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Autore: Malikstyleslove    02/09/2013    5 recensioni
Vide il padre uscire dalla cucina mentre le lacrime cominciarono a scorrere sul suo viso arrossito. Aveva bisogno di sfogarsi.
Non avrebbe più retto.
Era una semplice ragazza, perché proprio a lei?
**
-Chi è stato a farti questo?-mosse le labbra lentamente cercando di non risultare arrabbiato.
Aggrottò la fronte serrando la mascella non ottenendo una risposta.
Chi l'aveva toccata?
È una storia che parla di Justin e Selena:).
Amo i Jelena, quindi spero vi piaccia, ho cercato di essere più originale possibile.
E soprattutto non credo che sia una storia come tante in cui si innamorano subito, quindi buona lettura:).
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Chapter 6.'Who's you're searching for?'

 


-Credo che inizierà a piovere.- mormorò il ragazzo guardando il cielo coperto da nuvole grigiastre.
La castana annuì: infondo quel giorno non prometteva bene già dal fatto che quella mattina aveva piovuto più del previsto e allagato alcune zone della città.
Aveva sempre amato la pioggia ma in quell'ultimo periodo le rovinava i momenti più belli, non che quello lo fosse.
Si scosse dai suoi pensieri sentendo l'IPhone vibrarle in tasca.
Guardò lo schermo illuminarsi facendo comparire la foto di Clarissa.
Era successo qualcosa?
L'ansia in quel momento aumentò facendo innervosire un po' la ragazza.
-Scusami un'attimo.-mormorò allontanandosi per rispondere.

***

Aveva visto la  ragazza un po' preoccupata prima di allontanarsi per rispondere.
Le era successo qualcosa?
La vide allontanarsi di una decina di metri circa prima di distogliere lo sguardo per prendere il suo cellulare: 7 chiamate perse da  Tiffany.
Sbuffò sonoramente cercando nella rubrica il suo nome avendo intenzione di chiamarla.
Aspettò solo qualche secondo prima di sentire la sua voce bassa.
-Justin..- mormorò sospirando.
-Avevi bisogno di qualcosa?- andare dritto al punto era sempre stato da lui, quindi se lo doveva aspettare.
-Vieni stasera?- chiese flebilmente, come se avesse paura della risposta del ragazzo.
-Si, verrò sicuro. A stasera allora, piccola.- sorrise appena il biondo chiudendo la telefonata.
Una visita non gli avrebbe fatto male. I genitori di Tiffany erano in viaggio per non sapeva cosa e sarebbero tornati due giorni dopo.
-Justin?-
Si voltò di scatto vedendo Selena la quale cercava di non far trasparire la preoccupazione con un sorriso tirato.
-Devi tornare?- chiese il biondo mettendo le mani in tasca sospirando.
-Si.- annuì lei, facendo cadere alcune ciocche di capelli sul viso.
Se li sistemò dietro l'orecchio e aspettò la risposta del biondo, che la stava esaminando con attenzione.
Cercava di capire cosa stava succedendo, ma non ci riusciva affatto.
Il suo sguardo era chino sulle sue mani che stavano maneggiando nervosamente il cellulare bianco.
-Va bene.- si arrese annuendo appena - andiamo.-

***

In macchina durante il tragitto c'era stato un silenzio di tomba spezzati da alcuni sospiri da parte della ragazza mentre aveva lo sguardo sulla finestra, finché non aprì bocca per porgli una domanda, quella che odiava al mondo.
-Chi è quella ragazza nelle foto incorniciate nella scrivania?- si voltò appena sprofondando nel sedile.
-Oh , eccoci.- scosse la testa il ragazzo, ringraziando il fatto che ormai erano arrivati.
Non aveva intenzione di raccontarle di Caitlin, non in quel momento.
-Mh..- mormorò la ragazza prendendo un bel respiro.
Sembrava avesse paura, perché diavolo sembrava essere così turbata per tornare a casa?
Era già pronta per uscire quando fu fermata dal biondo, il quale la prese dal braccio.
L'ultima volta che le aveva preso il braccio era stato quando s'era scontrati per caso e lui non era di buon umore. Questa volta però era diverso, era preoccupato per lei.
- Perché sembri così strana da prima?- chiese interrogatorio aggrottando la fronte sporgendosi verso di lei per vederla meglio a causa del buio serale.
Erano solo le otto.
- Niente, davvero. Io devo andare. Grazie, Justin.- esibì un sorriso sforzato prima di uscire dalla macchina e correre verso la porta d'ingresso.
La casa era ben illuminata all'interno, forse c'era qualcuno.
Che fossero i suoi genitori?
Non sapeva nemmeno perché gli importasse così tante di Selena, ma sembrava che a momenti le sarebbe successo qualcosa.
Scosse la testa mettendo in moto la macchina, diretto verso la casa di Tiffany.

