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Autore: LadyDaredevil    01/09/2013    11 recensioni
"Non poteva neanche pensarci, perchè la sola idea di vedere il Grifondoro tra le braccia di quel pezzente gli faceva rivoltare lo stomaco, e una strana sensazione si impossessava di lui"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Dean Thomas, Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’OGGETTO DEI DESIDERI


Capitolo XVI

 
“Malfoy, aspetta!”
Harry lo aveva chiamato, più volte, ma per tutto il tempo il biondo aveva continuato a camminare, imperterrito.
Il moro aveva allungato il passo, ma non era stato abbastanza veloce. Era riuscito a raggiungerlo solo quando il ragazzo si era fermato. Erano ormai arrivati in riva al lago quando Draco aveva messo fine alla sua corsa.
Il biondo non voleva che il Grifondoro lo seguisse, non voleva che vedesse quanto stava soffrendo. Vederlo con Blaise gli aveva spezzato il cuore, aveva eliminato le ultime speranze che aveva di conquistare Potter. Per troppo tempo non aveva desiderato altro che poter entrare nelle grazie del ragazzo, poter far parte del suo mondo. Non voleva poi molto, voleva solo essere considerato da lui e – perché no? – magari anche essere amato. Ma per nessun motivo al mondo voleva mostrare al moro le sue debolezze. Potter era diventato il suo punto debole, non voleva ammetterlo, neppure a se stesso, ma era così. Non voleva dargli alcuna soddisfazione, ma Harry lo aveva seguito, non si era arreso, aveva continuato a corrergli dietro anche se lui non si era voltato. No, il moro non poteva lasciarlo andare via così, senza dirgli niente, senza spiegarli quello che era successo.
“Malfoy”
Lo chiamò ancora, ma il ragazzo non si voltò.
Il moro cercò di riprendere fiato, dopo l’inseguimento che aveva appena fatto.
Si piegò leggermente, appoggiando le mani sulle ginocchia, e aspettò che il proprio respiro tornasse regolare.
“Malfoy” ripeté, e questa volta accompagnò la sua voce con un gesto.
Appoggiò la mano sulla sua spalla, cercando di convincerlo a voltarsi. Questa volta il suo tentativo andò a buon fine e il biondo si voltò, guardandolo dritto negli occhi.
Harry poteva leggere rabbia nel suo sguardo, ma non solo. Non voleva sbagliarsi, ma sembrava che il ragazzo che aveva di fronte fosse ferito, deluso. Ma come poteva sentirsi ferito se lo odiava?
Forse non lo odiava davvero, forse le parole che aveva sentito non erano la verità. E glielo aveva anche dimostrato, coprendolo con il suo mantello, accarezzandogli la fronte, la guancia, le labbra.
Sì, non poteva odiarlo dopo quello che aveva fatto, dopo le parole che aveva pronunciato a bassa voce, convinto che lui stesse dormendo. Lo aveva baciato e quello non era un bacio di odio. Le parole di Malfoy mostravano disprezzo, ma i suoi gesti no, anzi sembravano nascondere qualcosa di davvero profondo.
Harry non sapeva cosa pensare. Un giorno era convinto che Draco non potesse fare altro che odiarlo, e il giorno dopo non lo era più. La sua certezza di era sgretolata, all’improvviso, lasciandolo perplesso e dubbioso.
Doveva capire quello che stava succedendo, doveva fare luce sui sentimenti di Malfoy e, in parte, anche sui suoi.
“Perché sei scappato?” chiese, abbassando lo sguardo.
Draco sembrò infastidito da quella domanda e immediatamente allontanò la mano del ragazzo dalla sua spalla. Indietreggiò di un passo, distogliendo lo sguardo.
Non rispose alla domanda, rimase in silenzio, con le braccia lungo i fianchi, con le mani serrate in due pugni.
Draco
Il biondo alzò immediatamente lo sguardo. Era la prima volta che Potter lo chiamava per nome, e quel nome, pronunciato dalle sue labbra, aveva un suono diverso, speciale.
Lo guardò negli occhi, ricambiò il suo sguardo.
“Perché sei scappato?” chiese nuovamente il moro.
Ancora quella domanda, ancora il ricordo di quello che aveva visto, ancora la rabbia che tornava a farsi sentire dentro il suo corpo.
“E cosa dovevo fare? Reggervi il moccolo mentre vi baciavate?” sbottò Malfoy, con un’espressione di disgusto disegnata sul volto.
Non poteva credere che Potter stesse davvero cercando di capire perché era andato via. Non era poi così difficile da capire. Vederlo tra le braccia di Blaise lo faceva soffrire da morire, ma non poteva confessarlo, non così apertamente. Non avrebbe esposto la sua parte più sensibile, quella più fragile.
“Non ci stavamo baciando” rispose il moro, facendo un passo verso di lui.
“Guarda che non devi dirmi niente. Non devi giustificarti con me” rispose il biondo, come se volesse tranquillizzarlo.
Era la verità, Potter era libero di frequentare chi voleva, anche Blaise se era quello che desiderava. Lui non poteva impedirgli di baciarlo, di abbracciarlo o di fare qualunque altra cosa. Non ne aveva il diritto, ma avrebbe tanto voluto averlo.
“Ah no? Allora perché sembri arrabbiato?”
“Non sono arrabbiato. Sono disgustato” rispose il biondo, mentendo spudoratamente.
“Se non ti conoscessi direi che sei geloso” disse Harry, assottigliando gli occhi per osservare meglio la sua reazione.
Era curioso, voleva vedere fino a che punto Malfoy avrebbe resistito prima di svelare il segreto che stava nascondendo.
“Geloso? Potter, sparisci, stai dicendo solo stronzate” disse a denti stretti, facendogli segno di allontanarsi.
“Io non credo. Come mai sembra che la mia vicinanza con Blaise ti dia fastidio?”
“Non è fastidio” rispose il biondo, secco.
“E’ cos’è allora?” insistette Harry, sperando di riuscire a convincerlo a parlare.
Malfoy non sapeva cosa rispondere. Rimase lì a fissare Harry, senza dire neppure una parola. Il moro si rese conto di avere ragione. Era solo geloso.
Voleva sorridere, ma si costrinse a non farlo. Non voleva umiliare il biondo, non voleva farlo fuggire ora che sembrava così vicino alla verità.
“Non lo stavo baciando, non avevo intenzione di farlo” disse il Grifondoro, sussurrando.
Draco sembrò colpito da quelle parole, ma non in positivo. Colpì Harry in pieno petto, facendolo indietreggiare di qualche passo.
“Ah no? E perché eravate così vicini? Vi stavate confidando un segreto?”
“No, noi…”
Ancora una spinta, ancora un colpo sul petto.
“Senti Potter, non me ne frega niente di quello che fate. Siete liberi di baciarvi, di toccarvi, di fare tutto quello che volete. Adesso siete una coppia e avete il sacrosanto diritto di appartarvi e fare… le vostre cose” disse il biondo, soffiando le parole tutto d’un fiato.
“Ma cosa dici? Coppia? Io e Blaise non siamo una coppia” rispose il Grifondoro, appoggiando una mano sul petto, proprio dove Draco lo aveva colpito, in direzione del cuore.
“Ok, chiamala in un altro modo. Siete amanti, fidanzati, vi frequentate, vi vedete, passate del tempo insieme… sono sinonimi Potter, ti devo spiegare cosa sono i sinonimi?”
Harry spalancò gli occhi. Il solito sarcasmo dei Malfoy tornava a farsi vivo, ma questa volta il biondo era completamente fuori strada.
“Ma cosa hai capito? Guarda che le cose non stanno come credi tu!” urlò Harry, cercando di farsi sentire dal biondo che invece sembrava poco attento alle sua parole.
Era fermamente convinto di quello che aveva visto e non voleva neanche considerare il fatto che le cose potevano essere diverse, che tra lui e Blaise non era successo niente e che la sua gelosia era totalmente infondata.
Aveva frainteso completamente l’abbraccio, aveva interpretato male i suoi gesti e ora non sapeva come farglielo capire.
Avrebbe solo voluto che Draco fosse arrivato lì alcuni minuti prima e avesse sentito l’intera conversazione. Solo così avrebbe saputo esattamente come erano andate le cose.
 
