Socrate per dilettanti
Tony Stark sa. Tutto, sempre.
Tony Stark è un presuntuoso egocentrico a credere veramente una cosa del genere, ma sa anche questo e non gli interessa.
Quando era scuola era il migliore, semplicemente. Quando ne è uscito e ha visto che gli uomini ricchi, belli e famosi hanno molto successo anche nel mondo reale, è stato il migliore anche lì.
Poi ha incontrato Pepper e ha capito che, sì, gli uomini ricchi, belli e famosi le ragazze li adorano, ma adorano ancora di più quelli che portano loro il caffè a letto la domenica mattina, soprattutto se accompagnato da un biscotto alla menta.
Tony non sapeva se alle sue ragazze precedenti piacessero il caffè o i biscotti alla menta. Tony la mattina con loro non c’era.
Quando ha incontrato Pepper, Tony ha capito che lui non sapeva. Non sapeva se lei avrebbe accettato quell’invito a cena, se quel regalo sarebbe stato adatto, se era troppo presto per chiederle di venire a vivere con lui.
Era destabilizzante. E non solo perché Tony aveva capito che evidentemente non era onnisciente come aveva sempre creduto di essere, ma perché aveva scoperto che non sapere gli piaceva parecchio.
Quando aveva scoperto che Pepper, a quel film romantico che stavano vedendo in anteprima assoluta, avrebbe preferito di gran lunga “Frankenstein Junior”, anche se era la centesima volta che lo guardava, Tony era contento come il giorno in cui aveva messo a punto il suo primo saldatore elettrico. Forse di più. Tony non aveva mai saputo dettagli del genere perché non gli erano mai interessati. Ma adesso che gli interessavano, si divertiva a scoprirli.
Valeva di più lasciare che Pepper si comprasse da sola i suoi regali oppure scoprire che, oltre che per “Frankenstain Junior”, andava matta anche per “Roger Rabbit” e regalarle un coniglio gigante di conseguenza?
Certo, era ovvio che così c’erano molte più possibilità di sbagliare.
Per esempio, probabilmente a Pepper quel coniglio gigante non era piaciuto un gran che, anche se a Tony continuava a sfuggire il perché. Col senno di poi, forse il fatto che lei gli avesse detto che “ti disegnano così, non fartene una colpa” quando lui aveva ammesso che dichiararsi Iron Man era stato forse un po’ presuntuoso, non implicava necessariamente andasse pazza per Roger Rabbit e nemmeno per i conigli.
Ma gli errori andavano bene, Tony era talmente abituato a non commetterne che erano una piacevole novità.
Da quando ha incontrato Pepper, Tony sa di non sapere.
E ne va matto.