***

Entrò in casa in fretta sperando con tutta se stessa di non trovare il padre intento a bere una bottiglia di birra o qualsiasi alcolico che gli avrebbe fatto perdere il controllo comunque, ma una volta entrata in cucina, aspettandosi di vedere Claire, vide il padre addentare un panino grosso e imbottito e non poteva mancare la grande bottiglia di birra.
-Dov'eri?- mi sei mancato, papà, pensò la ragazza ironica.
Non sapeva mai salutare.
Il suo cuore perse un battito quando il padre la guardò strana aspettandosi una risposta da parte sua.
- E-ero a f-fare un progetto.- mormorò balbettando.
Aveva paura, e sapeva che il padre non era più tanto lucido.
Merda.
-E con chi? -bevve un sorso di birra cercando di reggersi con una mano la testa che penzolava.
-U-un c-compagno.- 
-Non è che hai un ragazzo?- batté un pugno sull'isolotto facendo sobbalzare la ragazza impaurita.
-N-no, papà.-
L'ansia e la paura aumentarono quando il padre le si avvicinò barcollando.
-Non mentire.- gridò a gran voce avvicinandosi alla ragazza prendendole il viso dal mento con una mano.
Gemette dal dolore.
Sapeva come sarebbe finita, sapeva che le avrebbe fatto del male di nuovo.

***

Vide il padre uscire dalla cucina mentre le lacrime cominciarono a scorrere sul suo viso arrossito.
Aveva bisogno di sfogarsi.
Non avrebbe più retto.
Era una semplice ragazza, perché proprio a lei?
Cercò di alzarsi singhiozzando mentre il dolore nel suo corpo aumentava sempre di più e le lacrime aumentavano.
Le doleva tutto il corpo specialmente la pancia e le braccia.
Sembrava che il padre avesse fatto qualche ora di palestra perché le sue braccia erano più muscolose e più forti del solito.
Arrivò in camera con una lentezza incredibile, a causa delle continue fitte in tutto il corpo.
Si chiuse in bagno e cercò la lametta nel cassetto mentre le mani le tremavano, tanto che le scivolò a terra quando la prese.
Si chinò per terra singhiozzando e gemendo contemporaneamente, si poggiò sul mobile con la schiena e prese la lametta in mano.
Alzò le maniche vedendo i tagli sul polso con alcune macchie rosacee a causa della stretta del padre.
Fece due, tre tagli sul polso destro vedendo il sangue gocciolarle poco fino a macchiare il pantalone chiaro.
Si sentiva meglio.
Alzò l'angolo della bocca appoggiando il capo al mobiletto dietro sospirando.
Era l'unico modo che la faceva sentire meglio.

***

-Sono tornati prima del previsto?- domandò Chaz sorpreso.
-Si, ci hanno visti nudi entrambi nella loro camera. Sai che imbarazzo.- gesticolò ridendo Justin mentre si dirigevano verso l'aula di psicologia.
Spostò lo sguardo a destra e a sinistra in cerca di una testa castana.
-Chi cerchi?- chiese Chaz dandogli una gomitata sul fianco ridacchiando.
-Nessuno.- continuò a cercare ma poi si arrese sospirando.
-Come va con lei?- lo guardò con aria pervertita e divertita allo stesso momento.
-Lei?-
Il castano incrociò le braccia al petto con uno sguardo annoiato.
Poi si ricordò di cosa stesse parlando.
-Ah si!- ridacchiò ricambiando lo sguardo.- l'avrò ai miei piedi in poco tempo.- si morse il labbro sorridendo.
Ce l'avrebbe fatta, costi quel che costi.
-Ecco la tua principessa.- indicò appena un punto alle sue spalle sorridendo appena poi la osservò socchiudendo appena gli occhi.- non sembra che stia tanto bene, oggi.-
A quelle parole il biondo si girò di scatto vedendola arrivare con una felpa più grande del solito con il cappuccio alzato che le coprivano gli occhi a causa del suo capo chinato per terra.
Camminava anche a passo svelto.
La raggiunse con tutta la calma che aveva mentre maneggiava il suo armadietto.
-Hey.- le mormorò alle spalle, facendola sobbalzare.
-Scusa devo andare.-
Rimase un po' stranito dal comportamento ma poi la fermò dal polso costringendola a girare.
La sentì gemere piano.
Ma che diavolo le era successo?
-Mi dici cos'hai?- strinse le labbra guardandola duramente.
-Niente.- mormorò dimenandosi dalla presa scappando.
Serrò la mascella nervoso.
Fece mente locale e ringraziò il fatto che le prime due ore avevano entrambi psicologia.
Andò con passo spedito al piano superiore, una volta entrato in classe vide Selena con la testa sul banco con gli occhi chiusi.
Sbuffò scocciato vedendo che accanto a lei si era seduto un ragazzo castano.
Si avvicinò facendogli segno di sedersi da un'altra parte e lui, intimorito, se ne andò subito.
Si sedette accanto a lei spostando la sedia rumorosamente facendola spaventare e sbadigliare allo stesso momento.
-Ma come..?- strabuzzò gli occhi notando che il biondo si era appena seduto accanto a lei e sarebbe rimasto lì per le prossime due ore.
-Ragazzi.- sospirò la Brown entrando: sembrava più stanca del solito.
-Spiegami.- mormorò il ragazzo appoggiando entrambi i gomiti al banco appoggiandosi del tutto.
Non l'avrebbe lasciata andare facilmente.

 


SO CHE NON È ORA DI POSTARE UN CAPITOLO, MA NON AVEVO TEMPO.

Scusatemi a lot.
Se ci sono errori specialmente aiuto.
Voglio dedicare questo capitolo a queste bellissime ragazze:
drewshugs
thedgeofbreakingdown

francyMCJB

Oh e anche a tutte le persone che hanno messo questa storia tra le preferite, scelte e seguite.
Grazie davvero tante.
Love u all, really c': ALLA PROOOOOOOOSSIMAAAAA hahahaha okay me ne vado a guardarmi Monte Carlo con i miei genitori, crepo.
Vado.

#muchlove

  
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