[Azzurra]
Quando arriviamo in convento, troviamo Paolo al bar, che si
tiene una guancia e sta fisso con un faccia da ebete, sembra un idiota, non più
del solito però.
- Buongiorno!
- Oh carissimi… - dice lui allargando le braccia e scoprendo
un discreto segno rosso.
Scoppio a ridere, mentre Guido mi guarda interrogativo e
Paolo torvo.
Quando però indico la guancia anche Guido sorride.
- Non c’è bisogno di ridere, ne vado molto fiero…
- Contento tu. – dico scuotendo le spalle. – Che cosa lei
hai fatto?
- L’ho baciata! – risponde lui tranquillo, mentre sia Guido
sia io spalanchiamo la bocca.
Evidentemente poco contento della nostra reazione, attacca,
come solo Paolo Mirti sa fare…
- E voi due, stanotte, che avete fatto?! Giocato a
freccette?!
Entrambi arrossiamo imbarazzati mentre lui se ne va tronfio
ridendo.
- Dove diavolo vai? – dico rincorrendolo – dov’è Lulù?
- Con Giulia, la suora e i ragazzi al parco… penso che anche
Nina li abbia raggiunti ormai, per ovvi motivi, - dice indicando la sua guancia
rossa – non vengo con voi. Nina deve metabolizzare.
[Guido]
- Nina deve metabolizzare?! Tu sei un… un animale… hai il
tatto di un facocero… - comincia ad
inveire Azzurra contro di lui, che non sembra darle troppo peso.
- Andava invitata! – risponde pacato lui. – come andavi
invitata tu!! – dice poi, mentre io rido ben nascosto, e lui scappa per il
chiostro.
Quando scivola per via di questi malefici sassetti, Azzurra
sta per scagliarsi su di lui, quando il telefono inizia a squillarle e lui
ringrazia il cielo.
- Wait a minute, please. – dice lei al telefono, guardando
prima me e poi Paolo.
- Andiamo noi a prendere Lucia, non ti preoccupare. – le
dico avvicinandomi a Paolo e tendendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi.
- Dannata ghiaia! – impreca alzandosi e pulendosi la polvere
da dosso.
- Dai vieni con me… - gli dico dandogli una pacca sulla
spalla – che ti sei salvato…
- Da lei forse, - dice indicando Azzurra, - ma Nina?! –
insiste ancora piuttosto scosso.
- Su, su non ti farà nulla, c’è un sacco di gente. – gli
dico per tranquillizarlo, sperando effettivamente che la presenza di testimoni,
faccia effettivamente desistere Nina da qualsiasi proposito vendicativo.
[Nina]
- Caldo, dolce, avvolgente… sbagliato, tremendamente sbagliato…
è solo un brutto cretino, imbecille, decerebrato, rettile, viscido, insulso,
inetto, rospo, imbecille…
- Lo hai già detto… - mi dice suor Angela avvicinandosi –
imbecille, lo hai già detto.
- Giusto. – dico io tornando a guardare i bambini giocare
divertiti.
- Posso chiederti chi è colui che merita tutta questa serie
di improperi da parte tua? – mi chiede sedendosi vicino a me, mi volto
incenerondola con lo sguardo.
- Effettivamente so di chi stai parlando, mi chiedo solo se
tutti questi epiteti siano meritati.
- Certo che sono meritati quando si parla di Paolo Mirti. –
mi do mentelmente dell’idiota, perché sono caduta nel tranello della suora.
- Che cos’ha fatto?
- Come che ha fatto? Ha costretto Azzurra e Guido a… passare
del tempo insieme. – brava Nina, mi
dico mentalmente, negare sempre, negare tutto, negare l’evidenza, soprattutto
quella… e non morderti le labbra!
Hanno il suo sapore.
- Non credo sia questo il motivo della tua rabbia, o meglio
non solo, il fatto che lui spinga Azzurra verso Guido, mostra in maniera
incontrovertibile quanto lui non sia innamorato di lei…
- …non c’entra niente!! È un idiota per la situazione… per
tutto… per il modo assurdo in cui gira il suo cervello bacato e viscido…
- Che ha fatto stavolta Paolo? – chiede anche Giulia
arrivata vicina a noi.
