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Autore: xsimplebuteffective    02/09/2013    4 recensioni
-Harry, minchia. Si è bloccato!-
-Asia, cazzo. Mancano due minuti!-
-Sai che se non arriviamo a prenderli, Ed non mi conoscerá mai e quindi..- inzio il mio solito discorso.
-E quindi non potrà mai innamorarsi di te, sposarti e concepire un figlio che chiamerete Edwino/Edwina. Lo so, l'hai ripetuto dieci volte solo ieri al telefono.- conclude per me.
Al telefono perchè tu stavi con Lucilla, pft.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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22. Cooking.

Sono due settimane piene che Ed ha tutte le sere occupate a causa dei concerti e ne ho visti alcuni fin quando è venuta la varicella a Harry, così mi trovo da una settimana in casa Styles. Praticamente mi sono stanziata lì e Harry sembra aver apprezzato la mia presenza. Abbiamo assolutamente ripreso il rapporto di sempre e questo mi ha reso davvero felice.
Rido ogni volta che penso a quando Harry è piombato a casa mia a causa di un brufolo barra primo segno di varicella.
Ne ha fatto una questione di stato. 
Molto tipo 'bomba a Londra!'.

Sono sdraiata sul letto e vedere qualche video demente sull'ipad quando la porta si apre e da spazio ad un Harry Styles trafelato.
-Asia, è successa una cosa bruttissima, porca merda!- dice con il fiatone.
Butto l'ipad indietro e mi giro verso di lui preoccupata.
Che gli sia scomparsa la V?
-Ti sono caduti i capelli? No, sono ancora lì.- dico più tranquilla.
-Peggio, Asia, peggio!- dice in preda a una crisi di panico.
Che c'è di più grave dei capelli di Harry?
-Non ti si alza più il soldatino?- dico lanciando un'occhiata al cavallo dei pantaloni.
Lui fa corna e si tocca li giù per poi urlarmi qualche maledizione contro.
-Che cazzo è successo allora?- chiedo senza idee.
-Mi è spuntato un cazzo di brufolo!- dice indicando una macchiolina sulla fronte.
Scoppio a ridere, tornando a stendermi sul letto. Lui mi richiama ma io non ho fiato per rispondergli.
-Non c'è un cazzo da ridere, è una cosa terribile, Asia! Io, Harry Styles, con un brufolo! Ti rendi conto?- dice facendo avanti e indietro per la stanza.
-Sembri una checca, oddio.- dico continuando a ridere.
Ammetto che quando Harry tira fuori questa sua parte nascosta mi fa davvero pensare che questi anni di scopate con ragazze siano solo una copertura ma soprattuto mi fa ridere come una psicopatica.
-Smettila e cerca di aiutarmi!- dice sedendosi accanto a me.
Cerco di essere seria e ispeziono per bene il brufolo anche se credo non lo sia realmente.
-Credo che lo chiamerò Ugo.- dice pensieroso.
Mi ritrovo a ridere come una cretina, ripetendo la scena di qualche minuto fa.
Però, pensandoci bene, Ugo è un nome perfetto per un brufolo.
-Che c'è, non ti piace come nome? Possiamo fare anche Lollo.- dice veramente serio.
Rido più forte pensando che è davvero stupido.

 
Così mi ritrovo nella stanza di Harry con l'iphone in mano mentre lui dorme tranquillo.
Lo osservo bene e noto una trentina di macchioline rosse in faccia che lo fanno sembrare un bimbo. Gli occhi stanchi sono chiusi e il suo colorito potrebbe competere con quello di Edward Cullen.
Anche se per bellezza Harry lo batterebbe anche con le macchioline da Pippi Calze Lunghe.
Gli scatto una foto veloce e la posto su facebook scrivendo qualcosa di tenero che sicuramente Harry ignorerà per poi uccidermi.
Gli lascio un bacino sul naso e lo vedo fare una smorfia nel sonno per poi girarsi e darmi le spalle.
Il mio cellulare squilla e sul display troneggia una foto di Eddy con un sorriso ridicolo che ogni volta mi fa ridere.
-Ciao ragazzo dai capelli rossi.- saluto scendendo le scale.
-Ciao piccola, come stai?- chiede.
-Io bene, Harry sta meglio e casa Styles è diventata anche casa mia.- riassumo velocemente.
In realtà mi è sempre piaciuta la casa di Harry. Infatti, la maggior parte di tempo stiamo da lui e mi ricordo quando al liceo pensavano che io ed Harry scopassimo come i conigli.
In realtà guardavamo telefilm mandando giù qualunque tipo di porcherie ma è un segreto.
-Senti, per sabato Harry potrebbe essere guarito?- chiede vago.
-Mh, sì. Credo di sì, perché?- chiedo curiosa.
Che mi voglia portare in un negozio di caramelle e intestarlo a mio nome?
-Stiamo fuori per il weekend e sappi che non ricaverai nessun altro tipo di informazione.- dice autoritario.
Inizio a saltellare per tutta la casa e quando Anne entra dalla porta d'ingresso, sorride.
-Ok, Eddy. Ci sentiamo dopo, un bacio.- saluto contenta e attacco la chiamata.
-Cos'è, ti ha regalato un negozio di caramelle?- dice la mamma di Harry posando i pacchetti sul divano.
Io e la mia fissa per le caramelle siamo famose in tutta l'Inghilterra.
-Come sta il mio piccolo?- dice alludendo al figlio.
Per una madre, il figlio potrà anche essere ventenne ma rimarrà sempre il 'piccolo' della situazione.
Tutte le madri tranne la mia.
Perché Dio, sono così tanto sfigata o cosa?
Chiamasi menopausa straziante.

