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Autore: rainicornsan    12/09/2013    1 recensioni
Tutti i miei simili mi stanno alla larga, perchè non devono assolutamente avvicinarsi a me.
Perchè se mi si avvicineranno, rimarrebbero con me per l'eternità, fino alla morte.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della più antica leggenda degli Angeli Piangenti.
Sono l'Angelo più pericoloso per i miei simili.
Non tanto per me stessa, ma per il luogo in cui mi trovo, e dal quale non potrò mai spostarmi.
Perchè io sono Cabiria, l'Angelo Piangente della Grotta di Specchi.
Sono imprigionata qui da sempre.
Non posso muovermi. La mia immagine riflessa, la mia immagine mi guarda da tutti i lati.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Angeli Piangenti, Doctor - 11, River Song, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi, servito su un piatto d'argento, il capitolo 2, dove entrano in scena il Dottore [*-* <3<3] e River Song.
Ebbene sì miei beneameati lettori, questa è una delle volte in cui il Dottore viaggia con River (io la adoro! Non so voi!).
Comunque ecco a voi un altro ENTUSIASMANTE (togliendo la semi depressione di Cabiria!) capitolo.

Un rumore mi mette all'erta. Vorrei potermi voltare, ma non posso.
Guardo impaurita dagli specchi chi è che è entrato.
E' lui! Non ci posso credere! E' il Dottore! Ed è accompagnato da una donna con riccioli biondi, dall'aria piuttosto sveglia, con la quale sembra essere in grande confidenza.
Magari è sua moglie o la sua ragazza. Non mi importa più di tanto. Ucciderò anche lei.
Se potessi anche solo fare un minuscolo movimento, mi asciugherei le lacrime e mi coprirei il volto con le mani,
come facciamo sempre prima di attaccare, in modo che il nostro vero volto venga svelato solo alla fine, per aumentare la paura della vittima.
E' notte. Mezzanotte, forse. Ho sentito la campana sonica del paese suonare dodici rintocchi.
E cosa vogliono ora questi qui da me? Non voglio che mi uccidano. Ma lo farò io prima di loro. 
Anche solo un passo falso, e io riuscirò a muovermi, e li toccherò.
Basta anche solo che sonicizzi il soffitto di cristalli, un attimo di buio, e io potrò fare qualunque cosa.
Uscirei dalla grotta, e poi li toccherei... Ma invece di spedirli nel passato e basta, potrei anche ucciderli.
Ucciderli spezzandogli il collo e bevendo il loro sangue.
La morte è un controsenso. La morte è parte costituente dell'energia temporale di cui ci nutriamo e allo stesso tempo è la cosa che crea più paradossi di tutte le altre cause.
La morte è energia temporale. Bere sangue alla lunga può ucciderci, così la maggior parte delle volte dobbiamo rispedire nel passato le persone.
Il Dottore si accorge della mia presenza.
Mi guarda e dice: "River, eccone uno. In questa zona ce ne sono centinaia. Potremmo semplicemente scappare, oppure ucciderli tutti con un gigantesco paradosso.".
Lei ridacchia e gli sistema il farfallino: "Lo sai bene cosa faremo...".
Gli riavvia i capelli e mi si avvicinano.
"Tu... Tu soffri, non è vero?".
Io vorrei annuire, vorrei dirgli che non si sbaglia. Ma non posso.
"Io spegnerò un attimo le luci. Dammi in qualche modo la tua parola che non tenterai di ucciderci.".
Che idiota. Come faccio a parlare?
"Lo sai che non può. E sai nello stesso momento che c'è un solo modo.".
Lui si arrabbia e le risponde: "No. No. No e ancora no! Non te lo farò fare una seconda volta. Ti indebolirebbe.".
Lei non rispose, semplicemente, con un'espressione decisa in volto, mi si avvicinò e mi appoggiò le mani sulle guancie.
"Che diavolo?!".
Pensavo che fosse stato il Dottore a parlare, invece è stata la mia mente.
River è scossa dagli spasmi. Prova dolore. Lo vedo.
Ho una voce dolce, abbastanza limpida.
La voce di Cabiria.
"Come ti chiami?".
"Il mio nome è Cabiria. Il nome di una ragazza. Io so cose di noi che tu neanche immagini. Cose che neanche tu sogni, Dottore.".
"Soffri. Io non posso guardarti negli occhi, oppure diventerò te. Ma perchè soffri?".
"La Domanda è nei miei occhi.".
Lui avanza con passo deciso e toglie le mani di River da me.
"NON FARLO MAI PIU', RIVER SONG, MAI PIU'!".
Lei tiene gli occhi bassi, con un lieve ma esausto sorriso sulle labbra: "Farei qualunque cosa per te, lo sai, caro.
Ascoltami, Cabiria. Torneremo domani, con un modo per comunicare che non comporti sofferenza umana.".
Io vorrei annuire e dire che ho capito. Ma non posso.


Ciao a tutti! Vi faccio un piccolo spoiler per il prossimo capitolo: come avete capito, River e il DOttore torneranno.
Hahahaha! Chissà che spoiler! Ciao alla prossima!
   
 
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