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Autore: slanif    25/08/2013    1 recensioni
Eldarion/Elfwine
Fan Fiction su Il Signore degli Anelli su due personaggi che mi stanno tanto a cuore: Eldarion e Elfwine! Li trovo così adorabili! *__*! Buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Eldarion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eternity
di slanif

**

L’eternità…  
Non è a mia disposizione, purtroppo…
Eppure vorrei averla per poter essere al suo fianco per sempre. Vorrei essere felice con lui per l’eternità, ma non posso…
Valar, che cosa orribile.  
Che destino crudele!  
Ed è stato riservato proprio a noi…
Vorrei che non fosse così ma non posso farci niente…
Lui è un Dunédain e come se non bastasse metà del suo sangue è Elfico mentre io appartengo alla razza degli Uomini.  
Questo quindi vuol dire che lui vivrà per centinaia d’anni senza invecchiare mai mentre a me, ogni anno che passa, si fa sempre più visibile sul mio viso e sul mio corpo.
Più si avvicina il momento dell’addio più sento pesante sulle mie spalle questa sofferenza.  
Sto per morire.
Questo lo so bene.  
E lo sa anche Eldarion, anche se non vuole ammetterlo.
Mi piacerebbe tornare ai nostri momenti felici quando, la mattina presto, appena svegli, ci abbracciavamo forte lasciandoci trasportare dalla passione che per qualche ora della notte era stata assopita… 
Oppure quando, dopo lunghe ore di consigli, andavamo a camminare per il parco, sperando di non incontrare nessuno per poter stare un po’ da soli, anche in silenzio, ma con la consapevolezza che l’altro ci era vicino e che non ci saremmo lasciati mai.
Oppure quando la notte del nostro anniversario, prendevamo una delle barche e ce ne andavamo al largo, tra le acque del mare calmo, a osservare la luna abbracciati. 
O quando facevamo le gare a tiro con l’arco e lui irrimediabilmente vinceva.
O quando ci sedevamo davanti al camino, io a terra, sopra ai cuscini con la schiena appoggiata alle sue gambe e lui sulla poltrona rossa che mi accarezzava la testa dolcemente mentre leggevo uno dei libri che sceglievamo insieme. 
O semplicemente quando rimanevano a fissarsi intensamente, anche durante i banchetti pieni di gente, sapendo che non potevano ma che comunque era un nostro bisogno primario. Sapevamo di non doverlo fare. Lui doveva guardare solo la sua sposa, la meravigliosa Dama Elan, ma io ero il suo amante, il suo amore, e non poteva non guardarmi come io non potevo non guardare lui. Anche se avrebbero potuto scoprirci. Anche se rischiavamo tutto. Non ci importava. L’unica cosa importante eravamo noi.
Ama vo quando, andando a cavallo, facevamo lunghe gare e il mio fisico era asciutto e atletico e non trovavo difficoltà a chinarmi a baciarlo dopo che lui mi fissava apprensivo chiedendomi se fosse tutto apposto, preoccupato per la mia salute cagionevole.
Ero biondo e bello, all’epoca.  
Lui è rimasto uguale.
Moro, con i lunghi capelli neri e gli occhi di ghiaccio.  
Non è cambiato di una virgola. È rimasto sempre il mio amato Eldarion…
Mi stendo sul letto.  
È notte fonda, ormai, e so che la mia vita sta volgendo a termine.
Lo sento entrare e fermarsi a fissarmi. Posso chiaramente sentire i suoi occhi di ghiaccio su di me.  
“Elfwine… stai male?” chiede con una voce così flebile che non mi sembra neanche la sua.
“No…” sussurro. 
“Allora cos’hai, amore mio?” chiede avvicinandosi a me e osservandomi col suo viso giovane e portando il suo corpo forte sul letto.
“Sto morendo, Eldarion…” gli dico piano mentre la vista mi si annebbia un poco. 
Lui rimane immobile e non parla. Sembra quasi che addirittura non respiri.
“Cosa…?” chiede piano mentre con una mano va ad accarezzare il mio volto pieno di rughe. 
“Sto morendo, Eldarion…” ripeto.
“No…” sussurra piano mentre i suoi occhi si annebbiano dalle lacrime. Posso chiaramente vedere i suoi occhi diventare lucidi. 
“Sono vecchio, Eldarion… ho ottantotto anni, ormai… non potevi pensare che io vivessi per sempre…” gli dico con un sorriso mentre sento il corpo farsi sempre più debole.
“No… non puoi morire… non puoi lasciarmi solo…” sussurra mentre le lacrime scendono a rigargli il viso. 
“Lo vorrei davvero, amore mio… ma non posso…” sussurro piano mentre le palpebre diventano sempre più pesanti e mi risulta difficile tenere gli occhi aperti.
Lo sento afferrarmi la mano e stringerla forte. 
“Ti prego, vita mia, non lasciarmi…” sussurra piano mentre si stende accanto a me e mi bacia la bocca.
“Non posso… devo farlo… è il mio destino… come il tuo è quello di governare ancora a lungo su queste terre…”. 
“No, non puoi… non puoi… sei mio… devi esserlo per sempre…”.
“Vorrei… ma non posso…” dico piano mentre una lacrima scende a rigarmi la guancia unendosi alle sue. 
“No… ti prego…” dice scuotendo forte la testa.
“Ti amo, Eldarion, ricordatelo sempre…”. 
“Anche io ti amo…”.
“Ti ho amato da sempre, dalla prima volta che ti ho visto… ti ho amato quando sono stato costretto al ruolo di amante e ti ho amato anche quella sera che hai dovuto fare l’amore con lei per avere un erede…”. 
“Non ho fatto l’amore con lei… Valar… io faccio l’amore solo con te…”.
“Facevi, ormai…” e chiudo gli occhi per sempre. 
Addio, amore mio…

**FINE**

   
 
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