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Autore: Sisya    01/03/2008    11 recensioni
Liberamente ispirata al film Forse un angelo, la mia primissima long fiction su Sakura e Sasuke. Una storia un po’ particolare, abbastanza fuori dagli schemi, ma darò il massimo, lo prometto *O*
Sasuke Uchiha è il ricchissimo erede di un impero finanziario. Sakura Haruno è una ragazza spigliata ma in grosse difficoltà economiche.
Sasuke Uchiha è un dongiovanni incallito con la fama di scapolo del secolo, un irraggiungibile bastardo. Sakura Haruno ha un piccolo angelo di cinque anni di cui deve prendersi cura.
Sasuke Uchiha ha un grosso affare da concludere, e urgente bisogno di una moglie. Sakura Haruno si vedrà fatta una proposta impossibile da rifiutare.
Soltanto tre settimane, poi tutto quanto tornerà come prima … ma se il destino (o l’amore) come al solito decidesse di mettersi in mezzo?
Quante cose possono cambiare, in tre settimane di inaspettata convivenza? *O*
Coppia principale: SasuSaku. Questa non cambia per niente al mondo, mi spiace XD Comunque anche tutte le altre sono abbastanza definite. Saranno: InoShika. NaruHina. Un piccolo accenno di NejiTen.
Recensite in tanti, mi raccomando! *O* Un grosso bacio a tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- S-Signorina Haruno? Posso farle una domanda? -
Sakura e Chiyo si interruppero e alzarono contemporaneamente lo sguardo su di lui.
La bambina lo guardò male. Sasuke deglutì rumorosamente.
- S-Sarebbe disposta a diventare mia moglie per qualche giorno? -

Eh?


5. Conseguenze inaspettate e nuovi incontri: perché al peggio non c’è mai fine!


- S-Sta scherzando, vero? - balbettò Sakura dopo aver recuperato un minimo di contegno, rialzandosi da terra e portandosi una ciocca dietro all’orecchio per nascondere il nervosismo. Incrociò poi le braccia al petto, e per quanto strano le sembrasse, riuscì addirittura a fronteggiarlo apertamente. Anzi, a dirla proprio tutta si stava decisamente arrabbiando. Come - come?? - diavolo si permetteva, quel presuntuoso d’un Uchiha? Di essere presa in giro e trattata come una stupida, questo proprio non lo accettava. - Sì. Cioè, no! Io non … non mi sono spiegato bene - rispose Sasuke tentennando, cercando disperatamente di prendere tempo e dandosi intanto mentalmente del perfetto idiota. Sakura sgranò leggermente gli occhi, vedendoselo davanti in serie difficoltà e, per quanto lui tentasse di non darlo a vedere, - chiaramente - imbarazzato. Possibile che fosse davvero … arrossito? Beh. Sì, un presuntuoso, che altro poteva essere?
Un adorabile presuntuoso che …
- Beh! - proruppe la ragazza arrossendo precipitosamente a sua volta e maledicendosi mentalmente per quei pensieri del tutto inopportuni - Allora si spieghi, no? Sto aspettando! - Chiyo sorrise in direzione della madre, nascondendosi dietro le gambe di lei e facendo la linguaccia a Sasuke. - Ehm. Sì. Ci sto provando - sibilò lui tra i denti, mentre una vena iniziava a pulsare pericolosamente sulla sua fronte, segno che stava già cominciando a perdere la pazienza - Ecco. Si tratta di questo. Non le chiederei mai una cosa del genere, signorina Haruno, ma … -
- Ma? - ripeté lei inarcando le sopracciglia, invitandolo a continuare con un movimento della mano.
- È che avrei b-bisogno di affittarvi … Ehm. Capisce? - tentò di nuovo Sasuke, con un sorrisetto tirato.
- La prego, mi dica che questo è uno scherzo di pessimo gusto. Dove sono le telecamere? - implorò Sakura sospirando. Sollevò lo sguardo, fissando Sasuke direttamente negli occhi. Il ragazzo però sembrava dannatamente serio. - Si tratta di un affare importante - ribadì lui con tono piatto. - Ah, forse ho capito. Sua madre sta per venire in città - Sakura si portò una mano alla bocca per soffocare una risata. Sasuke inarcò un sopracciglio.
- Sono disposto a pagarla, e … -
- E se dovessimo piacerle, signor Uchiha, vuole anche l’opzione sull’acquisto, eh? - esclamò la ragazza scuotendo la testa incredula e indietreggiando di qualche passo - Sono spiacente, ma io e mia figlia non siamo in vendita! - Gli diede le spalle velocemente, prendendo per mano Chiyo, che fino a quel momento era rimasta sempre attaccata al suo maglione, e tirandola dietro di sé. Sasuke la seguì con lo sguardo - Duemila dollari -
Sakura si bloccò con la mano sulla maniglia, continuando a dargli le spalle. Chiuse gli occhi, mordendosi un labbro fino a farsi male. Era più di quanto avrebbe mai potuto guadagnare in mesi e mesi di lavoro, ma … Chiyo la tirò per una braccio, inclinando la testa da un lato e guardandola con occhi preoccupati. Sakura sorrise leggermente. Con quel cappotto però doveva ammettere che somigliava davvero a un bignè. Il bignè più carino che avesse mai visto. Inevitabilmente, il suo sorriso finì per allargarsi ancora di più. Oh, al diavolo …! Un momento dopo, stavano già correndo giù per il vialetto innevato. Sakura, soprattutto, decisa ora più che mai a mettere più distanza possibile tra lei e l’Uchiha. E andava bene così. Lei non era quel tipo di persona, e non ci sarebbe cascata, non di nuovo!


