Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: WeLoveJorgeBlanco    27/08/2013    9 recensioni
Cosa sarebbe successo dopo il bacio “sbagliato” che Diego avrebbe dato a Violetta alla canzone finale “Yo soy asi”?
Su Disney Channel le puntate riprenderanno a settembre, ma io immagino che la storia si svolga in questo modo. E mi auguro, che la storia sia così anche a settembre! C:
Dalla storia :
“Leon”
“Si?” chiesi appoggiando la mia fronte alla sua.
“Io ho bisogno di te” limitò a dirsi.
Quelle poche parole riuscirono a farmi capire quanto il nostro amore era forte ed entrambi avevamo bisogno dell’altro come l’aria.
“Anche io ho bisogno di te. Ti amo” dissi.
Inevitabilmente una lacrima sgorgò silenziosamente dai miei occhi e lei sorrise.-
Coppia : ViluxLeon e altre :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic
Francesca P.O.V
 
Ah bene, Leon era tornato con Violetta, Maxi con Nata, Camilla con DJ.
E io?
Io mi sentivo tremendamente sola.
Ma dov’è il mio fidanzato quando ce n’è bisogno?
Mi sedetti sulla panchina della piazza e presi il cellulare.
Digitai frettolosamente il numero di Federico ma come al solito non rispose.
Mi arrabbiai furiosamente e incrociai le braccia.
Sentii dei passi avvicinarsi e qualcuno mi picchiettò la spalla.
“Chi è che rompe?” dissi girandomi.
Ludmilla.
“Cosa vuoi?” chiesi sbuffando.
“Niente, voglio solo avvertirti” si limitò a dire con un sorriso compiaciuto sul volto e le braccia incrociate
“Non mi importa, so che c’entri sempre tu con qualunque avvertimento che fai” risposi seccamente.
Lei sospirò e si sedette vicino a me.
“Mi dispiace cara, ma questa volta non c’entro” disse scuotendo la sua chioma bionda.
“Dovrei crederti?” dissi accigliandomi.
Le non trovava le parole per controbattermi.
“Beh, se non ti interessa posso anche andare” disse alzandosi lentamente.
Sbuffai digitando nuovamente il cellulare di Federico.
“…mi pare che il tuo ragazzo non è molto fedele” mi sussurrò all’orecchio.
“Cosa stai cercando di dirmi?” mi girai bruscamente.
“Assolutamente niente, vai a Resto Band e lo vedrai con i tuoi occhi” disse mettendo le mani sui fianchi.
“Ludmilla se ne va” disse schioccando le dita.
Cosa stava cercando di dirmi?
Federico mi stava tradendo?
Mi alzai scattando.
Mi sedetti un’altra volta, non potevo credere a Ludmilla e non dare fiducia a Federico.
Scossi la testa sospirando.
Chiamai un’altra volta ma niente, non rispondeva.
Mi alzai e a passo svelto mi incamminai verso il Resto Band.
A questo punto non avevo scelta.
Incontrai mio fratello fuori dalla soglia Luca intento a servire dei frullati.
Gli diedi una pacca sulla spalla ma mi bloccai una volta entrata.
Federico stavo ad un tavolo con una ragazza sconosciuta.
Stava ridendo e sprizzando gioia da tutti i pori.
Questo con me non succede.
I miei occhi si riempirono di lacrime.
Lui dopo qualche secondo incontrò i miei occhi e si alzò frettolosamente dal tavolo cercando di darmi spiegazioni.
“Non c’è niente da spiegare” mi limitai a dire.
Voltai le spalle e lui mi tirò un braccio ma lo  strattonai violentemente.
Iniziai a correre lasciando il suo sguardo confuso.
Dopo qualche minuto mentre correvo senza meta andai a sbattere contro qualcuno.
“Ma dove…” dissi per poi alzare lo sguardo.
“Francesca” disse Marco sorridendo debolmente.
Non risposi.
Mi buttai solo tra le sue braccia stritolandolo.
Incominciai a piangere nervosamente.
Lui non chiese spiegazioni ma strinse la mia vita mentre io avevo il viso appoggiato sulla sua spalla.
 
Lara P.O.V
 
Era molto tardi e me ne andai per ultima dalla pista dopo aver riparato il motore della mia ennesima moto.
Incominciai a canticchiare una canzone.
 
