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Autore: sammy9721    07/09/2013    2 recensioni
Sesto anno.
Voldemort non esiste.
Hermione è una nuova studentessa, Serpeverde. Draco, Harry, Ron sono Grifondoro.
Quest'anno a Hogwarts gli studenti saranno impegnati a collaborare per una nuova competizione, idea di Silente. Premio: 1000 punti.
OOC e What if...?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Ron Weasley, Theodore Nott, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ciao lettore, io sono Sammy9721,
sono felice che tu sia passato a leggere la mia storia! :)
Prima di tutto, spero ti piaccia.
Secondo, questa è la mia prima storia su EFP. È una nuova esperienza, non so come andrà...
Ma ora, parliamo della storia.
È una Dramione, un po' diversa. Lei Serpeverde, lui Grifondoro. Lei nuova studentessa. Spero di non cadere in troppi cliché e ti prego, caro lettore, di avvertirmi se ciò capitasse!
Spero di ricevere la tua recensione, che sia postitiva o negativa non importa.
Un bacio,
Sammy9721 :*

 



CAPITOLO I




– Quest’anno accoglieremo tra le mura di Hogwarts una nuova studentessa. Entra pure Hermione.
 

Il rumore dei tacchi preannunciava il suo arrivo. Gambe lunghe, snelle, avvolte in calze di nylon. Gonna abbastanza lunga da far intravedere le autoreggenti ad ogni passo.  Camicia bianca, maglione aderente, cravatta sciolta. Bocca sottile, rosea. Naso all’insù, alla francese. Occhi grandi, marroni. Capelli lunghi, ricci, indomabili. Una bellezza rara.

 
Draco Malfoy ghignò. I ragazzi la stavano guardando famelici, le ragazze invidiose. Sarà mia.  Guardò Hermione sedersi e aspettare che la professoressa McGranitt le mettesse il Cappello Parlante in testa. Ora, poteva solo aspettare e sperare finisse nella sua casa.
 

“Interessante, davvero interessante. Ha un’intelligenza singolare, le piace studiare, ama imparare. La dovrei mandare a Corvonero? Non credo, il suo coraggio sarebbe sprecato. Grifondoro forse? Neanche. Forse Tassorosso, così la sua pazienza, la sua voglia di lavorare sarebbero premiate. Ma c’è ancora qualcosa che mi sfugge.” Hermione era annoiata. Questo stupido cappello non si decide. “Signorina, lo stupido lo dia a qualcun altro.” Lei sogghignò. In fondo questo cappello sa farsi rispettare e fare il suo lavoro. “Signorina, la smetta di adularmi. Non cedo così facilmente. È molto furba, signorina Granger.Forse è meglio metterla a Serpeverde, ma non sono sicura. È completa di tutto signorina Granger, si può dire che lei ha la giusta dose di pregi e la giusta dose di difetti.” Hermione sorrise. Non c’è bisogno di dirmi che sono perfetta, già lo so. “Sei coraggiosa, cara ragazza, ma questo coraggio è più frutto della tua insolenza. Sappi che ho fatto la scelta migliore per te. Riuscirai a diventare un persona migliore. E sia per SERPEVERDE!”
 

Sentito quel nome, Draco perse un battito. Perché proprio quella casa? Perché non Grifondoro? Era finita. Nessuna speranza di riuscita. Eccola che si avvicina a Zabini e a Nott. La vedeva già andare in giro affiancata da qui due. Maledette serpi.
– Draco, stai incenerendo con lo sguardo tutti i nostri nuovi primini. Piantala, o penseranno di essere finiti  a Serpeverde! 
Harry lo stava fissando a metà tra il divertito e il curioso.
– Non mi nominare quelle Serpi! Si sono prese la nuova studentessa, grande peccato.
Ricevette molti cenni di approvazione da tutti gli studenti maschi della sua casa.
– Già ti ha rubato il cuore, Malfoy?
Harry Potter stava ridendo come un bambino.
– Potter, piantala subito. Non sei divertente.
–Dai Draco, nulla è perduto! È come quando rovesci l’acqua sul tavolo. All’inizio ti sembra di aver combinato un disastro, poi prendi la bacchetta e con un Gratta Netta risolvi il problema.
Draco gli sorrise. Neville e le sue metafore. Non le capirò mai, però sembrano sempre risolvere tutto.
– Draco Malfoy, non osare! Ormai è diventata il nemico capisci? Se fosse stata di un’altra casa sarebbe andata bene, ma è una Serpe ormai!
Ronald Weasley. Un nome, una garanzia. Serpeverde uguale nemico.
– Ma piantala Ron! È solo una ragazza, magari è diversa da loro.
– Se è finita tra loro, un motivo ci deve essere, che tu lo voglia o no Draco!
La voce di Silente li zittì in un attimo.
Potevano andare ai dormitori.
 

