Neji parò il calcio sferratogli dal Nukenin posizionando le braccia davanti al volto, ma un secondo dopo Sasuke era alle sue spalle. –Sei lento…- disse.
“Se la cava… ma non è abbastanza!” pensò Neji girandosi subito, e sferrando il suo palmo gentile. – Juken!- Ma il moro, con lo sharingan, aveva previsto quella mossa, lo schivò e bloccò il braccio dello Hyuuga.
-No… Neji-nii, Sasuke-kun!- Hinata, impegnata nell’osservare i due ragazzi combattere, si accorse che Kiba le era arrivato alle spalle solo quando lui la abbracciò da dietro.
-Non so cosa ti abbia detto Sasuke, ma devi venire con noi Hinata.- disse il ragazzo, chiedendosi cosa mai potesse aver fatto il Nukenin alla sua compagna di squadra. Ma non gliela avrebbe lasciata, di questo era sicuro. “Hinata..”
-K.. Kiba-kun!- esclamò lei, che seppur in un primo momento era incerta su cosa fare, poi reagì d’istinto. Attivò il Byakugan e si divincolò dalla stretta dello shinobi. –No! Basta ordini, lasciami andare!- urlò disperata, non sarebbe tornata. Non si sarebbe fatta sottomettere ancora. Non quella volta. Anche se significava fronteggiare uno dei suoi più cari amici. –Aspetta! No! Hinata!- Kiba non poteva crederci, cosa le era successo? Non era mai stata così sicura di sé.. A costo di farle perdere i sensi, la avrebbe fermata. Iniziarono a combattere, anche loro.
Sasuke osservò compiaciuto Hinata che agiva.
Finalmente, riuscì a sopraffare Neji. Prima di stordirlo definitivamente,-Se interferirai tra lei e me, sarà necessario ucciderti, e lo farò. Capito?- lo minacciò. E non era una minaccia vana, quella fatta da un Uchiha. Poco, ma sicuro.
Poi raggiunse Hinata, che nel frattempo aveva stordito Kiba. –Che.. che ho fatto?- stava mormorando.
-Andiamo, o ci raggiungeranno.- disse, secco.
Mentre lo seguiva, Hinata si voltò a guardare i due ragazzi. “Per favore, perdonatemi… Neji-niisan... Kiba-kun...” ma nonostante il rimpianto, seguì il moro.
Corsero per almeno un’ora, uscirono dal villaggio e seguirono un sentiero fino ad arrivare in un boschetto, continuarono a correre, finché non furono nelle vicinanze di un altro villaggio, un po’ più grande del precedente, dove Sasuke aveva un appartamento.
Si fermarono al limitare del bosco: Hinata era stanchissima. Si appoggiarono entrambi al tronco di un grande albero, uno tra i tanti. –Eh.. finalmente dovremmo averli seminati.- commentò Sasuke, col solito tono indifferente. Ma era solo una maschera, in realtà era soddisfatto dalla piega che aveva preso la situazione. Anche se era stato interrotto sul più bello dal quel baka di Naruto. Hinata aveva poggiato le mani sulle ginocchia, e stava prendendo fiato. –Sul serio? Bene, sono stanchissima...- disse, stanchissima.
“Accidenti! Arriva qualcuno!” Si abbassò, nascondendosi dietro a un cespuglio praticamente attaccato al tronco dell’albero cui si erano poggiati, e mise una mano sulla bocca di Hinata, facendola abbassare insieme a lui. –Non fare nessun rumore,- le sussurrò. “... Che succede?” pensò la ragazza, che ancora non aveva avvertito l’arrivo degli altri.
-Sakura-chaaan! Se non avessi perso tempo a curarmi, li avremmo trovati già da ore!!- si lamentò una voce squillante.
“Na.. ruto-kun?” pensò stupita. “Ed è con Sakura..” si rese conto con una punta d’amarezza.
La kunoichi dai capelli rosa entrò nella loro visuale, o meglio in quella del Nukenin, Hinata aveva la testa poggiata sui pettorali del ragazzo e di conseguenza era girata dalla parte opposta ai due appena arrivati, e afferrò Naruto per il colletto del mantello.
 -E’ così che ringrazi la tua ragazza perché si preoccupa per te?! Non lamentarti!!- lo rimproverò, con una faccia spaventosa. Naruto non replicò, allora lei aggiunse: -In ogni caso dovremmo andare, è tardi. Sarà meglio se continuiamo la ricerca domani.-
Un paio d’occhi color ossidiana aveva osservato tutta la scena, e il proprietario degli stessi, vedendoli andarsene, represse un sospiro di sollievo per non farsi scoprire. “Meno male, se ne sono già andati.” Pensò. Naruto non si sarebbe fatto sorprendere di nuovo tanto facilmente.
Hinata intanto si era girata, e ora lo guardava in faccia. Sasuke, osservando il volto della ragazza, per una volta si tolse la maschera del ragazzo freddo e indifferente, e la abbracciò. –S.. Sasuke-kun… che succede?-
-Hinata... C’è qualcosa che avrei voluto dirti molto tempo fa... ma per un motivo o per un altro non ho potuto... - disse solo il moro, con la mente persa in ricordi di parecchi anni prima.
