Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |       
Autore: rainicornsan    10/09/2013    3 recensioni
Tutti i miei simili mi stanno alla larga, perchè non devono assolutamente avvicinarsi a me.
Perchè se mi si avvicineranno, rimarrebbero con me per l'eternità, fino alla morte.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della più antica leggenda degli Angeli Piangenti.
Sono l'Angelo più pericoloso per i miei simili.
Non tanto per me stessa, ma per il luogo in cui mi trovo, e dal quale non potrò mai spostarmi.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della Grotta di Specchi.
Sono imprigionata qui da sempre.
Non posso muovermi. La mia immagine riflessa, la mia immagine mi guarda da tutti i lati.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Angeli Piangenti, Doctor - 11, River Song, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti... Sono lieta di affermare che questa è la seconda fanfiction nel fandom del dottore.
La prima è River's song, per i possibili interessati... Spero davvero vi piaccia... Buona lettura!



Dove Cabiria parla. 


Sono fatta di sofferenza. Sofferenza allo stato puro.
Una cosa che neanche il Dottore sa. Il Dottore che io temo.
Vorrei che venisse da me allo stesso tempo. Vorrei che mi aiutasse. Vorrei che comprendesse la mia situazione.
Tutti i miei simili mi stanno alla larga, perchè non devono assolutamente avvicinarsi a me.
Perchè se mi si avvicinassero, rimarrebbero con me per l'eternità, fino alla morte.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della più antica leggenda degli Angeli Piangenti.
Sono l'Angelo più pericoloso per i miei simili.
Non tanto per me stessa, ma per il luogo in cui mi trovo, e dal quale non potrò mai spostarmi.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della Grotta di Specchi.
Sono imprigionata qui da sempre.
Non posso muovermi. La mia immagine riflessa, la mia immagine mi guarda da tutti i lati.
Il Dottore sa che non possiamo muoverci se guardati, ma non sa che non possiamo muoverci se guardati anche solo da noi stessi negli occhi.
Il Dottore non sa neanche il modo orribile in cui veniamo creati.
Non solo se guardati da un'altra specie negli occhi, che si trasforma lentamente in noi.
Così ci moltiplichiamo. Ma in un altro modo nasciamo. Nascere e moltiplicarsi sono due cose molto diverse.
Le persone che provano la sofferenza più grande dell'universo si mutano lentamente in noi.
Una persona così depressa nasce solo una volta ogni cento anni.
E quindi, un Angelo nasce una volta ogni cento anni.
Ripeto che siamo fatti di sofferenza allo stato puro.
Io sono nata da una giovane ragazza. Una bella e dolce ragazza.
Una ragazza senza nessuno al mondo. Una giovane donna sola.
Aveva diciannove anni. Si chiamava come me, Cabiria.
E forse, questo nome dannato ombraggiava anche quel poco di felicità che aveva ancora.
Non so nulla di Cabiria, eccetto i motivi della sua trasformazione in me.
Morte di tutti i parenti, in un'esplosione nella fabbrica in cui lavoravano.
Un fidanzato che la usava senza scrupoli. Una seduta di piacere e via.
Due amiche trasferite da poco su un'altro pianeta del sistema.
Senza soldi. Di città in città.
Fino a ritrovarsi qui. Lei aveva già le braccia nelle mie braccia, il collo nel mio collo e il busto nel mio busto.
Qui il suo volto nel mio e le sue gambe nelle mie. E le mie ali, la mia veste.
E l'unica cosa che seppe fare era piangere, piangere e piangere.
Nacqui con le lacrime che scorrevano ferme sulle mie guancie.
Le lacrime sono e rimarranno di pietra finchè mi guardo. Non posso asciugarmele.
L'unica cosa che posso fare è restituire lo sguardo a me stessa.
Purtroppo per me, nella Grotta di Specchi c'è sempre luce.
Di giorno. E di notte, grazie a quel dannato soffitto che emana una lieve luce dai cristalli fosforescenti, che viene riflessa dappertutto.
Sono ormai diciannove anni che sono rinchiusa qui. E non è una coincidenza che parli proprio ora.
A giorni, a settimane, a ore, forse anche a secondi, il Dottore arriverà.
E la leggenda si compirà. 
La risposta alla Domanda verrà svelata...
                 
                                                  Dottor chi?

E' una cosa da brividi, anche se non posso rabbrividire, il fatto che la Domanda sia scolpita sui miei occhi.
Sulle mie pupille. E la scritta brucia come il fuoco.
Sono diciannove anni che sono bloccata in questo urlo muto e disperato di dolore, e ora lo voglio.
Voglio lui. Voglio il suo corpo. Voglio ucciderlo. Voglio il Dottore.

Salve a tutti di nuovo! Spero vi sia piaciuto il primo capitolo! Vi saluto al prossimo!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: rainicornsan