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Autore: mikaru99    08/09/2013    6 recensioni
“Guanda che succede sempre così: prima escono da amici, poi vanno al cinema, si tengono per mano e, prima ancora di rendersene conto sono già sull’altare!”
Un Thorin come padre: severo, inflessibile, duro, ma essenzialmente di animo gentile.
Un Fili alquanto protettivo e vivace, che è vissuto viziando il fratellino, ma che vuole solo godersi la vita con gli amici e con la sua ragazza.
E infine il più piccolo, un Kili nel bel mezzo della sua adolescenza, ribelle, capriccioso e iper geloso del fratello maggiore.
Insomma…una famiglia assolutamente tranquilla...
Questa è la prima storia che pubblico su “Lo Hobbit” Vi pregherei quindi di perdonarmi qualche erruruccio e di lasciarmi una sincera recensione su cosa ne pensate!
Genere: Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: AU | Avvertimenti: Incest
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Erano le 11 di mattina e il giovane Fili si svegliò.

Poi si girò a guardare il fratellino che dormiva profondamente nell’altro letto. Si alzò silenziosamente e sgusciò in cucina dove c’era il padre a fare colazione.

“Ehi zio…che hai?” chiese il ragazzo notando l'espressione del genitore.

“Eh? No…niente Fili...finisci di mangiare” rispose distrattamente Thorin per poi continuare a leggere in tranquillità il suo giornale.

“Senti, devo dirti una cosa…ieri....che lo sai come ha reagito Kili...quando sono salito per andare a letto ho visto Celist uscire dalla nostra camera in lacrime...le ho chiesto cosa avesse ma lei ha fatto finta di nulla...” spiegò il biondo.

In realtà non sapeva perché lo stesse dicendo a suo zio, rischiando seriamente di mettere Kili in guai ancora più seri, ma non sapeva cosa fosse successo a suo fratello e la cosa lo turbava parecchio.

“Quando sono entrato nella camera, Kili non dormiva ancora, così gli ho chiesto cosa fosse successo....e mi ha trattato male, tu sai perché? Infondo fino a poco fa sembrava lo stesso di sempre…”

“Non ne ho idea…forse era stanco, è tornato a casa arrabbiato…ma penso che oggi riavremo il combina guai di sempre!” disse Thorin in segreto sperando nelle sue parole.

“Papà senti...”

Ahiahiahi!

Papà?

Quando Fili l'ho chiamava papà con quel tono, si preannunciavano idee capaci solo di far divertire i due monelli e di far venire a Thorin un'emicranea con i fiocchi.

“Dimmi...” disse sorseggiando il caffè, fingendosi intoccabile mentre invece aveva iniziato a sudare freddo, preparandosi al peggio.

“Perché non andiamo da qualche parte a divertirci? A Kili piacerebbe molto...e anche a me...è da molto che non facciamo qualcosa tutti e tre insieme....e ci portiamo anche Celist, così le risolleviamo un po' il morale...eh?”

“mi sembra tu abbia dimenticato un particolare non trascurabile...” disse Thorin serio.

Fili aggrottò le sopracciglia non capendo a cosa si riferisse.

“Ehm...quale...sarebbe...emh...papà?”

“Bhe è semplice figliolo...vedi...VOI DUE SIETE IN PUNIZIONE...l'avevi dimenticato? Deve essere stato l'alcool che ti sei bevuto ieri sera quando sei sgattaiolato fuori casa per andare a una festa...”

A Fili mancava poco che cadessero le braccia.

Insomma...lui era preoccupato per suo fratello...

Cercava di sistemare le cose tutto da solo...e Thorin...

Lui pensava a cose di questo genere...

Maun Durin ottiene sempre quello che vuole...il problema è che qui ce n'erano due.

“Dai....non ti sto chiedendo di toglierci la punizione...ci mancherebbe altro”

Batte sulla difensiva.

“Semplicemente ti sto chiedendo di andare da qualche parte tutti insieme...scegli tu il posto, ma passiamo un po' di tempo insieme...siamo una famiglia!”

Ah...ecco...

Ci mancava solo che anche Fili avesse ereditato i potere di persuasione da sua madre....

Non erano certo ai livelli di quelli del fratello...

