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Autore: Skatach    04/09/2013    4 recensioni
George Weasley correva spesso via di casa, quell'estate. Dove andava? Al villaggio Babbano. Sua madre ne era preoccupata, temendo che combinasse qualche guaio tra i non-magici. Suo padre ne era felice, pensava che il figlio iniziasse a condividere la sua passione per le apparecchiature elettriche.
Ma George faceva altro al villaggio. George Weasley osservava gli occhi castani e i capelli fluenti di una ragazza. Sognava di baciare le labbra piene di una babbana, le labbra di Kate.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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George se ne stava seduto sul suo letto, lo sguardo perso fuori dalla finestra tra i campi della Tana, il sole di inizio autunno che tramontava. Da lì riusciva a vedere il sentiero che porta al villaggio dei Babbani, distante almeno due miglia.

Sentì qualcuno salire le scale e bussare dolcemente alla porta, che dopo qualche istante si aprì. Una testa rossa fece capolino.

 

«George, posso?» Era la prima volta che Fred chiedeva il permesso per entrare nella sua stessa camera, e per di più con quella voce triste.

 

«No.» George nemmeno guardò il fratello, spostò semplicemente gli occhi dalla finestra al pavimento in legno.

 

«Georgie, è da tre giorni che non esci di qui e non mangi. Non ti lascio a morire di depressione.» Lo aveva chiamato Georgie. Lo chiamava così solo nei momenti più felici, o in quelli più difficili.

 

«Vattene, voglio stare solo.»

 

Fred non lo ascoltò. Entrò nella stanza e si sedette accanto al gemello, facendo scricchiolare il letto. Un sorriso mesto gli increspò il volto «Quando lo capirai che, finché ci sono io, non potrai mai stare solo?»

 

«Fred, non puoi sapere come...» fece George con voce roca, continuando a guardare il pavimento. In quel momento voleva stare solo con una persona, ma quella persona non era lì.

 

«Non posso sapere come stai?» Fred si alzò dal letto e la sua voce salì di un tono «C'è una guerra in corso, George, so benissimo come stai. Tu-Sai-Chi è tornato, famiglie intere vengono trovate morte di continuo. Harry ha perso i suoi genitori, come tanti altri ragazzi uguali a noi. La guerra è morte. E se tutti si abbattessero come stai facendo tu, la guerra non finirebbe mai.» il fratello però non staccava il suo sguardo vitreo dal pavimento «George, guardami! Te lo prometto, presto finirà tutto. Non morirà più nessuno.»

 

Ma George non gli rispose, non diede nemmeno cenno di averlo ascoltato. Appoggiò solo le mani sul letto e strinse forte le lenzuola morbide fra le dita.

Fred sospirò «Scendo. Fallo anche tu, più tardi. Fai felice me, fai felice mamma e papà.» Si allontanò dal letto lentamente, con calma, dando un'ultima occhiata al gemello sperando in una risposta, che non arrivò subito.

 

Quando era ormai alla porta, George parlò, questa volta con voce determinata. Non stava più guardando a terra, i suoi occhi ora erano tornati a vagare per i campi, alla ricerca della stradina che porta al villaggio babbano. Una lacrima solitaria gli solcava il viso.

 

«Non mi interessa che questa guerra finisca. Non mi interessa che Tu-Sai-Chi venga sconfitto. Voglio solo uccidere quel mangiamorte, Rookwood. Lui l'ha uccisa. Lui ha ucciso Kate, e io ucciderò lui.» 

   
 
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