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Autore: Deb    30/08/2013    6 recensioni
Credeva che avesse capito, che ci tenesse a lui e scoprire che non era davvero così l'aveva spezzato.
Continuavano a recitare, davanti alle telecamere, e ad essere estranei quando esse se ne andavano.
Ecco, erano estranei. Non erano conoscenti, né amici. Estranei.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sindrome Fantasma


Peeta si portò un dito sopra la bocca. Ripensava all'arena, a quando Katniss l'aveva baciato e gli era sembrato che tutto sarebbe andato per il meglio. Lui aveva lei.
Credeva che avesse capito, che ci tenesse a lui e scoprire che non era davvero così l'aveva spezzato.
Continuavano a recitare, davanti alle telecamere, e ad essere estranei quando esse se ne andavano.
Ecco, erano estranei. Non erano conoscenti, né amici. Estranei.
Eppure si domandava perché Katniss avesse deciso di ingoiare le bacche e morire con lui, se Crane non li avesse fermati. Anche in quel momento, anche se forse stava per morire, Peeta si era sentito felice perché Katniss preferiva suicidarsi che ucciderlo.
Era stata tutta una finzione, comunque. Probabilmente l'aveva fatto soltanto per sdebitarsi visto che lui le aveva lanciato il pane quando ne aveva un assoluto bisogno.
Alla fine, l'aveva ringraziato ed ora si poteva ritenere chiuso il loro rapporto.
Nato soltanto per la sopravvivenza.
Le era grato, in fondo. Poteva continuare a stare con la sua famiglia, era vivo, ma era come se fosse rotto e non solo per gli incubi o per il fatto che non aveva più la gamba, ma perché non poteva fare altro se non sentirsi tradito.
Da chi, poi? Da una ragazza che, per tutta la vita, non l'aveva mai visto e, se l'aveva fatto, l'aveva ignorato.
Era stato uno stupido a non comprendere che recitasse, non che lei fosse mai stata poi quest'attrice di talento. Ma lui voleva crederci. Il suo cuore voleva sperare ed alla fine si era bruciato.
Peeta prese la protesi della gamba con le mani e si aiutò a scendere dal letto. Non era ancora abituato a quell'arto artificiale che, ogni tanto, gli faceva male anche se non esisteva.
I dottori gli avevano detto che era normale, che aveva la sindrome dell'arto fantasma. Avevano cercato di spiegargli come funzionasse, ma non ne aveva capito granché.
Ad ogni modo, gli doleva tanto da buttarsi per terra, lanciare la protesi lontano, e prendersi a pugni la coscia. Dopo un po' il dolore passava, ma quello della ragazza fantasma rimaneva.
Anche quella sensazione era normale? Pensare che Katniss fosse ancora vicino a lui, a baciarlo, a imboccarlo ed a salvargli la vita? Come se fosse stata un prolungamento di se stesso, come se non potesse vivere lontano da lei?
Peeta non era il ragazzo per lei, non era capace di fare nulla, se non fare il pane o decorare le torte. Non erano adatti.
Katniss era forte, indipendente ed aveva bisogno di un'altra persona come lei.
Batté un pugno sulla coscia, la gamba invisibile aveva ripreso a fargli male, ma soprattutto non voleva immaginare Katniss, la sua Katniss, insieme a Gale, colui che sarebbe rimasto sempre con lei. Perché loro erano destinati a stare insieme.
Precedentemente agli Hunger Games, non le aveva mai rivolto la parola, ora si tormentava perché non poteva stare con lei.
Sapeva, Peeta, che la sindrome fantasma non sarebbe mai passata se non fosse stato con lei e si sentì un debole nel pensare che avesse così tanta necessità di una ragazza. Della sua ragazza. Perché loro erano gli sventurati amanti del Distretto 12 e lui era il ragazzo innamorato, prima o poi sarebbe riuscito a trovare il suo lieto fine, no?! Doveva essere così, aveva perso così tanto.
Forse, se Katniss proprio non poteva immaginarsi insieme a lui, se proprio non riusciva ad amarlo, lui sarebbe potuto rimanere con lei da amico e sperare che potesse trovare la felicità, sperando che, prima o poi, capisse che l’avrebbe trovata insieme a lui. Il ragazzo del pane, il ragazzo innamorato.
Allora, forse, la sindrome fantasma sarebbe cessata, sia quella dell'arto invisibile che quella dovuta alla mancanza della ragazza che amava.

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Era logico che scrivessi una fanfiction su Peeta e la sua gamba (con Everlak in ogni dove). Quando ho letto che Peeta aveva perso la gamba mi sono detta perché non ci fossero scritte due righe su come ha superato il trauma. Perché è un trauma. E la sindrome dell’arto fantasma esiste e probabilmente un sedicenne, dopo aver perso una gamba in un’arena dove ha dovuto uccidere per non essere ucciso, la dovrebbe provare.
Mi è sinceramente dispiaciuto che Katniss non gli avesse chiesto nulla a riguardo e che Peeta sembrasse assolutamente a suo agio. Insomma, poco dopo la vittoria, durante le interviste, Katniss gli salta addosso facendolo finire sulla neve! E lui è completamente a suo agio, ma vabbè… Quindi nulla, volevo scrivere qualcosa sulla mancanza della sua gamba. :3
Spero vi sia piaciuta! ^^
E, ovviamente, grazie a Ili91 per il betaggio :D
Bacioni
Deb

Per il fantastico banner ad inizio fic si ringrazia speranza19 che mi ha regalato questo banner per il compleanno! ♥ Grazie, grazie mille! ♥ *deb ti abbraccia* Sei stata dolcissima *____*
   
 
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