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Autore: johnnyaddict    31/08/2013    6 recensioni
Blake, Denise e Liam abitano a New York e sono amici dai tempi delle elementari. Liam e Denise sono stati insieme dal secondo all’ultimo anno di liceo, ma quando lui decide di continuare gli studi nella sua patria natale, Londra, i due sono costretti a separarsi.
Ora però Liam è tornato negli Stati Uniti con una grande novità: sta per sposarsi. Cosa succederebbe se Denise venisse a saperlo? E se la futura sposa fosse una delle sue peggiori nemiche dai tempi dell’infanzia?
Cosa succederebbe se lei e Blake decidessero di mandare a monte il matrimonio?
~
Blake si voltò e, indicando Harry, mi sorrise estasiata. Io risi – Kappa non ti dimenticare del piano! – esclamai – Ricordati per cosa siamo qui! –
- Ehm… - sussultai avvertendo una persona alle mie spalle. Mi voltai, dove avevo sentito la voce e mi ritrovai a faccia a faccia con gli occhi scuri e profondi di un ragazzo.
Dopo un primo momento di smarrimento capii che era il terzo e ultimo testimone dello sposo, il mio accompagnatore.
- Tu sei Denise, giusto? – chiese atono.
- Io sono Zayn – continuò stringendomi la mano e accennando un sorriso. ‘Denise, concentrati! Hai una missione, non farti distrarre da questi bellissimi occhi!’
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stay away from me, please

 

tell me a lie


 

Blake

La luce del sole mattutino entrava delicatamente dalle tende color salmone. Aprii piano gli occhi e mi abituai in fretta a quella debole luce. Mi rigirai nel letto, appoggiando una guancia al morbido cuscino, mentre sbirciavo dal telefono di Denise l’orario: erano le sette. Avremmo dovuto alzarci e andare a fare colazione, ma Denise dormiva troppo beatamente per svegliarla. Con un sospiro mi levai il lenzuolo dalle gambe e mi alzai, affrettandomi a raggiungere il bagno.
Non appena fui lavata e presentabile, uscii dalla stanza e mi diressi verso la cucina. Speravo con tutto il cuore che nessuno si accorgesse delle grosse occhiaie che mi ritrovavo o non sarei riuscita a dare spiegazioni. Avevo dormito sì e no quattro ore quella notte e mi sentivo a pezzi. Harry non aveva fatto altro che peggiorare la situazione. Mi passai una mano sul viso al solo pensiero: che cosa avevo fatto?
Avevo rovinato maggiormente il nostro rapporto. Perché avevamo entrambi capito quali fossero i miei sentimenti, ma quel bacio era stato solo la conferma che non ero ancora riuscito a perdonarlo. Eppure lui mi mancava, da morire.
Dovevo fare chiarezza nei miei pensieri, ma averlo così vicino era tutto tranne che utile. Avrei cercato di evitarlo, anche se sapevo si sarebbe rivelata un’impresa più difficile del previsto.
Spalancai la porta della cucina e scoprii che Liam, Katherine, Naya e Harry erano già svegli e intenti a mangiare delle deliziose brioche. Salutai cordialmente, mentre i miei occhi andavano a posarsi sulle mie scarpe, con l’intenzione di non muoversi più.
Cercai di fare la mia colazione senza considerare le altre persone, ma sentivo gli occhi di Harry, seduto esattamente di fronte a me, perforarmi il cranio.
A un certo punto, però, sentii la sua voce rivolgersi a me «Vuoi dello zucchero da mettere nel caffè?»
Smisi immediatamente di mescolare quel liquido scuro e rivolsi il mio sguardo nel suo «No, grazie.» risposi accennando un sorriso e affrettandomi ad abbassare nuovamente lo sguardo. Non riuscivo a mantenere il contatto visivo con quelle pozze verdi. Sembravano quasi urlarmi i miei sentimenti nei suoi confronti e rinfacciarmi il bacio di quella notte.
L’aria in quella stanza cominciava a diventare troppo pesante e avevo l’impressione che il mio cuore battesse talmente forte da farlo rimbombare contro le pareti della cucina.
Mi affrettai a finire il mio caffè e uscii diretta alla mia stanza.
 