-Non ha più febbre e ha dormito tutto il pomeriggio.- dico aiutandola a sistemare i pacchetti del supermercato.
-Perfetto, entro questa settimana sarà guarito del tutto.- dice uscendo un pacchetto dalla borsa.
Come non riconoscere quel pacchetto: bianco e uno stemma colorato che rappresenta un lecca lecca.
Si tratta del candy shop nel quale prima o poi diventerò proprietaria, sì sì.
-Ti ho comprato le tue caramelle preferite!- dice Anne uscendolo definitivamente.
Le salto addosso e la ringrazio una decina di volte.
-Sei la madre perfetta, adottami.- dico dondolandomi sui piedi.
Lei fa un gesto veloce con la mano e mi chiede di svegliare Harry quindi salgo e apro la porta rumorosamente.
-Ehi, bel ragazzo malato! Fra un po' si mangia, ti svegli?- dico buttandomi sopra di lui.
-Vai via, Continente!- mi ordina buttandomi un cuscino addosso.
Quando mi rendo conto di quello che ha appena fatto, do inizio a una vera e propria guerra. Quando il riccio si arrende, inizio a dondolarmi sui piedi.
Notanto il fatto che mi guarda senza parlare, decido di prendere in mano la situazione.
-Chiedimi perché sono così felice.- dico continuando nella stessa posizione.
-Perché sei così felice?- dice sistemandosi la one piece da scimmia che gli regalai il Natale scorso.
Quando la vidi non potei far altro che pensare a come faceva sembra Harry un cucciolino, così la comprai e la misi sotto l'albero. Quella sera stessa, scoprii che lui me ne regalò una da dinosauro e pensai davvero che fossimi telepatici.
-Ed mi porta fuori per il weekend!- dico saltandogli in braccio.
-E mi lasci da solo per due giorni? Lasci il tuo migliore amico malato?- dice offeso.
Fino a prova contraria è maggiorenne, vaccinato -tranne per la varicella, a quanto pare- e patentato.
-Dai, smettila e sii felice per me.- dico prendendolo per mano e scendendo le scale.
-Ok, va bene.- sbuffa per poi sedersi sul divano.
-Sai che sei davvero carino con quella tuta da scimmia?- dico lasciandogli un bacio in guancia.
Mi sorride e accende la tv.
Non rimane che aspettare fino a sabato.
***
Anne è dovuta uscire velocemente e tutta sorridente dicendo che la sua migliore amica storica era arrivata alla stazione e quindi andava a prenderla per poi cenare fuori. Sui fornelli l'acqua per la pasta stava quasi per bollire e Anne stava per uscire, chiedendomi se sapessi e se potessi cucinare io. Avevo sbarrato gli occhi e mi ero guardata intorno, vedendo Harry trattenere qualche risata. Poi avevo annuito più volte, assicurando alla donna di essere un'ottima cuoca.
La verità è che una volta stavo dando fuoco a tutta la casa solo accendendo il forno per cuocere le pizze surgelate.
Diciamo che io non me la cavo tanto bene tra i fornelli.
Non me la cavo proprio, ok?

