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Autore: proudSOCKS    29/08/2013    1 recensioni
Si tratta di una storia che approfondisce il personaggio di Sirius Black nei suoi rapporti interpersonali, sotto il punto di vista psicologico e non. E un'interpretazione di quella che sarebbe potuta essere la sua storia di adolescente. Mi manterrò coerente al personaggio di Jk Rowling, con l'unica modifica che Sirius andrà via di casa a 17 anni, e non a 16 come nel libro.
Buona lettura :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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22 Dicembre, Sala Grande, 20:30

L'aria natalizia impregnava le pareti del castello tanto da poter nauseare chiunque: ma, a parte questo, l'atmosfera risultava oggettivamente splendida. Tutte le candele sospese sulla sala grande bruciavano di luce argentea, il soffitto continuava a sciorinare fiocchi di neve candida che andava a depositarsi sul pavimento, fatto diventare simile ad un'enorme lastra di ghiaccio per l'occasione. L'albero di natale trionfava al centro della sala, e gli studenti avevano preso l'abitudine di lasciare un bigliettino anonimo con qualche desiderio attaccato all'albero. Alcuni recitavano intere frasi, altri solo nomi, e tra quelli il nome di Sirius Black era uno dei più gettonati.

Si trattava un ragazzo alto e dalle movenze eleganti, arrogante e strafottente come pochi, ma dotato di una singolare bellezza virile: la carnagione olivastra donava al suo viso un colorito salubre, gli zigomi alti e leggermente incavati, i capelli corvini, un po' lunghetti e gli occhi grigi, come una colata d'argento fuso, contribuivano a dargli una popolarità che non lo disturbava affatto.
Lui, James Potter e Remus Lupin erano considerati i ragazzi più popolari della scuola. Peter Minus stava con loro, certo, ma non godeva della stessa reputazione, per ovvie ragioni.
"Codaliscia, se continui a mangiare in questo modo la prossima volta ti trasformi in un porco, altro che.."
"Sirius! Non è vero Peter, stai benissimo."
"Stai bene come quel cinghiale in pastella.. me ne passi un pezzetto?"
"SIRIUS! Sei crudele!"
"Perdonami Lily, è che non sono abituato a moderarmi davanti ad una donzella."
"Ed io che sarei scusa?"
"Una mezza veela?"
"Sei davvero molto simpatico Sirius Black."
"Ma tu mi hai detto che tua madre è una veela!"
"Strafogati quel cosciotto il silenzio, per l'amore del cielo"
"A che ti serve l'amore del cielo quando ci sono io?"

Scenette di questo tipo si ripetevano ormai con una frequenza troppo alta per essere quantificata: James Potter e Lily Evans uscivano insieme, anche se era una cosa non ufficiale, per questo Lily era diventata parte integrante del gruppo e sedeva sempre accanto a Sirius, che, a sua volta, faceva ormai coppia fissa con Michelle LeDoux: altro nome molto gettonato nei sopracitati bigliettini.
Si trattava di una mezza veela d'altronde, quindi il fatto che fosse piuttosto popolare non stupiva affatto: la cosa bizzarra era che fosse finita in coppia fissa con Sirius Black, lo sciupa femmine.

Michelle Eloise LeDoux era stata trasferita 3 mesi prima dalla scuola di magia e stregoneria di Beuxbatons, a causa del trasferimento del padre, un giocatore di Quidditch, dalla nazionale francese a quella irlandese: arrivata ad Hogwarts fu smistata nella casata di Grifondoro, e nel momento esatto in cui Sirius la vide varcare la soglia della sala comune decise che Lei sarebbe diventata la sua ragazza, almeno per un po'.

Essendo mezza veela Michelle disponeva di una bellezza straordinaria: una carnagione carissima, spuria d'imperfezioni, colorava un viso dai tratti delicati ed affilati. Un naso dritto, labbra piene, occhi grandi e leggermente allungati. Tutto - dalla punta dei capelli biondi fino alle unghie perennemente smaltate - contribuiva a renderla una creatura deliziosa.
Tuttavia, nella doppia elica del suo DNA, da qualche parte, doveva essere inscritta anche la possibilità che la LeDoux si trasformasse in arpia, come ogni veela che si rispetti: il fatto che suo padre fosse un mago doveva aver contribuito ad oscurare questa informazione. Ma la sensazione d'essere intimoriti al cospetto della ragazza, quand'essa si arrabbiava, era qualcosa che coglieva puntualmente tutti i suoi interlocutori. Qualcosa riguardo cui non si era mai particolarmente interrogato nessuno, ma che costituiva, di fatto, una grande arma a suo vantaggio.



Flashforward

20 Settembre, Sala comune Grifondoro, 21:45

"Ciao, io sono Sirius Black, prefetto di Grifondro, se dovessi aver bisogno di qualsiasi cosa.. Beh, non esitare a chiedere. Siamo qui per questo."
Una voce profonda, accompagnata da un carisma non indifferente, scandisce la frase con la stessa naturalezza che si potrebbe attribuire a chi è abituato a ripeterla varie volte al giorno: Sirius Black, occhi grigi e sorriso smagliante, abbassa appena il capo, in una riverenza silenziosa. Sul divano, la LeDoux e la Evans smettono di chiacchierare, e quest'ultima alza un sopracciglio, piuttosto divertita.
"Sirius quando sei diventato il prefetto?"
"Quando Remus va in bagno mi occupo io delle sue mansioni."
"Che ragazzo diligente."
"Lily tu si che..."