Sasuke si ritrovò quindi, a dispetto di tutte le sue aspettative, a fissare il vuoto davanti a sé come un cretino. Stava diventando un’abitudine, allora! Ah, ma se andava avanti così, avrebbe sicuramente finito per impazzire! Si passò stancamente una mano sulla fronte sudata, e richiuse la porta con un colpo che la fece vibrare. Imprecò. Shikamaru scese in quel momento dal piano di sopra sbadigliando. Guardò l’amico, notando le tempie che pulsavano e i pugni serrati lungo i fianchi. - Ehm. È mica successo qualcosa? -


Ino sprofondò sul divano, prendendosi la testa tra le mani, il trucco sbavato intorno agli occhi rossi per pianto.
Sakura sedette accanto a lei, passandole un braccio intorno alle spalle per consolarla, sforzandosi lei stessa di non scoppiare a piangere.
- Sono stato abbastanza chiaro? O mi porti i soldi entro domani, ragazzina, o vi butto fuori tutte e tre! E stavolta non sto scherzando! Vi ritrovate per strada, capito? Ah! Ah! Quello è l’unico posto dove almeno riuscireste a guadagnare qualcosa … -
- Domani le porterò i suoi stramaledettissimi soldi. Adesso però se ne vada! - sibilò Sakura rafforzando la stretta sull’amica e lanciando un’occhiata rabbiosa al proprietario dell’appartamento. Dopo che l’uomo se ne fu andato, la ragazza levò appena gli occhi e solo allora si accorse della sua bambina che la osservava seminascosta dietro la porta, in pigiama, spaventata e tremolante. Il mondo intero sembrò improvvisamente crollarle addosso. Dannazione. Dannazione!
- Posso rimediare, Ino. Vedrai che sistemerò tutto quanto. Puoi tenermi Chiyo per un po’, vero? -
- … Sakura? Aspetta! Dove stai andando? Sakura! -


Il suono fastidioso e prolungato del campanello raggiunse Sasuke fino in soggiorno.
Sorpreso, alzò lo sguardo dai fascicoli di lavoro, appoggiandoli sul tavolo di fianco e alzandosi stancamente dallo sgabello. Chi diavolo poteva essere tanto scemo da venirlo a disturbare a quell’ora? Come se non avesse già abbastanza problemi! Arrivò in ingresso e aprì di scatto la porta, immaginandosi già come al solito di vedersi comparire davanti uno Shikamaru mezzo appisolato, il cui chiarimento con Temari - ancora una volta - non doveva aver sortito le conseguenze sperate. Beh. In ogni caso, non era preparato (proprio no) a ricevere (di nuovo) una Sakura Haruno spettinata e affannata che si stringeva nel cappotto e alzava timidamente gli occhi su di lui, le guance in fiamme e il respiro irregolare. - Cosa? -
- Io … - cominciò a balbettare lei con la voce rotta dagli spasmi, passandosi una mano sul viso per calmarsi e faticando a sostenere il suo sguardo perplesso - Se la sua offerta è ancora valida, signor Uchiha … - Sasuke dovette ricorrere a ogni briciola del suo autocontrollo per non lasciarsi sfuggire un sospiro di sollievo - Si tratta di pochi giorni e dovrò solo fingere di essere sua moglie, non è vero? -
- - rispose lui, annuendo - … nessun coinvolgimento, nel modo più assoluto -
Sakura tese una mano, che Sasuke strinse ancora un po’ incerto nella sua.
- D’accordo. Ci sto -

