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Autore: Yasha 26    08/09/2013    12 recensioni
Una giovane ragazza vagava tranquilla per i boschi, incurante dei pericoli che celava la folta vegetazione.
Doveva essere la figlia di qualche Signore importante della zona perché aveva un’aria nobile, o almeno era questo che pensavano i numerosi occhi che la seguivano già da un po’.
-Signori, intendete seguirmi ancora per molto?- chiese la ragazza fermandosi
-Ahahah donna, devi essere davvero stupida, se sapevi già che ti stavamo seguendo ti conveniva scappare! Ora sei in mano nostra!- disse uscendo dal suo nascondiglio quello che probabilmente era il capo dei briganti
-Togli la mano dal mio viso…- disse la giovane
-Non ci penso proprio!-
-Allora non mi lasci altra scelta… VENTO ELETTRICO!-
Tutti gli uomini furono catapultati lontano, ricevendo delle fortissime scariche elettriche che li ustionò quasi completamente.
-Tsz, dioti! Io ci ho provato a comportarmi gentilmente! Ben vi sta imbecilli, così imparate a prendervela con una povera ragazza indifesa!- urlò adirata
-A-alla faccia… dell’in-indifesa!- rispose l'uomo prima di svenire
Lei lo guardò truce e se solo non avesse avuto fretta, non lo avrebbe certo lasciato lì a farsi una “pennichella”, ma doveva cercare la Shikon no Tama, subito.
INCOMPIUTA
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Naraku, Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Una giovane ragazza vagava tranquilla per i boschi, incurante dei pericoli che celava la folta vegetazione.
Era avvolta da un bellissimo kimono nero con ricami preziosi e ben curati, che simboleggiavano fiori di ciliegio dalle più svariate tonalità.
Il suo viso mostrava una bellezza molto rara, lineamenti perfetti che nemmeno una principessa poteva agognare.
Doveva essere la figlia di qualche Signore importante della zona perché aveva un’aria nobile sicuramente, o almeno era questo che pensavano i numerosi occhi che la seguivano già da un po’.
I banditi che già immaginavano cosa farne di lei furono però colti di sorpresa da una voce dolce e gentile, dal suono melodioso e rilassante…
-Signori, intendete seguirmi ancora per molto?-       chiese la ragazza fermandosi
I briganti restarono stupiti da tali parole, proferite con serenità e pacatezza.
Dunque sapeva di essere seguita?
-Ahhahaha donna… devi essere davvero stupida, se sapevi già che ti stavamo seguendo ti conveniva scappare! Ora sei in mano nostra!-        disse uscendo dal suo nascondiglio quello che probabilmente era il capo di quei loschi esseri
-E per quale motivo dovrei scappare?-       chiese lei girandosi e sorridendogli
Doveva mancare sicuramente qualche rotella a quella donna, pensò l’uomo.
-Allora non sei stupida, sei pazza! Poco importa. Andrai benissimo comunque per farci divertire dolcezza. Sei davvero molto bella. Mi sollazzerò molto volentieri tra le tue gambe stanotte!-         proferì lui afferrandole il viso
-Togli la mano dal mio viso…-        chiese la ragazza tranquilla
-Non ci penso proprio!-
-Allora non mi lasci altra scelta…VENTO ELETTRICO!-       rispose lei sorridendo ancora
In un batter di ciglia gli uomini furono catapultati lontano, ricevendo delle fortissime scariche elettriche che li ustionò quasi completamente.
-Tsz pezzi di idioti! Io ci ho provato a comportarmi gentilmente! Ben vi sta imbecilli, così imparate a prendervela con una povera ragazza indifesa!-        urlò adirata
-A…alla…faccia…dell’indi…fesa!-          replicò il capo prima di svenire
Lei lo guardò truce per le parole proferite e se solo non avesse avuto fretta non lo avrebbe certo lasciato lì a farsi una “pennichella”. Si sarebbe fermata volentieri a picchiarlo, ma l’elegante kimono che aveva appena comprato richiedeva cure.