Un'occhiata eloquente accompagna quella frase appena iniziata - la LeDoux sorride, e senza proferire parola, con un balzetto elegante abbandona il divano: entrambi i veterani non sembrano capire le motivazioni - ma nessuno ha tempo di chiedere, dato che pochi secondi dopo è già sparita nel dormitorio delle ragazze.

"Lily!! Hai visto, l'hai fatta scappare, GRAZIE TANTE!"
"È troppo garbata per combinarsi con uno come te."
"E tu che ne sai?"
"Sto con James."
"Dico, che ne sai di lei?"
"Ah, è la mia compagna di dormitorio."
"Lily dolce amica adorata.."
"NO"
"Ma!.."
"A cuccia felpato."

Due figure slanciate si stagliano sul fondo della stanza: James Potter ha dei capelli perennemente disordinati che lo rendono praticamente riconoscibile ovunque, mentre Remus Lupin è probabilmente il ragazzo più ordinato di tutta Hogwarts, se non fosse per il fatto che è un lupo mannaro: ma questa è un'altra storia.

"Ti sei infatuato della veela?"
"È una veela?"
"Sveglia Felpato! Non ci vuole un genio a capirlo! Non senti nessuna melodia quando passa?"
"Tecnicamente sono una mezza veela, e come tale non ho ereditato i poteri di mia madre."
La LeDoux, con un nuovo maglione addosso, elargisce un sorriso delizioso, della stessa fattezza stantìa dello zucchero filato: quasi fosse fin troppo avvezza a fare quel tipo di correzione, o ad affrontare quel tipo di discorso.
La destra, scevra di anelli, viene allungata in direzione di Remus: questi la guarda, sorridente, per offrirle un baciamano degno di questo nome. Black, un passo indietro, non sembra apprezzare la scena.
"Michelle Eloise LeDoux, piacere mio."
"Remus Lupin. E loro sono James, Sirius e.."
Il prefetto si occupa di fare le presentazioni - si ferma un attimo, rivolgendole un sorrisino imbarazzato: "Mi dispiace se ti sei sentita offesa prima, io non intendevo.."
"Non è un problema, lo prendo come un complimento.. Anche se la riservatezza non è una delle prerogative maggiori di Hogwarts. Come il riscaldamento.."
Aggiunge scettica, stringendosi nel maglione che deve aver recuperato qualche minuto prima: Lily le stende una coperta poggiata sul divano, invitandola tacitamente ad andarsi a sedere vicino a lei, di fronte al caminetto.
"Da te fa più caldo?"
"In genere sì, anche se non ho quasi mai passato un inverno intero in Francia, mia madre odia il freddo e quindi passavamo le vacanze ai tropici, mentre a BeuxBatons i faceva molto più caldo nella scuola.."
"Sei francese?"
"No, i genitori le hanno dato nome e cognome francesi solo per confondere i suoi conoscenti James"
La veela sorride: "Vengo da Nizza. Voi siete mai stati in Francia..?"
Interrogativa, si guarda intorno, come a saggiare il territorio: nessuno, a parte Remus, sembra conoscere la cittadina appena nominata, ed è per questo che, portatasi poco più in avanti, inizia a raccontare del proprio paese. Del mare, delle piazze, della pietra bianca, dei sorrisi e delle persone - della nostalgia del vento capace di accarezzare il viso senza tagliare.

Sirius avrebbe ascoltato volentieri, se non fosse stato troppo preso ad osservare quegli occhi: non era scientificamente possibile che li avesse di quella tonalità di blu - erano troppo atipici, anche per una vela. Doveva trattarsi di un incantesimo - abissi nei quale perdersi, lui, non ne aveva mai trovati.
Lui tace, perdendo un po' il filo del discorso: i pensieri divagano - tutti hanno lo stesso soggetto, e tutti finiscono col concludere una sola sentenza: Michelle LeDoux sarà presto sua, questa è una necessità dalla quale non può prescindere.
"Il mio ragazzo, Louis, non potrà venire a trovarmi prima di quest'estate, lui sta lavorando come collaboratore per uno studio di pozioni molto complicato all'ospedale di Sacre Meraville a Parigi.."
Il mio ragazzo. Black alza lo sguardo - torna attivo, osservando impotente l'espressione serena della mezza veela. James intercetta il suo sguardo e gli strizza un occhiolino, come per dirgli di non preoccuparsi. Sorride.
"Da quanto state insieme?"
"Due anni circa, noi.."
Due anni: due anniè un'infinità, se non si sono lasciati fino a questo momento non lo faranno mai. O comunque c'è una buona probabilità che vada così.
James sembra leggere i pensieri di Sirius, ed ancora una volta sorride, come per tranquillizzarlo.
Nella logica dei malandrini è tutto molto semplice: non c'è nessun ragazza capace di resistere al combo delle loro qualità - vuoi intelligenza, vuoi fascino, vuoi charme, vuoi popolarità: e Michelle LeDoux non avrebbe costituito un'eccezione.
  
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