– Allora, Granger. Perché sei venuta qui a Hogwarts?
Hermione squadrò la ragazza che le aveva parlato. Bella si, ma anche molto rumorosa. Com’è che si chiama? Pency? Penny?
– Pansy, tesoro, ti stanno cercando. Vai, su. Torna domattina ok. Si tesoro ti sto scacciando. Non fare quella faccia. Su, vai.
Hermione scoppiò a ridere. Salvata dal bel moro. Stavano scendendo le scale per arrivare al dormitorio. Il ragazzo si avvicinò a un muro di pietra.
Sit virtus astutia.
Il muro scomparve e fu sostituito da un corridoio, che portava alla Sala Comune del dormitorio. Hermione fu subito colpita dal buono e forte profumo di tabacco e menta. In un angolo, seduti in cerchio vicino al camino, c’era un gruppo di studenti che giocava con una bottiglia di Firewhisky vuota. Sui divanetti ragazzi e ragazze già  puntavano galeoni e promesse su chi avrebbe vinto il Campionato e Theodore Nott raccoglieva – con piacere e interesse – le loro scommesse. Per terra, in mezzo alla sala, corpi distesi con in faccia un sorriso giulivo. Appoggiati al muro fumatori. Vicino all’entrata per raggiungere le stanze erano state messe delle casse per la musica; in piedi per la sala qualche ragazza ballava, anzi si strusciava su corpi eccitati e vogliosi di una notte di passione. Incredibilmente, sui tavoli erano già stati sistemati libri, carta, piume e inchiostro, per lo studio futuro. Assolutamente fantastico. Blaise, così si chiamava il moro, le passò una sigaretta.
 – Ma qui a Hogwarts è sempre così?
Blaise scoppiò a ridere. Non era completamente lucido, forse per la canna appena fumata, però riusciva ancora a ragionare. Si poteva dire che gli unici in quella stanza abbastanza sani erano lui, Theodore Nott e Hermione.
 – Solo qui a Serpeverde. Hogwarts è spesso molto... noiosa. Noi cerchiamo di rallegrare la vita del nostro dormitorio. E questo è uno dei modi più semplici che conosciamo. Se ci impegniamo riusciamo a tirar fuori idee meravigliose.
Hermione si guardava attorno sempre più curiosa.
 – Da fatti o no?
Lui ghignò. Nei suoi occhi blu si accese una scintilla.
– Dipende. Ma ti posso assicurare che quando siamo fatti ci divertiamo di più.
Le prese una mano e la portò al centro della stanza. Non staccava gli occhi da lei
– Signori miei e signore, un attimo di attenzione.
Di colpo scese il silenzio. Tutti – fatti, sobri, sbronzi – rivolsero la loro attenzione alle parole di Blaise. Ha tutto questo potere?
– Vi prego di dare il benvenuto alla nostra nuova compagna, Hermione Granger.
Ancora silenzio. Li fissavano tutti. Poi un boato. Si avvicinarono di colpo a lei e iniziarono a presentarsi e fu tutto uno stringersi la mano e dire il nome. Hermione non capiva più nulla. Era certa che l’indomani non si sarebbe ricordata neanche un nome. Stanca e ancora disorientata si sedette su una poltroncina verde scuro. Fu subito affiancata da Blaise e Theodore Nott.
– Sono distrutta. Tutti quei nomi, quelle facce. Se sperano che mi ricorda di tutti loro si sbagliano. Ma fanno così con tutti i nuovi arrivati?
– Solo quando sono fatti. Quindi, spesso. Molto spesso.
Hermione scoppiò in una risata cristallina, pura. Blaise e Theo continuavano a fissarla stupiti.
– Non guardatemi male ragazzi. Non sono riuscita a trattenermi, l’hai detto così serio Theo, ci stavi persino pensando su! Piuttosto Blaise, prima quando hai parlato si sono zittiti tutti in un attimo, anche i più grandi. Perché?
I due ragazzi si guardarono e ghignarono.
–  C’è un sistema a Serpeverde di rispetto interno: vince il più forte. Qui noi due siamo i Re. 
– Siete strani forte voi. E chi è la Regina? Pansy?
Theo quasi cadde per le risate. Blaise iniziò a tossire più non posso, perché gli era andato di traverso il fumo dallo shock avuto per quella domanda. Hermione sorrise. Mi sa che mi sono sbagliata.
– Va bene, riprendetevi. Parlatemi di Hogwarts, degli studenti, delle lezioni, dei professori, delle feste... di tutto insomma!