 
Ancora infuriata riprese il suo cammino come se niente l’avesse fermata. Solo il suo brontolare denotava il suo dissenso per la perdita di tempo in cui si era venuta a trovare.
Doveva raggiungere il villaggio di Kanzaka. Viaggiava da un’intera settimana ormai e la meta le sembrava sempre più lontana.
-Questa stramaledetta mappa sembra disegnata coi piedi! Se solo penso a quanto mi ha fatto spendere il ladro che me l’ha venduta…ah ma se lo trovo gliela faccio pagare cara! Giuro che lo faccio esplodere!-           dichiarò accartocciando il foglio innervosita
Beh…bella lo era davvero molto. I movimenti erano aggraziati ma, il suo carattere non era certo dei migliori.
Guai a fare arrabbiare Kagome, l’incubo dei criminali e dei demoni, nonché cacciatrice di draghi.
Potente maga, abile nell’arte divinatoria e maestra nel creare illusioni.
 
-Finalmente! Vedo del fumo. Di sicuro saranno quelli delle braci delle case.-      disse accelerando il passo
Giunta alle porte del villaggio non poté non notare il grande via vai che c’era.
Non per nulla il villaggio di Kanzaka era uno dei più prosperosi del Giappone, merito anche dello scambio delle merci che avveniva via mare. Aprendosi ad altre culture e ad altre usanze era possibile trovare le più svariate curiosità, che altrimenti mai sarebbero state conosciute.
-Dunque, ora dovrei cercare una certa Urasue, la strega del villaggio. E dove la trovo qui? Uff meglio informarsi!-
Vagò con lo sguardo in cerca di qualcuno a cui chiedere della donna, finché non notò una miko.
-Quanto odio quelle maledette sacerdotesse!-           si lamentò allontanandosi
La categoria delle miko era quella più odiata dalla ragazza. Tutte con la faccia da santarelline, ma pronte ad infilarsi nei letti di uomini impegnati. Le odiava così tanto che le avrebbe sterminate una per una, ma doveva trattenersi, non era da lei uccidere così alla leggera.
I suoi pensieri non poterono non andare ai ricordi di qualche mese prima, a quando dovette abbandonare la sua casa, proprio per colpa di una maledettissima miko.
-Basta Kagome! Non pensarci più! E’ passato e tu sei abbastanza forte da sopportarlo. Ora cerchiamo questa strega su!-      si disse per ridestarsi dallo stato di amarezza che le stava pervadendo nuovamente l’animo
Dopo aver chiesto un po’ in giro trovò la casa della maga. Dopo aver bussato ricevette l’invito ad entrare.
-Salve. Siete voi la strega Urasue?-         chiese Kagome osservando una donna anziana seduta in fondo alla stanza, intenta a mescolare un intruglio maleodorante
-Sì. Tu chi sei?-     chiese l’anziana guardandola
-Il mio nome è Kagome. Ho bisogno del vostro aiuto.-        spiegò la ragazza sedendosi di fronte la strega
-Kagome? La maga che usa il potere del Signore degli Incubi? La sterminatrice di  draghi rossi?-         domandò la vecchia lasciando subito la presa sul suo miscuglio orrendo
Di sicuro un incantesimo d’amore pensò Kagome, o almeno è questo che aveva dedotto dalla presenza di rametti di verbena e da un filo rosso, ingredienti usati principalmente per conquistare l’uomo desiderato.
