Personaggi: Fleur, Ron
Prompt: E' andato a invitare Fleur al ballo!

“Non ho capito. Cosa ha fatto Ron?” chiese Fred per la quarta volta a Ginny, trattenendo le risate.

“È andato a invitare Fleur al ballo!” rispose lei, cercando di far rinsavire i gemelli, ma ogni qualvolta la ragazza Weasley finiva la frase (che era cominciata con "Ha intenzione di", per poi proseguire con "sta andando" e finire con "è andato"), i due cominciarono a ululare dalle risate.

Tutto quel teatrino per la quarta volta consecutiva.

“Ok, Ginny, sii seria. Cosa ha fatto Ron?” chiese George.

Ginny li mandò nel paese in cui vanno tutti almeno una volta (non è Londra, e nemmeno Barcellona) e andò a vedere come se la stava cavando.

Ron Weasley stava andando avanti impettito e con la certezza che la bionda le avrebbe detto di sì. Persi le lentiggini erano in assetto da guerra.

Certo, Fleur era bellissima: capelli lunghi fino a oltre le spalle e del biondo intenso che riuscivi a vederla anche a distanza, alta da fare paura, gli occhi azzurri continuavano indefessamente a comunicare passione e determinazione, inoltre il suo fisico era perfetto e le sue gambe notevoli.

Stava provandoci con Cedric Diggory, ma quando questi piegò un angolo della bocca e disse “E se non fossi il supereroe? Se fossi il cattivo?” andandosene in maniera melodrammatica, lei ci provò basita con un Michael Corner che non soffriva – per fortuna- di turbe psichiche.

Il punto era che Fleur per corteggiare i maschi (se casomai ce ne fosse stato bisogno visto che aveva un nugolo di vesponi pronti ad impollinarla ventisei ore su ventiquattro, anche di notte)usava la tecnica segreta delle Veela, quindi era ovvio che un bellimbusto come Corner cadesse nelle sue grinfie come i tonni durante la mattanza.

Quindi potrebbe essere ovvio pensare che nella mattanza si peschino altri tonni, quindi Ron, che era partito in quarta, venne colpito dall’incantesimo e la vide.

Fleur era bellissima, ma forse era già stato detto.

Quello che ancora non è stato detto è che Ron si mise ad urlare.

“FLEUR DELACOUR, VUOI VENIRE AL BALLO CON MEEEEEE?”

L’interpellata girò la sua chioma fluente per guardare da dove venisse quell’urlo belluino che neanche Re Leonida di Sparta nei tempi migliori.

Fleur guardò Ron come se fosse una lumaca marina o qualcosa del genere. Ma sì, quel tipo di espressione fra il perplesso e lo stupito.

Inclinò la testa verso destra: evidentemente stava considerando anche Ron, oppure stava solo trovando un modo francese di rifiutare.

D’altro canto, il rosso (non Shanks) sgranò gli occhi nel vedere cotanta beltà tutta in una volta.

Preso alle sprovvista in quanto libero dall’incanto, fece l’unica cosa che si poteva fare in quel frangente: fuggire via, seguito inconsapevolmente dalla premurosa sorella, la quale tremava al pensiero di ciò che avrebbero detto i gemelli se arrivasse alle loro orecchie questa scena.