11/09/2013
1 recensioniSono di nuovo davanti alla porta del giorno prima, dopo un’esasperata giornata di scuola sotto le critiche di Luke. Ero anche incazzata con Niall, che non si era presentato a scuola.” Ci vediamo domani a scuola” col cavolo! Entro di malavoglia nel locale, pensando che per di più al pomeriggio avrei dovuto sopportare Harry. Mi aspetto di vedere una chioma di capelli ricci e uno sguardo strafottente ad aspettarmi, invece mi trovo un ragazzo con i capelli di un marrone chiarissimo, sempre con un ciuffetto verso l’alto, come il ragazzo del giorno precedente. Alzo un sopracciglio e mi avvicino al bancone. Il ragazzo si gira scrutandomi; notai subito che ha due bellissimi occhi azzurri.- Emm, ciao!- dice lui, con una voce piuttosto cristallina, per essere quella di un maschio e della sua età.- Ciao… Non c’è Harry?- chiedo io.- No, oggi è il suo giorno libero.- Ah.- Emm, io sono la ragazza.. nuova.- dico, sorridendogli leggermente. Lui mi guarda per un po’, sorridendomi anche lui.- E bravo, il nostro Harry. Liam!- urla poi, facendomi sobbalzare.- Che c’è?- urla un’altra voce.- Vieni qua!-. Subito arriva un ragazzo, anche lui con i capelli sparati in aria, come gli altri due.- Dimmi.- chiede… Liam?- Tu lo sapevi che Harold aveva una ragazza?- chiede il ragazzo dagli occhi azzurri. È? Harold? Ragazza?. Oh. No. Liam aggrottò leggermente le sopracciglia, sorpreso dalla notizia del suo amico, grattandosi leggermente la testa, perplesso.- No, no… che hai capito?- chiedo agitando le mani in avanti; tutti e due mi fissano.- Io sono la ragazza nuova che ha assunto Harry, per un mese di prova!- spiego.- Annn, ho capito! Si me lo aveva accennato!- dice il ragazzo dagli occhi azzurri, sbattendosi una mano sulla fronte, per poi allungandomela.- Piacere, Louis!- si presenta finalmente.- Hope.- rispondo, stringendogliela debolmente .- E io Liam.- dice l’altro alzando una mano in segno di saluto. Gli sorrido semplicemente.- Bene!- batte le mani Louis.- Vieni che ti dò il grembiule e ti faccio vedere meglio il locale.- Mi spiega per poi appoggiarmi un braccio sulle spalle, guidandomi dentro il bancone.
Mi buttai sul divano, distrutta dal pomeriggio passato a lavorare; dopo tutto Liam e Louis si rivelarono molto simpatici e disponibili, niente affatto sbruffoni o super orgogliosi, come Harry; e non hanno nemmeno fatto battutine stupide. Mentre tenevo gli occhi chiusi, ripassando nella mente tutta la giornata, mi balzò in testa il pensiero di Niall. Quel brutto… bastardo, era talmente stato così di parola, che non si era nemmeno presentato a scuola.” Magari è stato solo male…” dissi nella mia mente. “Ma chi se ne frega? Si farà vivo lui!” Provai a pensare, per colmare i dubbi che si facevano spazio nella mia mente.
*Pov’s Niall*
Camminavo velocemente per i corridoi dell’ospedale, cercando di non urtare nessuno. Mia mamma mi aveva chiamato alle undici e mezza di sera, mentre io ero rifugiato in camera mia. Mi ero comportato come una femminuccia! Da adesso che frequentavo Hope, Luke ha iniziato a tormentare anche me, dicendomi che ero un tipo simpatico, ma che non dovevo più stare con lei. Ma io mi sento bene, a mio agio quando sto con Hope, e non me ne importa nulla di quello che Luke diceva e pensava di lei. Poi sono iniziati gli insulti ed oggi non ero andato a scuola per quel motivo. Femminuccia. Scuotei veemente la testa appena vidi mia mamma ferma al bancone a parlare con un’infermiera la quale , appena mi vide, salutò velocemente venendomi in contro.- Ciao mamma. Cosa dovevi dirmi.- le chiesi frettolosamente.- Hai presente la sorella di quella tua amica?- annuì frettolosamente, mentre una strana sensazione mi avvolgeva lo stomaco, stringendolo forte e facendomi accelerare i battiti cardiaci.- Beh, si sta ristabilizzando piano piano, e avrebbe solo bisogno di alcune cure.- mi spiega, gesticolando con le mani come suo solito.- Ottimo, è una bellissima notizia, no?- dico, sospirando sollevato.- A pagamento.- conclude mia mamma, facendomi perdere un battito. Forse ho capito male io.- Come?- chiedo per accertarmi di aver sentito male io.- Sì, insomma ha bisogni di alcune cure a pagamento. Servono delle iniezioni di alcuni medicinali un po’ speciali.- spiega, rimanendo sul vago. Deglutisco rumorosamente, passandomi una mano fra i capelli.- Ottimo. Hai già chiamato i familiari?- chiedo, mentre sembra che il mio cuore voglia scappare dalla gabbia toracica, al pensiero della fragilità dei sentimenti Hope.- No, nessuno per ora.- Tirai un’ altro sospiro di sollievo.- Va benissimo mamma, ci penso io. Non ti preoccupare.- le dico, dandole un bacio sulla testa.- Io vado ciao.- La saluto, non aspettando una sua risposta, mentre mi avvio per i corridoi camminando velocemente.