“E va bene...ma solo per oggi...preparatevi io vi aspetto in macchina...”

….ma erano comunque già qualcosa.

Fili, dopo aver regalato allo zio un di suoi sorrisi più radiosi e lucenti (lucenti in senso letterale...aveva certi denti bianchi che a guardarlo troppo sorridere in questo modo si rischiava la cecità) si alzò e si diresse verso la camera dove Kili dormiva.

Scoprì che suo fratello era andato a letto completamente vestito!

Buon sangue non mente...

Ma sta volta sarebbe stato meglio dire:

Cattivo sangue non mente mai...decisamente.

“Kili…ehi, Kee...svegliati fratellino su…”

“…mmmmh…”

“Dai…a papà l’arrabbiatura è po’ passata, te la puoi cavare semplicemente chiedendo scusa…per questa volta ti farai perdonare facilmente…”

“Eh…chi ha detto che io voglio il suo perdono?! Chi a detto che voglio chiedere scusa a lui?!” esclamò il ragazzino arrabbiato.

Fili spalancò i meravigliosi occhi color del cielo sereno mentre sentiva tutte le sue speranze andare in frantumi come cristalli.

Evidentemente l'atteggiamento di suo fratello non era migliorato di una virgola...anzi, se possibile era ancora più sfacciato di ieri.

“C-cosa…Kili! Ma…senti quello che dici?”

Il bruno si era seduto sul letto e ora guardava suo fratello con un sorrisetto maligno sulla faccia.

“Certo che lo sento! Non sono mica un’idiota come te! Che spara cazzate senza un filo logico e senza ritegno!”

“MA…KILI! CHE COSA STAI DICENDO?!”

“Sto dicendo che sei un cretino e mi vergogno di essere tuo fratello...che mi vergogno di essere il figlio di Dis e Vili...e il nipote di quel barbuto!”

“COME PUOI PARLARMI IN QUESTO MODO?!”

“Ti parlo nel modo più semplice che tu possa capire, cioè quello degli idioti!”

E qui Kili rise e rise con una risata maligna, contento di aver ferito il fratello e di vedere nel suo sguardo l’assoluta impotenza.

Già.

Fili era impotente di fronte a suo fratello minore.

Non sapeva come rispondere alle sue beffe.

Kili non si era mai comportato così.

Era come se tutto quello che conoscesse di suo fratello fosse sparito nel giro di una notte.

O forse questa cosa andava avanti ormai da tempo....e lui non se n'era accorto.

Ma una cosa era certa.

Di fronte a lui c’era una persona che non conosceva e ne aveva paura.

Non sapeva cosa potesse essere successo a quel ragazzo.

Si odiava.

Si sarebbe odiato per tutta la vita.

Ma doveva farlo.

Non poteva permettere a suo fratello di mettergli i piedi in testa...e di trattare tutti come se fossero nullità degne solo del suo disprezzo.

Le stesse persone che gli avevano sempre voluto un bene dell'anima.

“E così…io sarei un’idiota per te?” chiese.

“Sì!”

CIAFF!

Con uno scatto fulmineo Kili aveva dato a suo fratello un sonoro schiaffo.

In pochi secondi la guancia destra di Kili diventò rossa.

Il ragazzino guardò il fratello con disprezzo e odio messi assieme. Senza aggiungere altro, stanco di quella situazione che gli era notevolmente sfuggita di mano, uscì dalla stanza.

Si sentì un verme per quello che aveva fatto.

“Idiota! Idiota! MIO FRATELLO mi ha dato dell’idiota!”

Fili era fuori di se.

Non riusciva a capacitarsi di quello che Kili gli aveva detto.

E che veramente lui gli avesse dato uno schiaffo.

Tornò in cucina con la faccia livida di rabbia.

“Eccoti....ehi Fili tesoro...che hai?”

“Eh…niente Celist…ho avuto una “discussione” con mio fratello…”

“Che ha detto?” la voce di Thorin lo fece trasalire, anche se non se ne spiegò la ragione, voleva solo evitare di vedere chiunque della sua famiglia per quella giornata o era certo che sarebbe impazzito sul serio

“Chi, cosa…?”