Pero hay cosas que si sé
Vena qui y te mostraré
En tu ojos puedo ver…
Lo puedes lograr, prueba imaginar
 
Qualcuno posò la sua mano sulla mia spalla e mi girai di scatto con la chiave inglese salda tra le mani.
Per fortuna era Bruno.
“Mi fai spaventare così” affermai avvitando gli ultimi bulloni.
“Sei brava a cantare” constatò accarezzandomi i capelli.
Lo scostai freddamente.
“Che hai Lara?” chiese ritraendo le mani.
“Bruno, mi stai deludendo” ammisi con un finto broncio.
“Perchè?Ho sbagliato qualche gara?”
Sbuffai. Come faceva a non capire?
“Ti sei completamente dimenticato di far innamorare quella ragazza”
 
*Flashback*
 
“Cosa vuoi Lara?” chiese.
Io sorrisi a quella domanda.
“Devi farmi un favore” dissi con aria innocente.
Lui si sciolse al mio sguardo.
“Dimmi tutto” disse sventolando i capelli al vento.
“Hai conosciuto Leon, vero?” chiesi.
Lui annuii e mi guardò sospetto.
“Vedi, ora è innamorato di un’altra ragazza e io voglio che ritorni con me…” dissi con lo sguardo basso.
Lui continuò ad annuire impassibile.
“Voglio che tu faccia innamorare questa ragazza” arrivai al punto.
Lui continuò ad annuire.
“No” rimbombò nella mia mente.
“Oh, andiamo Bruno!Ti ho fatto sempre favori!”
“Io non conosco questa ragazza” ammise.
“La conoscerai, è davvero carina e molto sveglia” dissi
Lui esitò.
“Non lo so, devo prima conoscerla”
Lo presi come un si.
Gli baciai la guancia.
“Grazie fratellone!” urlai andandomene.
Fece un cenno con la mano che ricambiai.
 
*Fine Flashback*
 
“Certo che ci sto provando, ma tu per niente” disse alzando le braccia.
Sospirai furiosamente.
“In che senso?” chiesi.
“Se fai vedere che sei sempre furibonda Leon probabilmente non si innamorerà mai di te.
Devi riuscire a fare buon viso e cattivo gioco per conquistarlo” affermò prendendomi le mani.
Aveva perfettamente ragione.
Da quando mi aveva lasciato trattavo Leon sempre con molta freddezza mentre lui cercava sempre di parlarmi e di calmarmi.
Non seppi controbattere così annuii, sconfitta.
“Hai ragione” mi limitai a dire.
“Bene” disse abbracciandomi.
“Non sopporto di vederlo con quella ragazza, io e lui siamo fatti apposta per stare insieme” urlai dando dei pugni sul suo petto.
Mai mi sarei immaginata di sfogarmi così con mio fratello.
“Lo credo anche io, non scoraggiarti” disse sciogliendo l’abbraccio.
“Andiamo a casa?” chiesi accennando un debole sorriso.
“Si” disse avviandosi verso l’auto
 
