*Larxene*
Sono emozionatissima! Fra poco potrò fare vedere al mondo chi sono. Vabbè, dai... Non proprio al mondo. Diciamo che questo sarà solo il primo passo. Prima conquisterò questa scuola. E poi il mondo. Non sono megalomane. Ne ho le capacità. Solo l'anno scorso, ho lasciato nel caos quella grande città chiamata Tokyo. Anche se è stato un incidente. Non è colpa mia se quello studente deficiente mi ha alzato la gonna! Mi chiamo Larxene Akai. Mio padre è giapponese, mia madre francese.Fino all'anno scorso ho vissuto sballotata tra Francia e Giappone, perchè i miei hanno divorziato quando avevo 4 anni. Ma dico. Se poi hanno divorziato, che bisogno c'era di sposarsi?
Comunque il gattone ci sta portando nella palestra. I miei compagni, non sembrano tanto male: un truzzo, un porcospino, uno zombie, la fata turchina e Maru. Maru, ovvero Marluxia, è il mio fratellastro. E' il figlio del nuovo compagno di mia madre. Andiamo molto d'accordo, il che è un bene. Forse andiamo d'accordo perchè lui è bisex. Cioè, mi capisce più di quanto farebbe un ragazzo etero. Comunque ora che ho 18 anni posso finalmente decidere di vivere dove voglio. Cioè per conto mio. E con Maru. Non stiamo insieme, ma andiamo d'accordo e questo basta.
Il gattone è salito su una specie di palco, bene, il momento è giunto.
-Dunque, io sono Pietro Gambadilegno. Le mie materie sono tutte quelle che comprendono l'uso dei vostri poteri. Questo per dirvi, che passeremo intere giornate insieme, miei cari. Ora iniziamo la selezione...-
Mamma mia quanto parla il micione. Che poi, si chiama Gambadilegno, ma io non vedo gambe di legno da nessuna parte. Semmai due belle gambe grasse.
-Chi la supererà sarà un eroe. Chi no, una misera spalla. Iniziamo. Axel Hellsing!-
Il porcospino sale sul palco. Sembra molto sicuro di se.
-Mostraci i tuoi poteri.-
-Bene.- Axel schioccò le dita e...
-BRUCIOOOOOOOOOOOO!- Gambadilardo ha preso fuoco. Prontamente un assistente lo spegne.
-Eroe.- dice molto seccato- Muoviti prima che cambi idea.-
Il porcospino scende dal palco felice come una pasqua e va vicino al truzzo.
-Demyx Poseidon.!- Poseidon? Non sarà il nipote del re del mare? Tritone Poseidon? Il potentissimo sovrano di Atlantica?
-P-presente.- guardalo come è impacciato mentre sale sul palco.
-Allora?-
Dio quanto è teso!
-Buahahaha!-
-SPALLA!- nonostante gli sforzi, il truzzetto è riuscito solo a far cadere una goccia d'acqua dal soffitto (sempre che non ci sia già stata.)
-Uffi, lo sapevo.-
-Su con la vita, Dem. Ti posso chiamare Dem?- gli chiede il porcospino.
- Saix Kinneas!- Oh, ecco la fata turchina.
-Allora, qualè il tuo potere?- Gambadilardo è spazientito. Ci credo. Seccherebbe anche a me se per ogni cretinetto che sale sul palco devo continuare a dire "Mostrami il tuo potere".
-Sono un gatto mannaro.-
-Bene! Trasformati!- dice il prof tutto contento di aver trovato un suo simile.
-Oggi non c'è la luna piena.- risponde secca la fata turchina. La fata turchina non è una ragazza. Anzi, è un bel ragazzo coi capelli azzurri, gli occhi dorati e una cicatrice a forma di X sul viso. Se ne sta lì sul palco con aria menefreghista, come se non gli e ne importasse niente di niente.
-Spalla! Avanti il prossimo! Larxene Akai!- bene è il mio turno. Vado. Appena salita sul palco grido -Thunder!- dalle mie mani esce un fulmine che colpisce l'nterrutore della luce e fa saltare la corrente.
- Guardatela. E' fosforescente!- Maledetto porcospino. Te la faccio pagare!
-Eroe!- Yatta! Lo sapevo!
-Il prossimo. Zexion Faust Kaulitz- Lo zombie sale silenziosamente sul palco.Tutt'intorno c'è silenzio.Faust... Dal suo nome e dal suo aspetto ci aspettiamo (se mi perdonate il gioco di parole) chissà quale strabiliante potere. Forse è un necromante, insomma uno che resuscita e comanda i morti, come il Faust di quel fumetto che leggevo anni fa... Come si chiamava? Ah, si Shaman King. Magari anche lui è discendente di quel Faust che strinse un patto col demonio.Sempre che quel Faust sia esistito davvero.
-Allora?-
-Io...- ha la voce roca, ma sembra sicuro di se. -Io ho un olfatto molto fine.-
Dallo shock caddi a terra. E così tutti gli altri. Non ci aspettavamo una cosa così... banale.
-Tutto qui?- Gambadilardo è rassegnato.Io pure. E pensare che volevo creare una squadra di supereroi fortissimi dai quali farmi adorare dalla mattina alla sera. Ma mi sa che devo lasciare perdere.
-Spalla.- Lo zombie non apre bocca e scende dal palco come se niente fosse. Come se gli avessero semplicemente chiesto: come ti chiami? Io al suo posto avrei spaccato il mondo. Vabbè, col potere che si ritrova gli sarà un po' difficile.
-Il prossimo. Marluxia Daffodil.-
-Scusi se gli e lo dico professore.-Mi volto di scatto verso di lui ''Maru che stai per dire?''
-Ma non è inutile fare questa divisione? Anzi io direi che è controproducente e...-
-L'insegnante sono io Daffodil. Se non ti va bene, sei libero di andartene.- Non so cosa abbia in mente Marluxia. Fino a ieri non faceva altro che farmi vedere come riusciva a far spuntare alberi e piante ovunque e ora, fa spuntare un misera fogliolina ingiallita dalla moquete.
-Tutto qui?- chiede Gambadilardo deluso -Spalla!-
Nonostante la figura, Maru scende dal palco e mi fa l'occhiolino.
-Ma che fai Maru?- gli sussurro
Lui mi guarda divertito e sussurra - Ho trovato una cosa interessante.-seguo il suo sguardo. Nella sua traiettoria ''di tiro'' c'è: lo zombie. Che Maru provi qualcosa per lui?
Fine Capitolo 2