- Niente!! – dico io mentre in contempo la suora attacca –
credo che abbia esposto a Nina i suoi sentimenti... o meglio, credo che l’abbia
baciata, visto il modo in cui si sta tormentando le labbra.
Io sbarro gli occhi, colpita, colpita e affondata. Mi porto
le mani a coprirmi la bocca.
- E bravo Paolo! – dice Giulia aprendosi in un applauso.
- Giuda! – le dico io con un tono molto basso e minaccioso.
- Perché non ti arrendi a quello che provi per lui, visto
che ora sembra piuttosto evidente ANCHE A TE, il suo interesse per te?? – mi
chiede ancora Giulia.
- Stai vaneggiando! Io non provo…e lui non sente… stai
dicendo una cretinata, è un’enorme cantonata la tua Giu, lascia stare.
- Nina – mi dice suor Angela, accarezzandomi leggermente il
braccio – non so praticamente niente di lui, non conosco i vostri trascorsi, ma
quello che provate l’uno per l’altra è chiaro, com’è limpido il cielo di oggi.
Non farti fermare dalla paura, non farti spaventare dai fantasmi del passato.
Abbasso la testa senza ribattere. Quando le grida di Lucia
mi fanno rialzare immediatamente lo sguardo…
- Ghido, Ghido… Pao, Pao, Pao!! – grida contenta correndo
verso i due.
Pao, il nomignolo che gli ha dato, infastidita da quella l
che poi c’è nel suo nome.
Sorrido senza impedirmelo. Per poi seguire con lo sguardo,
la direzione presa da Lucia.
Quando vedo i due, e il mio sguardo s’incrocia con quello di
Paolo, lo vedo arrossirre… ARROSSIRE, per poi sorridermi dolcemente, prima di voltarsi
verso la piccola Lucia ormai tra le braccia del padre.
Sorriderò se ti accorgi
di me fra la gente
Sì che è importante
Che io sia per te in ogni posto
In ogni caso quella di sempre
Un bacio è come il vento
Quando arriva piano però muove tutto quanto (1)
- Se per caso avevi ancora qualche dubbio… - mi dice Giulia
con una pacchetta sulla spalla, prima di alzarsi e raggiungere i due.
E se ti cerca è
soltanto perché
L'Anima osa
E' lei che si perde
Poi si ritrova
E come balla
Quando si accorge che sei lì a guardarla (1)
OmioDio sono davvero innamorata di lui… e lui prova qualcosa
per me…
OMIODIO!
E un'anima forte che sa
stare sola
Quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora (1)
[Guido]
- Papi… - dice Lucia solo per me, solo al mio orecchio,
prima di darmi un bacio sulla guancia.
- Che bello, sei qui! – dice stringendomi le braccia al
collo – Mami?
- Mami è al convento, era al telefono.
- Lavoo! – risponde saggiamente lei.
- Sì! – dico posando un bacio sulla fronte della mia intelligentissima
bambina.
Quando scalcia per essere rimessa a terra, la lascio andare,
mentre cerco con lo sguardo quell’ ingrato di mio figlio che non mi è venuto
nemmeno a salutare.
- Papà!! – dice Davide sorprendendomi alle spalle, con una
pacca sulla spalla, diavolo se sta diventando alto.
- Dado! – dico abbracciandolo - Dove ti eri cacciato?
- …è un brutto momento pà, devo scappare… - dice velocemente
correndo via, noto poi Cecilia inseguirlo con… con un bastone in mano?!
- Prima o poi quei due faranno scinitlle, altre scintille… -
dice Paolo sempre vicino a me.
- Ma ti prego… sono dei bambini… - gli dico scettico.
- Non lo saranno ancora per molto. – mi risponde lui
incrociando le braccia al petto.
- Divertente quel giochetto di sguardi… eppure voi non siete
bambini da un pezzo…- dice Giulia rivolta verso Paolo, segno che ha sentito il
commento fatto verso i nostri figli e che ha notato, come me, lo sguardo che
lui e Nina si sono scambiati.
