Al
mio
tesoro più grande…
Quante
cose
vorrei saperti dire. Non sempre ne sono capace. Potrei parlare per ore;
ma non
mi riesce mai di dirti ciò che vorrei o, piuttosto,
realizzare, con le mie
parole, ciò che vorrei realizzare.
Vorrei
che le mie
frasi, a volte sconclusionate, ti strappassero un sorriso; bello,
radioso,
vivo. Mi piace tanto quando sorridi così. Quando i tuoi
occhi sorridono e mi
accorgo che la tua gioia nasce da dentro.
E
mi piace nel
senso che starei lì per ore a guardarti sorridere
così, perché mi fa stare
bene. Mi fa sentire felice sapere che posso renderti felice.
Invece
stasera…stasera
mi sono sentita lacerare dentro; quando i
miei occhi hanno incontrato i tuoi ci hanno letto dentro solo tanta
amarezza.
È
stato tanto
doloroso.
E
ancora di più è
stato capire, ed arrendermi dinanzi a questa evidenza, che tutto
ciò che ti
dicevo non ti faceva star meglio.
Avrei
voluto
stringerti, forte, più forte di quanto abbia mai fatto, ma
non sapevo se avesse
potuto farti star meglio.
Avevo
un nodo alla
gola, ma non potevo piangere davanti a te, non avrebbe avuto senso.
Avrei
voluto trovare le parole, ma non mi venivano fuori. Non trovavo parole
per
sollevarti dal dolore che porti dentro.
Pensavo
che, una
volta sola, piangere mi avrebbe fatto star meglio. E invece ho dovuto
scrivere,
una delle cose che mi fa sentire bene.
Tutto
quello che
pensi, tutto quello che hai dentro lo metti qui, su un pezzetto di
carta. E,
forse sarà un’illusione generata da un desiderio,
ma tutto sembra più chiaro.
Forse le cose non cominciano ad andare nel verso giusto solo
perché le scrivi.
Ma qui puoi dire anche le cose che non confesseresti mai; anche
ciò che più di
tutto fa paura.
Ci
sono cose che,
in realtà, non riesco nemmeno a scrivere; troppa paura anche
di rileggerle.
Ci
sono cose che,
una volta dette, peseranno su di te per sempre. È vero, se
le scrivi puoi
cancellarle, strappare il foglio. Ma ci sono cose che vorrei dire senza
dovermene pentire.
Non
voglio
nemmeno pensare di poter correre questo rischio.
Ma
tu sei speciale
e, senza volerlo, stasera mi hai fatto capire che sei tu quella persona
che può
ascoltare le mie cose inconfessabili, senza che io me e penta.
Si.
Ho detto che
sei speciale. Sei dolce e sensibile, anche se ti celi dietro quella
maschera di
strafottenza. Magari non sarai molto romantico, ma nessuno è
perfetto.
Combattivo,
fiero, sensibile. Sei tutto ciò che io possa desiderare.
Entrambi abbiamo
dovuto lottare, e dovremo sempre farlo, la vita non sarà mai
facile per noi.
Il
mondo
continuerà a ferirci; eppure, non so perché, ma
ho l’impressione che tu sia più
fragile di me, MOLTO.
Forse
perché io
ho avuto la fortuna di avere te. Questo devo riconoscerlo. La vita ha
voluto
darmi una gioia, almeno.
Sai,
a volte, il
fatto che tu creda tanto in me, mi spaventa; non voglio deluderti.
Voglio
che tu sia
orgoglioso di me.
Voglio
che quando
mi guardi e pensi a me come alla tua donna ti brillino gli occhi per la
gioia.
Come
mi sono
sentita piena di gioia io stasera, quando mi hai detto che, ora come
ora, sono
l’unica cosa bella della tua vita. “cosa avrei
fatto se non avessi avuto te…”
hai detto.
Sorrido
tra le
lacrime. Anche quando stai male, e senza rendertene conto, riesci a
farmi
felice, quando ne ho più bisogno, con poche parole.
Estremamente dolci nella loro
semplicità.
Mi
sento piccola
in questi casi. Quando tu soffri e non so cosa dire per farti star
meglio,
avverto su di me il peso dei miei 20 anni. Vorrei essere matura
abbastanza per
sapere cosa dirti. Quando capisco che un abbraccio, un bacio, una
carezza, non
bastano, vorrei avere le parole giuste per ridarti il sorriso.
Sono
ripetitiva
eh?
Te
l’ho detto,
chiacchiero e chiacchiero, parlo e parlo, ma non ti dico mai quello che
vorrei.
È che a volte mi fa paura dirti tutto quello che sento.
Paura.
Che
brutta
parola, diciamo timore.
Non
perché tema
che tu non pensi lo stesso. Me lo dimostri ogni giorno, ogni attimo che
stiamo
insieme; fin dal primo giorno, fin dal primo sguardo.
Non
temo di
potermene pentire, perché è qualcosa che
farà sempre parte di me.
Semplicemente
perché temo che tu lo trovi banale. Sciocco.
Forse
te lo hanno
già detto. Ormai forse ne sei stufo. O forse non ci credi
più.
Ma
credo di
amarti.
TI
AMO.
Com’è
dolce il
suono di queste parole.
Com’è
oneroso il
loro fardello.
Possono
significare
tutto, o niente.
Un’intera
vita, o
un solo sguardo.
Non
so dirtelo;
sono vigliacca o forse timida o forse entrambi.
Ma
è vero.
Ed
è forse vero
da quel primo sguardo.
Da
quella prima
notte sotto le stelle.
Da
quel primo
bacio tanto desiderato.
Dalla
prima volta
che abbiamo fatto l’amore.
Ogni
volta mi
sono innamorata di te. Ogni volta più intensamente.
Sono
cose che,
forse, non troverò mai il coraggio di dirti. Forse non
leggerai mai queste
pagine. Non so nemmeno se le conserverò.
Ho
scritto solo
per sfogarmi.
Per
trovare un
modo per dirti quanto sei speciale e quanto mi hai dato. E quanto puoi
dare
agli altri. Se questi non se ne rendono conto, è un problema
loro.
Tu
mi hai
cambiato la vita.
Hai
dato una
ragione alla mia esistenza.
Sei
il mio
angelo. Te lo dissi tanto tempo fa. E continuo a pensare che sia vero.
Sembra
sciocco, quasi stupido. Un sogno infantile, forse. Ma è
così, ci credo. Ci
crederò per sempre.
TU
SARAI SEMPRE
IL MIO ANGELO.
Come
vorrei poter
essere il tuo.
Farti
da sostegno
quando ti senti perso. Darti forza quando ti sembra che non vi sia
più una via
d’uscita.
Voglio
solo dirti
che voglio stare al tuo finco. Darti la buonanotte, e cullarti
finchè il sonno
non venga a colmare le tue pene.
Buonanotte,
angelo mio, e se il mio amore ti potrà essere di conforto,
te lo darò tutto.
Senza rivolerlo mai indietro.
Con
tutto l’amore
che posso…
Sango.