- Devi trovare la respirazione giusta. Se riesci a controllare il tuo respiro insieme alle
gambe, vedrai che andrai anche ben oltre i cinque chilometri che fai normalmente! - la voce di Louis cercava di darmi consigli mentre facevamo il solito giro di corsa come riscaldamento intorno alla casa. 
- La fai facile! - risposi. Nonostante mi tenessi spesso in allenamento, non ero abituata a ricoprire distanze esagerate. 
- Secondo me ci riusciresti perfettamente, basta solo un po' di esperienza in più. - stavamo correndo ormai da dieci minuti, ma lui non aveva un accenno di fiatone e sulla maglietta non aveva un accenno di sudore. 
Come faceva?! 
Passammo davanti a Denise, che cercava di fare stretcing con alcuni suggerimenti di Zayn, ma non sembrava la cosa stesse procedendo nel migliore dei modi. 
- Meglio se vado a dargli una mano. - disse Louis, prima di rivolgermi un sorriso e dirigersi verso la mia amica. 
Accennai una risata e scossi la testa: Den e l'attività fisica non sarebbero mai andati d'accordo! 
Dopo qualche metro, delle risate mi raggiunsero, seguite subito da Liam e Harry che si rincorrevano durante il riscaldamento. 
Era una della loro tipiche gare sportive, ormai tutti ne eravamo abituati. 
Quando, però, gli occhi di Harry si voltarono a guardarmi e sorpresero il mio sguardo nel suo, il riccio rallentò - Liam, ti raggiungo dopo. - disse fermandosi e senza staccare gli occhi verdi da me. 
Ormai l'avevo raggiunto e non potei evitare di continuare il mio riscaldamento con lui.
- È proprio una bella giornata oggi, non credi? - chiese indicando con un cenno di capo il cielo. 
In effetti aveva ragione, il sole era alto e il caldo aveva ormai invaso New York. 
- Già. - risposi senza guardarlo.
Mi ero decisa di rispondere a monosillabi e giusto all'essenziale: non potevo scappare perché le sue gambe erano il doppio delle mie e mi avrebbe raggiunto molto presto, quindi l'unica scelta era di ignorarlo.
Lui però non sembrò voler intavolare una conversazione sul tempo e senza il minimo preavviso arrivò subito al sodo - Blake, perché mi eviti? - 
La sua voce aveva un accenno di tristezza, evidenziato dal fiatone per la corsa. 
- È da stamattina che mi eviti. È per ieri notte? - chiese fermandosi in mezzo alla ghiaia. 
Interruppi anch’io la mia corsa e mi voltai a guardarlo negli occhi. 
La sfumatura verde era accentuata dal sole e mi salì un enorme groppo alla gola.
- Se è per la storia della scommessa, vorrei che tu mi lasciassi spiegare... - 
A sentire nominare quella parola, un senso di fastidio m’invase. Non volevo sentire le sue spiegazioni: non ero così stupida da non capire.
- Non c'è nulla da spiegare. - lo interruppi. 
Non volevo affrontare l'argomento “scommessa” e tantomeno volevo affrontare l'argomento “noi”. La notte scorsa era stata un errore, che non sarebbe più stato commesso. 
Harry non doveva spiegarmi nulla, era tutto più che chiaro. 
- Lasciami stare, per favore. - dissi poi, nonostante pronunciare quelle parole fosse più difficile che guardare gli occhi di Harry rabbuiarsi – Non mi cercare o non provare a darmi spiegazioni: non ne ho bisogno. -
Era difficile, ma non potevo continuare a rimanere vicino a una persona che mi aveva imbrogliato. 
Mi voltai e continuai la mia corsa, mentre sentivo i miei occhi cominciare a pizzicare. 
 