Paolo volta la testa a quella battuta, andando ancora a
cercare Nina con lo sguardo.
Mi basta fermare insieme
a te un istante
E se mi riesce
Poi ti saprò riconoscere anche tra mille tempeste (1)
La trova però tra Davide e Cecilia, mentre cerca di disarmare
l’una e trattenere per il colletto l’altro.
- Già… - dice lui un po’ triste – altrimenti ci potresti
prendere per il collo e dare una mano.
- Non vi serve Pa. – gli dice lei rassicurante.
- Spero tu abbia ragione, non ce la faccio più! La prossima
volta che m’informa che va a Milano, mi presento li e mando affan…
- I bambini!
- … e invito gentilmente a quel paese chiunque sia a meno di
tre metri da lei. – conclude lui, palesando sempre meglio le sue intenzioni.
- Capisci che con il sopracciglio spaccato a Guido ti sei
bruciato parecchi punti.
- E pensare che ero venuto qui con tutt’altro intento,
finalmente potevo vedere dove lei passava tutto il suo tempo, conoscere la
suora impicciona…
- Suor Angela… - gli suggerisco io.
- Sì quella…
- Come non hai potuto pensare che qui potesse esserci ancora
lui? – mi chiede Giulia indicandomi, non capisco se si riferiscanoa me, come se
non fossi presente di proposito?!
- Ero troppo distratto da lei… per capire davvero chi era
lui.
- E prendi a pugni lui??
- Non hai idea di come mi sono sentito quando ho realizzato
chi era… tutte le lacrime che Azzurra non versava, tutte le notti insonni che
passava sola dietro a Lucia, perché non voleva nessuno. I denti, la varicella, l’intollerenza… - dice
elencando cose che io ho perso, e Azzurra ha affrontato da sola.
- Ti capisco, o meglio, non proprio, ma hai fatto bene. –
intervengo io stupendo un pò i due, - mi picchierei da solo per quello che mi
sono perso e che ho fatto passare ad Azzurra.
I due, dopo avermi scrutato, scoppiano a ridere … si stanno
prendendo gioco di me?!
- Oddio Guido, che faccia seria avevi… troppo buffo… troppo
divertente… hai un sacco di espressioni di Lucia… - dice Giulia mettendosi le
mani sulla pancia.
- Anche il broncio è lo stesso… - dice Paolo ancora molto
divertito anche lui.
- Ok, ho capito. – dico cercando di farli calmare.
[Azzurra]
Non ci posso credere, questa è una cosa… non me lo
aspettavo… e chi se lo aspettava…
Sono ormai trenta minuti che faccio avanti indietro per il
giardino del bar, mi siedo sulla panchina, scatto in piedi come se fosse di
fuoco… io non ci posso credere, professionalmente è la migliore occasione che
mi potesse capitare. Ogni modella sogna, spera o desidera, almeno una volta
nella vita, una possibilità del genere… e vorrei gridare, ma quando alzo gli
occhi e vedo la porta dell’appartamento di Guido e Davide, il sorriso muore
sulle mie labbra.
***
Ovviamente
ho riconosciuto Lucia da sola, porta il mio cognome… tu pensi di volerla
riconoscere?
-
Certo, ovviamente sì.
- Va
bene, non è complicato, si può fare…
-
Grazie.
- Guido
io vi vedo quando siete insieme, Lucia è attaccatissima a te, non so come
questo sia potuto succedere, ma non voglio che lei soffra, quindi non ti
allontanerò da lei… non voglio farle del male!
- Le
diremo la verità?
-
Sicuramente sì, ma prima di farlo vorrei che te ed io chiarissimo certi dettagli.
***
E ora come faccio? Mi siedo stancamente sulla panchina e mi
prendo la testa fra le mani.
Un vociare confuso e la voce squillante di mia figlia mi
riportano alla realtà. – Mami…
Mi dice Lucia correndo verso di me, quando mi salta in
braccio la riempo di baci, è sempre difficile passare del tempo lontano da lei,
alzo lo sguardo per vedere Guido sorridere compiaciuto nella nostra direzione.
