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Autore: ___jenna___    12/09/2013    2 recensioni
Dalia è una ragazza come tante, divisa fra la scuola, le amicizie, e un fratello maggiore, impegnato con il lavoro, con cui vive durante la momentanea assenza dei genitori.
Una vita normale, semplice e senza particolari sorprese o svolte: ma continuerà sempre così?
Cosa può mutare, in un inverno particolarmente piovoso e freddo? E potranno bastare una sveglia non suonata e un nuovo, particolare compagno di classe che si siede al posto suo, per scombussolarle la vita?
E cosa nasconde, quel nuovo inquilino del suo palazzo, che tanto somiglia al suo nuovo amico?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.
Mentre sistemo i libri sotto il banco mi viene incontro Sarah.
<<  Mancano pochissimi giorni… >> mi dice entusiasta.
<< Eh? >>
Sarah mi guarda incredula.
<< Alla festa di Natale, Dalia. Non ti ricordi? Il 12 si terranno qui a scuola le prove. Faremo uno spettacolo il 20, ci aiuterai a prepararlo? >> domanda più contenta di prima. Non le dico che fare uno spettacolo a scuola mi sembra un’usanza da bambini della scuola materna e rispondo che l’aiuterò sicuramente per non essere scortese. Se a causa di questa festa i prof non terranno lezione allora organizzare lo spettacolo non potrebbe farmi più felice. Sarah se ne va saltellando allegra. La osservo distribuire volantini a tutti gli alunni, i quali sembrano più contenti ed entusiasti. Quando notano la professoressa Rembady in fondo al corridoio, però, i loro sorrisi spariscono. La Rembady è davvero una strega, quando tiene le sue lezioni non vola una mosca in classe e fa tremare qualsiasi studente. Non mette mai un voto superiore al tre, neanche a chi è davvero bravo. Insegna italiano, una delle materie principali ovviamente. Oggi ce l’ho a prima ora.  <<  Luke, non potresti cedermi il mio vecchio banco? Ti prego! La Rembady è davvero una strega pazza. >>   racconto a Luke. Luke, gentile, sta per cedermelo, ma la professoressa si è già sistemata sulla sedia dietro la cattedra e sta scorrendo il registro. Spero non abbia sentito ciò che ho detto di lei.
<<  Pevity, all’interrogazione. In fretta. >>
Mi sento male. Pevity è il mio cognome e ieri, stanca com’ero, mi sono totalmente dimenticata di ripassare italiano. Comincia a pormi alcune domande e noto il suo sguardo severo sotto i capelli dritti colmi di lacca. Non rispondo. Scena muta. Ci mancava solo questa. Sento una voce che cerca di suggerirmi, ma è troppo lontana e non riesco a sentire nulla. Capisco, però, che è stato Luke a parlare.
<< Resfer, silenzio! >>grida la Rembady riferendosi a Luke.
Luke si zittisce mentre la professoressa mi manda al mio posto con un due e mezzo. Almeno ho avuto “mezzo” stavolta.
<< Mi dispiace >> sussurra Luke. Alzo le spalle e rispondo che ci sono abituata. Gli interrogati non sono ancora finiti. Tocca ad altri tre ragazzi. Nessuno ha avuto più di tre, come previsto. Luke mi guarda incredulo. Quando suona la campanella esco affiancata da lui.
<< Me l’avevi detto che era una strega pazza, ma non pensavo così. Sei andata benissimo all’interrogazione… >> mi dice.
<< Ma per favore! Me lo sono meritato. Ti saluto, per una volta mio fratello ha finito di ingozzarsi e mi è venuto a prendere. >> gli dico notando Max che si specchia nel vetro della Lamborghini.
Salgo sull’ auto di Max caricando lo zaino e quasi lui parte senza di me.
<<  Mi vuoi aspettare?  >>  grido. Si ferma subito. Arriviamo nel palazzo ed incontro di nuovo Jake.
<<  Com’ è andata a scuola?  >>mi chiede. Neanche fosse mio padre! Max mi guarda incredulo.
<<  Scusami?  >>  gli chiedo.
<<  Oh, nie…niente  >>
Ignorandolo salgo di sopra dove in cucina mi aspetta un pranzo squisito. Ma che è successo, mio fratello sa cucinare? A quando la fine del mondo?