– Hogwarts è semplicemente fantastica e magica, totalmente magica. A parte i nati babbani, intendo. Le lezioni sono tutte barbose cos’ come gli insegnati. Vecchi e bavosi brontoloni. La Mc è la peggiore, così petulante e pignola. Non è clemente neanche con i suoi Grifondoro. Al contrario Piton, con noi, è un vero angelo. Le volte che ci ha punito si contano sulle dita di una mano.
 – Oh, si ricordo! La prima è quando, al primo anno, abbiamo allagato il suo studio, poi quando abbiamo incendiato l’aula di Pozioni per fare spaventare quelle femminucce dei Grifoni e dopo... ah, sì. Quando l’anno scorso abbiamo fatto bere un intruglio a Potter facendolo diventare blu e lui era stato costretto a preparargli l’antidoto perché noi non lo ricordavamo.
– Potter e la sua combriccola sono la parte peggiore della scuola. Grifondoro fino alla morte, sono così orgogliosi da non accettare una sconfitta, vogliono fare sempre i paladini della giustizia e noi Serpi siamo le responsabili di tutto. Capita spesso che finiamo per duellare, quindi tieniti pronta domani, ti attaccheranno verbalmente cercando di fare i superiori. Confido che saprai difenderti da sola.
– Ne sono certo io! Sai Hermione, mi piaci! Mi sembri già una vera bomba, pronta a scatenarsi. Le feste della scuola sono belle, ma il meglio arriva ai dopo feste organizzati da noi studenti  nella Stanza delle Necessità. È strano, perché sono feste – clandestine ovviamente - per tutti gli studenti dal quinto in su, quindi ti ritrovi a ballare con una Corvonero o a prendere un Firewhisky con un Grifondoro ubriaco.
– Poi c’è il Quiddich e la Coppa delle Case. Io sono in squadra, sono il cercatore. Theo preferisce gli spalti invece, sai il suo giro di scommesse non è fermo a Serpeverde. Ogni anno la vera sfida è tra noi e i Grifoni. Loro si credono forti perché hanno Potter, Weasley e Malfoy. Il magico Trio. Uno è un mezzosangue, l’altro è un babbanofilo e l’ultimo un Purosangue di prima categoria, orgoglioso Grifondoro – più cretini di lui non ce n’è. Sono loro che creano casini. E quindi puoi immaginarti quante punizioni ci siamo beccati a causa loro. Davvero insopportabili.
Hermione era davvero affascinata. Non vedeva l’ora di iniziare le lezioni, di conoscere tutti gli studenti di Hogwarts, di vivere in quella scuola.
– Sembra meravigliosa. Non vedo l’ora di iniziare. Voi ci sarete nel momento del bisogno, vero? O tra voi Serpi non esistono affetti e sentimenti?
Una sfida. Una prova per testare la loro fiducia. Un patto segreto per scegliere le sue guardie, i suoi compagni, i suoi amici. Accettate e avrete vita facile. Blaise la guardò pensieroso. Nott la fissò stupito. Ho fatto colpo, sono nelle mia mani.
 – Domani alle otto davanti all’entrata dei sotterranei, non fate tardi. Odio i ritardatari e la colazione è il pasto più importante della giornata. Quindi necessito di farlo se voglio essere pronta a iniziare un nuovo giorno. Mi raccomando, non venite sbronzi o appena fatti. Domani è il primo giorno effettivo, ho bisogno di guide sveglie e esperte. Abbiate un abbigliamento dignitoso e di classe – cosa che a voi due certo non manca. Se osate venire accompagnate da qualche vostra sgualdrinella vi giuro, in nome di Salazar, che vi farò pentire della vostra scelta. Ora se mi scusate, vado a riposare. Ah, Theo caro, ti consiglio di non puntare tutto sulla squadra che pensi vincerà, ma di dare possibilità anche alle altre. E Blaise, tesoro, non ti dispiace se ti prendo questa canna vero? Siete due amori, ragazzi. Sono felice che abbiate scelto di diventare miei amici. Buonanotte.
Blaise e Theo rimasero qualche secondo a guardare lo spazio vuoto lasciato dalla ragazza, che si era appena volatilizzata in camera sua. Sorrisero entrambi, perché sapevano di aver trovato un’alleata. Anzi. Una comandante. Una vera Serpe.
 