Sento un enorme peso sul cuore. Quando poi volto lo sguardo, vedo Paolo
salutarmi con un gesto veloce del capo e cercare di avvicinare di nuovo Nina, e
i pesi sul cuore ora diventano due.
- Azzurra stai bene? – mi chiede suor Angela avvicinandosi a
me, seguita da Giulia. – Ria hai una faccia, che è successo? Problemi?
Dopo di loro anche Guido, Paolo e Nina si sono avvicinati,
ed io non ho la più pallida idea di cosa fare o dire…
Chiara si è avvicinata al gruppo per prendere i bambini e
portarli di sopra per cambiarsi e lavarsi, con enorme disappunto di Davide e
Cecilia, che non si sentono propriamente dei bambini, ma Chiara ha la vista
lunga e soprattutto non può essere contraddetta.
Quando i bambini si allontanano, tutti gli adulti si
avvicinano a me, tranne Guido che resta un po’ indietro rispetto agli altri.
- Ragazzi, suor Angela, sto bene, vi state agitando per
niente…
- Menti da schifo. – chiosa Paolo allontanandosi di un
passo.
- Ho ricevuto una telefonata… - dico improvvisamente,
cercando di fermare Paolo, in fondo la cosa riguarda anche lui – Nigel Barker.
– dico solo, e vedo Paolo bloccarsi di colpo.
[Guido]
Che Azzurra abbia qualcosa che non va mi sembra più che
evidente, peccato che non ho la più pallida idea di chi sia questo tizio che ha
appena nominato…
Io no, ma Paolo sì, sembra quasi impietrito, si volta
lentamente verso di lei, le fa un sorriso enorme, le corre incontro e
l’abbraccia, sollevandola da terra, con la coda dell’occhio noto Nina
irrigidirsi. Gelosetta la ragazza… certo che la cosa non fa impazzire neanche
me, ma sono certo che ci sia una plausibile spiegazione.
Deve esserci.
- Sono davvero orgoglioso di te! Lo sapevo… sapevo che avevi
tutti i numeri giusti… - dice lui sempre stringendola, vedo Azzurra felice,
quasi orgogliosa delle parole di Paolo, poi guarda distrattamente noi altri, e
quando incrocia il mio sguardo sembra incupirsi ancora di più.
- Non vuole solo me… - dice ancora Azzurra guardando Paolo –
vuole noi, vuole entrambi… le mie foto che l’hanno colpito sono le tue… ci
vuole entrambi, New York, Los Angeles, Miami, tre mesi.
Tre mesi, tre mesi dall’altra parte del mondo… lei e la mia
bambina… ora la sua espressione mi sembra così chiara!
Esco dalla stanza senza dare spiegazioni a nessuno, quando
sento troppi occhi puntarsi verso di me.
Che cosa credevano che facessi?
Che esplodessi tipo vulcano?
No, cosa sono adesso non
lo so
sono come, un uomo in cerca di se stesso
no, cosa sono adesso non lo so
sono solo, solo il suono del mio passo (2)
[Azzurra]
Mi allontano un momento da Paolo per vedere Guido fuggire
dalla stanza, che cosa mi aspettavo che facesse? Forse che mi urlasse contro?
Che mi ripetesse quanto detto solo poche ore fa dopo un appagante amplesso?
Cretina io che mi aspetto ancora che Guido Corsi possa
stupirmi positivamente.
Quando mi volto di nuovo verso Paolo, lo trovo serio, troppo
serio, per uno che ha appena ricevuto una notizia così bella.
Con la coda dell’occhio cerco Nina e la vedo più cupa dal
solito… capisco quanto, anche per lei, questa non sembra essere una bella
notizia.
[Giulia]
La situazione ci sta letteralmente sfuggendo di mano… devo
fare qualcosa!
Azzurra ha un’espressione mesta, mesta è dir poco in
effetti, sembra che abbia appena ucciso il cane di Nina e il gatto di Guido,
Paolo è serio come … come non l’ho mai visto credo, Nina è gelata, e Guido è
scappato, direi che la situazione non è per niente buona.