Violetta P.O.V
 
“Maxi e Nata hanno avuto un incidente” urlò Leon.
Strabuzzai visibilmente gli occhi.
Lo abbracciai di slancio e lui mi strinse a se.
“Andrà tutto bene” disse accarezzandomi i capelli.
Maxi è come un fratello per me e sono convinta che Nata è una brava ragazza ma viene sempre raggirata dai piani malefici di Ludmilla.
Ormai era tornata la luce e potevo vedere il suo corpo nudo scolpito.
Mi girai verso la porta per non guardarlo.
“Davvero ti imbarazzi ancora?” disse ridendo di cuore.
Mi vestii velocemente e ci dirigemmo verso l’uscita.
Io ero ancora un po’ intontita dall’avvenimento di prima e credo anche Leon, che non sapeva manovrare bene la moto
“Tutto bene Leon?” chiesi stringendomi alla sua schiena mentre stavamo correndo.
“S-si” balbettò aumentando di velocità.
“Chi ti ha chiamato per avvisarti dell’incidente?”
“Il signore che stava guidando il taxi”
“Come ha fatto?” chiesi accigliandomi.
“Lui è rimasto illeso ma dato che il tamponamento è avvenuto da dietro, Maxi e Nata sono rimasti feriti” disse.
Arrivammo in una parte della città che non conoscevo e appostò la moto in un vicolo.
Gli porsi il casco e lui notò che ero visibilmente nervosa.
“Non essere tesa” disse lasciandomi un bacio bollente sulla guancia.
Io mi toccai la guancia ormai imporporata e sorrisi debolmente.
Mi prese le mani e ci avviammo verso il luogo dell’incidente.
Nata e Maxi giacevano nelle barelle di un’autoambulanza mentre la polizia stava parlando con la persona che ha tamponato il taxi.
Mi precipitai nell’autoambulanza e mi avvicinai a Maxi e Nata.
Entrambi stavano dormendo mentre alcuni dottori stavano togliendo le schegge di vetro dal loro corpo.
A quella visione rabbrividii così decisi di uscire e andai da Leon che stava cercando di avere spiegazioni dalla polizia.
Andai da lui e istintivamente mi fiondai tra le sue braccia.
“Grazie mille” disse Leon al poliziotto.
Dopodichè si allontanò mentre io ero ancora tra le sue braccia.
“Sono molto feriti?” chiese guardandomi negli occhi.
“Sono ricoperti da schegge di vetro, come…è potuto succedere?” chiesi io scandalizzata.
“E’ logico che i vetri posteriori si siano frantumanti quando l’auto ha tamponato dietro” disse.
Mi dispiaceva molto, volevano avere solo la loro serata romantica.
Lo abbracciai e iniziai a singhiozzare sulla sua camicia.
“Volevano solo vivere il loro primo appuntamento” dissi.
Lui incominciò ad accarezzarmi i capelli.
“Non hanno subito niente di grave Vilu” mi tranquillizzò.
Annuii incerta restammo lì qualche minuto finchè l’autoambulanza non si diresse all’ospedale e la polizia se ne andò.
Ci avviammo verso la moto.
“Ti riaccompagno a casa” suonava più una affermazione che una domanda.
Annuii debolmente e in poco tempo arrivammo davanti la soglia.
Gli porsi il casco e lui mi accompagnò fino alla soglia.
“Bene, ora?” chiese maliziosamente.
Mi guardò con i suoi splendidi occhi verdi e io non risposi.
Ero troppo incantata dal verde smeraldo che emanavano.
“Come fai?” chiesi scompigliandogli piano i capelli.
“Come faccio cosa?” chiese aggrottando la fronte.
“Mi incanti sempre con i tuoi occhi, come fai?” chiesi ridendo debolmente.
“Non so, forse è una dota naturale” disse atteggiandosi.
Emisi una sonora risata.
“Come sei modesto” dissi accarezzandogli la schiena.
Mi strinse saldamente la vita.
 “Anche io dovrei farti la stessa domanda, perchè anche adesso mi sto incantando nei tuoi.” disse poggiando la sua fronte alla mia.
Io abbassai il capo e le mie guance si imporporarono visibilmente.
Alzò il mio mento con un dito.
“Io credo che ci incantiamo perchè i nostri occhi sono l’unico mezzo per trasmettere amore” concluse.
“Io non credo che siano l’unico mezzo” dissi mordendomi il labbro inferiore.
Mi avvicinai di più al suo viso, sentivo il suo respiro sul collo.
Le nostre labbra erano distanti pochi centimetri quando una tosse mi fece riemergere alla realtà.
“Buonasera” disse Olga con una busta di spazzatura in mano.
Sembrava incantata ma arrabbiata allo stesso tempo.
“Salve” disse Leon senza pudore mentre cingeva la mia vita.
Lo strattonai e lo guardai incredula.
“Ciao Olga” dissi con imbarazzo.
Olga fece un cenno con la mano e poi andò a buttare la spazzatura.
Sentii dei singhiozzi provenire dal retro.
Olga è sempre stata così emotiva nei miei confronti.
Il mio sguardo andò fisso nel vuoto ma mi voltai quando sentii una scia di dolci baci sul collo.
“Leon, dai!” dissi ridendo e voltandomi verso il suo viso cingendogli il collo.
Lui mi sollevò di poco dandomi un dolce e lungo bacio.
“Domani andiamo a trovare Maxi e Nata” affermò dopo aver ripreso fiato.
“Sicuramente” dissi lasciandogli un ultimo bacio.
E dopo questo bacio ce ne furono altri.
“Basta così per oggi” dissi allontanandomi e ridendo.
“Va bene” disse allontanandosi sorridendo.
Il mio cuore iniziò a battere forte.
Non posso avere di meglio.
E’ un ragazzo bellissimo, con due occhi penetranti, un corpo scolpito e un sorriso abbagliante.
Ma la cosa più importante è la protezione che ha verso di me e l’amore che mi trasmette.
“Ci vediamo domani” dissi ormai sulla soglia della porta.
Nel suo sguardo leggevo amore e desiderio.
“Ciao” disse sorridendo mentre si metteva il casco.
Rimasi sulla soglia della porta finchè non partì il motore della moto.
Entrai e mi diressi in cucina senza una motivazione.
Olga entrò e tossì.
“Olga” dissi sorridendo mentre presi una banana dal frigorifero.
Mi guardò con un uno sguardo del tipo ‘ti ho scoperto’.
“Non mi guardare così, voglio solo mangiare” dissi guardandola fugacemente.
“Vuoi mangiare una banana a quest’ora?” chiese incrociando le braccia.
“Si, mi piacciono le banane” dissi mordendone un pezzo.
Solo qualche minuto dopo mi accorsi di aver detto un potenziale doppio senso.
Quel ragazzo aveva una brutta influenza su di me.
“Non fare la santarellina” disse con un cucchiaio di legno tra le mani.
Alzai istintivamente le mani.
“Io?Mai!” dissi ridendo.
Posò il cucchiaio e venne verso di me per abbracciarmi.
“Sono così felice per te” disse aggiustandomi una ciocca di capelli.
Annuii debolmente e mi diressi verso la mansarda, dove ho tutti i ricordi di mia mamma.
 
