Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: sammyloveskiddo    09/09/2013    1 recensioni
Lindsay, 16 anni. Vive a Miami ma è costretta a trasferirsi ad Atlanta a cause del suo brutto rapporto con la madre, ma lei non sa che le aspetterà una nuova vita.
Ok, questa è la mia prima ff qui su EFP, ed è abbastanza particolare per me, per vari motivi che non sto qui ad elencare, ahahah.
Spero però che la storia vi piaccia e che la seguiate in tanti, io ci tengo parecchio.
Un bacio grande, Sammy. :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Arrivai a casa con la testa completamente su un altro mondo, infatti poco dopo andai a sbattere contro il muro.
-Porco di quel porco!- imprecai.
Mi tenni la testa con la mano e mi diressi in cucina a prendere una borsa di ghiaccio, intanto mi vibrò il telefono nella tasca posteriore dei miei jeans.
*1 nuovo messaggio*
Da: Sconosciuto
Sei bellissima Lin, mi manchi già.

Lessi quel messaggio altre cinque volte e poi capii che quel messaggio me l'avesse inviato Justin.. Non riuscivo a capire il perché di tutti quei complimenti e cosa più preoccupante, non riuscivo a capire perché stessi sorridendo come una grandissima deficiente a quel dannato schermo.
A: Justin. 
Smettila di ripetermelo, davvero, mi da fastidio.

Sono una grandissima lunatica lo so, ma sono fatta così, prendere o lasciare. Mi vibrò di nuovo il telefono.
Da: Justin. 
Non posso farci nulla, e comunque ti sto solo dicendo la verità. ;)

Bah, gli uomini. Decisi di non rispondergli ed andai in cucina, dove presi un bicchier d'acqua e mi feci un panino; guardai l'ora ed erano solo 13:15. Non sapevo cosa fare...
Salii in camera mia e frugai nella mia borsa in cerca del mio pacchetto di sigarette. Dopo una ricerca senza fine, lo trovai e ne estrassi una: non fumavo da tantissimo tempo e dopo averla accesa feci un lungo tiro.
Dalle mie labbra uscii un cerchio perfetto, ricordo che è stato il mio ex ragazzo a Miami ad avermelo insegnato. Oh, come mi mancava la mia Miami.
Dopo il mio trasloco in effetti non avevo praticamente stretto amicizia con nessuno, tranne con Tamara e Justin. Già. Justin. Non riuscivo davvero a capire per quale motivo mi trovavo sempre a pensare a lui, tenendo conto che io no lo sopportassi ma stavo sempre in sua compagnia. Cosa senza senso logico visto che non lo sopportavo... Giusto?
Tra un pensiero e l'altro finii la mia sigaretta, e mi resi conto di sentirmi tremendamente sola... Presi il mio cellulare e digitai il numero di mio padre, sperando che avrebbe subito risposto.
Risposta sbagliata.
Come se il karma ce l'avesse con me, rispose la segreteria telefonica, ma decisi comunque di lasciargli un messaggio.
"Ehm.. Ciao papà. Come stai? Volevo solo dirti che mi manchi tantissimo e mi sento così sola in questa grande casa.. Appena puoi fatti sentire, ok? Aspetto con ansia che arrivi il fine settimana così ci rivediamo. Ti voglio bene... Ciao."
E riattaccai. Erano appena le due del pomeriggio, e io non avevo idea di come far passare il tempo, così iniziai a cercare qualcosa che potesse tenermi occupata: trovai il mio libro preferito, "Uno splendido disastro".
Nonostante l'avessi già lett una decina di volte, ogni volta era come la prima, e non sarei riuscita a stancarmi facilmente di quel libro. 
Entusiasta, mi immersi nella lettura.
***
Mi sveglia con il libro sul petto, a causa del mio iPhone che continuava a vibrare senza sosta nella tasca dei miei pantaloni.
-Ma perché diavolo non lo spengo mai quest'affare!- dissi tirandolo fuori.
*Chiamata in arrivo: Justin.*
Non potevo credere che mi avesse appena svegliata dal mio sonnellino.
-Per l'amor del cielo Justin, cosa devi dirmi di così importante da svegliarmi dal mio pisolino?- gli dissi tutto d'un fiato.
-Mi hai chiamato... Justin?- risposte sorpreso.
-Sì, e allora? E' il tuo nome o sbaglio? Dimmi che vuoi e basta.-
-Ciao anche a te Lindsay. Io sto bene grazie, e tu? Le buone maniere fanno parte di te al quanto vedo.-
-Oh andiamo, non farai mica l'offeso ora? Sai benissimo come sono fatta. Ora, posso sapere il motivo della tua chiamata?-
-Niente, volevo solo dirti che domani parto per il tour...-
-E...?- lo incitai a continuare.
-Mi chiedevo se volessi venire con me.-




yo bitchez, Sammy's back!
wow, è da più di un anno che non aggiorno, non va bene.
mi scuso subito per la lunghezza mini mini del capitolo,
mi rifarò nel successivo, i promise.
ad ogni modo, come state? avete passato delle buone vacanze?
ecco a voi il capitolo, spero sia di vostro gradimento!
non preoccupatevi, il prossimo è già in fase di stesura eheheh.
fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni!
continuo a minimo 4 recensioni, make me happy. c:
alla prossima, un bacione. ♥
@ontari0sboy  on twitter.
  
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