oppure per farsi mille tipi, lei amava sentire la musica nel sangue e lasciarsi trasportare da essa in un mondo diverso. Solamente in quel momento si sentiva sé stessa, si sentiva a suo agio. Da piccola faceva danza classica, anche se si sentiva troppo pressata, come soffocata. Così verso i dieci anni aveva incominciato danza moderna, anche se con il trasloco e tutto aveva dovuto dire addio anche a quella passione.

Daisy: « Certo Laura, mi piacerebbe un sacco. 9:30 fuori da scuola? Un bacio x »

Laura: « Perfetto, ci vediamo dopo J »

Ora doveva pensare cosa mettersi.  Dopo aver frugato per un lasso di tempo infinito nell’armadio, ritrovò nello specchio il riflesso di una ragazza con un abitino nero senza spalline e ai piedi un paio di converse nere basse. Indossava la sua solita medaglietta con i nomi delle sue migliori amiche di Londra, un piccolo modo per averle sempre con sé, e gli orecchini di tiffany, i lunghissimi capelli biondi le andavano a coprire la schiena e i suoi occhioni castani erano messi in risalto da un filo di matita nera. Era bellissima, e forse la cosa che la rendeva più bella era il fatto che lei non si sentiva così bella. Dopo aver staccato l’iphone dal caricatore uscì dalla stanza, salutò la madre e si incamminò verso la scuola. Prese dalla borsa le cuffiette e premette play. Be alright riempì il suo mondo sovrastando il frastuono cittadino.

Appena fuori da scuola scorse Laura e altre ragazze del corso di chimica di cui non ricordava il nome. La accolsero con entusiasmo, erano tutte davvero belle e come al solito Daisy si sentiva fuori posto, si sentiva il brutto anatroccolo.

Il locale era distante qualche metro dalla scuola, così percorsero il piccolo tragitto a piedi. Aveva cessato di piovere, anche se il cielo era ancora grigio e alcune nuvole non promettevano di certo un miglioramento atmosferico. Appena giunsero fuori dalla discoteca scorsero tantissimi ragazzi, alcuni volti erano familiari a Daisy probabilmente la maggior parte di essi frequentavano la sua stessa scuola.

Una volta entrate la musica a palla riempì le loro orecchie, e Daisy potè dire addio a qualsiasi ipotetica conversazione con le sue nuove amiche. Andarono al centro della pista e iniziarono a ballare, o perlopiù a ridere.

A un tratto Daisy si sentì tirare e venne allontanata in pochi secondi dal gruppetto, non era riuscita a vedere in viso il suo ‘rapitore’ ma il cappellino obey non lasciava grande spazio all’immaginazione.

« Hei piccola » la sua voce roca la accarezzò come una piccola piuma. « Immaginavo che non mi avresti scritto, ho fatto male a darti io il mio numero. »

La scrutò con i suoi grandi occhioni, in attesa di una risposta da parte della ragazza, risposta che non arrivò.

« Quindi, credo che dovrai darmi il tuo numero. Mmm vediamo il telefono lo tieni in questa tasca? Uhmm eccolo, perfetto »

Daisy era paralizzata, non riusciva a parlare mentre assisteva impotente alla scena. Perché le aveva preso il suo telefono? Ma soprattutto perché lei rimaneva lì ferma senza fare niente?

Zayn digitò velocemente il proprio numero sull’iphone della ragazza, e dopo essersi salvato con un cuore alla fine del suo nome alquanto inadeguato, ridigitò il contatto chiamandolo. Tirò fuori dalla sua tasca il proprio telefono sorridendo compiaciuto.

Intanto, nonostante fossero in un corridoio ben troppo nascosto, si sentiva la musica proveniente dal locale. Zayn porse a Daisy di nuovo il telefono, e guardò a lungo la ragazza negli occhi.

« Sai, hai degli occhi bellissimi » le disse, e un leggero sorriso curvò le sue labbra.

« Sai, io non volevo che tu avessi il mio numero »

« Beh, sai molti di noi non vogliono molte cose, per esempio io non sopporto il fatto che tu non sia mia » e così le appoggò le mani sui  suoi fianchi, la costrinse contro il muro del piccolo vicolo e la baciò. Lei si staccò subito dalle sue labbra, lasciandogli un rumoroso schiaffo sulla guancia.

« Ora, non potrai più scappare da me perché comunque sarò sempre sulle tue labbra. Sai, direi che la situazione mi piace molto di più così »

Daisy corse verso l’uscita del locale, il cuore a mille e le lacrime che gli rigavano il viso.

Non se lo sarebbe mai aspettato così il suo primo bacio.

 

Ciao lettori del mio cuoricino, scusate ma è da davvero tantoooo che non aggiorno la storiaa :(
Per farmi perdonare ho cercato di fare il capitolo un po' più lungo!
Spero vi piaccia, ah e avete sentito di perrie e zayn? che ne pensate?
un bacio x
  
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