 
“Lo so, ti sembrerà strano quello che sto per dirti”
“No, dimmi”
Harry lo aveva guardato negli occhi, cercando di capire il motivo per cui il ragazzo lo aveva chiamato a gran voce nel corridoio e gli aveva chiesto di seguirlo in un luogo appartato.
Aveva paura che fosse successo qualcosa di grave visto che il ragazzo si era avvicinato a lui in quel modo, quasi brusco. Non aveva idea di cosa gli avrebbe detto, e non aspettava altro che sentirlo parlare.
“Io voglio stare con te”
Le parole, brusche come uno schiaffo in faccia, avevano colpito in pieno Harry, facendolo indietreggiare di un passo. Possibile che quelle parole fossero vere?
Non poteva crederci. Aveva scoperto il motivo di quel richiamo e quasi preferiva tornare indietro e sparire tra la folla per evitare di sentire quelle parole. Come avrebbe risposto? Cosa gli avrebbe detto?
Sembrava come se si stesse ripetendo ciò che era accaduto alcuni giorni prima con Dean, solo che questa volta non c’erano stati giri di parole inutili, ma il ragazzo era andato dritto al sodo, sparando la sua dichiarazione, se così poteva essere chiamata.
Harry non sapeva cosa dire, non sapeva come comportarsi. Credeva che le cose andassero bene tra di loro, che avessero raggiunto un equilibrio e ora tutto sembrava essere cambiato.
Credeva di aver trovato in lui un vero amico, ma si era sbagliato ancora una volta.
“Blaise, io…”
Non sapeva davvero come continuare quella frase. Non voleva ferirlo, e allo stesso tempo non voleva mentirgli. Quando gli aveva detto che aveva dei sentimenti per una persona, lo intendeva davvero. E quei sentimenti continuavano a crescere, non poteva impedirlo. E non poteva sostituirli con sentimenti di amicizia, che poi erano i sentimenti che provava verso di lui.
“Ho capito, non dire niente. Lo so che non sono io la persona di cui parlavi. Non voglio crearti problemi, ma quello che ti ho detto è vero. Tu sei una bella persona Harry, davvero. E per anni ti ho considerato in modo diverso, sbagliando”
“No, Blaise”
“Sì, è così. Ho sbagliato, ti ho sempre guardato attraverso gli occhi di qualcun altro e non dovevo farlo. Ma tu mi hai dato una possibilità, mi hai permesso di entrare nella tua vita anche se non ne avevo il diritto, e sei diventato mio amico. Per me conta solo quello”
Harry si portò una mano al petto. Nessuno gli aveva mai detto quelle cose, nessuno gli aveva parlato con tanta sincerità e dolcezza. Sentiva di avere gli occhi lucidi, per le lacrime che stava cercando di nascondere.
Si avvicinò al ragazzo e gli prese le mani, stringendole tra le sue. Voleva far capire a Blaise che loro erano davvero amici e che quello non sarebbe cambiato. Adesso che si erano trovati, non avrebbe permesso a nessuno di allontanarli di nuovo, perché Blaise meritava di essere trattato bene, da amico. Aveva dimostrato di essere una persona dolce e buona, al contrario di molte altre persone.
Quasi si arrabbiò con se stesso, perché impiegava tutte le energie, le sue emozioni, su una persona che forse non lo meritava neppure, e rifiutava invece persone speciali come Dean e Blaise che davvero gli volevano bene e che avrebbero fatto di tutto per renderlo felice.
Sapeva perfettamente che non poteva comandare al suo cuore, così come non poteva scegliere razionalmente chi amare e chi odiare. Quella scelta andava ben oltre la sua volontà, e sapeva di non avere una cura per quella malattia.
Sorrise a Blaise, mentre le loro dita si intrecciavano lentamente. Il ragazzo aveva lo sguardo basso, forse si sentiva umiliato perché Harry aveva rifiutato i suoi sentimenti, ma allo stesso tempo sapeva già quale sarebbe stata la risposta del moro, e sembrava pronto ad accettare le conseguenze del suo rifiuto.
“Voglio solo rimanere tuo amico” sussurrò, vergognandosi del suo tono di voce, quasi lacrimevole.
Harry sciolse una mano dal groviglio di dita e la portò sulla guancia dell’altro, portandolo ad alzare lo sguardo.
“Noi siamo amici” sussurrò a sua volta, mentre i loro occhi si incontravano.
Un attimo dopo Blaise lo tirò a sé, stringendolo tra le sue braccia, respirando il suo profumo.
Harry rispose all’abbraccio, e quando i due si separarono, rimasero un attimo a guardarsi. Il moro accarezzò ancora una volta la guancia del ragazzo, poi si sporse leggermente e stava quasi per sfiorare la guancia con le sue labbra quando un tumore lo aveva fatto voltare di scatto.
E aveva visto Draco, con gli occhi spalancati e la vena che pulsava al centro della sua fronte.