-Che presentazione! Comunque sì, sono proprio quella Kagome, ma per essere precisi, io non stermino i draghi per passare il tempo. lo faccio solo per usare i loro sangue e i loro artigli neri.-
-Per creare i buchi neri in cui inghiottire anche interi villaggi non è così?-
-Non servono solo a quello. Comunque non sono qui per colloquiare con voi sull’utilità degli artigli di drago rosso. Ho bisogno di un’informazione che solo voi potete darmi.-          disse allungando verso l’anziana un sacco pieno di monete
-E cosa mai potrebbe spiegare un’umile strega come me ad un’ancella dei cinque Signori del Caos??-        chiese la vecchia facendosi attenta
-Mi hanno detto che avete visto la Shikon no Tama…è vero?-
-Volete la sfera degli Shikon? Ma a cosa può servirvi quel gioiello?-
-Questo non vi riguarda. Voglio solo sapere se lo avete visto davvero.-
-S…sì, l’ho visto davvero mia signora.-         rispose la strega pensierosa
-E dove? Chi l’aveva?-
-Ce l’aveva una bambina di nome Shiori non molto tempo fa, in un villaggio ai piedi del monte Hakurei.-       spiegò la vecchia
-E dove si trova questo monte?-
-Nelle terre del nord.-
-A nord? Non sarà certo una passeggiata allora-        si disse ad alta voce la giovane pensando a quanto fosse lontano
Ma aveva bisogno di quel gioiello apparentemente inutile per chi dispone di un tale potere come il suo.
Ne aveva bisogno per creare un incantesimo mai realizzato prima. Forse sarebbe anche perita nell’utilizzarlo, ma doveva farlo, doveva eliminare “LUI”, colui che fu il suo maestro e che voleva far sprofondare il mondo nel caos.
-Perdonatemi ma…a cosa può servirvi quella pietra? Serve solo ad aumentare la forza dei demoni, e voi siete più potente anche di un Kami grazie all’utilizzo di magia nera e bianca che avete imparato a fondere. Senza contare che siete sicuramente in grado di utilizzare la magia rossa, blu e verde.-
-Infatti so usare tutte quelle che avete elencato, ma non sono sufficienti a compiere i miei propositi. Ho bisogno di amplificare il potere di un incantesimo e solo la sfera può aiutarmi.-
-Non vorrete richiamare il terribile Signore degli Incubi sulla Terra?-        domandò la strega allarmata
-Proprio così.-       rispose la maga con tranquillità
-Ma non potete! E’ pericoloso! Oltre che a perdere sicuramente la vita rischierete di far sprofondare tutti noi nel mondo delle tenebre, ve ne rendete conto? Nessuno può richiamare quell’essere così potente e dominarlo! Ne perderete il controllo!-
-E’ per questo che ho bisogno della sfera. Ora scusatemi ma devo andare. Grazie dell’informazione.-      rispose la giovane uscendo dall’ abitazione
 
-Nelle terre del nord dunque eh? Ci vorranno almeno due settimane di viaggio. Certo se potessi levitare per tutto il tragitto non sarebbe male, ma perderei parecchia energia, e ora come ora me ne serve una grande quantità. E sia! Si parte Kagome!-         si disse la maga cercando di infondersi energia per intraprendere quel lungo viaggio
Uscita dal villaggio cercò un luogo isolato nella foresta. Trovato il punto adatto cominciò a creare sul terreno un enorme triangolo disegnandovi dentro un occhio, creandolo con il sangue di drago che si portava sempre dietro in una ampolla magica.
-Come prima cosa dobbiamo capire da che parte devo andare.-         disse entrandovi e posizionandosi proprio al centro dell’iride di sangue
-"Mio Signore e padrone, mostrami la via da intraprendere. Chiedo aiuto ai tuoi servi, i cinque Signori oscuri del Caos…Gaav Lord oscuro del fuoco , Dynast Lord oscuro del vento, Dolphin Lord oscuro dell’acqua,  Zork Lord oscuro della terra, Zelas Lord oscuro del vuoto. Mostratemi il monte Hakurei!"-            pronunciò guardando di fronte a sé
All’apparenza sembrava che nulla fosse accaduto, ma qualcosa invece era cambiato.
Gli occhi di Kagome avevano abbandonato il loro profondo colore nocciola per lasciare il posto a delle pupille rosso rubino, lo stesso colore del demone da cui proveniva l’incantesimo, il demone Ruby Eyes Dirus, chiamato anche Gran Signore degli Incubi.
Da lui provengono tutti gli incantesimi di magia nera più potenti, i preferiti dai grandi maghi tra tutti i poteri esoterici esistenti.
La magia bianca invece è governata da Ceiphed, Gran Signore dei Cieli.
