# 29 - Come and
find me
Esposito e Ryan
scendono
dall’auto di Kate e vanno a mettersi in posizione.
La detective
resta sola con
Castle e Peter “Te la senti?” chiede al cugino,
prendendogli una mano.
“Vado,
consegno i diamanti e
torno” riepiloga Peter telegraficamente “Niente
casini, te lo prometto”
aggiunge poi.
Beckett accenna
un piccolo sorriso
e stringe la presa per rassicurarlo.
“Scusa
per prima” parla di
nuovo Peter “Non dovevo alzare la voce con te”.
“Non
preoccuparti, avevi
ragione” risponde Kate “Non sono la più
indicata a fare una paternale
sull’orgoglio o sul chiedere aiuto” ammette con
rammarico.
“Naaaa
sei molto migliorata! Si
vede da un kilometro di distanza!” Peter disegna
un’immaginaria lunghezza nello
spazio dell’abitacolo e poi le sorride “Reazione
post scoperta di un possibile
‘hostess baby’ a
parte”.
Castle sgrana
gli occhi e
mitiga l’imbarazzo con un colpetto di tosse.
Beckett sorride
e scuote
malinconicamente la testa “Già, non è
stato uno dei miei momenti migliori”.
Il suo cellulare
lampeggia “I
ragazzi sono appostati” spiega Kate, leggendo il messaggio.
Peter sospira
rumorosamente,
facendosi coraggio, e scende dall’auto.
Hanno
parcheggiato a distanza
di sicurezza dall’entrata sud di Central Park, in modo da non
dare nell’occhio.
“Cammina
tranquillamente,
intesi? Noi ti seguiamo qualche metro più in
là” Kate si sistema la coda di
cavallo e il berretto da baseball che indossa. Poi solleva il colletto
del
cappotto per coprirsi meglio il volto e vede Castle fare lo stesso.
Da una leggera
pacca sulla
spalla di Peter “Pronto?”.
“Pronto!”.
Peter
si avvia verso il luogo di incontro
stabilito con i fratelli Sparks.
Ha il cuore a
mille, passo dopo
passo, con la speranza di risolvere una volta per tutte quella
situazione e la
paura che possa succedere qualcosa a Kate.
Non se lo
perdonerebbe mai.
Anche se sa che
è la migliore
nel suo lavoro non riesce a non preoccuparsi per lei.
La presenza
dello scrittore lo
rassicura un po’.
A detta di tutti
non c’è nulla
che quei due non riescano ad affrontare insieme e per quello che ha
potuto
vedere, era vero.
Prima Josh e
Madison, poi
Jacinta e adesso questo.
Il cuore
sobbalza non appena
raggiunge l’entrata sud.
Si guarda
attorno in cerca dei
due fratelli.
“Bene
bene” annuncia una voce
alle spalle di Peter “Sei venuto” un uomo alto e
smilzo sorride maleficamente.
“Jonathan”
mormora il ragazzo cercando
con gli occhi anche l’altro fratello
“Dov’è Steven?”.
L’uomo
non smette di sorridere
“Aveva da fare” risponde “Io non ti
basto?”.
“S-si…”
balbetta Peter,
cominciando a sudare.
“Dannazione!”
borbotta Kate,
tra le braccia di Castle.
“Abbassa
la voce, siamo una
coppietta in intimità se vuoi fare la fidanzata litigiosa
non possiamo stare
abbracciati” la sgrida bonariamente Castle.
“Non
è il momento!” lo
rimprovera lei, posandogli una mano sul volto e costringendolo a
voltarsi verso
Peter.
“Oh”
esclama lo scrittore “Ce
n’è solo uno”.
“Già!
Dobbiamo arrestarli
entrambi! Se ce lo lasciamo sfuggire si vendicherà su Peter
o zia Sarah”.
Castle la
stringe forte, ma non
per portare avanti la recita “Ce la faremo” le
sussurra all’orecchio
“Probabilmente l’altro fratello è qui
intorno, pronto ad intervenire se Peter
intendesse giocare loro qualche brutto scherzo”.
“Ad
esempio presentarsi con la
polizia?” mormora ironica Kate, con i nervi a fior di pelle.
“Si,
qualcosa del genere…”
ammette Castle.