La porta dell'ingresso sbatte, segno che la donna ha appena lasciato la sua cucina nella mie mani, e raggiungo Harry sul divano.
Scelta poco saggia lasciarmi cucinare, sul serio.
-Asia, tu non sai cucinare.- afferma lui con il telecomando tra le mani.
Scuoto la testa disinvolta.
-Che dici Starry? Nella mia vacanza italiana ho incontrato un cuoco che mi ha detto tutti i suoi segreti per fare gli spaghetti!- dico cercando di risultare convinta.
Harry mi guarda storto, non riuscendo a credermi.
Ovviamente, sapendo i mei precedenti, sa che sto dicendo una minchiata.
-Fidati.- dico facendogli l'occhiolino e alzando il pollice.
Sentiamo uno strano rumore di acqua dalla cucina e mi sbatto la mano in fronte.
-Porca minchia, l'acqua sta bollendo!- dico correndo in cucina.
-Credo da un po'.- dice il riccio ridendo.
Arrivata in cucina noto l'acqua rovente fuoriuscire dalla pentola e la prima cosa che mi passa per la testa è spegnere il fornello. Premo i pulsanti uno dietro l'altro fin quando trovo quello giusto e lo spengo. Tiro un sospiro di sollievo e torno da Harry per tranquillizzarlo.
-Hey riccio, tutto sistemato! Qual'è il prossimo step?- chiedo saltellando sulle ginocchia.
-'Un cuoco mi ha insegnato a cucinare, sì sì'!- mi imita.
Gli tiro uno schiaffo sul braccio e mi metto nelle mani nei fianchi.
-Mettere gli spaghetti dentro l'acqua, credo.- dice ritornando a sedersi composto.
Non lo facevo così intelligente.
-Che genio, vado e torno!- dico ritornando in cucina.
Dopo qualche tentativo riesco ad accendere il gas e improvviso un veloce balletto per poi ricompormi. 
Mi ricordo di aver letto da qualche parte che la pasta da cruda sembra molto di meno rispetto a quando è cotta, quindi decido di non metterne una grande quantità.
Merda, sono l'ereditiera del prossimo ristorante italiano dietro l'angolo.
Quando ho deciso l'esatta quantità, la butto dentro la pentola e ritorno da Harry.
-Sai cosa, Starry? Non sono poi così male, ti dimostrerò che ti sbagli!- dico buttandomi sul divano.
-Continente, chi vogliamo prendere in giro?- dice iniziando a farmi il solletico.
Perdiamo un po' di tempo e venti minuti dopo l'immagine della pasta mi balena nella mente.
-Cazzo merda!- dico scattando dal divano.
Scappo in cucina e spengo il fornello, ricordando il pulsante giusto. Tolgo il coperchio e una nuvola di vapore mi arriva dritta in faccia.
-Chi cazzo ha inventato l'ebolizione d'acqua?!- dico imprecando al mio solito.
Poi mi rendo conto che una cosa naturale e mi ritrovo ad imprecare contro la natura stessa.
Che merda, oh.
Sento Harry chiedermi se è tutto ok quindi mi ricompongo e urlo qualcosa del tipo 'Tutto ok! Sarà la tua cena migliore!'.
Sì, come no!
Scoppio a ridere per la minchiata che io stessa ho detto.
Non mi arrendo e afferro un cucchiaio per girare la pasta ma quando lo affondo nella pentola, mi rendo conto che tutti gli spaghetti si sono appiccicati alle pareti perché ovviamente non li ho girati.
Mi sbatto nuovamente una mano sulla fronte e inizio a staccali dalle pareti aiutandomi con il cucchiaio. Quando ho fatto, cerco lo scolapasta e lo posiziono sul lavandino. 
Zeus se sei in ascolto, aiutami a non finire all'ospedale.
Afferro la pentola con le presine e inizio a versare il contenuto dentro lo scolapasta. 
Wow, potrei scolare la pasta per lavoro di quanto sono brava!
Peccato che poi do fuoco alla casa solo accendendo un fornello.

Sto quasi per finire quando la presenza di Harry alle mie spalle mi fa perdere la concentrazione facendo finire la pentola per terra e qualche goccia di acqua bollente sulle braccia.
Caccio un urlo e apro il rubinetto portando le mie braccia sotto l'acqua fredda. Il mio viso si rilassa e vedo Harry avvicinarsi velocemente e chiudere l'acqua.
-Che cazzo fai?- dico rude.
Poi mi indica lo scolapasta con la nostra cena pieno di acqua ghiacciata e chiudo gli occhi, insultandomi mentalmente.
Asia, sei una cazzo di frana in cucina.
Omettiamo 'in cucina', dato che sono una frana e basta.