Ciao mamma.
Oggi ho fatto pace con Leon ed è uno dei giorni più belli della mia vita.
Mi fa sentire sempre speciale e io…me ne sono innamorata.
Oggi abbiamo anche avuto il nostro primo momento di intimità e ammetto di essere stata un po’ imbarazzata ma come sempre mi ha tranquillizzato.
 
Lasciai il diario aperto e andai nel bagno, avevo bisogno di un bagno rilassante.
 
Maxi P.O.V
 
Mi risvegliai e aprii con fatica gli occhi.
Ma dove sono?
L’ultima volta mi ricordo che avevo appena preso il taxi con Nata.
Nata.
Nata?
Nata!
Mi girai freneticamente sul letto e il mio braccio incominciò a farmi male.
Avevo un ago infilato nel braccio e notai che Nata era di fianco a me.
Mi alzai e mi misi seduto sul lettino premendo le dita contro le mie tempie.
Nata si mosse lenta, anche lei si stava appena svegliando.

Image and video hosting by TinyPic
Aprì lentamente gli occhi sbadigliando e io la chiamai lentamente.
“Nata” sussurrai avvicinandomi con il braccio.
Lei mugugnò qualcosa ma poi si girò in direzione della voce.
“Maxi” sussurrò guardandomi dolcemente.
“Dove…dove siamo?” chiese guardandosi intorno.
“Siamo in ospedale, abbiamo avuto un incidente” sussurrai.
“Ahi” disse notando l’ago nel suo braccio.
I suoi capelli giacevano sul cuscino ed erano mossi.
Non erano ricci come sempre, sembravano spenti.
Tesi la mia mano dal lettino e lei la strinse saldamente.
Nonostante tutto, eravamo ancora insieme.
Sorrise debolmente.
“Ti amo” le sussurrai.
“Anche io Maxi” disse stringendo ancora di più la mia mano.
 
German P.O.V
 
Uscii frettolosamente dallo studio per cercare Violetta.
Non la vedevo da tutto il giorno.
Mi diressi sopra poiché sapevo che era tornata, me lo aveva detto Olga.
“Vilu!” gridai.
Niente.
Trovai la porta della mansarda aperta.
Forse era lì.
Entrai lentamente e salii le scale.
No, non era lì.
Sul tavolo giaceva aperto un diario e mi guardai intorno attentamente.
No, non c’era nessuno.
Senza farmi notare presi il diario tra le mani e lessi qualche riga.
 
Ciao mamma.
Oggi ho fatto pace con Leon ed è uno dei giorni più belli della mia vita.
Mi fa sentire sempre speciale e io…me ne sono innamorata.
Oggi abbiamo anche avuto il nostro primo momento di intimità e ammetto di essere stata un po’ imbarazzata ma come sempre mi ha tranquillizzato.
 
Ero scandalizzato dopo aver letto quelle righe.
Cosa vuol dire “momento di intimità”?
Mi avviai nella camera di Violetta con il diario e presi il cellulare in mano intento a chiamare Leon.
Come aveva osato toccare la mia piccola bambina?
“Papà cosa stai facendo con il mio diario?” chiese urlando e rientrando nella stanza.
Era scandalizzata.
“SPIEGAMI COSA AVETE FATTO TU E LEON!” urlai.
Il suo volto  impallidì.
 
 
Nota autore :
Ommioddio.
Sto sclerando da ieri sera all’1, quando ho visto l’episodio 46 della seconda parte.
Nell’anteprima dell’episodio 47 fa vedere che Violetta dice “Ti amo anche io” a Leon.
Sto sognando o cosa? *si pizzica*
Io credo che sia un sogno o di Leon o di Violetta ma spero di più che sia la realtà ahah
Ma commentiamo il capitolo :
Secondo voi Federico ha tradito Francesca? La conclusione di quest’ultima è stata troppo affrettata?
Ha fatto bene Fran ad abbracciare Marco?
E Lara, cosa avrà in mente per riconquistare il cuore di Leon?
Maxi e Nata, che amori *---*
German ha scoperto che Violetta ha avuto “momenti intimi” con Leon.
Che idiota, non si sente in colpa di aver varcato la privacy di Vilu?
Come continuerà la storia? Staremo a vedere
Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate!
Dedico questo capitolo a Jiulia Duchannes la quale mi ha chiesto di caricarlo entro oggi :3

 
  
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: WeLoveJorgeBlanco