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Autore: Luna di Angelo    04/09/2013    1 recensioni
Magmion ha deciso di prendere esempio dal Presidente Snow. Ha trovato un piano per eliminare una volta per tutte i Signori della Natura.
questa volta non fallirà, o almeno lui la pensa così.
spero di avervi incuriositi
È la mia prima fanfiction, accetto agni tipo di commenti. Aiutatemi a migliorare!:)
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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un nuovo piano

capitolo terzo

Ferite troppo profonde

[...]

 

Toby si voltò spaventato; Jessica era in aria nelle grinfie di uno dei Gormiti alati più forti.

-No...- mormorò comprendendo che stava accadendo tutto quello che si era ripromesso di non far succedere. Ora non poteva fare più niente. Guardava Jessie con un misto di paura e resa, sapendo di aver perso.

Quando il guerriero alato fu sicuro di aver portato la ragazza ad un altezza considerevole per una caduta, la lasciò.

In principio Jessie era spaventata. Sapeva che cadere sarebbe significato qualcosa di rotto, ma volare equivaleva fare il gioco di Magmion. Scese in picchiata il più velocemente possibile facendo attenzione a frenare prima di schiantarsi. Appena si rimise in piedi iniziò a correre cercando di raggiungere il suo amico e di allontanarsi dall'aggressore.

Il ragazzo lottava affiancato dal fratello sperando con tutto il cuore che Jessica fosse abbastanza agile da sfuggire.

La ragazza era a pochi metri di distanza da loro quando una specie di gabbia di vetro scese su di lei imprigionandola. Toby si allontanò dalla battaglia per raggiungerla.

- Jessica!!

-Aiutami!- Dall'interno della gabbia la voce arrivò debole e affievolita. La ragazza si appiattì ad una parete per evitare che il vetro le finisse a dosso.

Il tonfo del colpo arrivò senza portare con sé schegge di vetro. Quel materiale era resistentissimo...

- Je è particolare, mi sa che non si può rompere così facilmente...

-Riprova...-La delusione sulla faccia di essa era ben visibile.

Un altro colpo, schegge solo all'esterno. Altri 2 pugni, nessuna riuscita. Sembrava impossibile rompere quel vetro. Toby si arrese solo quando il sangue aveva coperto la mano.

Arrivò Nick che esaminò il vetro, poi disse:

-Non è vetro, è cristallo magico sovrapposto. Non si spezzerà mai.

La ragazza si accasciò a terra poggiando una mano sul vetro come per spostarlo, ma senza fare pressione. Toby si inginocchiò di fronte a lei.

-Mi dispiace, è colpa mia se è successo tutto questo...

-Forse io non sarei dovuta scendere...

Stava succedendo qualcosa di strano: Jessica e la gabbia stavano diventando trasparenti, come se si stessero teletrasportando molto lentamente.

- Jessica...Jessica ti giuro che faremo il possibile per risolvere tutto... Je...

Poi la ragazza sparì del tutto.

Toby rimase lì, seduto fissando il punto in cui prima c'era l'amica.

La trasformazione si invertì e tornò umano. Per qualche minuto non si mosse, poi si alzò e si dirisse verso il varco dimensionale aperto prima. Appena arrivato al tempio degli elementi si trovò davanti Razzle che si spaventò nel vedere il ragazzo con il viso coperto di sangue.

Il ragazzo corse sopra dopo aver borbottato qualcosa contro la lucertola.

Entrò in camera a chiuse a chiave, per poi buttarsi sul letto, troppo scosso per piangere rimase steso singhiozzando. La porta rimase chiusa per un paio d'ore.

Nick rimase per un po' fuori dalla porta osservandola in silenzio. Capiva, o almeno cercava, il fratello. Sapeva anche che l'unica persona in grado di farlo ragionare o calmare fosse la causa di quel turbamento.

