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Autore: redeagle86    10/03/2008    3 recensioni
Quando ti costringono a prendere una decisione che non vorresti mai...gli European dream alle prese con imprevisti e amori...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andrew McGregor, Gianni, Nuovo personaggio, Oliver, Ralph Jurges
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. XIII°

Quello che voglio

 

-Rose, cosa c’è?

Doveva dirglielo, non aveva scelta. Era per questo che si era recata in salotto. Se si fosse tirata indietro sarebbe stata una codarda, un agnello passivo.

Suo fratello doveva sapere.

Probabilmente Villa McGregor avrebbe tuonato, ma non sopportava più quella vita. Meglio essere diseredati che manovrati come marionette: l’esistenza da bella statuina non faceva per lei. Ora lo aveva capito.

Tra la faccia e l’anima, lei salvava l’anima.

-Drew, volevo tu fossi il primo a sapere le decisioni che ho preso riguardo al mio futuro.

-Hai finalmente scelto un pretendente?- chiese distrattamente il blader, continuando la sua partita a scacchi con un Olivier che pareva essere resuscitato alla parola “pretendente”. Una parola che gli dava immensamente fastidio.

-No. Non sposerò nessuno di quegli uomini.

-Vorrà dire che ne cercheremo altri.

-Sarà del tutto inutile.

L’affermazione diretta della sorella costrinse l’inglese a scrollarsi dal gioco e a concentrarsi su di lei. Si alzò, portandosi davanti alla giovane.

-Che significa?

-Sono stanca di gente che vuole decidere della mia vita.

-Rose, ma cosa…

-Io non voglio fare la gran dama…non mi interessa.- Ecco, era arrivata al punto. Ora veniva la parte più difficile. –Io voglio fare la ballerina!

Un rumore secco.

Uno schiaffo preciso sulla guancia della ragazza.

-Drew…- intervenne Olivier, alzandosi di scatto.

-Non impicciarti, Vier- lo freddò il compagno. -È una questione fra noi due.

Rose aveva gli occhi bassi, una mano sulla parte colpita. Mai suo fratello aveva alzato le mani su di lei, neanche alle sue peggiori marachelle.

E sapeva che quel gesto faceva molto più male a lui.

-Mi dispiace. Non è questa la vita che voglio.

-Non hai alternative, Rose: mamma e papà ti chiuderanno in casa piuttosto che permetterti di rovinare il nostro nome!

-Che mi rinneghino! Io odio questo nome, Drew! Fosse una cosa fisica, l’avrei già fatto a pezzi- esplose, sostenendo il suo sguardo con fredda ostinazione. –Non mi farai cambiare idea.

Non aveva urlato. Forse, se l’avesse fatto, quella frase non sarebbe apparsa tanto definitiva. Invece non lasciava adito ad un possibile ripensamento. Andrew parve riprendere il controllo dopo la sfuriata, malgrado nelle sue iridi restasse un rogo d’ira.

-Benissimo- pronunciò con tono glaciale. –Prepara le valige e lascia la villa. I tuoi conti in banca verranno bloccati e ti guadagnerai da vivere. Vedremo quanto resisterai.

E, detto questo, abbandonò la stanza con passo tonante.

Olivier fissava sconvolto il punto in cui, fino ad un istante prima, stava l’amico, incapace di credere alle sue orecchie. Andrew…aveva appena cacciato di casa sua sorella…

Un mondo diverso…

Le parole di Gianni rimbalzavano nella sua mente. Suo cugino aveva davvero ragione.

-Rose…io…- iniziò.

-Non importa, Olivier- ribatté lei, senza guardarlo. –Ti chiedo perdono per questa sceneggiata.

-Io non…

-Lo so, credimi. Ho solo sperato di fargli capire…ma mi sono illusa…

Il francese le si portò accanto, prendendole con delicatezza una mano. Era una situazione talmente paradossale che non provò nemmeno imbarazzo.

-Me l’hai detto tu stessa: Drew ha solo paura di deludere le aspettative di tutti.

-Ora non sono più sicura sia questo il motivo del suo atteggiamento- replicò, senza sottrarsi al tocco del giovane. –Temo sia chiuso anche lui nei principi della nostra famiglia…come i nostri genitori.

Olivier era spiazzato: a confronto i suoi genitori erano degli angeli!

-Rose…- Poi improvvisamente, venne colto da un’illuminazione: era vero, non conosceva né comprendeva i valori dei McGregor, ma era pur sempre un fratello e l’amore che provava per Jessica non doveva poi essere così diverso da quello che Andrew nutriva per sua sorella. –Penso che lui voglia soltanto proteggerti. Ha paura, sì, ma per te.

-Cosa intendi?

-Ha paura di poterti perdere, proprio come ne avevo io per Jess, ma allo stesso tempo sa di non poter far nulla per fermarti. Per questo si è dimostrato tanto freddo nei tuoi confronti: non voleva che tu capissi…bhe …che gli costava molto lasciarti andare e che gli saresti mancata.

-Ho paura che tu ti stia sbagliando, Olivier- replicò Rose con un sorriso dolce. –Comunque grazie. Spero di rivederti prima che tu e Gianni lasciate Londra.

-Nutro la stessa speranza- ribatté il parigino, baciando la mano che ancora teneva nella sua. –Arrivederci, Rose.

-Arrivederci, Olivier.

 

  
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