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Autore: Angelo Osaki    31/08/2013    0 recensioni
E non mi importa, il cielo potrebbe spegnersi, le nuvole dissolversi e l’oceano tramutare in arida sabbia desertica: ci saresti tu a brillare, invadere il cielo, bagnare le coste e portare la poggia nella mia vita. Quindi, lasciati essere il mio “ogni cosa”, io sono qui ad aspettare un tuo cenno, per vivere o morire.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Would you be my everything?

 

Quando si parla di te non so mai cosa penso o dico, perché tutto è così confuso e non riesco a fare chiarezza;  sono passati due anni e in questo lasso di tempo sono successe tante, troppe, cose e l’unica stabile è la concezione angelica che ho di te nella mia mente, anche se mi hai mostrato la controparte  demoniaca e porto le cicatrici nel mio cuore.
Non so neanche perché sto pensando a te stasera: non ne vedo la minima necessità, ma chi può dire di cosa io abbia bisogno adesso?
Oggi la pioggia è precipitata dal cielo senza sosta per qualche ora. Piangente. Il primo aggettivo che mi è venuto in mente per descriverla è stato questo, ma ha una sfumatura più positiva: fragili e sottili gocce di pioggia si schiantano al suolo-proprio come me- ma allo stesso tempo non si sentono né tristi né con la voglia di morire, bensì malinconici e desiderosi di avere il proprio Angelo accanto. E non mi importa, il cielo potrebbe  spegnersi, le nuvole dissolversi  e l’oceano tramutare in arida sabbia desertica: ci saresti tu a brillare, invadere il cielo, bagnare le coste e portare la poggia nella mia vita. Quindi, lasciati essere il mio “ogni cosa”, io sono qui ad aspettare un tuo cenno, per vivere o morire.
Stasera soffia un leggero vento e io sono avvolto in una coperta leggera, perché sento freddo. Un gelo che parte dalle mie ossa e arriva alla mia anima e ogni respiro diventa un singhiozzo verso la pioggia che cade dai miei occhi ma che non porta niente di buono, bensì precipita verso il pavimento, una cosa fredda e per niente accogliente.
Però mi sento diverso, più forte e pronto ad affrontare il futuro. Con o senza di te.
Non so perché sto pensando a te stasera, sai? Oggi, ieri, l’altro ieri, domani, dopodomani: la routine è la stessa e ogni volta mi chiedo “Ma perché dopo due anni ci penso ancora?” Stupido me, come si può dimenticare uno come te? Tu hai lasciato un segno, amore mio, una cicatrice e un vuoto che non riesco a riempire. Io che guardo sempre le stelle e mi chiedo perché i miei desideri non sono stati esauditi, io che più ti penso e più ti voglio. No, non ti posso odiare, se lo vuoi sapere. Come potrei farlo? Mi hai fatto così male…ma sarei disposto a soffrire il triplo, se è questa l’unica cosa che la tua presenza può nella mia vita. Se avessi la possibilità di tornare indietro e cancellarti, non cambierei niente, anzi, cercherei di tenerti più vicino; no, non è ancora finita, la nostra non-storia! Proverò ogni cosa pur di averti accanto e, se in fine dovrò farlo, ti lascerò andare e in questo caso porteresti con te una grossa e importante parte di me.
Te la lascerei prendere perché, come io ho qualcosa di te nel mio cuore, voglio che tu abbia una parte di me con te, anche se non te ne renderesti conto.
Sai, i giapponesi hanno una strana teoria su un filo rosso che unisce due persone speciali: io questo filo rosso lo vedo, più sottile e fragile, ma esso esiste ancora  e, per quanto mi riguarda, non si spezzerà mai.
Vorrei solo averti qui e abbracciarti, ma la tua non-scelta l’hai fatta, amore mio.
Mi pensi, vero? Lo so, io, che lo fai, anche solo distrattamente e raramente. Lo sento e allo stesso tempo mi ferisce.
Dimmi, perché sto pensando a te, stasera? Il venticello, le stelle e la musica che sto ascoltando sussurrano il tuo nome, amore mio, e mi fa male più che mai. E tu, cosa stai facendo? Sei felice? Se lo sei, senza di me, me ne farò una ragione, poiché io desidero la nostra felicità, ma la tua più di tutto, sopra ogni altra cosa, il cielo o la terra.
Dimmi perché! Perché non hai scelto? Non possiamo giacere nel limbo per sempre, perdendoci tutto quello che potremmo dare all’altro.
Potresti essere il mio “per sempre”, ma esso non esiste, cosa credi, lo so bene. Sei il mio “ogni dove”.
Non so perché sto pensando a te stasera, ma voglio farti una domanda: Vorresti essere il mio “Ogni cosa?”
Sono assolutamente certo che sarebbe la cosa più belle del mondo. Per entrambi.

   
 
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