“Ma come chi....Kili! Ha detto se viene a fare questa stupida gita con noi?” chiese lo zio, domandandosi seriamente in cosa avesse sbagliato con loro....erano usciti di senno tutti e due?

“Ha detto…ha detto di sì! Ovvio no? Certo che andiamo....siamo tutti molto contenti che tu ci abbia dato il permesso...emh....papà!”

Pazzia permanente...arrivo!!!

“Meno male...sai a giudicare dal suo comportamento di ieri pensavo che non sarebbe venuto.....ma forse era solo stanchezza” sospirò Celist felice.

Sì certo...solo stanchezza...

Ma stiamo scherzando?!

Neanche se uno non dorme per mesi interi diventa così irascibile!

“Aspettate solo un attimo che…vado a vedere se è pronto…” “Ok...”

Fili tornò in camera.

Sperò che almeno stavolta non fossero volati insulti e schiaffi. Aprì la porta ed entrò.

Suo fratello si stava cambiando la maglietta.

“Ehi Kee…quando hai finito di vestirti ti va di venire con me papà e Celist...andiamo a prendere il necessario per la gita?”

Kili lo guardò come se avesse detto la più stupida domanda che potesse mai dire.

Non rispose.

“Allora…hai perso la lingua?”

“No”

“Finalmente parli…allora vieni?”

“HO DETTO DI NO!” gli urlò.

Era visibilmente arrabbiato.

E aveva ancora la guancia rossa.

Fili sospirò profondamente contando fino a dieci e pregando ogni divinità esistente di sostenerlo dandogli la pazienza di cui, ne era dolosamente certo, avrebbe dovuto usufluire per poter sopravvivere una giornata con suo fratello.

“Senti fratellino....non so il perché di questo tuo atteggiamento...” Poi si impose di apparire più duro in modo che il fratello capisse che stava parlando seriamente.

“Ma vedi di darti una calmata…non mi piace proprio per niente il tuo tono…”

Kili per un attimo sembrò essere incerto sul da farsi.

Un lampo di tristezza e dolore attraversò i suoi occhi scuri.

Fili l'aveva visto e per la prima volta si chiese seriamente se fosse successo qualcosa...se suo fratello si sentisse obbligato a comportarsi così male...

Tuttavia quando parlò di nuovo, nei suoi occhi ricomparve la stessa rabbia e la stessa malizia....che Fili pensò di esserselo solo immaginato

“Io parlo come mi pare e piace, non sei tu a dovermi dire come devo parlare…”

“Dì UN PO’ KILI, VUOI UN ALTRO SCHIAFFO?!”

Fili era già pronto.

Ma non era sicuro che con gli schiaffi, il rapporto tra lui e il suo fratellino si sarebbe riaggiustato.

Kili non rispose, abbassò lo sguardo per non vedere gli occhi azzurri davanti a sé.

Fili si sentiva deluso...ma alla fine si costrinse ad accettare che suo fratello non sarebbe venuto se non costretto...e lui non aveva nessunissima intensione di portarlo con loro con la forza.

Sospirò e si diresse verso la porta.

“Allora andremo solo io e papà…dico a Celist di rimanere qui con te...peccato...”

Aprì la porta.

“Aspetta…”

“Che c’è?”

Non si era neanche voltato, l'espressione sprezzante di suo fratello era in grado di ferirlo più di ogni altra cosa.

“Vengo anch’io…”

Fili si stupì.

Poi però sorrise e disse:

“D’accordo…allora finisci di prepararti”


 

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Eccomi di nuovo qui....bhe, direi proprio che sta volta ho aggiornato prima rispetto ai soliti standard....arà che l'inverno è alla porte e con lui tornano anche le energie e la voglia di scrivere. Bhe, anche con la lunghezza direi che sono migliorata e mi scuso per il capitolo precedente.....non so neanche se è il caso di definirlo un capitolo viste le dimensioni riprovevoli!

Comq chissà come sarà questa giornata in famiglia....verso la fine della conversazione Kili ha abbassato la cresta....ma pensate forse che se ne starà buono buono per tutta la “Giornata in Famiglia”?

Bhe direi che mi conoscete abbastanza da rispondervi anche da soli!

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