- Ah, ehm … Sakura? - chiamò lui mentre lei già faceva per andarsene. Si appoggiò con un gomito allo stipite della porta, sorridendo strafottente. La ragazza si fermò su un gradino, voltandosi sorpresa e stringendosi nel cappotto - Sapevo che non saresti mai riuscita a resistermi … - concluse lui ridendo. Sakura spalancò gli occhi, incredula, arrossendo violentemente e cominciando a boccheggiare. - Tu! Brutto …! - balbettò, mostrandogli un pugno minacciosa - Prova un po’ a ripetere! -
Lui si avvicinò, scese un paio di gradini con le mani in tasca e le si fermò di fronte, fattosi improvvisamente serio. Inutile dire che gran parte delle convinzioni di Sakura di volerlo prendere a pugni e fargli sputare tutti i denti, vacillarono in sol colpo al suo sorriso, e per un attimo le sembrò di perdersi nel suo sguardo divertito e suadente semicoperto da alcune ciocche scure.
- Lo faccio soltanto per i soldi, cosa credi? - ribadì lei scrollando la testa.
- Sicura …? - sussurrò Sasuke facendosi man mano più vicino, quasi da poter sentire il suo respiro caldo, nonostante il freddo, contro il viso. Sakura provò un insano desiderio di trovare in lui un ulteriore rifugio dal freddo e non poté fare a meno di socchiudere leggermente gli occhi, aspettandosi di trovare vicinissima la consistenza delle labbra di lui - Beh. Buonanotte allora, mogliettina! - esclamò poi lui ridendo e dandole un buffetto scherzoso sul naso. Sakura sgranò gli occhi, mentre Sasuke inarcò le sopracciglia, squadrandola con un sorrisetto sfacciatamente vittorioso. Arrossì d’imbarazzo, rabbia e vergogna, per essersi lasciata abbindolare così facilmente, e proprio da Lui, come una stupida, stupidissima ragazzina. Sasuke le diede le spalle, e fece per rientrare in casa. - Ah, Sasuke? -
- Sì, cos …? Oouf - non riuscì neanche a terminare la frase, visto che una palla di neve gli arrivò dritta in faccia, centrandolo in pieno, e per poco non rischiò di ritrovarsi col sedere per terra. Sakura sorrise soddisfatta, con la lingua tra i denti.
- Buonanotte anche a te, maritino! -