Centinaia di immagini passarono davanti gli occhi della giovane ed esperta maga, viaggiando veloci e attraversando monti, villaggi e foreste che la dividevano dalla sua metà…e finalmente eccolo…il monte Hakurei le si mostrò in tutta la sua imponenza.
-Ti ho trovato! Dunque per fare prima devo andare ad est, poi da lì raggiungere le terre del nord sarà facilissimo.-          disse chiudendo gli occhi per farli ritornare al loro aspetto
Mentre col piede cercava di cancellare il simbolo fatto in precedenza, una grande ombra le volò sulla testa, attratto sicuramente dall’odore del sangue di drago.
-Sangue fresco!-        esclamò allegra senza nemmeno voltarsi a cercarlo in cielo
Fu un’ attimo e l’enorme drago le si parò davanti.
-Oh ma che bel cucciolo che abbiamo qui. Scommetto che ti ha attirato l’odore del tuo simile vero? Vuoi farmela pagare draghetto?-           chiese strafottente all’essere spaventoso che aveva di fronte
Il drago, come avesse capito le parole di Kagome iniziò a soffiare dal naso aria caldissima, segno che si stava infuriando oltre modo.
Infatti lanciò subito contro la ragazza con una potente fiammata rovente che l’avvolse completamente.
Il drago sbuffò come soddisfatto di aver già eliminato la sua preda ma…
-Così non ci siamo draghetto! Non mi fai neppure il solletico così sai?-        dichiarò lei facendo svanire le fiamme con una folata potentissima di vento uscita dal palmo della sua mano
-Ora tocca a me! Preparati a morir…-
 -Attenta!-      urlò una voce maschile alle sue spalle bloccando il suo attacco
Da sopra la sua testa vide passare velocemente un’ombra rossa. Solo quando il proprietario della voce atterrò parandosi tra lei e il drago vide che era un uomo con uno sgargiante kimono rosso scarlatto e dai lunghi capelli bianchi.
In mano aveva una spada enorme, con del pelo bianco spuntare tra la guardia dell’elsa e la coccia della lama.
-Stupido drago! Pensavi di sfuggirmi? Bakuryuha!!-      urlò il tipo appena arrivato, alzando la spada e fendendo l’aria come in cerca di qualcosa
Kagome vide uscire dalla spada una potente energia a forma di gorgo. Si dirigeva a gran velocità verso il lucertolone troppo cresciuto.
Il colpo prese in pieno il drago, facendolo andare in mille pezzi con gran facilità. Del corpo rimaneva ben poco ormai.
Kagome osservò la scena senza parole. Era davvero scioccata.
-Tsz! Ben ti sta! Così impari a distruggere il villaggio dove volevo riposare! Stai bene ragazzina? Sono arrivato in tempo per fortuna!-          chiese il “salvatore” della ragazza
Solo adesso Kagome poté notare che era un giovane ragazzo con delle orecchie da cane sulla testa.
-Ehi? Ti sei paralizzata dalla paura?-       domandò lui sventolandole una mano davanti la faccia
-Tu…-     sussurrò la ragazza
-Io cosa?-        
-Tu sei…-        borbottò ancora Kagome osservandolo
-Che sono? Ah già…sì sono un misero han’yō! Ma sempre tutti così reagite voi umani? Ti ho anche salvato la vita e questa è il ringraziamen…-
-TU SEI UN VERO IDIOTAAAAAAAA!!!! Mi hai distrutto il drago!! E ora dove lo trovo dell’altro sangue eh? Perché ti sei immischiato stupido capellone?-         urlò a raffica Kagome livida di rabbia, facendo quasi tremare il giovane
-Ca…capellone?-          ripeté lui sorpreso
-Sì. Capellone! Dovevi per forza farlo a pezzi microscopici? Accidentaccio! Per una volta nella vita che mi capita la fortuna che sia un drago a trovarmi e non io a cercarlo… arriva questo babbeo e me lo fa a pezzetti piccoli! Ah che rabbia! Che rabbia!-          sbraitò la ragazza iniziando ad allontanarsi, continuando ad imprecare contro il giovane che la guardava esterrefatto
-Ma…io…-      balbettò lui
-Stupido idiota imbecille di un han’yō ficcanaso!-          ripeteva Kagome già abbastanza lontana dal luogo del misfatto
-Ehi tu! Fermati!-         la chiamò il giovane mezzo demone saltandole davanti per arrestare il suo cammino
Lei lo fulminò con gli occhi.
