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Autore: MignolocolProf    29/08/2013    2 recensioni
[...]-Ciao, Dante.-
Devils never cry.
La cornice gli cadde di mano e quel poco vetro rimasto finì di rompersi.
Mentre guardava quegli occhi azzurri così simili ai suoi, il mondo gli crollò addosso.
Devil can cry. [...]
Dal prologo
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dante, Nero, Vergil
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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A quell’ora del giorno, erano in pochi quelli che giravano per le strade della periferia.
Troppo caldo, dicevano.
Troppo silenzio,dicevano.
Ed era per questo motivo che anche Slum Avenue era deserta.
O almeno, così sembrava.
Ma al numero 123 tutto c’era meno che il silenzio.
Dietro alla parete di pietra possente, dietro la scritta luminescente che riportava il nome dell’agenzia, erano chiaramente udibili due voci.
Due uomini, che urlavano.

-Smettila di farmi la predica e trovami un lavoro decente!-
Dante sbuffò lasciandosi cadere a sedere sulla sedia e sbattendo malamente le gambe sulla scrivania.
-Tutti i lavori che ti procuro sono remunerativi, non è certo colpa mia se tu non li porti a termine.-
Calcò visibilmente sul “tu” per sottolineare la responsabilità dell’uomo.
-Tzè-
Il mezzo demone chiuse gli occhi e si confinò in un silenzio ostinato, fingendo di dormire.
Morrison sbuffò e alzò le braccia in cenno di resa.
-Sei una causa persa, me ne vado.-
infilatosi la giacca e indossato il cappello, uscì sbattendosi il grosso portone alle spalle, senza aspettare risposta.
Consapevole che una risposta non ci sarebbe stata.

L’uomo rimase immobile con gli occhi chiusi fino a quando non venne nuovamente circondato dal silenzio;
una volta accertatosi di essere rimasto solo sbuffò  e rimase per un attimo a fissare le pale che ruotavano sul soffitto, senza vederle.
Il telefono squillò e Dante alzò la cornetta rispondendo bruscamente.

-Devil May Cry, mi dispiace ma siamo chiusi. Riprovi quando avrò voglia di starla a sentire.-
La voce dall’altra parte balbettò qualcosa e l’uomo fece una smorfia.
-Ho.Detto.Che.Siamo.Chiusi.-
E chiuse il telefono in faccia al malcapitato, senza un minimo di rimorso per il trattamento riservatogli.
-Al diavolo.-
 Si alzò di scatto, urtando la scrivania e girandovi intorno, dirigendosi verso il biliardo, con tutta l’intenzione di distrarsi.
Ma il suo percorso venne interrotto dal rumore di un oggetto che cadeva a terra e dal suono di vetri rotti.
I vetri della cornice che Dante teneva sulla scrivania si erano sparsi a terra, eliminando ogni protezione per la fotografia che vi era custodita.
La raccolse con delicatezza,come se avesse avuto tra le mani il cristallo più raro e fragile del mondo.
Passò piano le dita sull’immagine, come in una carezza e i suoi occhi si colorarono di una strana dolcezza, una dolcezza triste, dettata dalla nostalgia.


Perdonami, mamma.
Ho sbagliato tutto.

Istintivamente alzò lo sguardo sul muro dietro la scrivania.
Lì, come un trofeo, era appesa la Sparda, la spada di suo padre.
La spada che avrebbe preferito non trovare mai, non a quel prezzo.
Infilò la mano in tasca e ne tirò fuori un guanto.

Vecchio, trasandato , rotto,incrostato di sangue, tagliato.
Sì, tagliato, proprio lì, sul palmo della mano.
Non aveva avuto il coraggio di gettarlo via.
Non aveva il coraggio di gettarlo neanche in quel momento.
Lo strinse con forza nella mano, avvicinandolo al viso.
I ricordi affollarono con violenza la sua mente e lo vide ancora, proprio come lo vedeva ogni notte.
Lo vide cadere.
Lo vide precipitare.
E vide ancora quell’involucro irriconoscibile mandatogli da Mundus, che aveva distrutto tutte le sue speranze.

E come ogni maledetta volta, si disse che aveva sbagliato tutto.
Che sarebbe  bastato sporgersi un po’ e trascurare quel fottutissimo taglietto per evitare che precipitasse.
Che avrebbe dovuto capire già dalla prima volta che quel Nelo Angelo aveva qualcosa di strano.
Che l’aveva ucciso lui, per ben due volte.
Era un fratricidio a tutti gli effetti.

E’ tutta colpa tua.
Il suo riflesso nello specchio glielo gridava ogni mattina da vent’anni.

Il suo cuore si stringeva dolorosamente ogni volta che ricordava, negli ultimi cinque anni.

Devils never cry.

I diavoli non piangono mai.
Eppure ogni volta, ogni maledettissima volta, i suoi occhi bruciavano e lui era costretto a ricacciare indietro le lacrime.
Perché un diavolo non piange mai.
Mai.

I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dal rumore della porta che si apriva.
Alzò la testa di scatto, girandola quanto bastava per intravedere l’ombra di un uomo e capire che non si trattava di Morrison.

-Mi dispiace, oggi siamo chiusi.-

All’inizio a rispondergli fu solo il silenzio. Poi venne raggiunto da una voce strascicata e dannatamente profonda.
E fredda allo stesso tempo.
-Non posso portarti via neanche pochi minuti?-

Dante si sentì morire.

No.
Non era possibile.
Era solo uno dei suoi maledetti incubi.

Per la prima volta Dante senti mancargli il coraggio.
Il coraggio di credere.
Il coraggio di voltarsi.

La mano che stringeva il guanto si strinse convulsamente.

C’era qualcosa di dannatamente sbagliato.

Prese dei respiri profondi.
Sentiva tutto il suo corpo tremare.
Aveva paura.
Una paura fottuta.
Si voltò piano, col cuore che sembrava volergli uscire dal petto.

Si voltò piano e fissò lo sguardo dritto negli occhi dell’uomo che aspettava in silenzio davanti alla porta.

Quello abbozzò un sorriso.

Devils never cry.

-Ciao, Dante.-

Devils never cry.

La cornice gli cadde di mano e quel poco vetro rimasto finì di rompersi.

Maybe somewhere out there even a devil may cry
when
he loses aloved one.

Mentre guardava quegli occhi azzurri così simili ai suoi, il mondo gli crollò addosso.

 

Devil can cry.

 

 

 

 


Angolo del laboratorio abusivo del Dottor Igor

 

Salve, umani!

Noi siamo Mignolo e Prof e attraverso le nostre fic CONQUISTEREMO IL MONDO!

Questa è la prima storia che scriviamo insieme (prima non eravamo in società perché Prof era in prigione e Mignolo preferiva fare sculture con i marshmallows), ma vi assicuriamo che non è scritta a scopi di lucro, ma solo per CONQUISTARE IL MONDO.

Speriamo vi piaccia. Speriamo anche che recensiate e ci diciate cosa ne pensate,  altrimenti CONQUISTEREMO IL MONDO (lo faremo comunque, in effetti).

Si ringrazia Dionigibacco per averci aiutato nell’ambito grammaticale. Se trovate errori di battitura date la colpa a lui.

Hasta la vista!

Mignolocolprof

  
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