Lo studio di Silente era molto grande e luminoso. Silente lo amava. Era piacevole rimanere lì e vedere i ricordi nel Pensatoio o accarezzare Fanny. Il più delle volte era impegnato a scrivere lettere importanti al Ministero o a professori e amici dispersi in tutto il mondo. Ma quando non aveva nulla da fare, amava anche impicciarsi nella vita dei suoi studenti, creare ostacoli per farli collaborare. Domani sera annuncerò dell’evento. Se non riusciranno a portare a termine il loro compito, sarò costretto a pensare a un’altra alternativa. Devono collaborare e amare. Solo così la loro vita sarà migliore.
– Albus, sei sicuro della tua scelta?
Minerva McGranitt stava accarezzando distrattamente Fanny. I suoi pensieri erano altrove, precisamente alla proposta del Preside. Minerva lo ammirava molto, ma spesso si rendeva conto che le sue idee potevano essere un impaccio sia per gli studenti che per gli insegnati.
– Non  sono mai stato più sicuro, Minerva cara.
 

– Terry passami quel libro, per favore. No, quello con la copertina blu. Si, quello degli studenti, grazie. Devo aggiungere la nuova studentessa.
Terry Steeval sbuffò. Ogni anno, da quando erano a Hogwarts, Anthony scriveva su quel piccolo quadernetto blu i nomi dei nuovi studenti. Così facendo, riusciva a conoscere tutti, dagli insignificanti bambini del primo anno, ai pezzi grossi del settimo. Da bravo Corvonero qual era, aveva incantato il quaderno in modo che, pronunciando Aparecium, apparissero tutte le nozione scritte e astratte riguardanti tale persona; per alcuni nomi era riuscito a far apparire i ricordi che lui aveva di loro. Sembrava come se avesse trasferito le funzioni di un Pensatoio su un libro. Come avrà fatto? La loro amicizia era nata al primo anno, ma entrambi sapevano che la mente più acuta e geniale era Anthony.
– Cosa ne pensi della nuova? In che casa è finita alla fine, ero distratto.
– Serpeverde. Voglio chiederle se vuole entrare a far parte del Club dei Duellanti. E poi voglio sfidarla, per vedere il suo livello.
Il Club dei Duellanti era stato formato al loro secondo anno dal professore di Difesa delle Arti Oscure in carica, Gilderoy Allock. Da allora era stato molto usato e apprezzato da tutti gli studenti. Quest’anno avevano in mano la Presidenza i Caposcuola Chang e Belby, Corvonero, per cui i ragazzi di quella casa potevano prenotare a loro piacimento allenamenti o sfide.
– Magari non accetta. In fondo non ti conosce. È appena arrivata, non sa com’è Hogwarts, come funziona. E poi, diciamocelo, i Serpeverde non spiccano per il loro coraggio.
Anthony sembrò valutare le obiezioni di Terry. Guardava il soffitto, come in cerca di un’ispirazione divina. Non lo sopporto quando fa così. Ha già deciso e deve farmi spazientire. Il ragazzo gli lanciò un cuscino blu in faccia.
– Piantala Goldstein, so che hai già deciso!
Anthony fece una faccia imbambolata e poi scoppiò in una fragorosa risata, trascinando anche Terry.
 – Steeval stavo aspettando una tua mossa! Comunque ho già deciso e, per Morgana, Hermione Granger accetterà la mia proposta, te lo assicuro.




 
  
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