-Che accidenti vuoi idiota?-         ringhiò Kagome, come fosse stata lei il demone tra i due
-Mi devi ringraziare per averti salvato la vita e devi chiedermi scusa per ciò che hai detto prima, stupida mocciosa umana!-       pretese il ragazzo con sguardo offeso
-Primo: non avevo bisogno del tuo aiuto! Secondo: ti ho offeso perché hai distrutto la mia preda! Ora vedi di toglierti dai piedi prima che ti faccia sparire dalla faccia della Terra!-
-Tu che? Razza di insolente! Rimangiati subito quello che hai detto! Se non fossi arrivato io quel demone ti avrebbe sbranata!-      gridò il ragazzo
-Io non ritiro proprio nulla!-        rispose a tono Kagome
-Non sfidarmi mocciosa! Come ti ho salvata posso distruggerti!-         minacciò lui estraendo la spada per intimidirla
Non l’avrebbe mai usata su un umano, però farla spaventare non faceva male a nessuno. Soprattutto ad un insolente come la ragazzina maleducata che si trovava davanti.
-Io non ci proverei se vuoi restare intero! Ora togliti ho fretta!-         replicò lei dandogli le spalle e proseguendo il suo cammino
Non aveva voglia di perdere tempo con un imbecille del genere. La Shikon la stava aspettava e lei non poteva permettersi di perdere preziosi minuti a litigare con un mezzo demone.
Il suo ex maestro stava per far sprofondare il mondo nel mare del caos. Doveva fermarlo subito. Mancava poco ormai.
-Ferma dove sei mocciosa o ti taglio in piccoli pezzetti!-          minacciò nuovamente l’han’yō
Kagome stava per replicare, quando vide un’enorme palla di fuoco dirigersi verso loro.
Non c’era tempo per evitarla così la ragazza creò una barriera per proteggere sia lei che quell’idiota capellone rissoso.
Quando le fiamme si furono diradate il ragazzo rimase a fissare Kagome che lo teneva quasi abbracciato.
Lei non ebbe neppure il tempo per imbarazzarsi per la vicinanza del giovane perché un gruppo di draghi svolazzava minaccioso sulle loro teste.
-Sarà mica stato davvero un cucciolo quel drago?-        chiese Kagome scostandosi subito dall’han’yō
-Se così fosse quelli sarebbero i genitori quindi?-         disse lui preparandosi a combattere
-Stai fermo per carità! Stavolta me ne occupo io!-       lo fermò la maga prima che lui lanciasse un nuovo attacco
-Eh? Mai sei impazzita? Cosa credi di poter fare? Sei una mocciosa umana!-        la derise lui
-Io non sono una mocciosa! Sono più vecchia di quello che sembra idiota! Ora sta dietro di me e vedrai di cosa sono capace!-       spigò furiosa andando incontro ai draghi che si preparavano ad un altro attacco
-"Più tenebroso dell'oscurità, più scarlatto del sangue che scorre, sepolto nel fluire del tempo, nel tuo nome immenso, prometto me stessa all'oscurità.  Colui che stolto oserà opporsi a noi verrà ineluttabilmente distrutto dal terribile potere in tuo ed in mio possesso"…… “Schiavizza Draghi”!!!-          urlò la ragazza lanciando un potente flusso di energia dal colore rosso che disintegrò i due draghi, non prima di averle regalato il loro cuore grondante di prezioso sangue proprio ai suoi piedi
Così funzionava l’incantesimo: uccideva i draghi all’istante senza lasciarne traccia, ma prima li privava del loro cuore, luogo in cui vi era racchiuso un enorme potere magico.