 
Fine capitolo XVI


Ciaoo!
Beh, come vi è sembrato questo capitolo?
Finalmente si è capito chi è la persona amata da Harry, ormai non ci sono più dubbi. Draco però sembra non essersene reso conto, anche se è evidente il motivo per cui Harry lo ha seguito. Cosa dite? Draco crederà alle parole di Harry o continuerà a pensare che lui e Blaise sono una coppia adesso?
Ho voluto mettere il ricordo di Harry, il ricordo della dichiarazione di Blaise, per far capire il motivo della vicinanza con il ragazzo. Il Serpeverde è un buon amico, e anche se prova qualcosa per Harry, sa che c'è qualcun altro nel cuore del moro e quindi si farà da parte, ma senza sparire dalla sua vita, perchè ora sono amici. Mi dispiace per quelli che hanno sperato in una Blarry ahah era una coppia interessante, ma non in questa storia ahah
Ah, dimenticavo di dirvi una cosa importante. Non me n'ero resa conto neppure io a dire la verità, ma questo era il penultimo capitolo! Martedì arriva l'ultimo capitolo della storia. Ovviamente sono triste perchè è sempre brutto quando qualcosa finisce e so già che mi mancherà postare i capitoli! Ma per ora non ci penso. Martedì mi lascerò andare a discorsi lacrimevoli ahah XD
Ringrazio tutti quelli che leggono e commentano la storia! XD Grazie davvero!
Vi aspetto martedì!!!
Byeee!!

LadyDaredevil
  
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