Il telefono di
Kate vibra con
insistenza “Espo dimmi…sì abbiamo
visto… aspettiamo e vediamo se arriva anche
l’altro fratello…non perdeteli di vista e se si
spostano seguiteli!”.
Jonathan Sparks
si siede
tranquillamente su una panchina e con la mano indica a Peter di
imitarlo.
Kate
è stata chiara. Avrebbero
dovuto arrestarli entrambi in flagranza di reato.
Così
non va affatto bene. Deve
guadagnare tempo.
“Non
vi ho mai visti separati,
vi credevo siamesi” Peter si siede accanto a lui e cerca di
farlo parlare.
“A
volte le circostanze
dividono le persone” commenta Jonathan.
Peter lo guarda
storto “L’hai
letta nelle frasi dei cioccolatini?”.
“Ti
piace fare lo spavaldo
vero? E se ti dicessi che i diamanti non mi bastano più? Gli
interessi salgono
velocemente…”.
“Mi
prendi in giro? Il nostro
accordo riguardava solo i diamanti!” sbotta Peter.
“Shhhh”
Jonathan gli fa cenno
con la mano di abbassare la voce “Non vorrai che ci sentano
tutti” risponde
divertito.
“Non
se ne parla! La collana è
l’unica cosa di valore ho!” replica Peter,
esasperato.
Sta andando
tutto storto.
Prega
affinchè arrivi in fretta
il momento dell’arresto. Poco male se
c’è solo uno dei due fratelli.
“Sei
un ragazzo in gamba,
Peter, l’intraprendenza non ti manca. Qualcosa ti
inventerai” lo incoraggia
Sparks “Oppure puoi sempre rapinare una banca!”
Jonathan ride di gusto per poi
proseguire “Forse ti serve solo un incentivo
adeguato” si alza e muove
solamente qualche passo in avanti in attesa che il ragazzo lo segua.
“Si
muovono” sussurra Ryan, ben
nascosto dietro ad uno scivolo per bambini.
Espo, dietro ad
un albero, poco
distante, si sporge appena:“Li vedo” conferma e con
un cenno della testa indica
anche Castle e Beckett, una ventina di metri dietro a loro, che
camminano mano
nella mano, pedinandoli.
“Andiamo”
Kevin si sposta con
destrezza, cercando di restare sempre coperto da alberi, statue,
fontane o
chioschetti del caffè.
Javier si muove
altrettanto
fluidamente, sperando che il fratello mancante non sia nei paraggi e si
accorga
di loro.
Peter e Sparks
procedono lungo
il sentiero ciottolato.
Ryan nota che
l’uomo tiene una
mano ben premuta sulla schiena di Peter, costringendolo ad avanzare e,
allo
stesso tempo, agevolando un possibile strattonamento alla maglia del
ragazzo,
se avesse tentato di fuggire.
Espo chiama
Beckett non appena
vede che i due non seguono più il percorso prestabilito del
parco “Come
procediamo?”.
“Io e
Castle non possiamo più
seguirli, sarebbe troppo strano, se ne accorgerebbe subito”
risponde Kate “Voi
li vedete ancora?” domanda infine, con agitazione.
“Affermativo”
Esposito vede
Sparks guardarsi attorno un paio di volte prima di spintonare in avanti
Peter
“Si dirigono verso…” lui e Rayan si
spostano un po’ per vedere meglio “…il
capanno degli attrezzi per la manutenzione del parco”.
Jonathan spinge
Peter tenendolo
ben saldo per la maglia.
Afferra la
maniglia e tira con
forza la pesante porta “Ti ricordi quando ho detto che Steven
aveva da fare?”
con uno spintone lo fa entrare nel capanno e richiude immediatamente la
porta.
Peter cade
rovinosamente a
terra, ma è solo quando alza gli occhi che sente veramente
male.
Alexis
è legata e imbavagliata
con un coltello puntato alla gola.
“Te
l’avevo detto che a volte
le circostanze dividono le persone”.
* Come and find me – Josh Ritter - http://www.youtube.com/watch?v=OEfGZgJDZKA
Ivi’s
Corner:
Ma se ti dicono
di andare a
casa, vai a casa no??? Ahahahahah
Tutta figlia di
suo padre,
proprio u.u xD
Non gliene va mai bene una a sti qua! >.<
Io non c’entro, sono lore che si mettono nei guai :p
Resistete fino a
martedì sera!
Buona serata e
buona domenica
:-***
Ivi87