<<  Non ci credo che tutto questo l’hai preparato tu  >>  gli dico.
Lui tranquillo accomodandosi sulla poltrona, mi risponde: <<  In realtà è tutta opera di Jake. Ma cosa importa, ti devo dire una cosa! Domani torneranno mamma e papà… >>. 
Sono felicissima che tornino, anche se Max mi è sembrato un po’ cupo. Probabilmente gli piaceva cucinare, ultimamente l’unica cosa che non sapeva preparare erano i dolci. Non che non ci abbia provato, ma appena ha acceso i fornelli è quasi saltata in aria casa!Di pomeriggio, tornata a casa da scuola, ho sentito bussare alla porta. La mia prima conclusione è stata quella che fossero tornati mamma e papà, quindi ho tolto velocemente la felpa che avevo addosso presa “in prestito” da mamma. Quando sono andata ad aprire, però, era Jake.
<<  Jake…ti serve qualcosa?  >> gli domando, cercando di sembrare gentile.
<<  Ti andrebbe di venire al Bowling con me e un mio amico?  >>
<<  Mi dispiace, ma a breve dovrebbero arrivare i miei genitori.  >>
Sembra mortificato, così aggiungo:
<<  E se andassimo domani sera?  >>. Mi sento la protagonista di un telefilm americano, che Max guarda la sera per passare il tempo.
<<  Perfetto!  >> sorride lui andandosene e scusandosi per il disturbo. Il campanello suona di nuovo. Sono mamma e papà. Mamma è carica di bagagli, stanca e felice. Ha un rossetto rosso acceso intonato alla maglia e si è piastrata i suoi capelli ricci ribelli. Papà ha pochi bagagli, ma sembra più stanco che felice.
<<  Tesoro, Max ti ha fatto morire di fame, vero?  >> mi domanda mamma abbracciandomi. Max la guarda in modo strano.
<<  Oh, no…ha cucinato ogni giorno, è così bravo a cucinare!  >> gli rispondo.
Lei mi guarda in modo strano e comincia a spostare mobili.
<<  Io e tuo padre abbiamo pensato di cambiare un po’ la disposizione degli oggetti.  >> dice a me e Max. Passano tutto il pomeriggio a spostare cuscini, lucidare mobili e perfino dipingere i muri. La cosa mi lascia abbastanza indifferente, spero solo non tocchino la mia camera... mi piace così com’è! Ha i muri color lilla, un parquet che cerco sempre di tenere pulito( anche se non è facile) e appesi al muro ci sono tantissimi poster, ma non di stupidi cantanti o band da ragazzine, solo di animali! Il primo è quello di due delfini, poi due cagnolini che giocano a palla, a seguire un gattino, un koala buffissimo,… Amo gli animali, ma mamma è stata sempre contraria a tenerne uno in casa. L' unico che ho avuto è stato Fledric, un pesce rosso carinissimo! Peccato che sia durato meno di due giorni. Mentre osservo i libri riposti nello scaffale sento qualcuno aprire la porta. E’mamma.
<<  Tesoro, basta con questi poster sciocchi! Vorremmo fare un po’di ristrutturazione, in futuro vorrei fare l’arredatrice, sai.  >> mi dice.
<<  Per me puoi fare qualsiasi lavoro che vuoi basta che lasci stare la mia camera! E poi hai sempre detto che ti piace fare la giornalista.  >> le rispondo.
Lei alza le spalle e se ne esce mentre io incollo altri due poster di animali: un gatto sdraiato sul letto che ascolta la musica con le cuffie ed un cagnolino sdraiato vicino ad un iphone. Perfino un cane ha un cellulare migliore del mio! Ho provato più di una volta a chiedere un cellulare leggermente più nuovo, ma la risposta che ottengo è sempre che il mio funziona perfettamente e non è poi così vecchio. Ho cercato persino di comprarmelo con il mio budget e mi mancano una trentina di euro per comprare uno Smartphone. Nel frattempo, domani, potrò comperarmi un Samsung Galaxy! E poi chissà, magari al Bowling ottengo diecimila punti e mi compro uno di quei premi in vetrina!
  
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