Partecipa
alla ‘fanfiction
challenge’.
Prompt:
Sbronza.
Demone
tentatore
«La
partita inizierà tra
un’ora. Non sei ancora vestito?!» si
lamentò Darwin. Emanuel s’indicò la
guancia all’altezza del simbolo dipinto della bandiera
nazionale della loro
squadra, identico a quello che Darwin aveva sulla guancia. Strinse
più forte il
collo della bottiglia e se lo portò alle labbra,
sorseggiò il whiskey e chiuse
gli occhi; le sue guance erano arrossate, gli occhi erano liquidi e il
capo gli
pulsava.
«Non
puoi venire a petto
nudo» si lamentò Darwin, il viso incorniciato dai
disordinati capelli rossi.
Emanuel si piegò e appoggiò la bottiglia accanto
ad altre sei. Si diede la
spinta e si alzò, evitò quattro birre; le gambe
gli tremavano e rischiò di
cadere in avanti.
Darwin
lo raggiunse e lo
tenne per le spalle, mantenendolo dritto. La puzza di alcool che gli
usciva
dalle labbra gli fece arricciare il naso e si voltò.
«Sei
ubriaco … eppure lo
sapevi che i miei mi facevano venire solo per la partita»
borbottò, cercando lo
sguardo di Emanuel oltre la sua frangetta mora.
«Certo,
l’ex-malvivente coperto
di tatuaggi, che è anche finito in galera, potrebbe portare
sulla cattiva
strada il loro bambinetto casa e chiesa» biascicò
Emanuel. Sfilò la camicia del
più giovane lasciandolo a petto scoperto. Lo
osservò guardarsi intorno stordito
e scoppiò a ridere, aderì con i jeans neri e a
quelli dell’amante e appoggiò la
sua fronte sulla sua, battendo le palpebre.
«Gli
hai mentito
dicendogli che siamo solo amici, imbrogliali una volta di
più e invece di
andare alla partita facciamo qualcosa di meglio»
sussurrò. Gli incrociò le
braccia dietro la testa unendo i polsi.
Darwin
gli afferrò i
fianchi nudi e li strinse tra le mani.
«E quando mai sono riuscito a dirti di
no?» chiese. Chiuse gli occhi
e baciò Emanuel che rispose con trasporto, chiudendo a sua
volta gli occhi.