Lucas era rimasto al Tempio degli Elementi osservando la postazione del Keeper con sguardo vuoto. Era strano pensare che solo quella mattina aveva costruito un castello di sabbia con Jessica. Erano passate massimo 5-6 ore...

Razzle gli apparve davanti, ma Lucas non se ne accorse.

La lucertola aveva capito che c'era qualcosa che non andava. Toby era corso su senza manco salutarlo, Nick aveva risposto in modo strano e ora Lucas non dava segni di "vita".

-Ehi!!- la lucertola cercò di catturare l'attenzione del moro.

-Vado a chiamare...gli altri... Dobbiamo dirti una...cosa...

-Lucas, cos...

Ormai però il ragazzo era fuori dalla stanza.

-Nick! Vieni! Dobbiamo...scendere!

IL ragazzo scese velocemente le scale e lo raggiunse con una faccia decisamente depressa.

-Dobbiamo dirlo a Razzle... Subito...

-Andiamo-Non erano molto felici di dire che Jessie era stata presa dai Gormiti nemici, perchè significava arrendersi al fatto che non erano riusciti a fare niente contro di loro e significava ammettere che era stata rapita. Cercavano di pensare ad una fuga a questo avvenimento... Ma era la realtà.

Scesero nella sala di controllo e si misero davanti Razzle.

Parlarono insieme per evitare di fermarsi prima e per darsi forza davanti questa situazione.

-Oggi è successa una cosa molto sgradevole...-Presero un respiro- Jessica è stata rapita dai Gormiti del Vulcano.

Lo dissero tutto di un soffio, come se dirlo velocemente potesse portare meno dolore. Razzle era a bocca aperta. Non riusciva a crederci. Era mancato un giorno e...

Boccheggiò prima di parlare.

-Cavolo. Questo è un bel problema... Ora dov'è Toby?

Nick indicò il soffitto.

-Su, in camera. Non vuole vedere nessuno...

-Dove eri finito?

-Sono dovuto andare su Gorm per risolvere una cosa... Ma ora c'è un problema più grande!

-Pensi che rusciremo a liberarla?

-Chiederanno il riscatto, ne sono sicuro... Sempre che non è qualcosa di più grande...

* * * *

 

Nella camera al piano di sopra...

Il biondino era steso sul letto scosso dai brividi. Il cuscino in cui aveva affondato il viso era impregnato di sangue.

-Jessica...Mi dispiace... E' colpa mia... Dovevo stare più attento. Non dovevo voltarmi! Scusa...- mormorava queste parole piangendo, torturato dai singhiozzi.

Lui non poteva saperlo, ma qualche magia si era attuata.

Jessica in un altra dimensione riusciva in qualche modo a vedere questa scena straziante.

Voleva dirgli che non era affatto colpa sua. I Gormiti del Vulcano erano stati troppo intelligenti stavolta. In sogno cercò di avvicinarsi all'amico, ma non riusciva a muoversi nell'ambiente. Osservava la figura stesa al buio. Quanto desiderava essere lì in quel momento...ma era impossibile. Il dolore iniziò a rodere dentro la ragazza, che si abbandonò sul pavimento freddo della cella, piangente.

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

ciao! Sono tornata al più presto! spero che i capitolo precedenti vi siano piaciuti e che continuiate a seguire questa storia!

ho visto una ventina di visualizzazioni, ma nessuna recenzione...:( per favore... recensite! mi basta anche "é carina" o "non mi piace, è fatta male". vorrei veramente che chi legge mi scriva cosa pensa. mi può aiutare a migliorare! e così potrò rendere la storia e tutte quelle che scriverò migliori!

spero che questo capitolo sia piaciuto, ma a me sembra corto.. fatemi sapere che ne pensate!

ciaoo alla prossima!

Luna

Ps: imploro perdono se non aggiorno ma correggo solo i capitoli, li sto rileggendo per riuscire a scrivere il quarto!

  
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