Quando mi trattengo dal buttarmi per strada e farmi investire da qualche macchina, apro gli occhi e vedo Harry trattenere a malapena le risate.
-Non fare uscire un suono dalla tua bocca, Edward.- dico scandendo bene ogni parola.
Mi usciugo le braccia e prendo due piatti. Inizio a dividere la pasta e quando ho finito mi rendo conto che ne ho messa davvero poca.
A fanculo il suggerimento di metterne sempre di meno perché poi spanza.
Ho sempre detto che i libri di cucina dicono minchiate.

Vedi quelle foto di quei piatti perfetti, invitanti e tanto buoni. Poi li rifai tu e sembrano delle merde.
Faccio spallucce ancora sotto gli occhi lucidi per le risate di Harry e prendo le posate, i bicchieri e la salsa che Anne mi aveva indicato nella credenza. Apro le lattine monoporzioni e ne verso una in ogni piatto. Apparecchio la tavola e mi siedo.
Il riccio si siede di fronte a me con una faccia strana.
-Asia, c'è puzza di gas.- afferma annusando l'aria.
-Cosa vorresti dire?- dico confusa.
Vorrebbe per caso insinuare che io abbia lasciato uscire il gas mentre 'cucinavo'?
Si gira verso i fornelli e sbarra gli occhi avvicinandosi velocemente.
-Asia, hai lasciato tre dei quattro fuochi aperti!- dice spingendo i pulsanti.
Minchia.
-Scusami, non me ne ero accorta.- dico portando le mani alle bocca.
Il riccio corre ad aprire il balcone e apre una finestra del salotto per fare corrente e quindi far cambiare velocemente l'aria.
-Scusami, scusami. Sono una merda.- dico correndo ad abbracciarlo.
Sembra non essere incazzato con me quindi si lascia abbracciare.
-Sono sicuro che la pasta non sarà così male.- dice cercando di risultare sincero e sicuro.
Peccato che conosca Harry da una vita e che riconosca quando dice minchiate e quando no.
-Inizia tu.- dico tornando a sedermi.
Mi imita e lo vedo ingoiare la saliva più volte per poi arrotolare nella forchetta gli spaghetti e portarli vicino alla bocca. Mi sorride incerto e li mette in bocca.
Il suo viso assume un'espressione schifata e capisco che c'è qualcosa che non va.
Meglio mollare la forchetta.
Corre al bidone della spazzatura e sputa il cibo.
-Ehi, pensa ai bambini dell'Africa che non hanno nemmeno questo!- dico cercando di sorvolare sull'argomento.
-Asia cazzo, il sale non è opzionale! I bambini dell'Africa te lo sputerebbero in faccia!- dice gesticolando.
Merda, il sale.
Non ci posso credere che me lo sono scordato davvero.
E' come fare una torta e non mettere una ciliegina sulla punta.
E' come mettere un vestito firmato con delle pantofole.
E' come farti la piastra senza aver attaccato la presa.
Sono un caso perso.

-Risolviamo subito!- dico alzandomi dalla sedia e affondando un cucchiaio nel portasale.
Poi ne metto un po' nel mio piatto e un poi nel suo. Gli sorrido ricevendo come una risposta la sua sonora risata accompagnata da un battito di mani.
Ci fissiamo per qualche secondo e contemporaneamente apriamo la bocca.
-Pizza?- diciamo all'unisono.
Con una risata afferro il telefono e compongo il numero della pizzeria. Ordino una pizza maxi wurstel e patatine a nome di Styles -come se fossi della famiglia, proprio- e raggiungo Harry in salotto.
-Asia, quando arriva? Ho fame.- inizia a lamentarsi.
Quando inizia lui a lamentarsi, c'è da scappare.
Sa essere anche peggio di me e ce ne vuole.

-Ho appena chiamato e fai conto che è sabato.- dico facendo zapping.
Sbuffa e mi ruba il telecomando proponendomi le nuove puntate di Geordie Shore su MTV.
Un'ora dopo Harry sta sclerando come un bimbo che vuole il gelato ma è troppo obeso per averne un'altro.
-Appena viene il tizio delle pizze, giuro su quanto sono eterosessuale che gli tiro un pugno.- dice incrociando le braccia al petto.
Rido e in quell'esatto momento suonano il campanello.
Cerco di evitare la strage cercando di andare ad aprire alla porta ma Harry me lo impedisce, spingendomi sul divano.
Afferro il cellulare, pronta a chiamare la polizia in caso di agressione e l'ambulanza in casa di feriti.
-Senti, c'hai messo un'ora; avete il culo così flaccido che non riuscite a fare più veloce?- dice dopo aver aperto la porta.
-Non credo di avere un culo così brutto.- fa una voce maschile. -Scusami per il ritardo, sono 20£.- dice divertito.
Poi silenzio.
Che Harry l'abbia ucciso così velocemente?
Corro verso la porta e con mia grande sorpresa noto Harry immobile con la bocca semi aperta davanti l'uscio.
Un ragazzo alto, moro e occhi terribilmente belli che vanno sull'azzurro è davanti alla porta con la pizza in mano.
Cazzo, i pizzaioli del quartiere solitamente sono nerd che hanno bisogno di soldi per comprarsi il videogioco della settimana.
Questo ragazzo è un'assurda eccezione.

