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Autore: fanniex    09/09/2013    1 recensioni
Pensate a Sherlock Holmes. Unitegli una dose di Poirot e una generosa spolverata di Ispettore Barnaby. Amalgamate il tutto, dandogli un aspetto un po' più seducente e piazzatelo in una Londra di un tempo non ben definito, alle prese con un classico intrigo british style. Questo è il detective John Elias!
Genere: Commedia, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. THE SCIENTIST!

“Allora, saputo qualcosa d’interessante dal giovane Rivers?” - Mi interrogò Elias con la sua consueta delicatezza, non appena tornai alla villa. Gli riferii ciò che Anthony mi aveva raccontato e della nostra visita al lago. Il detective apparve perplesso quando finii il mio resoconto.

“Che c’è che non va?” - Gli domandai.

“La morte di William Donager! Non quadra!”

Gli feci notare che rientrava perfettamente nella logica della maledizione.

“Avresti ragione se William fosse stato biologicamente un Donager. E lui non lo era!”

Glielo aveva svelato la bella Corinne, dopo soltanto un paio di lusinghe. Il tocco magico di John Elias non aveva fallito nemmeno stavolta, a quanto pare. Quello dunque era uno dei piccanti segreti di famiglia. Uno di quelli ai quali una donna come la attuale viscontessa non avrebbe proprio saputo resistere. Stando ai pettegolezzi, la moglie di Peter era già incinta quando sposò l’erede dei Donager, ovviamente all’insaputa di tutti. E di certo non del futuro marito. Il segreto era rimasto tale fino alla morte dei due gemelli, in quell’esplosione. L’allora lady Donager non resse il colpo e, in preda ad un tremendo crollo psichico, rivelò al visconte la verità sulla paternità di William. La maledizione aveva centrato il bersaglio giusto, puntando agli effettivi primogeniti del visconte. Per questo la morte di William non aveva senso.

“Ero convinta che lei non credesse alla maledizione!” - Feci notare a Elias.

“Infatti non ci credo!” - Mi disse, serio in volto. - “Ma non credo nemmeno alle coincidenze!”

Il visconte ci raggiunse poco prima del tramonto. Sembrava essersi ripreso un po’. Il colorito era più vivace. E anche l'occhio era più brillante.

“Sono lieto che si senta meglio, signor visconte!” - Lo accolse Elias, con insolita cortesia.

“Grazie! Ero solo un po’ stanco … non dormo molto ultimamente. Con tutte queste preoccupazioni per i bambini.”

“Sua moglie dubita dell’esistenza della maledizione sul suo antenato!” - Gli sottolineò il detective.

“Corinne è americana!” - Bofonchiò sir Harry. - “In cosa credono loro? In Mickey Mouse?”

“Mi pare di capire che lei invece ci crede?”

“Ho seppellito quattro fratelli e quattro nipoti! Nessuno di loro a vissuto più di cinquant’anni. Come faccio a non crederci?”

“Ora se la sente di parlarci della sua famiglia?” - Lo invitò Elias.

Il visconte si versò un dito di whisky e si abbandonò placidamente sulla sua poltrona.

“Converrà anche lei che sarà opportuno partire da mio padre …”

Il vecchio Donager, che sorprendentemente per un Donager era morto di vecchiaia, alla veneranda età di ottantasette anni, per sfuggire all’atavico castigo aveva rinunciato a sposarsi e ad avere figli. Il nome dei Donager sarebbe morto con lui, ma con lui sarebbe cessata anche la maledizione. Purtroppo, come spesso accade, l’amore si manifesta più forte di ogni ferrea convinzione. Conobbe la madre di sir Harry già in tarda età, quando la ragazza aveva invece solo poco più di vent’anni. Si sposarono in fretta e furia. Il visconte pensava di aver sprecato troppo della sua vita per colpa di quella maledizione.

Per qualche anno i Donager furono una famiglia davvero felice. Erano appena stati allietati dalla nascita del terzo figlio, quando il primogenito morì per una meningite. Poco dopo, all’ultimo nato, Terrence, fu diagnosticata una grave affezione al sistema nervoso che non gli avrebbe lasciato scampo. I due coniugi furono prostrati da quel doppio tragico colpo e il pensiero della maledizione ricominciò a riprendere possesso della mente del visconte, appesantita dai forti sensi di colpa. Aveva voluto sfidare la sorte e lei ora gliela stava facendo pagare a carissimo prezzo.

Trascorse qualche anno e la salute di Terrence parve migliorare. Non c’erano cure che potessero aiutarlo, ma la malattia non progredì rapidamente così come i medici avevano previsto. Con i trattamenti adeguati e il giusto esercizio fisico che gli facesse mantenere attiva la muscolatura, probabilmente avrebbero potuto tenerlo in vita per il tempo necessario per mettere a punto una terapia efficace. I Donager erano talmente felici per la bella notizia che pensarono di festeggiare con un altro bambino, Thomas e, poco dopo, allargarono nuovamente la famiglia con l’arrivo di Harry. Il vecchio Donager morì qualche anno dopo la moglie, lasciando il secondo figlio Peter erede universale.

Come già sapevamo, Peter sopravvisse ai suoi figli, e alla sua morte il titolo di conseguenza passò a Terrence. Il terzo fratello, per quanto infermo e dalla salute cagionevole, era una vera forza della natura. Compensava in spirito tutto ciò che il suo corpo gli negava. Era sempre allegro e gioviale con tutti, per questo nessuno si era accorto di quanto, con gli anni, le sue condizioni fossero peggiorate. Ebbe un attacco terribile che gli provocò un arresto respiratorio, soltanto pochi mesi dopo aver ereditato. Ovviamente morì senza figli e il titolo passò in mano al fratello successivo.

Thomas Donager era tutto l’opposto del fratello. Forte e atletico nel corpo, ma dal carattere dispotico e tremendamente ambizioso. Amava sfrenatamente la bella vita e gli agi che la sua posizione gli consentiva. Malauguratamente, anche la vita del quindicesimo visconte era destinata a finire presto. Cinque anni dopo, ad un party in suo onore assaggiò una porzione di pasticcio di granchio e diventò improvvisamente gonfio e paonazzo. Cominciò a boccheggiare e in pochi secondi cadde in terra esanime. I soccorsi non arrivarono in tempo. Il medico legale accertò che il visconte aveva sviluppato nel tempo una forma di allergia a diverse sostanze, tra cui le arachidi, di cui ne furono trovate tracce nel pasticcio. L’ingestione accidentale gli aveva provocato uno shock anafilattico fatale. Poi, soltanto pochi giorni più tardi, Alexander, il figlio di Thomas, rimase vittima di quella disgrazia con la pistola.

E ora sarebbe toccato a sir Harry!

***
n.d.a.
THE SCIENTIST! dei Coldplay. In riferimento a Sir Harry.
A presto

   
 
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