I cuori ancora pulsanti diedero fiotti di sangue fresco e caldo alla ragazza, che lo raccolse nella sua magica ampolla che riusciva a contenerne almeno una decina di litri, malgrado fosse più piccola della sua mano.
Il giovane han’yō guardava la scena allibito, chiedendosi cosa fosse quella ragazza, perché umana non era di certo.
Nessun umano possedeva una così grande forza per distruggere due draghi, e oltre loro…l’intera foresta che si trovava sulla traiettoria del colpo.
-E anche questa è fatta!-      disse lei allegra mentre rimetteva il tappo alla piccola boccetta
-Ma tu, cosa diamine sei ragazzina?-         chiese il ragazzo puntandole la spada contro
La punta della spada sfiorava quasi il naso di Kagome, che impassibile ne osservava il filo luminoso e tagliente.
-Una maga. Non si vede vero?-         disse lei con ironia
-Tu non sei umana! Cosa sei?-
-Sono umana eccome babbeo! Piantala di farmi arrabbiare!-         rispose lei allontanandosi la spada dal viso con una lama di energia, apparsa improvvisamente dal palmo della sua mano
-Non puoi essere una semplice maga! Non ne ho mai visto di così potenti!-
-Perché non tutte sono disposte a regalare la propria esistenza al Signore degli Incubi, come invece ho fatto io!-
-Significa che hai votato la tua anima al male? Bene tanto mi basta per eliminarti prima che tu distrugga tutto!-
-Non ci riusciresti! E oltretutto non sono io quella che devi temere. Anzi…è nel mio interesse proteggere questo mondo se proprio ci tieni a saperlo, han’yō!-
-Che significa che non è te che devo temere? Ci sono altri maghi come te?-
-Solo uno ed è dieci volte più potente di me. Per questo devo riprendere il mio viaggio, per sconfiggerlo,  ma per colpa tua non ho ancora potuto farlo! Ora levati dai piedi cagnolino!-          
-Cagnolino? Ma come ti permetti strega?-
-Sono una maga! E poi tu sei un mezzo cane giusto? Di che ti lamenti?-
-Grrrrr…-        ringhiò lui infastidito da tali parole
-Ecco visto? Fai pure il verso dei cani! Se ti faccio un grattino alla pancia mi fai riprendere il viaggio?-         chiese provocatoria per farlo arrabbiare di più
Il giovane serrò i pugni arrabbiato. Quella ragazza gli stava parecchio sulle balle.
-Chi è il mago a cui ti riferivi prima?-         le chiese evitando di rispondere alle sue provocazioni
-Che ti importa?-
-Rispondi e basta!-     
-Non accetto ordini da nessuno, demone! Dimmi perché lo vuoi sapere!-
-Perché io cerco un potente mago, e forse potrebbe essere lo stesso.-
-Ne dubito! Il mago che voglio distruggere si chiama Naraku e non credo proprio che tu lo conosca!-
-Ma tu sì non è vero?-
-Sì lo conosco. Era il mio maestro. Ma si può sapere che sono tutte queste domande?-
-Lo sto cercando per ucciderlo! E tu mi condurrai da lui! Verrò con te quindi!-       decise, rimettendo la spada nel fodero
-Che??? Non puoi venire con me! Non voglio viaggiare insieme a un tipaccio come te!!-
-Ma noi non viaggeremo “insieme”. Siamo solo diretti entrambi verso un unico obiettivo, che è diverso.-
-Ma tu non avresti speranze di uccidere Naraku! Oltretutto come fai a conoscerlo? Perché vuoi ucciderlo?-
-Questi non sono affari tuoi! Io non ti sto facendo domande personali quindi non farne nemmeno tu!-        rispose scontroso
Già di natura non era un gran chiacchierone, se poi ci si metteva la mocciosa ficcanaso era peggio.
-Ma che essere scorbutico che sei han’yō. Te lo ha mai detto nessuno?-
-In molti. Ora dimmi dove si va e mettiamoci in viaggio!-
“Ma guarda te questo imbecille!” pensò la maga furiosa.