-Ehm, scusami. Probabilmente la fame gli ha bloccato l'organismo.- ridacchio porgendogli i soldi.
Fa spallucce e squadra Harry da capo a piedi che sembra svenire a momenti.
-Però, sembri un dodicenne carino e malato dentro questa adorabile tuta da scimmia.- dice indicandolo con un sorriso divertito.
Le guance di Harry diventano rosso fuoco e l'imbarazzo gli impedice di dire una parola.
-C'hai azzeccato. Non ha dodici anni, dato che ne ha diciannove, ma ha la varicella ed è carino.- dico ridacchiando.
Il riccio mi pesta il piede e mi trattengo dall'imprecare davanti ad uno sconosciuto.
-Che carina la tua ragazza a rimanere con te mentre hai la varicella.- dice rivolgendosi nuovamente ad Harry.
Scoppio a ridere mentre il ragazzo accanto a me scuote la testa.
-Sono la sua migliore amica, nessuna ragazza avrebbe fatto quello che faccio io da una settimana.- dico vantandomi.
Il ragazzo sconosciuto ci guarda intenerito.
-Allora diventa la mia migliore amica quando mi prenderò la varicella dato che sono qui con voi quando non l'ho mai avuta.- dice scoppiando a ridere.
Coinvolge tutti e tre e mi ritrovo a pensare al perché dell'immenso ritardo.
-Mi sembra ovvio che arrivi in ritardo ad ogni consegna dato che rimani a parlare con ogni cliente per cinque minuti buoni.- dico sorridendo.
-Esatto, adesso scappo. Ciao e buona guarigione, ricciolo.- dice salutandoci.
-Ciao, ragazzo delle pizze.- dico divertita non sapendo il suo nome.
-Sono Louis.- mi dice prima di chiudere il cancello.
Louis, mh.
Chiudo la porta e con la pizza delle mani mi avvio verso il tavolo di fronte la tv. Ne prendo uno spicchio e mi siedo sul divano quando non trovo Harry al mio fianco.
-Harry?- dico guardandomi intorno.
Lo trovo dove lo avevo lasciato con uno sguardo da ebete.
Uno diverso da quello che ha sempre, chiariamo.
-Harry!- lo richiamo.
Sembra svegliarsi dallo stato di trans e cammina distrattamente verso di me. Cade pesantemente nel divando al mio fianco e inizia a fissare il vuoto con uno strano sorriso sul viso.
Merda, non dirmi che è quello che penso.
-Styles, per caso il ragazzo delle pizze ha fatto breccia nel tuo cuore?- dico guardandolo curiosa.
Sarebbe la cosa più assurda in una vita d'amicizia.
Avanti, stiamo parlando di Harry Styles, quello che si è scopato la metà delle ragazze dela scuola!

-Credo che l'abbia rubato e portato con sé.- dice nel suo mondo.
Tiro un urlo e inizio a ballare per tutta la stanza urlando qualcosa come 'ti sei innamorato, ti sei innamorato!'.
La cosa più importante è che si tratti di un ragazzo.
Harry Styles e un ragazzo.





Oyey.
Minchia grazie a tutti quelli che continuano a laggere la storia dopo il mio periodo di pausa lkljsf 
Vi amo da morire.
Mi sto impegnando un sacco e mi fa piacere sapere che la storia vi piace :))
Niente, è un capitolo di passaggio ma è abbastanza lungo e divertente, credo c:
Quindi fatemi sapere che ne pensate kfjd 
Un bacione e grazie mille a tuuuutti! 
Ps: ci sono i Larry dskh 
Ok, non so se alcune di voi lo gradiranno o meno ma io li shippo fino alla morte e non mi faccio una testa tanat solo perché non voglio allungare xd
Sono i miei OTP e volevo introdurre qualcuno di nuovo, qui ecco!
Fatemi sapere cosa ne pensate anche di questo jhd
<3
<3
<3

 
  
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