Non omnia possumus omnes

Dalla storia: "Guardò per un’ultima volta il suo amato dormire, prima di chiudere la porta, sorrise amaramente, toccando la targhetta in metallo, che portava il suo nome: Draco Lucius Malfoy, il suo angelo, il suo demone. Si diresse verso la sua camera, a solo due porte di distanza, già sapeva che non avrebbe ripreso sonno, ma si stese comunque sul letto, guardando il soffitto, sperava solo che il destino potesse donargli ancora qualche giorno da passare insieme. Non sapeva, ancora, quanto la dea bendata potesse essere sadica […]"