Ma tutto sommato forse quell’han’yō poteva anche esserle d’aiuto con la sua spada. Era sicuramente una spada particolare e potente. Le sarebbe piaciuto poterci mettere le mani sopra.
“E poi magari chissà, questo muore prima di arrivare da Naraku così me la prendo io la spada!” si disse Kagome convinta.
-Si va a nord, verso il monte Hakurei.-         rispose lei con poca voglia
-E’ lì che si trova il covo di quel bastardo?-
-Covo? Guarda che Naraku vive in un enorme palazzo di lusso. Altro che covo. Comunque no, non è lì che vive.-
-Allora che diamine ci andiamo a fare a nord?-        sbottò irritato
Di certo non era uno a cui piace perdere del tempo.
-Calmati mezzo demone. Prima di affrontarlo devo recuperare una cosa. Poi andremo da Naraku.-      spiegò la ragazza iniziando il suo cammino seguita dal demone vestito di rosso
-Tzs…che perdita di tempo!-
-Liberissimo di non seguirmi!-
-Tzs!-  
-Sai dire solo tzs?-
-Tzs! Forse, strega!-
“Oh povera me! Sarà un viaggio lunghissimo!”
-Io comunque sono Kagome e non “strega”! Tu invece…ti chiami forse signor Tzs?-          disse Kagome deridendolo
-Ah ah che divertente! Io mi chiamo InuYasha mocciosa!-
-Ti ho detto che non sono una mocciosa! Piantala!-         sbraitò irritata
Odiava essere additata come mocciosa solo per il suo aspetto.
-Ah giusto! Hai detto di essere più vecchia di quello che sembri. Quanti anni avresti? Venti? Venticinque?-
-Molti di più!-        rispose Kagome sorridendo divertita
Quel mezzo demone era davvero lontano dall’indovinare la reale età della maga.
-Trenta?-    tentò lui
-Di più.-
-Quaranta???-
-Ancora molti di più!-
-Molti di più? E quanti accidenti di anni hai? Cento?-       rispose arrabbiato il giovane perdendo la pazienza e sparando un numero a caso
-Quasi. Ho 98 anni. Ci sei arrivato in fretta.-       rispose Kagome proseguendo mentre InuYasha era rimasto più indietro a fissarla stupito
-Tu…sei una vecchia insomma?-         chiese con occhi sbarrati
-Ve…vecchia??? Sei un maleducato! Non sono una vecchia, stupido! Ho solo bloccato lo scorrere dell’invecchiamento del mio corpo grazie alla magia! Dimostro sempre vent’anni e non ho di certo il corpo di una vecchia!!!-      sbottò furibonda contro il mezzo demone voltandosi a incenerirlo con lo sguardo
-O…ok. Non te la prendere tanto!-        le disse lui notando il colore dei suoi occhi tingersi di nero
Forse era meglio non farla arrabbiare molto.
-Cammina se non vuoi restare indietro…cagnolino!-
-Piantala di chiamarmi cagnolino. Brutta strega!-
-Odioso!-
-Mocciosa!-
-Scorbutico!-
-Racchia!-
-…-
-Che c’è non rispondi? Sai che è vero quindi non replichi?-        la prese in giro lui
Voleva infierire ancora quando sentì stranamente odore di lacrime. Non la vedeva perché lei gli dava le spalle ma l’odore gli arrivò forte e chiaro.
Un po’ si pentì, forse aveva esagerato.
-Ehi mocciosa, non prendertela. Non lo dicevo davvero. Volevo solo farti arrabbiare. Non piangere.-       le spiegò lui addolcendo la voce
-Non…montarti la testa! Non me la sono mica presa per te, ma solo per un brutto ricordo legato a quella frase.-        spiegò lei asciugandosi le lacrime con stizza
-Che ricordi?-     domandò lui curioso
-Ti devo forse ricordare le tue parole? Tu non mi chiedi nulla di personale di conseguenza neanche io.-
Il mezzo demone non ribatté, infondo aveva ragione. Però un po’ gli dispiaceva  averla ferita.