Denise

- Devi respirare a pieni polmoni, poi scendi a toccarti le punte dei piedi. – Louis era paziente, certamente di più di quanto lo fosse stato Zayn prima di lui.
Presi quindi un respiro profondo e andai a toccarmi le punte dei piedi con le punte delle dita – Così va bene? – chiesi, una volta che mi ero risollevata.
- Era perfetto! – esclamò lui.
Sorrisi, un minimo soddisfatta dal mio risultato, e guardai Zayn con un’espressione trionfante sul viso – Vedi che ce la posso fare? –
Lui scosse la testa rassegnato e accennò un sorriso.
- Ora fate un po’ di corsetta! – ci incoraggiò dopo qualche secondo Louis. Lui sembrava così a suo agio mentre mi spronava a correre, ma non sapeva che era proprio l’ultima cosa che avrei voluto fare in tutta la mia esistenza. – Insieme sarà più divertente! – esclamò poi facendoci cenno di partire.
Contro voglia, cominciai a correre alla velocità di una lumaca, ma mi accorsi ben presto che per stare al passo con Zayn avrei dovuto accelerare il passo.
- Rallenta, ti prego! – esclamai con già il fiatone.
Lo sentii ridere – No! Smetti di fare la lumaca e seguimi! – esclamò.
Mi ripromisi che non appena lo avessi raggiunto, lo avrei strozzato.
- Sei uno stronzo, Zayn Malik. – risposi e lo sentii ridere nuovamente.
Dopo neanche dieci metri fui penosamente sorpassata da Naya e Niall che correvano mano nella mano come una di quelle coppiette da telenovela.
- Pappe molli! – esclamarono.
Okay, il mio spirito competitivo cominciava a venire a galla. Accelerai il passo, nonostante sentissi il fiato mancarmi dai polmoni.
Ero ormai a un metro da Zayn e, quando finalmente gli fui accanto, dissi – Non vorrai mica che quei due ci battano? –
- Non sono io il problema, ma tu! – rispose lui, senza il minimo accenno ad accelerare.
Lo guardai indignata e lui per tutta risposta scoppiò a ridere e si fermò indicandosi la schiena – Dai, monta su. – faticai qualche secondo a capire cosa intendesse poi scossi la testa – Non se ne parla, ti spezzerei la schiena! –
Lui roteò gli occhi al cielo – Ho fatto abbastanza palestra e non credo che il tuo peso vada oltre i settanta chili, quindi non fare storie. –
Gli lanciai un’occhiataccia per far sparire quel sorriso trionfante e mi collocai alle sue spalle. Appoggiai le mie mani alle sue spalle larghe lasciate scoperte dalla canottiera nera e con un salto gli saltai in groppa, allacciando completamente le mie braccia intorno al suo collo. Un urletto scappò dalle mie labbra – Non correre: ho paura! –
Lui rise ancora, e la sua risata rimbombò contro le mie orecchie, esageratamente vicine alla sua bocca. Ignorandomi completamente, cominciò a correre e sembrava davvero non fare il minimo sforzo nonostante avesse un peso morto sulle spalle.
Dopo pochi metri avvistammo Niall e Naya intenti a scambiarsi effusioni vicino a un albero, senza però essere arrivati al “traguardo” stabilito da Louis.
- Li stiamo superando! – urlai alzando un braccio al cielo, ma affrettandomi a riabbassarlo a causa del precario equilibrio.
Una risata scappò a Zayn, ma mi accorsi che questa corsa stava diventando troppo impegnativa per lui. Decisa però a vincere, balzai giù dalle sue spalle e lo superai, afferrando la sua mano e trascinandolo dietro di me per gli ultimi dieci metri rimasti da correre.
Quando tagliammo il “traguardo”, segnato solo da Louis ad aspettarci, alzai le braccia al cielo ed esultai, senza che però Niall e Naya si muovessero dal loro albero.
- Abbiamo battuto i piccioncini! – esclamai battendo il cinque a Zayn che a mala pena riusciva a reggersi in piedi – Siamo i migliori! – continuai imperterrita nella mia gioia.
Le mie urla stavano facendo sbellicare Louis a pochi metri da noi e anche Liam, Katherine e Blake si erano avvicinati.
- Nessuno ci batterà mai siamo la squadra migliore! – continuavo a urlare, mentre Zayn cercava di riprendere fiato di fronte a me – Potremmo darci un nome, per farci riconoscere e fare la maratona e vincere tutte le gare del distretto! –
Zayn intanto si era ripreso e mi stava guardando cercando di trattenere le risate – Che ne pensi di “Zayn e Denise, i vincitori in coppia!”? No, è molto meglio “Denise e Zayn, i… -
Non ebbi il tempo di finire la frase, perché due mani forti e dalla pelle scura afferrarono con delicatezza il mio viso, e pochi secondi dopo sentii le labbra di Zayn sulle mie.
Rimasi un attimo stordita da quel gesto e mi mancò il fiato per qualche secondo, ma mi convinsi che probabilmente era stato l’unico modo per zittirmi, ma non tentai di allontanarmi di un solo centimetro. Le labbra di Zayn erano più che piacevoli sulle mie e sue due dita tenevano fermo il mio mento, quasi temesse che me ne potessi andare. E chi se ne sarebbe andato?
Era scomparso tutto intorno a me e il ricordo della “vittoria” era completamente sparito.
Purtroppo quel bacio fu tanto inatteso quanto breve, perché senza poterlo fermare Zayn si allontanò da me. Aveva un accenno di sorriso sulle labbra che però svanì immediatamente – Liam ci stava guardando: ho pensato fosse un ottimo modo per continuare il tuo piano. –
Liam. Troppo presa dalle emozioni mi ero completamente dimenticata di lui.
Abbassai lo sguardo – Hai fatto benissimo. – risposi cercando di non far intravedere il rossore alle mie guance.
Lui annuì e, senza dire altro, si allontanò da me, mentre io mi mordevo il labbro inferiore e pregavo che il motivo di quel bacio non fosse stato solo Liam.



buona sera a tutte! 
sto aggiornando un po' tardi perché ho praticamente finito di scrivere il capitolo adesso alksjfd
quindi mi scuso se ci sono degli errori ma ho ricontrollato in fretta :(
ci tengo ad aggiornare oggi perché domani parto e starò via una settimana (acncora ahah)
quindi, niente, vi auguro un fine vacanza meraviglioso e mando un bacio a tutte voi! 
spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che si cominci a vedere cosa provino i personaggi!
vi ringrazio perché per me siete tantissime <3
37 preferiti, 14 ricordati e 52 seguiti! inoltre abbiamo avuto 6 recensioni allo scorso capitolo <3
davvero grazie mille io vi adoro :D
vi mando un bacio grande e vi lascio con un'immagine di Phoebe Tonkin che sembra proprio Denise ahahha
vi adoro <3 <3 <3
Ila

 



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