Sakura si sedette sopra alla valigia rigonfia, sporgendosi da un lato per chiudere la cerniera.
- Puoi cominciare a mettere in moto la macchina di sotto, noi siamo pronte -
- Ai suoi ordini, signora Uchiha -
- Questo nome mi fa venire i brividi, Shikamaru. Non potresti chiamarmi semplicemente Sakura, eh? -
- Come vuoi - replicò lui con mezzo sorriso divertito. La metà delle donne che conosceva avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di essere chiamate così … ma in fondo Sakura gli era sembrata fin da subito un tipo fuori dal comune. Era soltanto l’ennesima conferma che l’Uchiha avrebbe trovato pane per i suoi denti, una volta tanto. La cosa stava davvero cominciando a farsi molto interessante. - Posso fare qualcos’altro per te … Sakura? - Lei gli rivolse un sorrisone smagliante, calcandosi il cappellino sui capelli arricciati e prendendo in braccio Chiyo, mezza addormentata, col pollice in bocca, e l’ormai immancabile mr. Panda sottobraccio.
- Uhm … no, grazie, siamo a posto. Possiamo andare - rispose raccogliendo la valigia con la mano libera e incamminandosi verso la porta un po’ dondolante - Oh, ma a pensarci bene una cosa che potresti fare per me ci sarebbe anche, sì. Ecco, vedi, c’è Ino che … Sì, continua a riempirmi la testa con le storie dei suoi innumerevoli spasimanti, ma per un volta, voglio dire, le farebbe bene uscire con uno … un tipo a posto, che non pensa solo a … beh hai capito. Quella ragazza mi preoccupa, sai? Avrebbe bisogno di … capisci cosa intendo? - e qui abbassò la voce, ruotando gli occhi con aria di chi la sapeva lunga - Diciamo pure che è disperata ...! Se tu fosse così gentile da … -
- Guarda che ti sento, fronte spaziosa! - esclamò Ino dalla camera accanto.
- Oooh, come sei noiosa, Ino-Pig. Sto solo cercando di farti un favore! - replicò Sakura ad alta voce ridendo - Trattala bene, mi raccomando - fece poi rivolgendosi di nuovo a Shikamaru, che la fissava a dir poco sconvolto, le sopracciglia esageratamente inarcate - Andiamo Chiyo, quello scorbutico del signor Uchiha starà già brontolando per il nostro ritardo. Dovrò essere sua moglie! O ma andiamo, chi ci crederebbe mai? Io moglie di quello lì! Oh, ma per favore! - continuò a borbottare Sakura trascinandosi dietro il bagaglio bitorzoluto e uscendo di casa.


Shikamaru si sentì raggiunto da dietro dalla biondina di poco prima, che saltellò scalza fino alla porta facendogli cenno di uscire con un gesto vagamente scocciato. - Sì, certo … non preoccuparti per quello che ha detto, sai non ho mica intenzione di … noi due non dobbiamo mica, figurati …! e poi non credo tu … cioè. Non mi sembri per niente disperata, proprio no, quindi … - La ragazza lo guardò male. Con un movimento veloce gli strappò la sigaretta di bocca e la pestò sotto un piede nudo. Si aggiustò tranquilla la coda sotto lo sguardo allucinato dal ragazzo, che fissava il suo mozzicone brutalmente stritolato dal tallone roseo della biondina. - … che diavolo? - fece appena in tempo a biascicare.
- Non mi piacciono i tipi che fumano. Puzzano troppo per i miei gusti … Shikamaru, giusto? Ti aspetto domani alle otto … no, anzi, facciamo sette. Ciao, cocco, ci vediamo presto - allungò un braccio per dargli un leggero buffetto sulla guancia, sorridendo sbarazzina, e gli richiuse la porta in faccia prima che lui potesse replicare. Shikamaru rimase a fissare davanti a lui con sguardo perso. Cocco? Quella era indubbiamente una casa di matte! E poi per chi l’avevano preso? Uscire con Ino? Con la biondina cotonata che aveva appena fatto fuori l’ultima sigaretta che aveva a disposizione? Che razza di scherzi era questi??
- E comunque …! - non seppe trattenersi ad esclamare, punto sul vivo - Io non puzzo! -
Ino, rimasta in punta di piedi a spiarlo dallo spioncino, si riabbassò e tornò in cucina canticchiando, un grosso sorriso sulle labbra sature di lucidalabbra. Ci sarebbero presto stati risvolti interessanti, dunque. Dopotutto, com’è che si diceva? Se son rose …



Angolino di Sisya
Sono in un ritardo a dir poco spaventoso, chiedo perdono >//<
Come al solito questo capitolo non voleva saperne di scriversi, così ho dovuto lottare parecchio per fargli assumere un aspetto vagamente decente. Sempre che ci sia riuscita poi, questo siete voi a dovermelo dire! Beh. Un pizzico di ShikaIno, tanto per introdurre anche loro, non poteva mancare *O* Stanno per cominciare i primi guai della convivenza a quanto pare … Eh, Sasuke non avrà vita facile, poverino, non lo invidio per niente XD Sono felicissima!! Vi ringrazio tutti dal più profondo del cuore (me commossa si soffia il naso in un fazzoletto grande come una tovaglia e saluta i lettori) A proposito. Commentino? *O* Grassie!!


  
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