NESSUNO DOVRÀ SCORDARSI DELLA RAGAZZA IN FIAMME

Sei nato a Capitol City.
Sei cresciuto a Capitol City.
Hai anche amato Capitol City.
Piena di luci brillanti, colori sgargianti, persone interessanti.
Piena di vita.

Sei nato con il febbricitante desiderio di vedere gli Hunger Games.
Ti elettrizzavano.
Ventiquattro ragazzi che arrivavano a fare cose inaudibili pur di vivere e tornare a casa, li aspettavi sempre con ansia, immaginandoti un giorno anche tu a lavorare per essi.
Magari come stilista.
Ti è sempre piaciuto disegnare e creare cose belle, cose nuove... È una passione che ti ha tramandato tua madre, ti immaginavi a lavorare per i Tributi, a creare i loro vestiti, a farli piacere alla gente.
Per questo a tredici anni hai cominciato a lavorare come apprendista di un altro stilista, sognando il giorno in cui avresti vestito un Tributo, magari uno dei Distretti più belli: l'Uno, il Due o il Quattro; sicuramente non il Dieci, L'Undici o il Dodici... Non era possibile creare vestiti originali parlando di carbone o simili!
Sei stato un ottimo apprendista, imparavi in fretta, sempre fantasioso e appassionato, poi diciassettenne, guardano gli Hunger Games per la prima volta ti chiedesti se fosse giusto quel reality show.

Annie Cresta era una ragazza dai lineamenti dolci e lo sguardo perso.
Era la ragazza di un Distretto Favorito, veniva dal Quattro, eppure non aveva il minimo istinto di lotta.
Si era lasciata trascinare dai Giochi, rischiando spesso, ma alla fine aveva vinto.

Si aveva vinto, ma non vedevi in lei niente dei soliti vincitori gongolanti e boriosi.

Aveva vinto: ma a quale prezzo?

Annie era diventata matta.
E mentre la guardi al Tour della Vittoria, ti chiedi con quale coraggio ci si possa continuare a guardare allo specchio alla mattina sapendo di aver mandato alla follia una ragazzina.
Più ci pensavi, più non trovavi una risposta, più ti sentivi montare la rabbia, più creavi vestiti incredibili e richiestissimi.
Incanalavi le tue emozioni nel lavoro.

Poi a vent'anni non ancora compiuti ti era arrivata da Capitol City la proposta ti diventare stilista del Distretto Cinque.
Non era il Distretto Due, ma era comunque un impiego importante.
Te lo ripetevano tutti.
Ma tu avevi rifiutato. Non volevi il Distretto 5. Volevi un Tributo che ti ispirasse.
Un Tributo che desse impressioni diverse: non la solita forza bruta o i soliti boccoli biondi.
Volevi qualcuno di diverso, qualcuno di nuovo, qualcuno che desse emozioni vere.

"Qualcuno come Katniss Everdeen"
Lo avevi pensato subito appena l'avevi vista alla Mietitura, esporsi per sua sorella.
I tuoi occhi si erano accesi guardandola.
Era forte, era determinata, era perfetta.
Doveva essere tua.
La sua figura, magra, ma scattante, doveva essere tua, dovevi essere tu a vestire quella ragazza.

Quando la vedi per la prima volta di persona, hai finalmente la sicurezza di non esserti sbagliato.
Katniss Everdeen è Fuoco.
L'hai pensato quando l'hai vista alla Mietitura, e adesso ne hai la conferma.
Ha un fuoco negli occhi che non hai mai visto in nessun altro, ha l'aria di chi è in grado di cambiare le cose, ha la determinazione di chi non vuole la gloria, ma la libertà si.
Ti fissa con sguardo deciso e non fa nulla per nascondere il disgusto che prova nei tuoi confronti; Capitolino viziato e cresciuto nel lusso senza mai conoscere la fatica.
- Devi proprio odiarci vero? - non c'è rabbia nella tua voce, è stata solo una constatazione, ma la vedi trasalire; non si aspettava che tu la decifrassi cosi in fretta.
Poi cambi discorso, e la vedi piano piano sciogliersi: i suoi modi si fanno più genuini, i suoi occhi si liberano dalle ombre, le sue spalle si rilassano, ma il suo viso è sempre allerta, come se si aspettasse un attacco da un momento all'altro.
E senti che è tuo dovere farla uscire viva dall'Arena.
Lei può cambiare il Destino dei Distretti.
Lei può fermare Capitol City e la sua follia.
Lei puó.
E tu devi aiutarla.

Mentre comincia a raccontarti della sua vita seppur a monosillabi, già ti immagini tutti i vestiti che potresti metterle addosso.
Vestiti aderenti, da combattente.
Vestiti pomposi ed eleganti da vincitrice.
Vestiti duraturi, comodi, ma ad effetto da vera ribelle.

Quella stessa notte cominci a disegnare tutti i capi che la vista di Katniss ti hanno ispirato.
Tutti brillanti, tutti bellissimi, tutti ad effetto, per fare in modo che nessuno possa dimenticarsi di lei.

Nessuno dovrà scordarsi della Ragazza in Fiamme.

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Senti le tue ossa incrinarsi sotto il peso dei calci e dei pugni delle guardie.
Non ti senti nemmeno più il viso, tanto il dolore è lancinante.
Eppure riesci a pensare solo a Katniss.
Katniss che non deve mollare.
Katniss che deve vincere.
Katniss che è attesa al Distretto 13.
Katniss che tu sei riuscito ad aiutare.
Katniss che può cambiare le cose.

Katniss che ti fissa da dietro il vetro, disperata e impotente.
E tu che con gli occhi cerchi di rassicurarla.
Non pensare a me, pensa a vincere.
Pensa a vivere.
Poi ti portano via, per essere torturato probabilmente.
Ma non ti importa.
Hai contribuito a creare la Ragazza in Fiamme.

"Io scommetto ancora su di te."

E nessuno potrà mai scordarsi della Ragazza in Fiamme.

Ed ecco Cinna :D
Non mi convince del tutto, ma non sono riuscita a cambiarla. Ha un qualche qualcosa che mi piace e che mi impedisce di modificarla più di tanto... Si lo so non sono tanto normale XD
Bhe, spero che il mio Cinna vi convinca :D
Questa frase: "Io scommetto ancora su di te" è del terzo libro, non mia XD
Non è un personaggio propriamente secondario, ma è comunque uno di cui sappiamo poco, il prossimo sarà un secondario Serio giuro xD
Ringrazio Ndra che ha recensito le altre tre storie della serie ** e eco che ha recensito quella di Sae :D e ringrazio anche chi ha solamente letto :)
Le recensioni sono ben accette XD
Booow<3