Mi volto per cercare lo sguardo di suor Angela che annuisce
comprensiva.
Ok, Giulia, ce la puoi fare…
- E’ una notizia splendida ragazzi! – ok, da come mi
inceneriscono con lo sguardo, tutti, forse avrei potuto trovare un incipit
diverso, ma cavolo, venissero loro al posto mio! – Mi sembra una grande cosa,
in fondo è da qualche anno ormai che vociferi di voler fare un viaggio
oltreoceano, e questa mi sembra una grande occasione, e se ho capito chi è quel
Barker credo che questa sia una delle più grandi possibilità che ti sia
capitata.
- Questo è vero! – dice anche Nina uscendo dal suo stato di
shock. – Ti prego, ci hai fatto una testa tanta con quel tipo, adesso mi
aspetto che tu salti entusiasta, come tua figlia di fronte ad un profiterrol
tutto per lei! – aggiunge scansando Paolo e avvicinandosi ad Azzurra per
abbracciarla forte.
Vedo che le sussurra qualcosa all’orecchio, non sento, ma so
che la sta incoraggiando, Nina è una grande amica, è molto matura, forse
perfino troppo altruista a volte.
[Azzurra]
- Non farti fermare… non ora, non permettere oggi che
qualcuno ti imponga qualcosa che tu non vuoi. – mi dice mentre mi stringe,
chino la testa sulla sua spalla e la stringo forte a me.
Tu mi hai dato quello
che il mondo non mi ha dato mai (3)
[Guido]
Dopo che anche Nina ha espresso il suo parere, sono scappato
nel mio appartamento, guardo dalla finestra e vedo Lucia giocare con Lorenzo e
Chiara.
Mi porto una mano alla bocca e trattengo le lacrime.
Va bene tutto, va bene il tempo, va bene la pazienza, ma
così tanto lontano e così presto… non ce la faccio.
Mi copro gli occhi con una mano, per trattenere le lacrime.
Quando sento bussare piano, mi asciugo rapidamente gli occhi
e mi volto verso la porta, trovo Davide in piedi che mi guarda.
- Papà… io sono con te, sempre!
Quanto è grande ormai il mio piccolo uomo?!
Mi avvicino e lo abbraccio forte.
- Grazie. – gli dico dopo avergli schioccato un bacio sulla
guancia.
Un passo me ne
vado
un passo grande un passo così importante
Due passi senza guardarti
due passi avanti
due passi per dimenticarti
Tre passi verso le stelle
fino a toccarle
tre passi per avvicinarle
Quattro passi voglio ricordarti
rivedo i nostri sguardi
quattro passi forse è già tardi
Cinque passi senza cadere
continuo a camminare (4)
Tempo di una telefonata e sono già di sotto, sento voci concitate, la discussione sembra
animata, quando entro nella stanza, mi schiarisco la voce, per attirare la loro
attenzione, cosa che mi riesce molto bene.
- Credo che a questa discussione debba partecipare anche io.
– dico facendo un passo avanti verso
Azzurra e Paolo – devo farvi le mie congratulazioni, non ho idea di chi sia
questo tizio, ma sembra davvero una grande opportunità.
Ci troveremo ancora
sai, in qualche splendido giorno
disse: "Che il viaggio sia buono"
rispose soltanto: "Lo sarà" (5)
NDA
Ebbene sì, sono tornata, mi dispiace di averv fatto attendere molto. La storia è ormai agli sgoccioli, ancora poco e quest'avventura si concluderà, spero però di avervi tenuto un po' di compagnia in questo periodo, in attesa della nuova serie.
Ora un po' di informazioni sulle canzoni di questo capitolo:
(1) L'anima vola - Elisa
(2) Impressioni di settembre - PFM (anche il titolo del capitolo è tratto da questa canzone)
(3) Il mio mondo - Umberto Bindi
(4) Mille passi - Chiara (feat Fiorella Mannoia)
(5) Qualche splendido giorno - Modena City Ramblers
Grazie a chi legge, chi segue questa storia, chi la ricorda, e chi la preferisce.