Mentre proseguivano il viaggio in perfetto silenzio, Kagome ripensò alla persona che le aveva vomitato sopra quella parola così fastidiosa…
 
 
Kagome provava un nuovo incantesimo in attesa del ritorno del suo maestro.
Doveva riuscire a fondere magia nera, bianca e rossa contemporaneamente, ma non era così facile.
La grande sala in cui si trovava era adibita al collaudo di nuove e potenti magie, infatti grazie al potere di Naraku la stanza era stata resa indistruttibile.
-E’ lei chi sarebbe Naraku?-       chiese una bellissima donna vestita da miko appena la vide
-E’ una mia allieva.-       rispose il suo maestro stringendo la sacerdotessa
-Naraku cosa significa? Che fai abbracciato a lei?-         chiese Kagome innervosita
-Sono la sua donna bambinetta. Tu piuttosto, perché vivi nel palazzo di Naraku?-
-Questa è casa mia! sei tu l’estranea!-
-Oh non credo proprio1 Naraku tesoro, perché non mandi via questa racchia. Mi infastidisce vederla.-
-Come preferisci mia cara. Kagome è tempo che tu sparisca.-
-Cosa? Mi stai mandando via? Ma come puoi farmi questo dopo averti dedicato tanti anni della mia vita?-
-Appunto! Stai qui da troppo! Sparisci se non vuoi che ti faccia fuori!-
-Ma io…-
-Niente ma brutta racchia! Vattene via!-      si intromise la miko divertita dalla scena
-Va bene me ne andrò. Ma questa me la pagherai Naraku! Stanne certo!-         disse la maga uscendo dalla sala
-Non sai che paura che ho piccola Kagome!-          ironizzò il mago ridendo di gusto
Ciò che Naraku ignorava in quel momento è che una donna ferita è l’arma più pericolosa che esista…
 
 
“Stupido idiota! Avrebbe fatto meglio ad uccidermi davvero! Non si è neppure accorto che prima di andarmene ho strappato dal “Libro Dei Grandi Incantesimi” la formula per risvegliare Ruby Eyes Dirus. Quando metterò le mani sulla Shikon non potrà fermarmi nemmeno coi suoi più potenti incantesimi. Lui vuole ottenere il potere dei cinque Lord oscuri del caos. Bene che lo ottenga pure! Io metterò le mani sul potere del loro Signore e padrone, colui che li ha generati. Così vedremo chi dei due è più forte! Preparati Naraku…mi vendicherò per ciò che mi hai fatto!”
 










 
 
 
 
 
Buona domenica   ^_^
Immagino che già in molti stiano confabulando per organizzare mia dipartita T_T ma che ci posso fare se penso sempre nuove storie?  T___T
Per questa storia mi sono ampiamente ispirata a The Slayers, il mio manga e anime preferito dopo InuYasha. L’idea mi è venuta guardando questo video  la settimana scorsa.
Quale modo migliore per unire i miei due anime preferiti??? Questo ovviamente ^_^
Ho visto che recentemente replicano l’anime su mediaset extra ma non utilizzano più la canzone di Cristina D’avena usata nel 1997 quando andò in onda la prima volta, e sinceramente lo trovo un peccato perché quella è una delle poche canzoni che mi piacessero della D’Avena. Il titolo della storia era alquanto ridicolo però la canzone mi piaceva ^_^
Già che replicano The Slayers, mediaset potrebbe anche replicare Magic Knight Reyearth, non sarebbe male. Oppure Batticuore Notturno.  I migliori anime li davano quando ero piccola accidenti!!!! E tu RAI replica Guru Guru ti prego! Era l’anime più divertente che avessi mai visto!!!
Eh beh…scusate l’attacco di nostalgia  =_=  ogni tanto sclero… ( e poi chissà magari scrivendolo li rifanno davvero ^_<
Ditemi che ne pensate, in questa storia non ci sarà una Kagome debole, indifesa e dolce, ma tutto il contrario. Non ci sarà molto romanticismo ma tanta avventura una volta tanto ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
 
 
   
 
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