Un Sasuke di sette anni era seminascosto dietro una delle pareti dell’Accademia Ninja, ad osservare una bambina della sua stessa età, seduta ai piedi di un albero con un libro in mano, distante da lui neanche cinque metri. –E’ qui.. leggendo e facendo l’interessante, come sempre..- ragionò a voce alta. Quello sarebbe stato il giorno in cui finalmente le avrebbe parlato. Facendosi coraggio, strinse il pugno e ripensò al consiglio che aveva ricevuto. “Bene! Farò come mi ha detto Onii-san! Prima di tutto la saluterò dicendo ‘ciao’...” Ormai il bambino era uscito allo scoperto, e stava per raggiungere l’oggetto delle sue attenzioni che, sentendosi osservata, aveva alzato gli occhi dal libro, quando...
-SA-SU-KE-KUN!!!- Il ragazzo chiamato si voltò di scatto. “Oh no... perché adesso?!” pensò sconsolato, vedendo una massa di ragazzine, con in testa due sue coetanee, una bionda e l’altra con un’insolita capigliatura rosa, venire verso di lui. Sembravano assatanate. –Sas’kè-kun!! Vieni qua!!-
Se avesse potuto, avrebbe pianto. Perché quelle pazze continuavano a tormentarlo? Iniziò a correre, uscendo dall’Accademia e attraversando le vie della città, cercando di seminarle. –Non fuggire!! Vogliamo darti il nostro amore!!!- urlavano.
-State lontane! Bambine pazze!- ma nessuno lo sentì, con tutto quel fracasso.
.....................
Le cose non cambiarono. Anni dopo, quando ormai il suo Clan era stato sterminato e lui era entrato a far parte del Team 7, era uscito e si era ritrovato Sakura abbarbicata al suo braccio. “Kyaa! E’ quasi come un appuntamento!” pensava la ragazza, felice. Lui non la guardava nemmeno. Ma la voce stupita di Sakura lo riscosse. –Oh, quelli laggiù non sono Naruto e Hinata?- Sasuke si voltò fulmineamente a guardarli con sguardo truce. Hinata, imbarazzata, incredibilmente non era ancora svenuta. Stava sorridendo. Anche il biondino sorrideva, poco distante.
“Quando sorridevi per lui... Quando il tuo sorriso era per Naruto... – stava pensando il Nukenin,- mi veniva la nausea.. provavo odio e mi ribolliva il sangue. Credo che questo sia ciò che chiamano ‘gelosia’.”
“Un’altra volta, mentre ero già con Orochimaru... “ continuò, nella sua testa, mentre Hinata non capiva cosa stava pensando il ragazzo, e perché la stesse abbracciando. “uscii per controllare la zona”.
“Nel fiume.. c’è qualcuno, avverto la sua presenza. Che sia un nemico?” pensò avvicinandosi all’acqua, nascosto da dei cespugli. La mano sull’elsa della spada. “Vediamo chi è.. comunque non abbasserò la guardia...”
Nel fiume, immersa a fare il bagno, c’era Hinata. Le gote del ragazzo dai capelli corvini si tinsero leggermente di rosso: la ragazza era nuda. Era la prima volta che la maschera impassibile che aveva adottato si abbassava, da quando si era unito al ninja leggendario. Cercò di ragionare a mente fredda, voltandosi. “Non può essere lei.. Che dovrei fare? Non penso di attaccarla... ” 
Forse si era accorta di qualcosa, perché uscendo a metà dall’acqua coprendosi come poteva con le mani, la ragazza chiese: -Chi c’è??-
L’impassibile, freddo Sasuke Uchiha, che vantava d’aver tagliato tutti i propri legami... prese l’asciugamano che Hinata aveva lasciato a riva, e coprendola con quello, la abbracciò da dietro.
-Ma che...?-
-Non sai quanto mi sei mancata...- mormorò l’Uchiha, prima di farla voltare verso di sé e farle perdere i sensi con lo Sharingan.
Pochi minuti dopo, Hinata aprì gli occhi, era sulla riva del fiume, distesa sull’erba e coperta solo da un asciugamano. Per fortuna, nel bosco intorno alla sorgente d’acqua non c’era nessuno, solo qualche piccolo animale e qualche scoiattolo. –Uh? Che è successo? Ricordo soltanto che mi stavo lavando e all’improvviso... niente! Come sono arrivata qui? Indossavo il mio asciugamano? Non ricordo... sarà meglio che mi cambi e me ne vada in fretta.- lo disse a voce alta, cercando di far chiarezza nella propria testa, confusa.
“Mi dissi che non sarebbe più dovuto succedere, e che dovevo pensare solo alla vendetta...” pensò amaramente l’Uchiha, mentre il sé stesso del ricordo tornava nel covo di Orochimaru.

Angolino Lita

Salve a tutti, rieccomi ^^
In primis: descrivere i combattimenti, specie quelli in cui non usano tecniche particolari, non è il mio forte. Come probabilmente avrete notato. Perciò stendo un velo pietoso sugli scontri, e passo al pezzo dopo. I flashback... avrete mica pensato che Sasuke da quel pomeriggio si fosse dimenticato di Hinata, XD? No che non la ha scordata. Anche se l'ultimo ricordo, quello dei tempi di Orochimaru, non mi convice molto. Vabbe'.
In secundis, il titolo, come al solito, non mi convince XD Se qualcuno di voi ha qualche suggerimento, magari lo cambio o.o Nel prossimo capitolo, anche se non dovrei dirvelo, Sasuke FINALMENTE parlerà chiaro XD Come reagirà Hinata però? Chissà ;)
Stiamo anche per rivedere una vecchia conoscenza...
Vi ho detto anche troppo, quindi vi saluto! Ringrazio Baby doll_ e Arya per aver recensito :D, grazie mille! 
Grazie in anticipo anche a chi recensirà questo capitolo ^-^
Alla prossima!

Lita